Cosa sono i plugin per WordPress?
Cosa sono i Plugin per WordPress Alcuni esempi Come utilizzarli al meglio I 5 plugin che non devono mai mancare al tuo sito Rieccoci qui, ad un altro appuntamento con la rubrica del Fabbro del web, la tua ancora di salvezza per creare un sito web attira clienti, senza dover lanciare il PC dalla finestra! In questo articolo, esploreremo il fantastico mondo dei plugin per WordPress. Scopriremo cosa sono, a cosa servono e come possono aiutarti a trasformare il tuo sito web in una macchina per il successo. Se non sai cos’è WordPress, devi assolutamente leggere l’articolo dove ne parlo, basta cliccare qui. Cosa sono i plugin per WordPress? Immagina WordPress come un’auto base. È fantastica di per sé, ma con gli accessori giusti può diventare un vero e proprio gioiello. I plugin per WordPress sono come questi accessori: piccoli software aggiuntivi che puoi installare per aggiungere nuove funzionalità e personalizzare il tuo sito web in ogni modo possibile. Esistono due tipi di plugin: gratis e a pagamento. Il bello è che, essendo WordPress la piattaforma più utilizzata al mondo per la creazione di siti web, probabilmente troverai ciò che ti serve gratuitamente. Tutto questo è fantastico,vero? Adesso però scopriamo a cosa servono i plugin per WordPress Le possibilità sono veramente infinite! Esistono plugin per: Creare gallerie di immagini mozzafiato; Aggiungere moduli per raccogliere contatti; Ottimizzare il tuo sito web per renderlo più appetibile ai motori di ricerca; Creare e gestire un negozio online (e-commerce); Creare e gestire le pagine del tuo sito più velocemente; E molto altro ancora! Spero fin qui ti sia tutto chiaro, ovviamente se hai dubbi puoi tranquillamente scrivermi un commento qui sotto oppure nel gruppo dei Sarti del Web. Esempi pratici di plugin per WordPress Per darti un’idea concreta, ecco alcuni esempi di plugin popolari e le loro funzioni: Rank-Math: un must-have per ottimizzare il tuo sito web per i motori di ricerca e aumentare il tuo traffico. In poche parole Rank Math aiuta il tuo sito web a posizionarsi più in alto nei risultati di ricerca, ottenendo più traffico e visibilità; WooCommerce: la piattaforma di e-commerce più utilizzata per WordPress, perfetta per vendere prodotti online. WooCommerce quindi, ti permette di vendere prodotti online in modo semplice e sicuro, con tutte le funzionalità di un vero negozio e-commerce; Forminator: un plugin semplice e gratuito per creare moduli e raccogliere contatti. In pratica, Forminator ti aiuta a creare moduli interattivi per raccogliere dati, interagire con i tuoi visitatori e aumentare le conversioni; Slider Revolution: crea slider di immagini e video accattivanti per attirare l’attenzione dei tuoi visitatori. Slider Revolution ti aiuta a creare slider visivamente accattivanti che migliorano l’aspetto del tuo sito web e aumentano il coinvolgimento dei visitatori; Akismet: protegge il tuo sito web dallo spam nei commenti. Praticamente mantiene il tuo sito web pulito e libero dallo spam, offrendoti un’esperienza di blogging più piacevole; Elementor: un plugin per creare pagine web in modo estremamente semplice e veloce. Questo plugin ti permette di creare siti web professionali, senza aver bisogno di essere un prodigio dell’informatica; All in one WP migration: permette di creare una copia del tuo sito(in gergo chiamato “backup”). Qui è importante spiegarti perché questo strumento è fondamentale! Un backup non è altro che un’istantanea del tuo sito web, utilissima se hai intenzione di effettuare delle modifiche sul tuo sito. Perchè? Semplice, se qualcosa andasse storto, hai la possibilità di ripristinare il sito a quell’istante in cui hai effettuato il backup. Si potrebbe definire come la tua ancora di salvezza in casi di estrema urgenza; Immagina di dover aggiornare un plugin o un tema e che dopo questo aggiornamento ti si è sballata tutta la grafica del sito (perchè si, può succedere anche questo), come fai a tornare al momento precedente? Ripristinando il backup che hai fatto precedentemente all’aggiornamento! Comodo no? Ora invece vediamo quali sono le best practice per l’utilizzo dei plugin per WordPress Scegli plugin affidabili: non installare plugin a caso. Dai un’occhiata alle recensioni e assicurati che il plugin sia sviluppato da una fonte attendibile. Come? Basta guardare il numero e la qualità delle recensioni, almeno un centinaio, e quante volte è stato installato, almeno 1.000. Altra cosa importante è anche far caso a quando è stato aggiornato l’ultima volta il plugin. Inoltre ti consiglio di usare plugin con aggiornamenti non più vecchi di 3-4 mesi; Installa plugin