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Blog del Sarto 1

Le 10 abilità del Dipendente Perfetto

Il successo della tua azienda non dipende dall’abilità di produrre un determinato prodotto o servizio ma dalla presenza di tutta una serie di abilità secondarie che dai per scontato… e che così scontate purtroppo non sono!

 

Se bastasse essere bravi nel proprio lavoro per guadagnare più della concorrenza, oggi dovresti avere il vialetto attorno a casa foderato di oro!

 

Secondo una ricerca condotta dallo Stanford Research Institute sugli ultimi 50 anni del mercato globale, il 75% del successo di una azienda dipende dalle competenze trasversali delle persone che ci lavorano dentro, solo il restante 25% dipende dalle loro abilità tecniche.

 

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E ancora, secondo una recentissima indagine condotta da LinkedIn su più di 5000 professionisti affermati, negli ultimi anni il 91% degli intervistati ha trovato determinanti nel raggiungere il successo le loro soft skills invece delle abilità canoniche del loro settore!

 

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Per intenderci, a fare la differenza in positivo non sono state quelle abilità che impari a scuola, all’università o in un istituto tecnico…

 

Il mondo digitale ha totalmente stravolto le carte in tavola. Se una volta ti bastava il sapere, l’esperienza tecnica, oggi è solo il punto di partenza!

La tua azienda sbatte ogni giorno contro nuove sfide che la mettono a dura prova, non siamo obbligati a superarle ma rimanere indietro significa perdere clienti.

 

Ho selezionato per te 10 abilità che devi assolutamente avere nella tua azienda!

Puoi averle tu o un tuo collaboratore o un tuo dipendente.

 

Sono 10 capacità che già oggi sono utilissime, fra un anno saranno indispensabili… fra 5 anni se non le hai non potrai fare impresa!

 

Perché come diceva Steve Jobs

“Io non assumo persone intelligenti per dirgli cosa fare, assumo persone intelligenti così che siano loro a dirmi cosa fare”

 

Ne ho parlato in questo video

 

 

I Social sono un’enorme opportunità per tutte le piccole e medie imprese che vogliono lasciare il segno e raggiungere i propri obiettivi . Con la Comunicazione Online anche un’azienda che non dispone di enormi capitali può crearsi un canale per attirare clienti ed aumentare costantemente il proprio fatturato!

 

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Detto questo, procediamo con la puntata di oggi che lo so, è un po’ strana… cosa c’entra la comunicazione online con le abilità tue o dei tuoi dipendenti?

 

Ho a che fare con le aziende italiane da prima dell’arrivo di internet e la mancanza di certe cose c’è da sempre, non è una questione recente.

Ma negli anni 80 non era un problema! L’economia era così florida da permettere alle aziende di prosperare anche se erano piene di buchi.

 

Son passati 40 anni! Quei problemi, quelle mancanze sono ancora lì perché si tratta di abitudini, di cultura… ma il mercato di oggi non perdona.

 

Per un’azienda impreparata la Comunicazione Online è un problema! E io lo so bene perché lo vedo ogni singolo giorno…

 

La Comunicazione Online è complicata, il digitale è troppo rapido, uno scenario a cui le imprese non sono abituate e d’istinto si tirano indietro. Ma occhio perché alle spalle c’è il fallimento! Il mondo online non è un’opzione, è la realtà dove è immerso il tuo potenziale cliente.

 

Se la ignori, sei fuori! Anche l’agriturismo dove vivi l’esperienza senza internet si propone online! Anche la religione cerca i fedeli sui social… tutti devono farlo!

 

Quindi che opzioni hai a tua disposizione?

O chiudi o procuri alla tua azienda le armi giuste per far fronte al nuovo scenario… e queste armi si chiamano soft skill.

 

Le multinazionali hanno capito da anni il concetto che ti sto spiegando oggi, infatti i loro HR sono molto preparati in merito. L’HR, diminutivo di Human Resources, è il professionista responsabile delle risorse umane: si occupa di gestione, selezione, formazione e sviluppo del personale di un’azienda. È una funzione molto complessa, che include diverse responsabilità.

