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fare siti fa schifo

Fare siti fa schifo – parte 1

Scopri come gestire gli incubi della tecnologia

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro,
Oggi voglio parlarti di come sia facile realizzare un sito web seguendo un metodo efficace o una guida fatta nel modo corretto e di quanto invece sia frustrante, fastidioso e insopportabile dover imparare smanettando da soli e commettendo un errore dopo l’altro.

Infatti, fare siti web fa proprio schifo se non sai come si fa e può diventare l’esperienza più terrificante della tua vita.

Credimi, non sto esagerando.

In generale, doversi confrontare con un tipo di tecnologia per la prima volta è sempre un’esperienza spiacevole (o perlomeno nella maggior parte dei casi).

paura

Un amico mi ha regalato qualche mese fa un mini dot Alexa e non sono ancora in grado di farlo scollegare dal mio pc attraverso un comando vocale; non ti nascondo che molte volte mi viene voglia di dargli fuoco e lanciarlo dalla finestra urlando bestemmie (e quelle napoletane sono bruttissime, credimi).

Magari, allo stesso modo, tu utilizzi WordPress ma non sei ancora in grado di installare un plugin, oppure di cambiare la scritta sul footer del tuo sito.

Tranquillo/a, non sei la sola/il solo: nessuno nasce imparato.

Pubblico questo articolo perché proprio qualche giorno fa una mia carissima amica mi ha inviato un vocale su WhatsApp dicendomi: “Sto lavorando per la prima volta ad un sito con WordPress ma mi sta venendo uno schifo. Puoi darci un’occhiata?” Mi collego all’URL e… ho capito perché la maggior parte delle persone che decide di realizzare un sito web non ce la fa.

Vuoi realizzare il tuo primo sito web?

Vuoi provare a migliorare quello che hai già?

Hai già provato a realizzare un sito ma è stata un’esperienza drammatica e l’hai mollato a metà?

Se puoi rispondere “sì” a una di queste domande (o se sei un tipo curioso come me) allora afferra una tazza del tuo caffè preferito e seguimi: si parte!

caffè

Fare un sito web fa schifo, se cominci così

Torniamo alla mia amica “F”. Prima di tutto chiariamo una cosa: F è una delle persone più intelligenti che conosca, senza esagerare. Il primo aggiettivo che mi viene in mente per descriverla è “geniale”. F è anche una persona che ama la tecnologia e l’informatica. Questo te lo dico perché non voglio che ti dai scuse tipo: “sì vabbè, però io non sono portato per queste cose informatiche”. Infatti, nonostante F maneggi computer, cellulare e inserirenomedispositivotecnologicoacaso perfettamente, ha compiuto tutti i classici errori che compie un essere umano quando prova a realizzare un sito web in autonomia.

Fine della premessa.

Torniamo al sito di F. Guardando un attimo il suo sito, ho avuto come l’impressione che non avesse bene in mente come strutturare i contenuti all’interno della homepage.

Primo errore. Prima di sporcarti le mani su WordPress, infatti, dovresti sempre disegnare su carta uno schemino del tuo sito.

disegno di un sito

Perché? Perché altrimenti compi inevitabilmente a catena una serie di errori mortali.

Stai a vedere.

Ho chiesto ad F che tema stesse utilizzando, perché da come si presentava il sito sembrava proprio un tema orribile e antiquato. Con mia sorpresa, lei risponde “Divi”.

Divi è uno dei temi più popolari di WordPress ed è uno di quelli che costa di più (89 dollari all’anno oppure 249 dollari una tantum nel momento in cui scrivo). Detto così sembrerebbe una buona scelta, non è vero? SBAGLIATO. In verità trovo che Divi sia uno dei temi più complicati da usare su WordPress e lo sconsiglio ad un principiante. Per il momento ti consiglio di evitarlo a tutti i costi!

