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Maiuscole e geografia

Orientarsi con le maiuscole 

La settimana scorsa abbiamo iniziato a scoprire insieme il magico mondo delle maiuscole (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), dando una prima occhiata introduttiva.

Ma si tratta di un argomento talmente ampio che, come ti avevo anticipato, un solo articolo non basta: perciò eccoci qui insieme alla seconda puntata.

 

Il tema di oggi è la geografia.

 

Parleremo di mappe e stelle, laghi e montagne, ma anche di luoghi dove preferiresti non entrare (tipo la questura o un tribunale) e del modo corretto per scrivere un indirizzo, in modo che il corriere non abbia scuse e non possa perdere il tuo pacco.

 

Sì, lo so che questa rubrica è dedicata all’ortografia: ma hai mai pensato a tutte quelle parole inerenti appunto alla geografia che spesso ci inducono in errore quando dobbiamo scegliere se scriverle maiuscole o minuscole?

 

I nomi delle vie, ma anche di monumenti famosi o luoghi istituzionali; punti cardinali e corpi celesti; nomi di fiumi, laghi e montagne e via dicendo… per non parlare di quelle parole che a seconda del contesto vogliono o non vogliono la maiuscola.

 

Non scriveresti mai “mi è caduta la penna per Terra”, ma nemmeno “abito sul pianeta terra”… vero? (Occhio, che le bacchettate sono sempre in agguato!). 

La parola terra è sempre la stessa, eppure… la maiuscola denota quale delle sue accezioni stiamo usando al momento.

 

Ovvero, rende il nostro messaggio più preciso ed efficace… esattamente come immagino tu vuoi che siano i testi per la comunicazione online della tua azienda! Perciò, per non perderti le prossime puntate, CLICCA QUI per iscriverti alla newsletter e non perderti neanche un articolo della Penna Rossa per imparare come scrivere bene!

 

E ora…

Andiamo a scoprire come orientarci con le maiuscole!

 

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Dariusz Sankowski on Unsplash

 

QUANDO LA MAIUSCOLA CI VUOLE

Prima di iniziare a vedere caso per caso, facciamo una piccola premessa: vedremo diverse situazioni in cui la stessa parola a volte vuole la maiuscola, altre volte no. 

 

La prima regola generale da ricordare è di scindere i nomi comuni dai nomi propri: un nome proprio sarà sempre maiuscolo, un nome comune minuscolo.

 

La difficoltà sorge quando un nome comune diventa parte integrante di un nome proprio (come ad esempio in Monte Bianco) e vuole quindi la maiuscola; ma continua a leggere e capirai come fare questa distinzione.

 

  • Toponimi ed entità geopolitiche

Partiamo dalla base: i nomi propri dei luoghi, siano essi città, stati, regioni, fiumi, laghi, montagne e via dicendo, che siano reali o inventati vogliono l’iniziale maiuscola.

Esempi: San Martino in Rio; New York; Paperopoli.
Polonia; Europa; Gondor; Unione Sovietica; Terra di Mezzo.
Po; Tamigi; Cervino; Ararat; Trasimeno; Mediterraneo.

 

Quindi, scriveremo fiume Po e monte Cervino… ma attenzione: anche Monte Bianco e Fiume Giallo.

 

Nei casi in cui il nome comune sia parte integrante del nome proprio, infatti, entrambe le parole vogliono la maiuscola.

 

Per capire quando siamo di fronte a questa evenienza, ti basta fare la prova: se il nome ha senso e si capisce senza ombra di dubbio anche senza il nome comune, come ad esempio Cervino, non occorre maiuscolare monte.

 

Ma se ti dicessi solo Giallo o Blu, non capiresti di cosa parlo… a meno che io non aggiunga Fiume davanti: in questi casi, il nome comune è parte integrante del nome proprio e vuole la maiuscola.

 

Esempi: Monte Rosa; Montagne Nebbiose; Mar Nero; Terra del Fuoco; Oceano Indiano; Montagna Solitaria.

 

 

  • Punti cardinali

Ma solo quando indicano un’area ben precisa e sono preceduti da un articolo o una preposizione articolata; in caso contrario, vogliono la minuscola.

Esempi: il Nord America; l’Italia del Sud; l’Irlanda del Nord; il Sud-Est asiatico.
il favoloso Oriente; il Polo Nord.

Ma

Viaggeremo per tre giorni verso nord.
Firenze è a sud di Bologna.

 

  • I corpi celesti

Ovvero tutti i nomi propri di astri, denotati da accezione astronomica.

Esempi: la Terra gira intorno al Sole.
L’orbita della Luna; l’atmosfera di Saturno.
La spezia si trova solo su Dune.

 

Però attento, perché se invece si tratta di espressioni dove non c’è accezione astronomica, la maiuscola non ci vuole.

Esempi: una giornata di sole; al chiaro di luna.

 

  • Edifici e monumenti rilevanti

In questo caso non dovrebbero esserci dubbi, poiché abbiamo a che fare con nomi propri e distintivi; in caso compaia un nome comune come parte integrante del nome, vale lo stesso discorso che abbiamo fatto al punto 1.

 

Esempi: Torre di Pisa; Casa Bianca; Albero Bianco di Gondor; Teatro alla Scala.

 

  • Nomi istituzionali

Si tratta di nomi che indicano non tanto l’edificio in sé e per sé, quanto l’istituzione che ospita.

