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Il tuo sito è un soprammobile – Parte 2

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro,
Questa è la seconda parte di un articolo più ampio. Se non hai ancora letto l’introduzione fai click qui.

Lo strumento di cui ti parlerò oggi è potentissimo e non vedo l’ora di mostrartelo! Prima però ho bisogno di accertarmi che tu abbia installato sul tuo sito il plugin “Insert Header and Footer”, come ti avevo chiesto la settimana scorsa.

Fatto?
Benissimo, allora afferra una tazza del tuo caffè preferito: si parte!

caffè

Che cos’è il pixel di Facebook e cosa ti stai perdendo se non lo sai

facebook pixel

Hai mai sentito parlare del pixel di Facebook? Se non ne stai utilizzando uno sul tuo sito allora quest’ultimo ha l’utilità di un soprammobile e dobbiamo rimediare.

Perché il pixel è così importante?

Intanto ti chiarisco una cosa: il pixel di Facebook non c’entra niente con l’unità di misura pixel.

Te lo dico perché la prima volta che ne ho sentito parlare ho avuto lo stesso dubbio. Il pixel come unità di misura serve a definire la risoluzione di un monitor, quello di Facebook invece ha un compito ben diverso che, come avrai capito, ha a che fare con il famoso social network.

“Ok Fabbro, ma cosa c’entra Facebook col mio sito?”

I due strumenti sono strettamente connessi perché grazie a Facebook (e i social network in generale) puoi generare traffico per il tuo sito web.

Apro una piccola parentesi. Esistono due modi per portare le persone a navigare sul tuo sito:

  1. tramite i motori di ricerca;
  2. tramite i social network.

In verità ne esistono anche altri ma questi sono i canali più importanti e quelli su cui devi concentrarti di più al momento.

Entrambi i canali ti offrono la possibilità di generare del traffico organico (gratuito) e del traffico a pagamento.

Il traffico organico, sul lungo periodo, è potentissimo e ti permette di acquisire utenti nuovi senza spendere un euro. Per sfruttarlo, però, ci vogliono tanto tempo, costanza e conoscenze SEO. Come se non bastasse, i risultati non sono garantiti e tutte queste cose da sole potrebbero non bastare a generare abbastanza traffico sul tuo sito. Perché? Perché la sua efficacia dipende da svariati fattori, tra cui la concorrenza, che sappiamo essere sempre più spietata sul web.

Quindi il problema del traffico organico è il seguente: nel frattempo che ingrani, il tuo sito è un soprammobile. Cioè tu magari scrivi e pubblichi contenuti, li aggiorni nel tempo, li condividi sui social ma non li vede nessuno (e ricordati che parenti e amici non contano, ti servono le visite di potenziali clienti su misura!).

Allora come puoi fare? Devi sfruttare anche il traffico a pagamento. Se non sai da dove iniziare ti consiglio di leggere la rubrica dell’Arciere, lui sì che ne sa a pacchi sull’argomento!

La trovi a questo link: clicca qui.

Il traffico a pagamento ti permette di raggiungere tanti utenti in tempi brevi ma… può essere molto costoso se fatto senza il pixel di Facebook.

soldi

Quest’ultimo, quando lo installi sul tuo sito, conserva una traccia di tutte le persone che lo visitano e la memorizza su Facebook.

Mi spiego meglio. Se sul tuo sito c’è il pixel e io lo visito, Facebook se ne ricorderà. Stesso discorso per tutti gli altri utenti che, come me, navigano il tuo sito.

Però chiariamo subito una cosa per i paranoici: non è che in questo modo ti impossessi dei dati dei tuoi utenti. Anche se il sito è tuo, con il pixel non riuscirai mai a leggere nome, cognome, data di nascita e numero di telefono degli utenti che lo visitano. Semplicemente trasmetti questi dati a Facebook che, se ci pensi, ce li ha già: glieli diamo tutti nel momento in cui ci registriamo sul social! Non intendo dilungarmi troppo sull’argomento perché andrei fuori tema, voglio solo farti capire che si tratta di una pratica completamente legale e toglierti preoccupazioni inutili dalla testa.

“Va bene Fabbro, ma allora a cosa mi serve?”