compatibili con la tua versione di WordPress: se installi dei plugin non compatibili con la tua versione di WordPress, rischierai di far esplodere il sito. Giustamente ti starai chiedendo “come faccio a capirlo?” Semplice, ci sarà un avviso che ti indica che il plugin non è stato testato per la tua versione; Installa solo i plugin necessari: non appesantire il tuo sito web con plugin che non usi. Installa solo i plugin che ti servono davvero. A seconda della tipologia di sito, vetrina o e-commerce, consiglio di installarne massimo 15 per siti vetrina e 30 plugin se stai costruendo un e-commerce; Mantieni i plugin aggiornati: gli aggiornamenti dei plugin spesso includono correzioni di bug e miglioramenti di sicurezza. Assicurati di aggiornare regolarmente i tuoi plugin. Questo è importante per evitare azioni fraudolente da malintenzionati; Fai un backup del tuo sito web: prima di installare o aggiornare un plugin, esegui sempre un backup del tuo sito web. In caso di problemi, potrai ripristinare il tuo sito web allo stato precedente. Per questo ti consiglio il plugin All-in-One WP Migration; Ti starai sicuramente chiedendo “Fabbro, però come faccio ad installare un plugin su WordPress?” Non preoccuparti, te lo spiego subito! Per aggiungere un plugin al tuo sito web in WordPress devi accedere al pannello di controllo del tuo sito (solitamente si trova su www.nomesito.estensione/wp-admin ) Vai su Plugin > Aggiungi nuovo e scrivi il nome nella barra di ricerca in alto a destra. Facile no? Ricordati sempre che se hai difficoltà puoi scrivermi un commento a questo articolo o
Guida alla grafica aziendale 4: I font
Indice: Come si differenziano i font? Come scegliere il font giusto per la tua azienda 3 consigli per scegliere il font adatto Quanti font usare Dove trovare i font Te lo avevo promesso, ed eccoci qui: un nuovo appuntamento della rubrica dell’Alchimista per parlare di font! Io sono Martina, l’Alchimista del Web e oggi ti darò alcuni consigli per scegliere il font adatto per la tua azienda. Pronto a cominciare? Prima di sceglierlo, dobbiamo capire di cosa stiamo parlando. Con la parola “font” ci riferiamo al “carattere tipografico”. Anche questo che stai leggendo è un font. Ci sarebbe da dire che in realtà il “font” non è altro che il file che contiene il carattere tipografico, ma ormai sono diventati a tutti gli effetti due sinonimi. Parlando di font quindi parliamo di tutti quegli stili di scrittura che possono caratterizzare la tua comunicazione online. Abbiamo visto che i colori della tua azienda influenzano le vendite, e se ti dicessi che la stessa cosa vale anche per i font? Ebbene sì, anche i caratteri tipografici hanno un’anima e riescono ad esprimere sensazioni ed emozioni, in grado di avvicinare o allontanare il tuo Cliente su Misura. Come si differenziano i font? Iniziamo da due macrocategorie, Serif e Sans Serif, che indicano font “con grazie” e “senza grazie”. Le grazie non sono altro che quei piccoli prolungamenti che vedi nel font qui sotto. A queste due macrocategorie si aggiunge anche la categoria dei font “Script”, cioè tutti quei font che riprendono la calligrafia manuale. Ma queste non sono le uniche differenze che puoi trovare nei caratteri tipografici, infatti un’altra distinzione avviene in base al peso, allo spessore del font. Solitamente i font, che scarichi o che trovi già nei classici programmi del computer, sono caratterizzati da numerose varianti che vanno a comporre quella che viene chiamata la “famiglia” del font. Iniziamo dalla normale, Regular, per poi avere decine di variazioni, dalle più fine, Extralight, Light, Thin, alle più spesse, Bold, Extrabold, Black. Oltre a queste troviamo anche delle vie di mezzo, Medium, Semibold… Poi troviamo il corsivo, o Italic, anche lui in tutte le varianti di peso. Infine possiamo trovare le varianti Extended (allargata), Condensed (compressa) e Outline (solo con il contorno). Come scegliere il font giusto per la tua azienda? Ora che hai una panoramica generale sulle tipologie dei font entriamo nel vivo della scelta… Negli articoli precedenti ti ho detto che fare un logo è la parte più complessa del mio lavoro. Beh, scegliere il font adatto si trova subito sotto! Ti sembrerà esagerato, ma a volte scegliere un font può portarmi via anche un’ora o più di lavoro. Perché il font, come tutto il resto della comunicazione, è in grado di evocare delle sensazioni, delle emozioni, e la scelta non può essere fatta senza pensare. Prima di scegliere un font devi pensare al messaggio che vuoi comunicare, all’umore che vuoi trasmettere con il tuo brand. Perché un font sbagliato può compromettere la tua comunicazione e allontanare il tuo