CLIENTE SU MISURA O CLIENTE A CASO?

copertina cercasi clienti no perditempo

Come riconoscere i Clienti Su Misura e dedicarsi totalmente a loro, senza sprecare tempo, denaro ed energie per cercare di vendere a ClientiaCaso Più volte ti ho citato i Clienti Su Misura e, finalmente, è giunto il momento di parlarti proprio di loro. In questo Articolo ti insegnerò come riconoscerli e, soprattutto, come riconoscere chi non lo è. E smettere di dedicargli tempo, denaro ed energie. Prima però voglio mettere dei bei “puntini sulle i”. Oramai lo avrai capito che sono un tipo molto pignolo. Un precisino strafottente, direbbe qualcuno, ma non ho scelta: il Web funziona solo che se lo prendi a Mazzate, ma se le tue Mazzate non sono mirate con grande precisione ti torna tutto indietro, ti fai male e magari chiudi. E tu non vuoi chiudere vero? Nemmeno io voglio che tu lo faccia, e siccome stai leggendo questo articolo so che, se lo seguirai a dovere, non chiuderai affatto. Per cui partiamo dal principio: il Cliente è il nostro migliore amico il Cliente è il nostro peggior nemico il motivo è presto detto: senza clienti la nostra attività chiude, quindi li vogliamo e ne vogliamo tanti; spesso però i Clienti diventano fastidiosi, pretenziosi, difficili da gestire. Ci fanno impazzire. Lo so cosa stai pensando: la gente è strana. E i più strani capitano tutti a me! Devo darti una brutta notizia: NO, non hai la calamita per i pazzi. Né tantomeno è la sfortuna a perseguitarti. Il motivo per cui ti capitano clienti poco gradevoli è con tutta probabilità legato a come tu vai a cercarteli. Ok, scusa. Un po’ di sfortuna c’è di sicuro, ma ancora non ho scoperto il trucco per eliminarla del tutto. Fortunatamente esistono modi per ridurla al minimo sindacale e leggendo questo articolo scoprirai quanto è vero. Allora, prendiamo una frase che più di una volta mi è capitato di pensare: I CLIENTI NON CAPISCONO Cioè: io mi faccio un mazzo tanto per dare loro le informazioni corrette, la soluzione migliore possibile al loro problema, e loro mi ripagano con domande e dubbi senza senso, ad ogni ora del giorno e della notte, con richieste che nemmeno un macaco? Qui il problema è duplice: da una parte ci sono persone che DAVVERO faticano a capirti. Dall’altra è molto più probabile che la tua spiegazione non sia costruita correttamente. Occhio, non sto dicendo che non sai spiegarti: semplicemente non stai comunicando tenendo a mente chi è il destinatario. Ora presta attenzione: prima di poter trasformare il lettore in cliente, le cose da fare sono molte. Più il cliente è lontano da come lo avevi immaginato, più le cose da fare aumentano e si complicano. Quindi, il primo passo è DECIDERE chi sarà il tuo cliente. Non si tratta di fantasticare o sognare gente con ventiquattrore piene di banconote viola pronta a scaricarti i soldi in banca senza nemmeno sapere cosa sta comprando. Certo, sarebbe bello, ma non è reale. Si tratta invece di capire chi è il tuo Cliente Su Misura. Il Cliente Su Misura è