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sinonimi

L’arma segreta per affilare le tue parole

Parole come frecce… dritte al bersaglio!

Quante parole conosci?

 

Sicuramente, molte più di quante ne usi effettivamente, e molte meno di quante ce ne siano nel vocabolario!

 

Eppure, le parole sono le frecce che abbiamo al nostro arco quando facciamo comunicazione online: più sono affilate e precise, più centrano il loro bersaglio…

nel tuo caso, in quanto imprenditore o imprenditrice, conquistando Clienti Su Misura per la tua azienda!

 

Per darti un’idea più precisa, ti dico che secondo il Grande dizionario italiano dell’uso, anche conosciuto come GRADIT, diretto da Tullio De Mauro, l’italiano comprende oltre 260.000 lemmi

 

Questo calcolo tiene conto anche di regionalismi, voci letterarie, latinismi, stranierismi, parole gergali e via dicendo… ma non è comunque completo, perché fare un calcolo davvero esatto non è e non sarà mai possibile, poiché la lingua si evolve di continuo.

 

Le parole cadono in disuso, mutano il loro significato, ne nascono di nuove: un vocabolario definitivo non può esistere, e il bello della linguistica è anche questo.

 

Di questi (circa) 260.000 lemmi, in realtà…

ognuno di noi ne conosce solo una percentuale, e ne usa una percentuale ancora più bassa!

 

Pensa che, in media, con sole 6.500 parole copriamo il 98% dei nostri discorsi!

 

Capisci quindi che esiste un tesoro enorme a cui attingere, quando scrivi i testi per la comunicazione online della tua azienda?

 

Perché ogni singola parola è diversa dalle altre: evoca immagini diverse e diverse sensazioni… che sono vitali per la tua comunicazione online!

 

Ecco perché ho deciso di inaugurare questo nuovo filone della mia rubrica: insieme, andremo non solo ad ampliare il nostro vocabolario, ma anche a imparare le sottili (a volte più, a volte meno) differenze tra sinonimi…

per capire come rendere sempre più efficaci i testi per la comunicazione online della tua azienda!

Quindi, per prima cosa, se non l’hai ancora fatto, CLICCA QUI per iscriverti alla newsletter e non perderti neanche un articolo della Penna Rossa!

 

E ora…

andiamo a scoprire come affilare al massimo le nostre parole per renderle più efficaci!

 

robin hood il remake live action in sviluppo per disney

 

A COSA SERVE AMPLIARE IL VOCABOLARIO?

Come abbiamo accennato nell’introduzione, nonostante la lingua italiana sia molto ricca di vocaboli, in media il nostro cosiddetto vocabolario di base ammonta ad appena 6.500 parole circa.

 

Questo gruppo di parole si suddivide a sua volta in tre sottogruppi:

 

  • Lessico fondamentale

Parole di uso frequentissimo, circa 2.000 lessemi, che conosciamo bene e usiamo fin da piccoli. Il 90% dei nostri discorsi viene fatto usando queste parole, che sono note a tutti i parlanti italiani.

Esempi: a, il, cosa, vedere, fare, gatto, bello, forte, casa

 

  • Lessico di alto uso

Circa 2.500-3.000 lessemi, che tendenzialmente apprendiamo a scuola. Sono poco meno frequenti di quelli fondamentali, e si stima che il 6% dei nostri discorsi venga fatto con questi.

Esempi: pregiudizio, privilegio, definire

 

  • Lessico di alta disponibilità

Circa 2.300 lessemi, legati a fatti, eventi e oggetti di vita quotidiana. Anche se non vengono usati frequentemente come quelli del primo gruppo, sono ben noti a ogni parlante. Li usiamo per circa l’1-2% dei nostri discorsi.

Esempi: dentifricio, forchetta, pepe

 

Eppure, i lessemi a nostra disposizione sono molti di più… e sono un vero e proprio tesoro!

 

Prova a pensare: le parole ci permettono di creare immagini, storie, emozioni: ed è proprio su questo che si basa la Comunicazione.

 

Più siamo padroni del nostro vocabolario, più riusciremo a produrre testi mirati e vividi, capaci di catturare lettori e clienti.

 

Non solo: pensa ai termini gergali e ai linguaggi settoriali.