 

Una delle sue mansioni è il processo di ricerca e selezione del personale. L’HR Manager si confronta con i vertici dell’impresa, il CEO, i direttori e i manager di alto livello, per definire le esigenze di sviluppo dell’azienda e quindi si occupa del reclutamento: stesura degli annunci di lavoro, selezione dei candidati, colloqui e così via.

 

Se un’azienda prospera, è merito delle decisioni di chi comanda ma anche delle abilità di chi quelle decisioni le mette in pratica…

 

Faccio una piccola precisazione perché là fuori è pieno di analfabeti funzionali che leggono 4 parole in croce e poi parlano a vanvera:

Beoti catatonici! Non ho mai detto che non serve studiare… ho detto che è la base ma non basta per fare soldi!

 

Se sei un avvocato bravissimo in diritto non è automatico che tu abbia successo! Allo stesso modo un ingegnere geniale nel suo campo probabilmente otterrà il suo stipendio da dipendente ma mai qualcosa di più. Bisogna associare alle abilità standard per fare un lavoro, dette hard skill, le abilità secondarie, dette soft skill, che ti permettono di progredire e ottenere la ricchezza che cerchi.

 

Analogamente un’azienda non ha futuro se si limita a produrre un buon prodotto o servizio perché perderà di fronte ad una concorrenza con un prodotto o servizio inferiore ma che investe nella Comunicazione Online. Fa incazzare, ma è questa la realtà in cui vivi oggi.

 

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Ecco, se la tua azienda possiede le soft skill, le abilità secondarie di cui parliamo oggi, applicherà meglio la Comunicazione Online! Il titolare o la titolare di una azienda dovrebbe averle ma è difficile padroneggiarle tutte, è per questo che parliamo di dipendenti e collaboratori.

 

Ultima cosa poi passo alla lista: non le ho messe in un ordine di importanza perché sono tutte molto utili, una più una meno…

 

Per poterle inserire in una classifica adatta a te, alla tua situazione, dovrei analizzare lo stato attuale della tua impresa: da quanto tempo sei sul mercato, quanti clienti hai, quanti dipendenti, cosa proponi, se hai fatto dei cambiamenti e mille altri fattori.

 

Leggi con attenzione questo e il prossimo articolo e poi decidi in autonomia su quali soft skill concentrarti per prime.

 

E se qualcuno viene da te dicendo “questa è la soluzione giusta!” ma prima non ha fatto un’analisi approfondita… non gli credere!

Siamo tutti diversi, ogni professionista e azienda ha esigenze differenti, è per questo che ho creato il metodo comunicazionesumisura.

 

Detto questo partiamo con le prime 5 abilità indispensabili per fare impresa oggi!

Le altre 5 arriveranno settimana prossima.

 

1 – Pensiero Analitico e Pensiero Sintetico

 

Quando ci troviamo di fronte ad una situazione complessa, la maggior parte delle persone spegne il cervello in maniera istintiva. Non lo fanno apposta, è una reazione automatica che l’evoluzione ci ha lasciato per risparmiare energia preziosa.

 

Ma visto che il supermercato è dietro casa e il frigorifero è dietro l’angolo, non hai bisogno di risparmiare energia e quel problema va risolto, ti serve tutto il potere del pensiero analitico e del pensiero sintetico!

 

Tutti noi in un modo o nell’altro conosciamo il pensiero analitico perché ce lo insegnano a scuola!

 

Viene definito come la capacità di esaminare e scomporre fatti o idee nei loro punti di forza e di debolezza. A quel punto puoi pensare a questi punti in modo riflessivo, dettagliato, per risolvere i problemi, analizzare i dati e richiamare e utilizzare le informazioni in possesso.

 

Questa non è un’abilità rarissima, ma neanche comune se è per questo… ma se noti ho accennato anche al pensiero sintetico

 

Il pensiero analitico e il pensiero sintetico sono molto differenti perché l’analisi riguarda l’identificazione delle differenze, la sintesi riguarda la ricerca di somiglianze.

 

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Il pensiero analitico ci consente di comprendere le parti della situazione.

Il pensiero sintetico ci consente di capire come queste parti lavorano insieme.

Il pensiero analitico suddivide le cose nelle loro componenti di base.

Il pensiero sintetico trova gli schemi che attraversano tutte quelle componenti di base.

Il pensiero analitico è semplice, come ti dicevo ci viene insegnato fin dalla nascita.