E questo è già il secondo errore: comprare un tema inadatto al tuo sito. Quando acquisti il tema sbagliato perdi tantissimo tempo per imparare a utilizzarlo come si deve e butti i tuoi soldi inutilmente.

“Ok Fabbro, però esistono tantissimi temi, come faccio a capire qual è quello giusto per il mio sito?”

Tu intanto disegna il tuo sito su carta, così quando guardi le demo dei temi puoi scartare subito quelli che non ti offrono il layout di cui hai bisogno.

Dopo averlo disegnato vai a recuperare a questo indirizzo una guida che ho pubblicato tempo fa per aiutarti a scegliere il tema ideale per il tuo sito.

immagine vettoriale di un sito web

Se non hai ancora compreso appieno l’importanza di quest’ultimo punto sappi che inoltre, se scegli il tema sbagliato per il tuo sito, inevitabilmente incapperai in un altro errore ancora (come ti dicevo, è una reazione a catena micidiale): finisci con l’adattare il tuo sito web al tema e non viceversa.

Mi spiego meglio. Se utilizzi il tema sbagliato, finisci col rimpiazzare i contenuti della demo (l’anteprima del tema) con i tuoi e ti viene fuori una roba totalmente impersonale, priva di vita.

E non è ancora tutto. Divi è un tema dalle possibilità infinite e contiene al suo interno migliaia di funzioni e ancor più combinazioni, su questo non c’è dubbio. Però che te ne fai se non riesci a far comparire sulle pagine del tuo sito neanche il menù di navigazione? Può non sembrarti un problema in apparenza, ma sappi che un sito fatto con Divi è più pesante e lento da caricare rispetto a un sito fatto con altri temi.

Ma la cosa più importante è un’altra ancora: se utilizzi il tema sbagliato, il tuo sito viene fuori uno schifo e lavorarci fa schifo. Finisce che dopo un po’ di giorni ti arrendi e decidi di mollare tutto.

bandiera bianca
“Sul ponte sventola bandiera bianca”…

Te lo ripeto ancora: non sottovalutare questo passaggio. Disegna il tuo sito su carta e trascorri tantissimo tempo alla ricerca del tema ideale. Magari fatti prima le ossa su qualche tema gratuito, ne esistono di validi in circolazione.

Un’altra domanda che ho fatto a F è stata: “Il font è open sans, però l’hai usato sia per i titoli che i paragrafi, così risulta un po’ monotono. E lei mi ha risposto: “hai ragione. Però non capisco cos’è successo, credevo di aver scelto un altro font.”

E questa frase mi ha portato a scovare un altro errore. F credeva di utilizzare l’editor di Divi per modificare la pagina, ma in realtà di fatto utilizzava l’editor Gutenberg, quello installato di default su WordPress. Cioè, in pratica non stava usando il tema che ha acquistato senza saperlo. Pazzesco, no?

Come evitare questo errore?

Installa subito il plugin “classic editor” e rimpiazza Gutenberg. Come mai? Gutenberg è un pessimo editor che ai neofiti sembra comodo, ma che in realtà genera tantissimi conflitti con temi e plugin.

Comunque sia, proseguo con l’analisi del sito e apro un articolo di blog pubblicato sull’homepage. Mi accorgo subito che l’URL dell’articolo è “?p=123”.

Non ci crederai, ma questo che sembra un dettaglio da niente è la causa principale del perché la maggior parte delle persone che realizzano un sito web per la prima volta mi chiedono: “come mai non trovo il mio sito su Google?”

La risposta è: “perché per trovare il tuo articolo dovrei scrivere su Google ‘?p=123′”.

Mi spiego meglio.

L’URL di una pagina o di un articolo sono molto importanti in ambito SEO.

Nota: se è la prima volta che senti parlare di SEO leggi prima quest’articolo che ho scritto a riguardo tempo fa.

copertina 9

Nell’URL, al posto di quel punto interrogativo seguito da un numero a caso, dovrebbe comparire il titolo del tuo articolo. Se ad es. scrivi un articolo dal titolo “I gatti fanno miao”, il suo URL deve terminare con “i-gatti-fanno-miao”.