il tuo cliente ideale. Quello che ha davvero bisogno del tuo prodotto o servizio, che ne comprende l’importanza, che è disposto a pagare la cifra giusta, che lo utilizza in maniera appropriata e che è in condizioni di poter godere a pieno dei vantaggi che gli darà. Se nella tua mente questo genere di cliente è assimilabile a “qualunque persona al mondo” stai sbagliando un sacco di cose, amico mio. Ciò che vendiamo non può essere per tutti. Ci sarà una nicchia di persone a cui è DAVVERO indirizzato e una gigantesca fetta di mercato che, probabilmente, potrebbe anche comprarlo ma: Non sarebbe per lui un vantaggio così importante Non riuscirebbe a capirne davvero il senso Avrebbe difficoltà nel valutare correttamente il costo Sarebbe fonte continua di richieste/fastidi/perdite di tempo. Tu puoi anche scegliere di cercare di vendere a tutti, aumentando così, per la legge dei Grandi Numeri, le possibilità di vendere. Ma al contempo dovresti accettare di trovarti assediato da Clienti A Caso, che possiamo chiamare anche Clienti In Perdita: quel genere di cliente che, seppur a fronte di un incasso, ti costringe a concentrare le tue energie sull’arginare le sue inspiegabili richieste, togliendoti tempo prezioso che potresti dedicare ad altro. Per esempio, a scrivere post perfetti per le tue pagine Social. Se fai due calcoli veloci su quanto ti fanno incassare e quanto davvero spendi tutti i giorni per averli come clienti… beh, spesso il bilancio è negativo. E allora che fare? Teniamo aperto ma cacciamo i clienti così non rompono più? O zitti e muti, ce li teniamo anche se ci creano dei fastidi notevoli e con loro andiamo in perdita? La realtà è che in un modo o nell’altro noi DOBBIAMO fare una “selezione all’ingresso” e scartare tutti i Clienti A Caso, tenendoci buoni solo i Clienti Su Misura. Che caratteristiche hanno i Clienti Su Misura? Hanno realmente modo di trarre vantaggi e benefici dall’acquisto del nostro prodotto o servizio. Comprendono l’unicità del nostro prodotto o servizio e ne apprezzano i meccanismi. Sono consapevoli che quanto stanno pagando è il giusto prezzo. Sono capaci di darci fiducia e riconoscere la nostra professionalità. Potremmo poi aggiungere che: parlano bene di noi, vogliono comprare da noi continuamente e non ci tradirebbero mai con un nostro competitor. Se ci guardi bene, hai già dei clienti così. Probabilmente non sono la maggioranza, ma con dedizione e costanza, seguendo i consigli del Sarto, puoi ribaltare questa situazione. Prova ad immaginare di avere SOLO clienti che non ti creano mai problemi, che pagano correttamente, che non ti fanno perdere tempo e che producono non semplicemente fatturato, ma UTILE. Immagina di non dover più correre dietro a quei pazzi che ti fanno perdere un sacco di tempo ed energie… E denaro! Pensa a quanto sarebbe più serena la tua vita (anche se un imprenditore con una vita serena sembra una antica leggenda maori) e quanto più redditizio il tuo lavoro… Non vorresti solo Clienti Su Misura? Ovviamente.