Il pensiero sintetico è più difficile perché in larga parte viene ignorato quindi non ci è stato insegnato.

 

Se ci pensi un attimo ti renderai conto che la maggior parte delle situazioni personali o lavorative vanno affrontate sistematicamente, ma il pensiero sintetico è molto più difficile del pensiero analitico perché le interazioni sono più difficili da gestire.

 

Un ambiente dinamico invece che statico ci disorienta. Però tutte le situazioni della tua azienda che ti portano soldi sono dinamiche e coinvolgono più fattori… ci hai fatto caso?

 

Se un mese va bene o male puoi considerarla fortuna o sfortuna, in realtà il risultato è il prodotto di tutta una serie di fattori!

Tu quanto hai lavorato? Come è stata la tua salute? E il tuo atteggiamento giorno dopo giorno? Alto? Basso? Altalenante?

Stessa cosa i tuoi dipendenti e collaboratori, e i fornitori? E la situazione attorno all’ufficio barra capannone barra negozio?

E la situazione della regione? Della nazione? E quella mondiale?

 

Detta così può sembrare spaventosamente complicata ma se ti può consolare quando usi il pensiero analitico e sintetico riesci a trovare il trucco!

In ogni sistema puoi trovare degli schemi ripetitivi, dei temi comuni che si replicano, che ritornano in continuazione. Ad esempio se ora vengo lì e ti preparo una campagna di comunicazione online, su molti aspetti mi tocca andare alla cieca. (questo perché non sapresti darmi i DATI)

 

Ma basandomi sui dati di ritorno delle Campagne, entro tre mesi mi sarò fatto un’idea più precisa, entro sei mesi avrò lo schema di fronte. Entro un anno saprò quali elementi toccare per far succedere quello che voglio! Aumento di clienti, dello scontrino medio e così via…

 

L’analisi è focalizzata sull’identificazione delle differenze, la sintesi sul trovare le somiglianze. Chi usa l’analisi lo trovi facile, la sintesi… mica tanto!

Hai bisogno sia di analisi che di sintesi. Ciascuno ha un valore limitato senza l’altro.

 

2 – Pensiero Innovativo e Adattivo

 

Molte persone hanno capito che se i tempi cambiano bisogna adattarsi, in pochi hanno capito che il tuo cliente si aspetta innovazione!

 

Detta in parole povere, il Pensiero innovativo e adattativo è la capacità di trovare soluzioni andando al di là, al di fuori di ciò che è considerato abituale nel proprio ambito di lavoro. Di ciò che hai sempre fatto con la tua attività. Di quello che la tua categoria fa abitualmente.

Qui la fatica è integrare nuove idee nei processi, nei sistemi, nei Prodotti o Servizi esistenti.

 

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In un mondo dove sempre la concorrenza aumenta a vista d’occhio, per prosperare le aziende devono assolutamente fare due cose:

 

La prima è adattarsi! Non c’è niente di peggio che comportarsi, vivere, lavorare seguendo schemi e abitudini sviluppati nel passato. Soprattutto quando questi schemi non sono più pratici o efficaci per il contesto attuale!

 

Viviamo in un periodo storico in cui tutto è più rapido! Qualcosa inventato a New York può essere qui, avere effetto su di noi già dopo un’ora.

Per questo serve un’attitudine sveglia, scattante, in grado di rendersi conto che le cose sono cambiate e comportarsi di conseguenza.

 

La seconda cosa è innovare. Se in 100 aziende entro 10 chilometri fanno la stessa cosa che fai tu, come puoi sopravvivere?

 

Devi rispondere a questi tempi bastardi aggiungendo valore al tuo prodotto o servizio. Qualcosa che puoi dare solo tu!

 

Sviluppando il pensiero innovativo adattivo sarai in grado di reagire velocemente a quello che succede, positivo o negativo che sia.

 

Pochi anni fa il mondo è stato travolto da una pandemia, siamo stati tutti confinati a casa, la maggior parte delle aziende ha sofferto molto. Nello stesso momento alcune aziende hanno prosperato come non mai perché si sono adattate e poi hanno innovato.

 

Mantenere questa soft skill richiede uno sforzo attivo e costante perché il tuo cervello come quello dei tuoi dipendenti tenderà sempre a tornare indietro!