 

Esempi: l’Università di Torino; la Sapienza di Roma; la Questura di Asti; il Tribunale di Milano.

Ma anche: Sono andato all’università a Torino.
Devo andare in questura a rinnovare il passaporto.

 

  • I nomi di vie

I nomi propri di vie, piazze e simili vanno sempre scritti in maiuscolo; ricordati però di lasciare via, piazza ecc. in minuscolo!

Esempi: via Madonna; piazza Anfiteatro; piazza Alfieri; largo Colombo; viale dei Giardini; corso Savona.

 

 

  • I nomi stranieri

Per quanto riguarda le casisistiche che abbiamo appena visto, ma quando abbiamo a che fare con nomi stranieri, si mette sempre tutto in maiuscolo, anche in casi di nomi comuni che precedono il proprio.

Esempi: Trafalgar Square; Boulevard des Capucines; Półwiejska Street; Rocky Mountains; Globe Theatre; Niagara Falls.

 

 

 

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Lucas Wesney  on Unsplash

 

QUANDO LA MAIUSCOLA NON CI VUOLE

Nel paragrafo precedente abbiamo già visto alcuni casi dove è necessaria la minuscola al posto della maiuscola, ma per comodità elenchiamoli qui, in modo da poterli consultare agevolmente tutti insieme in caso di dubbio.

 

  • Le direzioni geografiche

Esempi: andiamo verso nord per due chilometri; vivo a sud di Trento.

 

  • I termini geografici generici, quando non fanno parte del nome proprio.

Esempi: fiume Arno; monte Amiata; lago Bajkal; deserto del Sahara.

 

  • I nomi di corpi celesti quando non usati in accezione astronomica

Esempi: oggi c’era un bel sole; al chiar di luna.

 

  • I nomi comuni di edifici

Esempi: la biblioteca comunale; l’ospedale di Reggio Emilia; il liceo classico “Vittorio Alfieri”.

 

  • I nomi comuni di vie, piazze e via dicendo

Esempi: via Stefani; vicolo Corto; viale Vesuvio; via Accademia; piazza Giulio Cesare.

 

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Fred Moon on Unsplash

 

QUINDI…

Oggi abbiamo visto approfondito l’argomento maiuscole (ma non abbiamo ancora finito, quindi non perderti i prossimi articoli), focalizzandoci sull’argomento geografia.

 

La regola per riassumere quello che abbiamo visto oggi riguarda la questione nome proprio/nome comune:

 

I nomi propri (di qualsiasi cosa siano) vogliono SEMPRE la maiuscola.

I nomi comuni vogliono la minuscola…

a meno che non facciano parte inequivocabilmente del nome proprio (ovvero, se togliendo a quel nome proprio il nome comune che lo precede non si capisce più di cosa si stia parlando).

 

Non aver paura di scrivere e di riscrivere… e ovviamente di consultare un dizionario in caso di dubbio!

 

Ora tocca a te!

 

Fai risplendere i tuoi testi e mostra quanto sei competente e attento ai dettagli: i tuoi clienti lo noteranno e lo apprezzeranno… scegliendo te anziché i tuoi concorrenti!

 

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E per scoprire altri errori da NON fare…

… ci vediamo lunedì prossimo!

 

La Penna Rossa

 

BIBLIOGRAFIA

BARATTER P., Il punto e virgola. Storia e usi di un segno, Carocci, Roma 2018.

BECCARIA G.L., Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica, Einaudi, Torino 2004.

BERRUTO G., Corso elementare di linguistica generale, UTET, Torino 2012.

CANNAVACCIUOLO A., Manuale di copywriting e scrittura per il web, Hoepli, Milano 2019.

CERRUTI M., CINI M., Introduzione elementare alla scrittura accademica, Laterza, Roma-Bari 2010.

D’ACHILLE P., L’italiano contemporaneo, Il Mulino, Bologna 2006.

DEL BONO G., La bibliografia, Carocci, Roma 2000.

DELLA VALLE V., PATOTA G., Piuttosto che: cose da non dire, cose da non fare, Sperling&Kupfer, Milano 2013.

FANCIULLO F., Introduzione alla linguistica storica, Il Mulino, Bologna 2007.

EDIGEO (a cura di), Manuale di redazione, Editrice Bibliografica, Milano 2013.

GHENO, V., Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi), Franco Cesati Editore, Firenze 2016.

GIUNTA, C., Come non scrivere, Utet, Milano 2018.

MARTINUCCI A., Guida alla bibliografia internazionale, Editrice Bibliografica, Milano 1994.

MIDDENDORP J., TWOPOINTS.NET, Type Navigator. The Independent Foundries Handbook, Gestalten, Berlin 2011.

MORTARA GARAVELLI B., Prontuario di punteggiatura, Laterza, Bari-Roma 2020.

PENSATO R., Manuale di bibliografia, Editrice Bibliografica, Milano 2007.

SCALA F., Piccolo manuale del correttore di bozze, Modern Publishing House, Milano 2011.

SCALA F., SCHIANNINI D. (a cura di), Piccolo manuale di editing, Modern Publishing House, Milano 2009.

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SITOGRAFIA

Accademia della Crusca – accademiadellacrusca.it

Campagna a sostegno dell’uso corretto di Piuttosto che – piuttostoche.com

Treccani online – treccani.it

Zanichelli online – dizionaripiu.zanichelli.it

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