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maiuscole storia

Maiuscole, storia e persone

Storie, persone e popoli

S.P.Q.R.: Sono pazzi questi Romani! (cit.)

 

La riconosci? Questa citazione deriva da una famosissima serie di fumetti, Asterix: a opera di René Goscinny e Albert Uderzo, venne pubblicata a partire dal 1959 in Francia, oggi tradotta in un centinaio di paesi.

 

Riprende una sigla dall’origine ben più antica, che ovviamente aveva un significato del tutto diverso: Senatus PopolusQue Romanus (il senato e il popolo di Roma).

Quello che forse non sai è che la fortuna frase “Sono pazzi questi romani” è una deliziosa trovata del traduttore italiano di Asterix, Marcello Marchesi, che pensò di rendere così l’originale francese “Ils sont fous ces Romains”.

 

Osserva quindi bene la prima frase…ed ecco che sveliamo quindi al tema di oggi: maiuscole e di storia!

 

Qualche settimana fa abbiamo iniziato a esplorare insieme il mondo delle maiuscole, che abbiamo scoperto essere assai più ampio di quanto si possa pensare in un primo momento. 

Abbiamo visto un’introduzione generale con i casi più comuni (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), per poi approfondire le maiuscole in geografia: direzioni, indirizzi, laghi, montagne e così via (CLICCA QUI per rileggere l’articolo).

 

E a cosa si accompagna in genere la geografia?

Esatto: alla storia!

 

Alle elementari la maestra era addirittura la stessa (e a volte insegnava anche italiano) e, se ci pensi, questi campi di studio sono legati molto da vicino. 

 

Un esempio su tutti: se stai parlando di una città come Roma, ti capiterà probabilmente di nominare i suoi abitanti

 

A seconda dell’epoca storica alla quale ti stai riferendo, questi saranno i romani, se parli dell’epoca moderna e contemporanea, oppure i Romani, con la lettera maiuscola, se ti riferisci al popolo dell’antica Roma che ha scritto pagine e pagine di Storia.

 

Non solo: il discorso si ampia ancora e ancora quando andiamo a vedere il nome e gli appellativi delle persone protagoniste della Storia (anche di quella contemporanea!).

Pensa ai titoli nobiliari, ai gradi militari o nobiliari, ai cognomi composti come della Gherardesca o De Agostini… 

 

Come sempre, il nostro obiettivo finale è uno solo: rendere i testi per la comunicazione online della tua azienda sempre più puliti e corretti, in modo che i tuoi lettori non si lascino distrarre dai refusi. Perciò, per non perderti le prossime puntate, CLICCA QUI per iscriverti alla newsletter e non perderti neanche un articolo della Penna Rossa per imparare come scrivere bene!

 

E ora…

Andiamo a scoprire come usare le maiuscole quando si parla di storia e persone!

 

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Joanna Kosinska on Unsplash

 

PERIODI E AVVENIMENTI

Cominciamo dalle basi: la prima cosa a cui pensiamo quando parliamo di storia sono date, periodi e avvenimenti.

Perché non tutte le date si scrivono in numeri, e quando si usano le lettere bisogna fare molta attenzione alle maiuscole.

  • Secoli

Per indicare i secoli, possiamo usare o i numeri romani (che si scrivono sempre e solo in maiuscolo), oppure le lettere; in questo caso l’iniziale va sempre maiuscola.

Esempi: Novecento; Duecento; Trecento.
VIII secolo a.C.; XX secolo

  • Periodi storici

Spesso, i periodi storici hanno un loro nome proprio, che in quanto tale va sempre indicato usando l’iniziale maiuscola.

Esempi: Medioevo; Pleistocene; Triassico; Rinascimento; Età del Bronzo; anni Venti.

  • Correnti di pensiero

Tutti i nomi di movimenti culturali, filosofici, politici, religiosi (quindi anche le religioni) vanno sempre in minuscolo; lo stesso vale per i nomi che indicano le persone che ne fanno parte.

Esempi: rinascimento; illuminismo; buddismo; marxismo; cristianesimo.
illuminista; cristiano; buddista.

 

Attenzione però: in alcuni casi, la stessa parola può essere usata per indicare o il periodo storico, o il movimento culturale che lo definisce.

Nel primo caso, ci vuole la maiuscola; nel secondo, no.