 

Non è logico, è inconscio. Alla nostra testa non piace cambiare quindi fa finta che sia sempre tutto uguale anche quando non è vero. La mancanza di questa soft skill può decretare il fallimento di qualsiasi campagna di comunicazione online perché i tuoi dipendenti potrebbero fare muro.

 

Potrebbero opporsi ai cambiamenti, come ad esempio dover rispondere ai messaggi online dei potenziali clienti.

Ovviamente non ti ostacolano apertamente ma di nascosto.

 

Il pensiero analitico lo abbiamo visto nel punto prima. È più conosciuto, lo insegnano a scuola ed è convergente.

 

Convergente significa che parte da una vasta scelta restringendosi a risposte uniche o ad un piccolo numero di idee che possono essere ulteriormente analizzate e attivate.

 

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Invece il pensiero innovativo è divergente, esattamente il contrario!

Il pensiero analitico è logico e porta a risposte uniche o limitate, il pensiero innovativo al contrario richiede immaginazione e porta a molte possibili risposte o idee. Parte dalla descrizione del problema e diverge per dare molte idee per risolverlo, o possibili risposte ad esso. Molte opzioni che col pensiero logico devi esaminare per selezionare la soluzione.

 

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Spero di averti passato il concetto perché è qualcosa di potentissimo!

 

3 – Apprendimento attivo e Strategie di Apprendimento

 

Ah… e qua mi diverto! Nella mia vita ho letto migliaia di libri, non sto scherzando… ma prima di una certa data non mi sono serviti a nulla.

Ti dirò di più: ho partecipato ad un’infinità di corsi di formazione… alcuni erano spazzatura, lo ammetto, altri erano davvero validi.

 

Eppure anche nel migliore di questi puoi trovare qualcuno che siede sulla poltrona a braccia incrociate e sguardo per aria, annoiato! I peggiori sono quelli che chattano con qualcuno o peggio stanno al telefonano di nascosto, parlando sotto voce.

 

Il discorso è che non basta esporsi alla cultura per apprendere, non basta ascoltare qualcuno per arricchire il proprio pensiero!

Bisogna attivare il cervello, immaginarsi mentre si fa qualcosa così la testa elabora i concetti e cominciano a formarsi tutta una serie di nuove connessioni.

 

Stai seguendo un videocorso? Riguardalo più e più volte, ti ci devi immergere! E poi ti devi applicare in quella cosa sin che non ti entra in circolo.

Se prendi come esempio la scuola il fallimento è assicurato, se ti limiti a dire ai dipendenti cosa fare, il disastro è certo al 100%!

 

La gente va coinvolta emotivamente per far penetrare più a fondo i concetti, e anche così non basta una volta. Almeno almeno una decina. Tutti hanno una loro velocità di apprendimento ma questa può essere modificata con l’impegno e le leve giuste.

 

D’altra parte trovare collaboratori che già sono belli svegli e imparano in fretta ti migliora il lavoro in maniera impressionante!

 

4 – Pensiero critico e capacità di analisi

 

La definizione di pensiero critico dice: è la capacità di analizzare informazioni ed esperienze in modo oggettivo traendo informazioni dall’osservazione, dall’esperienza, dal ragionamento o dalla comunicazione. Si fonda sul tentativo di andare aldilà della parzialità del singolo soggetto.

 

Tutti noi ci riteniamo sempre nel giusto! In realtà lo siamo rarissimamente perché le nostre convinzioni agiscono come paraocchi.

 

Neanche una settimana fa ero a colloquio con un imprenditore e mi sono stupito tantissimo quando mi ha fatto capire che voleva utilizzare Instagram come canale principale per la sua azienda… il fatto è che dati alla mano è tipo la scelta più sbagliata che ci sia per il suo settore e per come sta messo lui in questo periodo storico.

 

Ho tirato fuori dati, esempi pratici, ragionamenti logici, ma nulla! Di quella convinzione era, di quella convinzione è rimasto…

 

Chissà poi dove l’ha presa, boh?

 

I nostri pensieri ci guidano, le nostre certezze colorano la nostra visione facendo risaltare di più certe cose e cancellandone altre. Ma per prendere ottime decisioni dobbiamo assolutamente analizzare le esperienze e le informazioni in maniera obiettiva!