Cliente su Misura. Guarda questi due font, provocano due effetti completamente diversi, non trovi? Il primo crea un effetto disturbante, di paura, minaccia, il secondo invece grazie alle sue forme tondeggianti crea un effetto completamente opposto, allegro, amichevole… Stessa frase, stesso colore, font diverso. Solo cambiando font ci troviamo di fronte ad uno scenario differente, da una parte andiamo incontro ad un pericolo, nell’altro ci attende un appuntamento piacevole. Come vedi il carattere tipografico scelto influisce molto sulla percezione che il tuo Cliente Su Misura può avere della tua azienda. Un altro esempio possiamo vederlo analizzando questi due poster di serie TV. Io, ovviamente, le ho viste entrambe, ma anche se tu che stai leggendo questo articolo non le hai ancora viste, sono sicura che riuscirai a capire il loro mood anche solo guardando il font utilizzato. Scrubs, comedy – Trono di spade, fantasy/azione Due font diversi per evocare emozioni diverse. Nel primo caso un font più squadrato non avrebbe fatto percepire immediatamente che si tratta di una comedy, come nel secondo caso un font più tondeggiante non avrebbe dato quel tocco di epicità e potere che evoca questa variante del font Trajan. Fun fact: Il Trajan, con la sua presenza leggendaria, è uno dei font più usati nel mondo del cinema, ha fatto la sua prima apparizione nel 1992 e da quel momento è stato usato migliaia e migliaia di volte. 3 consigli per scegliere il font adatto Scegliere tra milioni di font è estremamente difficile, lo so, ma questi tre consigli che ti sto per dare ti aiuteranno a restringere il campo. Leggibilità: Un font deve prima di tutto essere leggibile. Ci sono tantissimi font bellissimi, che però hanno una leggibilità estremamente ridotta. Questo succede specialmente con i font script. Questo non significa che non potrai usarli, ma cerca di farlo con moderazione e facendo attenzione che il testo sia sempre leggibile. Ad esempio un testo lungo scritto tutto in script può evocare la sensazione di leggere una lettera scritta a mano, ma se il font è troppo complesso o troppo piccolo potresti rendere difficile la lettura. Quindi ti consiglio di usarlo per simulare una firma, per evidenziare dei passaggi, ma evitalo per testi troppo lunghi. Umore del font: abbiamo visto quanto un font può cambiare la percezione, troverai dei font più morbidi e altri più rigidi. Se il tuo è un brand di giocattoli, indirizzato ai bambini la tua scelta ricadrà su un font tondeggiante, giocoso. Se invece ti occupi di consulenze legali probabilmente la scelta andrà su un font Serif, rigido che evoca serietà e affidabilità. Varietà: una cosa che per me influisce molto sulla scelta di un font è quante varianti ha. Spesso trovo dei bellissimi font ma che hanno solo la variante “Regular” e davanti a questa poca scelta li scarto. Si, perché avere almeno 3-4 varianti dello stesso font ti aiuterà a rafforzare dei concetti, usando il bold o l’italic, proprio come sto facendo io in questo articolo. Quanti font usare?
Comunicazione che funziona: esempi pratici e storie di successo 4 – Scopri 3 strategie attira-clienti della Ferrero!
L’1% differenziante aumenta il fatturato di qualsiasi azienda; Oggi scopriamo 3 strategie di un gigante italiano da utilizzare nella tua attività; Scopri un nuovo punto di vista per presentare il tuo prodotto o servizio per aumentare il tuo Fatturato! Nell’ultimo articolo ho parlato di una strategia di Comunicazione che funziona con l’1% differenziante. Quell’elemento che rende unica qualsiasi azienda, e che possiedi indipendentemente dal tuo settore! Ogni attività può aumentare le vendite utilizzando questo elemento: tutto sta nel trovarlo e raccontarlo nel modo giusto ai tuoi clienti. E no, qualità e prezzo non sono elementi utili… anzi! Puntando su questi due concetti, non fai altro che diventare un goccia in mezzo a un oceano di concorrenti. Per aiutarti a capire meglio come distinguerti dalla concorrenza, oggi parlo di un gigante dell’industria italiana. Scopriremo i 3 elementi alla base della strategia con cui questo colosso del campo alimentare è riuscito a differenziarsi nel suo settore. E anche se può sembrarti impossibile, imparerai ad applicare i suoi stessi ragionamenti anche dentro la tua piccola o media impresa! Nell’articolo di oggi scopriremo l’esempio di Comunicazione che funziona portato avanti dalla Ferrero! Non c’è bisogno di presentazioni per quest’azienda, non è così? Si tratta di una delle realtà italiane più di successo, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. E se stai pensando che la sua sia stata solo fortuna, o il trovarsi nel posto giusto al momento