Per fartelo capire ti faccio una domanda:
è più facile che acquisti sul tuo sito una persona informata sul tuo brand e il tuo modo di lavorare o un perfetto sconosciuto?

Se hai risposto “un perfetto sconosciuto” allora sappi che sei un tipo un po’ strano e ti sbagli di brutto.

Ti ho fatto questa domanda perché il pixel di Facebook ti serve per fare “retargeting”.

Retargeting vuol dire far vedere i tuoi annunci pubblicitari a persone che hanno già visitato il tuo sito in passato.

annunci facebook

“Però se nessuno visita il mio sito come faccio a fare retargeting?”

Ottima domanda. La strategia che devi adottare è la seguente:

  1. crei il pixel su Facebook;
  2. installi il pixel sul tuo sito;
  3. paghi Facebook per far vedere degli annunci ad un pubblico di persone (basato su interessi, età, ecc. Più informazioni hai sul tuo pubblico di riferimento e meglio è);
  4. parte di queste persone farà click sul tuo annuncio perché interessata e finirà sul tuo sito web;
  5. il pixel conserva le tracce di queste persone;
  6. paghi Facebook per far vedere degli annunci a pagamento a queste persone usando il pixel. In altre parole fai retargeting.

Il primo vantaggio di questa strategia è che hai già catturato in precedenza l’attenzione di queste persone, quindi aumenti le chance di trasformarle in clienti su misura.

Nota: se non hai idea di cosa siano gli annunci a pagamento di Facebook consulta la rubrica dell’Arciere e guarda i video del Sarto. Ti garantisco che è un ottimo modo per cominciare! Io stesso prima di conoscerli non avevo idea di come funzionasse Facebook e di cosa fossero gli annunci a pagamento.

Il secondo vantaggio di utilizzare il pixel è che abbassa enormemente il costo degli annunci. Se tu fossi ricco come Bezos ti direi: lascia perdere il pixel, spendi 100.000 euro al giorno in annunci Facebook e incassa. Però se stai leggendo questa rubrica immagino tu sia un comune mortale come me e quindi devi ottimizzare ogni centesimo del tuo budget per portare a casa il risultato.

Ma non finisce qui!

Il pixel ti permette di tenere traccia anche degli utenti che:

  • compilano i moduli sul tuo sito;
  • hanno effettuato almeno un acquisto sul tuo sito;
  • hanno inserito dei prodotti nel carrello sul tuo ecommerce ma non hanno finalizzato l’acquisto;
  • hanno navigato determinate pagine del tuo sito.

Questo vuol dire che ti offre la possibilità di segmentare il tuo pubblico e creare degli annunci Facebook ancora più mirati! Spettacolare, no?

Però andiamo per gradi, configurare il pixel nel modo giusto non è una cosa facilissima, non avere fretta! Adesso l’importante è che tu riesca a installarlo sul tuo sito.

Come installare il pixel di Facebook sul tuo sito

Una volta creato il pixel su Facebook, gli verrà assegnato un codice ID dal sistema. Per il momento, segnati questo codice da qualche parte.

Collegati a questa pagina che fa parte della documentazione ufficiale di Facebook e scorrila fino a trovare il codice che vedi qui sotto:

codice pixel facebook

Copia quel codice e poi collegati al pannello di amministrazione del tuo sito WordPress.

Una volta effettuato l’accesso, clicca sulla voce “Impostazioni” -> “Insert Headers and Footers”.

Adesso devi incollare il codice dentro la finestra “Header”, come vedi qui sotto:

facebook pixel header

Bloccati lì! Non abbiamo finito.

Vedi le parti che ti ho evidenziato sull’immagine? Al posto di quelle scritte lì devi copiare e incollare il codice ID del tuo pixel. Ricordi? Quello che ti ho fatto segnare in precedenza.

codice pixel facebook id

Se non inserisci l’ID il pixel non funziona e non conserverà tracce dei visitatori del sito, perciò non saltare questa parte!

Quando hai finito fai click sul bottone in basso per salvare le modifiche e il gioco è fatto: adesso il pixel lavorerà per te 24 ore su 24 e non dovrai fare nient’altro.