 

I pregiudizi che ti guidano in questo momento molto probabilmente sono depotenzianti, nati in un altro contesto storico. Non solo non sono utili, ma sono anche dannosi perché ostacolano il cammino fra te e il tuo obiettivo.

 

Allo stesso tempo se non stai truffando i clienti, allora uno staff di persone dotate di pensiero critico non può che farti bene!

 

5 – Creatività

 

Questa parola nel Laboratorio dei Sarti è proibita! Ha fatto più danni lei che il risvoltino nei jeans a dicembre!

Ma se usata nel modo giusto la Creatività può darti ottimi risultati quindi cerchiamo di capire quando metterla in campo e quando chiuderla in gabbia.

 

Il mio lavoro è portare clienti alle aziende e lo faccio tramite la comunicazione su misura. La comunicazione su misura nasce dalle migliori tecniche di vendita ideate in America.

 

Laggiù stanno avanti anni luce con la Comunicazione Online!

 

La pubblicità creativa è nata negli anni 50 con Bill Bernbach per poi approdare in Italia nel 1963 con Attilio Manzoni.

Il problema di questo nuovo approccio è semplice: vendere è una questione scientifica, è un mestiere che si basa sui dati, sui test, su cose reali e tangibili che funzionano.

 

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Ma il fiorire dell’economia italiana ha dato ampio spazio a tutta una serie di puttanate creative che sono state utilizzate per anni!

In realtà non ti danno nessun risultato ma prima della crisi non te ne rendevi conto.

 

Se alla base della tua Comunicazione Online metti un metodo, un sistema ben rodato che ti può dare un beneficio, solo allora puoi sguinzagliare la creatività!

 

Ad esempio l’altro giorno ero nel gruppo segreto dei Sarti su Facebook e parlavo con Lavinia Pinello, autrice e scrittrice. C’è un tizio in America che per anni ha comprato per pochi centesimi i diritti di libri senza successo per poi pubblicarli con un titolo diverso.

 

Ogni volta faceva una ricerca: cercava di comprendere i bisogni e i gusti del pubblico per capire come intercettarli. Ha fatto i milioni! Il tutto usando una dote creativa, certo, ma basandosi sui dati di vendita reali!

 

Piccola nota, se vuoi venire anche tu a fare due chiacchiere coi Sarti, entra nel gruppo su Facebook “Comunicazione su Misura”! Ti basta cliccare qui.

 

Dicevamo: il pensiero creativo se indirizzato dai dati e da una comunicazione online che funziona è un’ottima cosa. Il motivo principale è che i tuoi potenziali clienti inconsciamente sono tutti dei bambini! Vogliono essere stupiti! Vogliono essere viziati!

 

Vogliono sempre qualcosa di nuovo ma che si anche la solita cosa, al che capisci quanto siamo contraddittori dentro di noi.

 

Molto bene! Allora non devi rivoluzionare la tua azienda… devi solo variare il modo in cui proponi il tuo prodotto o servizio. Questa è una capacità che va utilizzata più e più volte, affinata nel tempo e testata sul campo per avere i feed back, le reazioni dei clienti…

 

Abbiamo finito le prime cinque soft skill, le abilità trasversali che devi assolutamente avere nella tua azienda per prosperare in questo nuovo mondo!

 

Le ho solo accennate per ovvi motivi di tempo, fammi sapere con un commento o con un messaggio privato se vuoi che approfondisca qualcuna.

Per le altre cinque ti do appuntamento a settimana prossima!

 

Detto questo, detto tutto per oggi! Io sono Enrico Cecchini, il mio lavoro è portare clienti alle aziende tramite la comunicazione su misura online e pubblicherò un contenuto ogni settimana, ogni domenica, su come il digitale fa prosperare le attività di tutto il mondo!

 

Mi trovi su www.isartidelweb.it ma anche sulla piattaforma Social che usi più spesso e sui principali canali di podcast perché questo è il futuro delle aziende e sarà anche il futuro tuo e della tua attività se vorrai prosperare oggi e negli anni a venire…

 

A presto! E non dimenticare mai… VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE!

 

Il Sarto

 

 

 

 

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