La maggior parte degli esseri umani che realizzano per la prima volta un sito web non possono avere questa informazione e non sanno cos’è l’impostazione “Permalink” di WordPress. Risultato: pubblicano tantissimi contenuti e poi vanificano mesi di lavoro perché la loro impostazione dei permalink è errata e il sito non si trova su Google.

Sì, mi rendo conto che è un errore devastante, ma don’t panic.

bottone don't panic

Devi sapere che ogni volta che realizzo un sito web su WordPress eseguo una serie di operazioni “fisse”. Cioè qualsiasi sia il tipo di sito web che devo realizzare, eseguo sempre le stesse operazioni preliminari. Una di queste è rimpiazzare l’editor Gutenberg con quello classico e cambiare l’opzione dei permalink.

Vuoi scoprire quali sono tutte queste operazioni? Le ho descritte tutte in questa guida pubblicata un po’ di tempo fa, corri a leggerlo!

programmatore con maglietta wordpress

Ma gli errori di F non si fermano qui. Te l’avevo detto: ha compiuto proprio tutti quelli classici in cui cascano tutti i principianti, nonostante sia una persona tecnologicamente dotata, più giovane di me e intelligente.

Alla fine della chiamata, F era parecchio scoraggiata e mi ha detto: “cavoli non ti invidio sai, e pensare che tu hai a che fare ogni giorno con WordPress e tanti siti web, dev’essere un inferno!”
Altro errore.

Quello che voglio dimostrarti è che fare siti fa schifo perché all’inizio fare qualsiasi cosa fa schifo. La prima volta che ho cucinato una carbonara è stato un disastro e la prima cosa che ho pensato è stata: cucinare fa schifo. Adesso invece sono in grado di preparare una carbonara di tutto rispetto e cucinarla mi rilassa. Ma come ho fatto a diventare bravo? Non ho mollato al primo tentativo e ho chiesto a chi era più bravo di me di aiutarmi.

Proprio per questo ti invito ad iscriverti subito alla rubrica del Fabbro: in questo modo non ti perderai neanche una guida gratuita settimanale e presto riuscirai a realizzare tutti i siti che vuoi addirittura rilassandoti! Fai click qui, registrati e riceverai ogni martedì in anteprima ogni mia guida direttamente all’interno della tua casella email.

Conclusioni + verità incredibile

Si conclude qui la prima parte dell’articolo, ma prima di salutarti voglio darti una rivelazione incredibile.

rivelazione

Se WordPress ti sembra complicato, sappi che ad oggi è ancora la tecnologia più semplice che esiste per realizzare siti web.

Se infatti non ti dai per vinta/o e continui ad insistere, in pochi mesi sono convinto che farai dei passi da gigante.

Tanti programmatori utilizzano sistemi molto più complessi di WordPress e io stesso ogni tanto, però è solo con WordPress che riesco a rilassarmi. La possibilità di installare plugin e aggiungere funzionalità nuove al sito oppure la comodità di scrivere un articolo di blog e poterlo pubblicare istantaneamente con un bottone sono tutt’altro che scontate in questo mondo. WordPress tivvibì, perciò smettila di dire che fare siti web fa schifo e leggi ogni settimana le mie guide: ti garantisco che col tempo lavorare sul tuo sito web diventerà bello e (addirittura) rilassante.

Ti è piaciuto l’articolo? C’è un’esperienza che vuoi condividere con me e gli altri lettori? Allora scrivi un bel commento qui sotto.

Per oggi è tutto… anzi non ancora! Se non l’hai ancora fatto, iscriviti subito alla rubrica del Fabbro. Fai click qui e vedrai che presto per te sarà facilissimo usare il martello per spaccare il web!

A martedì prossimo,
Il Fabbro

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