Ogni gruppo di persone, così come ogni settore, ha il proprio vocabolario specifico. Se vuoi parlare con un informatico, userai le parole specifiche del suo settore, ad esempio parlando di software e non di programmi per il computer, per mostrare la tua competenza, creare una connessione e portarlo a continuare a leggere.

 

Ogni parola che scrivi ha il suo significato preciso: non solo non puoi sceglierle a caso, ma devi impegnarti a cercare quelle più efficaci nel veicolare il tuo messaggio.

 

Servirsi dei sinonimi non serve soltanto a evitare le ripetizioni (come ci diceva la prof al liceo), ma ad affilare le tue frasi per rendere la tua comunicazione più efficace… in pratica, per far crescere la tua azienda e vendere di più.

 

Vediamo qualche esempio pratico!

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ESEMPI PRATICI

Il dizionario dei sinonimi è uno strumento utilissimo da consultare per migliorare i tuoi testi, ma devi sapere che…

sinonimi “veri”, ovvero parole che possono sostituire esattamente altre, non esistono!

 

La meraviglia dei sinonimi sta nel fatto che in realtà ognuno di loro ha una sfumatura leggermente diversa: quindi, quando scrivi, proprio come se fossi un pittore, tocca a te scegliere l’esatta sfumatura di cui hai bisogno per far colpo sui tuoi lettori.

 

Ad esempio, prova a pensare: una bastonata, nel linguaggio colloquiale, può diventare una legnata, ma se ci sono di mezzo dei poliziotti potrebbe essere una manganellata… o ancora, potrebbe essere una batosta, se si trattasse di qualcosa di meno letterale.

Tutti sinonimi… tutti diversi!

 

Le sfumature tra parole sono di molti tipi diversi, e ti servono per creare determinati effetti:

  • Precisione

Esempio: entrare accedere (informatica); addentrarsi (entrare con coraggio); ficcarsi (sventatamente); intrufolarsi (velocemente e di nascosto)

  • Intensità

Esempio: fresco, freddo, rigido, algido, gelido, ghiacciato
tirare, gettare, lanciare, scagliare, scaraventare

  • Aulicità

Esempi: alleanza; patto; accordo
volto; viso
auspicio; augurio

  • Regionalismi

Esempi: cocomero; anguria
cornetto; brioche

  • Giudizio positivo/negativo

Esempi: elegante/pomposo
fiacco/rammollito
parsimonioso/tirchio

  • Registro linguistico

Esempi:
quotidiano: problema
antiquato: avversità
letterario: traversia
formale: criticità
informale: casino

 

Come vedi, le possibilità sono moltissime!

 

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QUINDI…

Non scegliere le parole a caso, ma ponderale attentamente: scegli la sfumatura giusta, sfrutta il potere dei sinonimi e

 

Affila i tuoi testi perché centrino perfettamente il loro obiettivo!

 

Analizza il tuo Cliente Su Misura, e parla con la sua voce: solo così riuscirai a conquistarlo davvero!

 

Ora tocca a te!

 

Sei impaziente di metterti alla prova per scrivere bene i testi per la comunicazione online della tua azienda, in modo che siano il più corretti ed efficaci possibili… e ti aiutino a conquistare sempre nuovi clienti portando il tuo fatturato alle stelle?

 

Allora non aspettare: 

è uscito da pochissimo il SECONDO libro del Sarto: COMUNICAZIONE SU MISURA: la STRATEGIA DIGITALE che porta la tua azienda al SUCCESSO!

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E per scoprire altri errori da NON fare…

… ci vediamo lunedì prossimo!

 

La Penna Rossa

 

BIBLIOGRAFIA

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BECCARIA G.L., Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica, Einaudi, Torino 2004.

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D’ACHILLE P., L’italiano contemporaneo, Il Mulino, Bologna 2006.

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DELLA VALLE V., PATOTA G., Piuttosto che: cose da non dire, cose da non fare, Sperling&Kupfer, Milano 2013.

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MARTINUCCI A., Guida alla bibliografia internazionale, Editrice Bibliografica, Milano 1994.

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SCALA F., Piccolo manuale del correttore di bozze, Modern Publishing House, Milano 2011.

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SITOGRAFIA

Accademia della Crusca – accademiadellacrusca.it

Campagna a sostegno dell’uso corretto di Piuttosto che – piuttostoche.com

Treccani online – treccani.it

Zanichelli online – dizionaripiu.zanichelli.it

 

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