Attenzione però: come fai ad avere la certezza di aver fatto tutto bene? Niente paura: esiste un metodo infallibile.

Vai su Google e scrivi “Facebook Pixel Helper” oppure fai click direttamente qui (link) e atterrerai sulla schermata che vedi qui sotto:

facebook pixel helper

Facebook Pixel Helper è un’estensione browser che ti permette di capire velocemente se il sito che stai navigando è provvisto di pixel oppure no.

Fai click sul bottone blu “Installa” e comparirà un pulsante nuovo con questo simbolo sul tuo browser:

icona fb pixel helper

Adesso non devi fare altro che navigare su una qualsiasi delle pagine del tuo sito. Se hai installato il pixel correttamente, vedrai comparire un numerino su quel pulsante. In caso contrario, vuol dire che hai sbagliato qualcosa e devi ricominciare da capo.

Cliccando il simbolo otterrai altre informazioni sul pixel installato, come il codice ID e gli eventi configurati.

L’unico evento disponibile in questo momento sul tuo pixel è “PageView”. Ma che roba è? E soprattutto cosa sono gli eventi?

Keep calm, adesso te lo spiego!

Sono delle funzioni che ti permettono di conservare le tracce di utenti che, all’interno del tuo sito, compiono determinate azioni; come ad es. fare click su un bottone, inserire un prodotto nel carrello oppure compilare un modulo di contatto.

Utilizzando gli eventi puoi creare su Facebook dei pubblici ancora più specifici a cui indirizzare i tuoi annunci. Vuoi far vedere un determinato annuncio soltanto a chi ha fatto click su un bottone del tuo sito? Puoi farlo se hai configurato un evento. Vuoi far vedere un determinato annuncio soltanto a chi ha messo un prodotto nel carrello ma non ha finalizzato l’acquisto? Puoi farlo se hai configurato un evento.

Ma se non li hai configurati bene? Allora non si attiveranno e non potrai utilizzarli per creare dei pubblici mirati.

Grazie a Facebook Pixel Helper potrai verificare in pochi secondi il corretto funzionamento di tutti gli eventi configurati sul pixel e dormire sonni tranquilli.

gattino che dorme

Non importa quanto tu ci stia sbattendo la testa ma proprio non riesci a far funzionare il pixel sul tuo sito? Allora scrivimelo nei commenti e ti darò una mano.

Conclusioni
Oggi hai capito quanto è importante il pixel di Facebook per la tua comunicazione online e come può trasformare un sito soprammobile in un’arma micidiale.

Se hai seguito questo articolo dall’inizio e hai messo tutto in pratica adesso il tuo sito può:

  • raccogliere ed elaborare dati sui visitatori grazie a Google Analytics;
  • comparire sulle pagine dei risultati di Google velocemente e segnalarti eventuali problemi grazie a Search Console;
  • conservare una traccia dei visitatori e permetterti di creare annunci più mirati su Facebook grazie al pixel.

Però devo darti una notizia spiacevole: il tuo sito è ancora un soprammobile.

Ebbene sì, queste funzioni da sole non bastano a trasformarlo in una macchina sforna-soldi.

Ma don’t panic perchè la prossima settimana, all’interno della terza e ultima parte di questo articolo, ti mostrerò altre funzioni ancora più micidiali di queste che puoi collegargli!

Ti è piaciuto l’articolo? Fammelo sapere nei commenti qui in basso.

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Continua a seguirmi e vedrai che presto per te sarà facilissimo usare il martello per spaccare il web!

A martedì prossimo,
Il Fabbro

3 pensieri su “Il tuo sito è un soprammobile – Parte 2

  1. Caro Manuel,
    come stai? Ho recuperato oggi questo tuo fondamentale articolo! Mi manca un pezzo: creare il pixel su facebook, mi sono persa dove indichi come si fa, o non c’è un articolo?

    Grazie!
    Vera

    1. Manuel come non detto, ho scasinato un po’ e sono riuscita a creare il pixel di facebook e grazie alla tua guida anche a installarlo! Yeee!

      1. Ciao Vera, tutto benone,
        Ottimo lavoro! Ho visitato il tuo sito e ho visto tramite l’estensione Chrome “Facebook Pixel Helper” che il pixel è attivo. 🙂

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