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Utili accorgimenti SEO… che sicuramente non stai prendendo! Parte 1

Oggi stai per scoprire dei piccoli – ma speciali – accorgimenti SEO che puoi prendere da subito che ti daranno vantaggi incredibili sul lungo termine.

Se non l’hai già fatto, corri subito a leggere l’articolo della scorsa settimana in cui ti spiego perché è importante che tu investa sulla SEO da subito.

Si tratta di modifiche che puoi apportare al tuo sito WordPress – quasi subito – e in completa autonomia.

(se no che te la faccio a fare questa Rubrica!)

Ho diviso questo articolo in due parti per facilitartene la comprensione (poi non dire che non tvb). Troppi concetti SEO in una volta sono difficili da digerire e alcuni di questi necessitano di un approfondimento speciale.

Ma non è tutto. La verità è che non voglio che metti mano al tuo sito subito dopo aver letto questo articolo. Prenditi una settimana per rileggerlo più volte e, quando ti senti pronto, ripeti lo stesso procedimento con la parte 2.

Sei pronto? Via!

Scegli le keyword per ogni pagina

Le keyword sono delle parole che permettono ai motori di ricerca di capire qual è il contenuto principale di una pagina web.

Un modo molto semplice per scegliere le keyword giuste delle tue pagine web è quello di metterti nei panni dei tuoi utenti. In che modo potrebbero arrivare alla tua pagina? Scrivendo quali parole su Google? Ecco: sono proprio quelle le parole che dovresti scegliere come keyword.

Stai molto attento però: fai in modo che le keyword siano inerenti ai contenuti della pagina! Non puoi usare la keyword “Fabbro del web” in una pagina che parla di gattini. Sarebbe controproducente.

Anche se i gattini sono bellissimi, non lo nego.

Mi spiego meglio. Se scegli delle keyword che non c’entrano nulla con ciò di cui parli nella pagina, Google e co. ti penalizzano e ti nascondono dalle pagine dei risultati. Puff! Diventi invisibile. E no, mi spiace, non è un superpotere sul web, ma un grosso handicap.

Questo succede perché il motore di ricerca etichetta il tuo contenuto come ingannevole o malevolo. E come biasimarlo? Io cerco su Google “il Fabbro del web” e tu mi mostri una pagina di gattini!

Perciò se hai una pagina che spiega “come farsi amare dal proprio gattino” scegli la keyword “gattino”… semplice no?

Ho capito Fabbro, ma dove inserisco le keyword all’interno del sito?

Lo vedremo nel dettaglio sulla parte 2 di questo articolo, la settimana prossima. Vuoi essere sicuro di non perdertelo? iscriviti ora alla mia Newsletter!

Utilizza i giusti titoli di pagina

Ebbene sì! Anche i titoli di pagina vengono scansionati dai motori di ricerca e influiscono sul punteggio SEO del tuo sito e meritano tutta la tua attenzione.

Innanzitutto includi sempre la keyword all’interno del titolo della pagina. Se non riesci ad inserire la keyword all’interno del titolo della pagina, vuol dire che non è la keyword giusta. Scegline un’altra!

Non scrivere un titolo di pagina troppo lungo, o altrimenti sarai penalizzato da Google e vanificherai tutto il duro lavoro! Piuttosto dilungati sui contenuti della pagina, dove non c’è un limite di caratteri, mentre per i titoli pagina ti consiglio di non usare più di 10 parole.

Il titolo di pagina compare all’interno della pagina dei risultati dei motori di ricerca.

I permalink di WordPress rappresentano la formula che il sistema adotta per costruire i link delle pagine del tuo sito.

Perché ti parlo di permalink in questo articolo? Peché, come i titoli di pagina, anche i link influiscono sul tuo punteggio SEO.

Spesso chi è alle prime armi si dimentica di modificare il link della pagina o dell’articolo che sta pubblicando e combina un disastro.

Settare al meglio i permalink dall’inizio ti fa risparmiare tantissimo tempo!

Prendiamo come esempio il titolo di pagina “Io amo il mio gatto”.
(mi piacciono così tanto i gattini per colpa del Sarto!)

il sarto col gattino in braccio

Se ti colleghi all’interno della bacheca del tuo sito e ti sposti sulla voce di menù “Impostazioni” -> “Permalink” ti troverai di fronte queste opzioni:

  • Semplice. Formula che applica un ID numerico alla tua pagina e lo inserisce nel link. La pagina “Io amo il mio gatto” avrebbe il link “nomedeltuodominio.it/?p=123”. Perché mai dovresti farlo?
  • Data e nome. Formula che restituisce un link con all’interno il titolo pagina che hai scelto più la data di pubblicazione: “nomedeltuodominio.it/2021/01/19/io-amo-il-mio-gatto”. Questa può essere una buona scelta per un blog.
  • Mese e nome. Formula che fa la stessa cosa di “Data e nome”, soltanto che omette l’anno di pubblicazione: “nomedeltuodominio.it/2021/01/io-amo-il-mio-gatto”.
  • Numerico. Questa formula è simile a quella “Semplice”, ma migliore. Aggiunge “archives” al link e toglie i simboli ? e = : “nomedeltuodominio.it/archives/123”. Ti sconsiglio anche questa.
  • Nome articolo. Personalmente la mia formula preferita. Toglie tutte le cose inutili dal link e mostra semplicemente il titolo di pagina: “nomedeltuodominio.it/io-amo-il-mio-gatto”.
  • Struttura personalizzata. Questa opzione ci da la possibilità di creare una formula personalizzata con l’ausilio di alcuni tag: anno, mese, giorno, ore, minuti, secondi, ID numerico dell’articolo (123 negli esempi precedenti), nome articolo, categoria, nome autore. Puoi usare questa struttura per esigenze davvero particolari. Onestamente non mi è quasi mai capitato di usarla e la evito volentieri, a meno che non si tratti di un sito e-commerce.
Primo piano del volto di un gattino sphinx
Gli strani gusti felini del Fabbro…

Il mio consiglio per chi è alle prime armi è di utilizzare sempre l’opzione “Nome articolo”.