giusto, sappi che ti sbagli. La politica portata avanti da Ferrero si basa su 3 elementi chiari e riconoscibili, che anche tu devi essere in grado di riconoscere e replicare per arrivare a ottenere grandi risultati nella tua attività. Elemento 1: trasforma i problemi in risorsa. La storia della Ferrero inizia in un periodo difficile della storia italiana: siamo nel 1942. Un’epoca in cui procurarsi cacao per fare dolci non è semplice, e la quantità di prodotto che circola non è molta. Altri probabilmente avrebbero visto la situazione come un ostacolo insormontabile… ma Ferrero decide di cambiare punto di vista. Invece di concentrarsi sul problema, si guarda intorno per trovare una soluzione. E così, il problema del cioccolato diventa l’occasione per creare un nuovo prodotto: una pasta dolce a base di nocciole e con una piccola percentuale di cacao. Insomma, l’antenato della Nutella che oggi conosciamo e amiamo! Il primo elemento che la storia di Ferrero ti insegna quindi è quello di cambiare la prospettiva con cui guardi alle cose nella tua azienda. In questo modo, quello che sembra un problema si può trasformare in una soluzione per conquistare i clienti e aumentare il tuo fatturato! Elemento 2: spingi il cliente a tornare Parliamoci chiaro: basarti su clienti di passaggio per mantenere viva la tua azienda non solo è pericoloso. È una vera e propria perdita! Nel 2024, attirare clienti significa spendere tempo, energia e risorse economiche. Se le persone entrano da te una volta per poi non farsi più vedere, significa che stai facendo un danno alla tua attività, continuando a investire in persone che non ti faranno guadagnare quanto meriti. La soluzione per aumentare il fatturato è spingere i clienti a tornare da te, in modo da aumentare il loro valore nel tempo! Come lo ha fatto Ferrero? Semplice: con i bicchieri della Nutella! Un efficace esempio di Comunicazione che funziona, che trasforma un semplice barattolo riutilizzabile in un sistema per far tornare i clienti a comprare. Li hai sicuramente visti almeno una volta: sono quei barattoli in vetro con personaggi di cartoni animati o fantasie originali, che una volta puliti dal prodotto possono essere riutilizzati come bicchieri. Ho perso il conto dei miei amici che conservano ancora questi oggeti dalle elementari… e questo ti fa capire quanto questa strategia sia efficace! Il barattolo della Nutella diventa un vero e proprio oggetto da collezione, che spinge le persone a ripetere l’acquisto. Questo aumenta lo scontrino medio del singolo cliente, e porta più fatturato nelle larghe tasche della Ferrero. Il secondo elemento quindi ti insegna che devi trovare la strategia per fidelizzare i clienti. Puoi giocare su diversi modi per spingere le persone a tornare: Un omaggio collegato al singolo acquisto; Un buono sconto dopo un certo tipo di spesa; Un servizio aggiuntivo collegato a un particolare prodotto. A seconda del tuo settore e del tuo Cliente su Misura puoi trovare un singolo elemento che trasformi un Cliente per Caso in un fedelissimo della tua attività, che non ti lascerà mai per finire dalla concorrenza. Elemento 3: differenzia la tua azienda. Come già detto nell’ultimo articolo, il tuo 1% differenziante è quello che ti permette di distinguerti dalle altre aziende del tuo settore. Capire come trovarlo non è facile: il rischio è di puntare su qualcosa di troppo specifico e incomprensibile ai non addetti ai lavori, oppure su qualcosa di troppo generico, che non attira abbastanza l’attenzione del potenziale cliente. Per capire come differenziarti in modo efficace, ti riporto le parole di Ferrero stesso, quando parla di quello che lo ha aiutato a raggiungere il successo: “Tutti facevano il cioccolato solido e io l’ho fatto cremoso ed è nata la Nutella; tutti facevano le scatole di cioccolatini e noi cominciammo a venderli uno per uno, ma incartati da festa; tutti facevano l’uovo per Pasqua e io ho pensato che si potesse fare l’ovetto piccolo ma tutti i giorni; tutti volevano il cioccolato scuro e io ho detto che c’era più latte e meno cacao!” In questo discorso si nasconde tutto quello che serve per trovare l’1% differenziante della tua attività! Osserva quello che fanno tutti gli altri, trova quello che rende unica la tua attività… e trasforma questo elemento nella chiave per differenziarti da chiunque altro nel tuo settore! Per capire come farlo in modo efficace, i nostri Tutor sono a nostra disposizione: clicca qui e prenota il prima possibile una Consulenza su Misura con i nostri esperti per trovare l’1% differenziante della tua attività. Invece per continuare a scoprire di più sulla Comunicazione che funziona e su come differenziare in