Esempi: Il Rinascimento fu l’epoca che seguì il Medioevo.
Il cuore del rinascimento italiano fu Firenze.

  • Avvenimenti storici

Anche in questo caso siamo di fatto in presenza di nomi propri, perciò dobbiamo sempre usare la lettera maiuscola. 

In caso di nomi composti da più parole, come Prima guerra mondiale, l’iniziale maiuscola si mette solo alla prima parola.

 

Esempi: Prima guerra mondiale; Grande guerra; Congresso di Vienna; Sessantotto; Cinque giornate di Milano.

  • Documenti ufficiali

Anche in questo caso, trattandosi di nomi propri che indicano perciò documenti ben precisi, l’iniziale va sempre maiuscola.

In caso di nomi composti da più parole, come Prima guerra mondiale, l’iniziale maiuscola si mette solo alla prima parola, a meno che non si tratti di nomi stranieri, che vogliono maiuscole tutte le iniziali. 

 

Esempi: Magna Charta; la Costituzione; Patti lateranensi; Dichiarazione di indipendenza; Tea Act.

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Narciso Arellano  on Unsplash

 

PERSONE, POPOLI E PERSONAGGI

Dopo aver visto come indicare i periodi, le date e i fatti storici, passiamo ai loro protagonisti: le persone.

  • Popoli moderni

Quando vogliamo parlare di un gruppo di persone che vive in un determinato luogo o che appartiene a una determinata etnia, l’iniziale va sempre minuscola. Il discorso vale per popoli moderni, che siano reali o inventati.

Ovviamente il discorso vale anche per ogni singola persona che ne fa parte!

Esempi: piemontesi; bolognesi; italiani; americani; elfi; nani; ciclopi.

  • Popoli antichi

Il discorso cambia quando stiamo parlando di un popolo antico, in particolare quando è necessario distinguerli dai loro omonimi moderni: in questo caso ci vuole la maiuscola.

Esempi: Greci; Romani; Ebrei.

  • Titoli, cariche e gradi nobili, religiosi o militari

In questo caso abbiamo due opzioni: se fanno parte del nome o lo sostituiscono, ci vuole l’iniziale maiuscola.

Esempi: Don Giovanni; il Generalissimo; il Cavaliere; il Gran Sacerdote.

 

Invece, se si tratta del nome generico, anche quando questo accompagna il nome proprio a cui si riferisce, ci vuole la minuscola.

Esempi: papa Giovanni Paolo II; il sindaco di Roma; il conte Ugolino.

  • Soprannomi e pseudonimi

Trattandosi a tutti gli effetti di nomi propri, ci vuole sempre la maiuscola.

Esempi: il Re Sole; Pipino il Breve; Carlo Magno; Filippo il Breve.

  • Titoli e appellativi stranieri

Come abbiamo visto in altre occasioni, quando abbiamo a che fare con nomi stranieri manteniamo sempre le maiuscole.

Esempi: Miss Purple; Lord Byron; Lady Elizabeth; Monsieur Poirot.

  • Cognomi

In caso di cognomi che comprendono una particella, ci vuole sempre la maiuscola… a meno ce non si tratti di personaggi anteriori al XIX secolo (ma in questo caso ti consiglio di controllare sempre da fonti attendibili).

Esempi: Alessandro Del Piero; Giulia De Lellis.
Ugolino della Gherardesca; Lorenzo de’ Medici.

 

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Jeremy Bezanger on Unsplash

 

QUINDI…

Oggi abbiamo visto approfondito l’argomento maiuscole (ma non abbiamo ancora finito, quindi non perderti i prossimi articoli), focalizzandoci sull’argomento storia e persone.

 

In generale, ricorda sempre:

 

I nomi propri (di qualsiasi cosa siano) vogliono SEMPRE la maiuscola.

I nomi comuni vogliono la minuscola.

 

Non aver paura di scrivere e di riscrivere… e ovviamente di consultare un dizionario in caso di dubbio!

 

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E per scoprire altri errori da NON fare…

… ci vediamo lunedì prossimo!

 

La Penna Rossa

 

BIBLIOGRAFIA

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SITOGRAFIA

Accademia della Crusca – accademiadellacrusca.it

Campagna a sostegno dell’uso corretto di Piuttosto che – piuttostoche.com

Treccani online – treccani.it

Zanichelli online – dizionaripiu.zanichelli.it

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