Il perché è molto semplice: se usi la keyword nel titolo della pagina, con questa opzione la fai comparire anche nel link e non c’è bisogno di modificarlo manualmente.

Ricapitolando: usa sempre la keyword nel titolo pagina e setta la struttura dei permalink su “Nome articolo” e non dovrai intervenire (quasi) mai manualmente sui link delle tue pagine e dei tuoi articoli.

Inserisci sempre il tag “alt” su tutte le immagini del tuo sito

Questa è una cosa che non considera quasi mai nessuno, probabilmente più per ignoranza che per altro. Sono pronto a scommettere il mio mouse che la maggior parte di chi realizza siti web non ha idea neanche di cosa siano i tag “alt” delle foto!

Le foto che inserisci sul tuo sito hanno un titolo e un tag “alt”.

Sul titolo c’è poco da dire. Nella maggior parte dei casi, ti basta inserire una delle keyword che hai scelto per la pagina per essere a posto. Naturalmente, più le immagini che scegli sono inerenti all’argomento e meglio è, solo che questo non è sempre possibile. Io stesso, come hai avuto modo di notare se mi segui da un po’, utilizzo spesso dei meme per alleggerire un argomento, e questi meme non sempre sono inerenti alle keyword che scelgo per i miei articoli. Cerca di trovare il giusto equilibrio e di creare contenuti che siano prima ottimizzati per la lettura del tuo utente e poi per i motori di ricerca.

Se crei contenuti soltanto per soddisfare i motori di ricerca succede che, anche se finisci in prima posizione su Google, l’utente che apre la tua pagina scappa dopo 1 secondo!

Riprenderemo questo concetto nelle prossime settimane perché merita un approfondimento, adesso torniamo sul tag alt!

Cos’è il tag alt?

Il tag alt, o “testo alternative”, è una breve descrizione testuale della foto. Quando, per svariati motivi, il browser dell’utente non riesce a caricare una foto, la sostituisce con il tag alt.

Se non inserisci il tag alt su una foto, il browser non mostra nulla.

Ti dico una cosa che sono sicuro farà in modo che non ti dimenticherai mai più di inserire un tag alt: gli utenti non vedenti utilizzano per navigare in rete dei software che gli leggono i contenuti di una pagina web (come fosse un audiolibro). Dato che un non vedente non può vedere le foto che inserisci, questi software gli leggono il tag alt. Se non c’è il tag alt o se questo fornisce una descrizione errata della foto, rischi di compromettere seriamente la navigazione di questi utenti.

E non è tutto. Il tag alt influisce sul punteggio SEO della tua pagina ed è un dato che viene scansionato dai motori di ricerca.

Questo può essere un vantaggio incredibile per te, visto che la maggior parte dei siti non presentano tag alt sulle foto!

Quando cerchi qualcosa su Google “Immagini”, il motore di ricerca privilegia le immagini che hanno tag alt e titolo in linea con la query di ricerca.

Sono convinto che anche tu, come me, da oggi in poi avrai sempre premura di inserire i tag alt sulle foto.

Vero?

Certo Fabbro! Ma come faccio ad inserire i tag alt su WordPress?

È semplicissimo! Seguimi: se utilizzi l’editor di default di WordPress, quando sull’editor di testo inserisci un blocco “Immagine” e ne carichi una dal tuo pc, cliccaci su. Potrai impostare il tag alt sulla barra laterale destra, come puoi vedere sullo screenshot in basso.

screenshot che mostra come impostare un tag alt

Se invece, come me, preferisci il “Classic Editor”, spostati sulla visuale “Testo” (quella che mostra il codice HTML della pagina) e inserisci all’interno del tag <img> il codice:

alt="Inserisci tra queste virgolette il tag alt">

Guarda lo screenshot se sei in difficoltà!

screenshot su come inserire il tag alt sul classic editor

Conclusioni

Concludiamo qui la prima parte di questo articolo. Se ti è piaciuto e vuoi saperne ancora di più, iscriviti subito alla newsletter del Fabbro per non perderti la seconda parte!

Non devi fare nient’altro che continuare a seguirmi e vedrai che presto per te diventerà facilissimo… usare il martello per spaccare il web!

E se stai iniziando a costruire il tuo Sito e produrre i tuoi contenuti Web, c’è un consiglio che posso darti… e poi non dire che non tvb!

Clicca su queto link e fatti un regalo: il primo Libro del Sarto – VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE – ti da tutte le informazioni necessarie per rendere la tua Comunicazione Web (e il tuo sito!) un vero e proprio magnete attira clienti!

Al prossimo martedì,
Manuel, il Fabbro

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