COL MARKETING PUOI VENDERE QUALUNQUE COSA

copertina non vendo niente!

e altri vaneggiamenti delle Web Agency Fuffa Difficilmente mi capita di essere dispiaciuto così tanto come oggi. È successa una cosa… raccapricciante… ed ho deciso di raccontartela perché, visto che sei un mio lettore, è mio dovere metterti in guardia dai pericoli di quelli che dichiarano di fare il mio lavoro e invece vogliono solo prendere i tuoi soldi e sparire dalla circolazione. Qualche giorno fa mi ha scritto un’amica che segue il mio Blog. La sua è una situazione particolare: ha iniziato a leggere i miei articoli e seguirli con passione, ma non ha mai applicato alcun mio trucco o insegnamento. Non per scarsa fiducia o per scetticismo. La mia amica ha un’attività e le sue Pagine Social sono gestite da una Web Agency. O meglio: da una Web Agency Fuffa. Facciamo un passo indietro e vediamo in breve la storia della mia amica: alcuni anni fa ha ereditato dalla sua famiglia un’attività su strada in un piccolo paese. Negli ultimi anni l’attività, complice anche l’avvento del Web, aveva iniziato a perdere clienti e fatturato. In poco tempo il gruzzolo messo da parte dalla sua famiglia negli anni d’oro era diventato sempre più sottile. Fino a scomparire. Quando l’attività è stata “donata” a lei, la situazione era decisamente tragica: I prodotti in vendita erano della qualità più scadente possibile, per poter tenere i prezzi bassi, sperando di battere la concorrenza sul prezzo. I locali del punto vendita erano fatiscenti, deteriorati dal tempo e dalla inesistente manutenzione. Il personale, mal pagato e spesso incolpato delle scarse vendite, era diventato sempre più menefreghista e scortese con la clientela. La mia amica conosceva già la situazione, ma non aveva idea di come uscirne. La strategia di vendita dell’attività familiare, da sempre, si era basata sulla VICINANZA Ovvero, essendo un in piccolo paese, era dato per scontato che tutti avrebbero acquistato in quel punto vendita. Comprenderai che questa strategia aveva già smesso di funzionare da tempo e che la sua famiglia non aveva fatto assolutamente nulla per stare al passo con i tempi. Anzi, aveva disintegrato il conto in banca per sopravvivere e pagare le spese. La mia amica aveva capito molto presto di essere vicinissima al “punto di non ritorno”. Ed ha immediatamente cercato di porre rimedio pensando ad un modo per rimettere in carreggiata l’attività. Come? Fortunatamente questa amica è molto meno fuori dal mondo dei suoi genitori e, complice forse la giovane età, ha compreso immediatamente che avrebbe dovuto usare il Web per attrarre nuovi clienti. Così ha fatto la cosa più giusta da fare: ha cercato professionisti a cui affidare la propria comunicazione. I quali poi si sono rivelati essere ben poco professionisti. Anzi, non sono altro che veri Banditi, truffatori senza scrupoli. Forse starai pensando che questa Web Agency Fuffa fosse semplicemente incompetente. Capisco: ce ne sono talmente tante che fanno questo lavoro senza una preparazione di alto livello, costante e continuativa, che viene facile pensare che le cose stessero così. E invece no. Quei Banditi, in termini di Marketing, erano anche preparati. Non delle cime, ma avevano la base minima necessaria per fare un lavoro decente. Solo che non avevano scrupoli. Non puntavano al successo del proprio cliente -e chi gestisce il Marketing di un’attività non sua deve fare SOLO questo- ma solo al proprio profitto. E quindi cosa hanno fatto? Semplice: hanno detto alla mia amica che grazie a loro lei avrebbe risollevato la sua attività e che il punto vendita sarebbe stato nuovamente fonte di guadagno, tornando allo splendore di un tempo. La mia amica, purtroppo per lei, ci è cascata. Non la biasimo, alcuni truffatori sono davvero bravi. Per diverso tempo la mia amica ha quindi finanziato la Web Agency Fuffa, ma in termini di fatturato non è cambiato assolutamente nulla. Anzi, la situazione è ulteriormente peggiorata. A richiesta di spiegazioni la risposta è sempre stata vaga o legata a concetti tipo: Il tuo locale è in una zona difficile; Hai molta concorrenza; Devi spendere di più se vuoi qualche risultato. Non temere: dopo la mia risposta alla mail che mi ha inviato ha già licenziato in tronco la Web Agency Fuffa e sta facendo il possibile per rimettere in ordine la situazione. Ma analizziamo un attimo cosa è successo, punto per punto: L’attività in questione non funzionava da tempo, le criticità erano molte e su tutti i fronti. Non solo quello delle comunicazioni Web. La titolare, disperata, ha cercato aiuto da un Team di professionisti. Non è stata però in grado di riconoscere di essere vittima di una truffa e si è sentita sempre più disperata e senza futuro. Ha avuto la forza di continuare a combattere, poi ha trovato i Sarti. Ora la sua vita può cambiare. Perché? Perché i Sarti del Web non accetteranno mai di fare Marketing per lei se lei prima non cambia le importazioni di base del suo prodotto. In altre parole NON È POSSIBILE VENDERE UN PRODOTTO DI SCARSA QUALITÀ, IN UN AMBIENTE NON IDONEO E CON PERSONALE NON PREPARATO. O meglio: si può anche fare, ma per pochissimo e con scarsi risultati. Quei pochi che si faranno abbindolare dalle tue comunicazioni truffaldine non torneranno mai più a comprare da te. Perché? Per che tu li hai truffati. Anche senza volerlo, tu hai promesso la soluzione al loro problema, o la realizzazione di un loro desiderio, che poi si è rivelato fallimentare. Per cui se hai prodotti scarsissimi, un locale brutto e sporco e del personale scorbutico, sei spacciato. Punto e basta. E se qualcuno dovesse accettare di aiutarti nell’incrementare le vendite con un sistema redditizio di Marketing, non sta facendo altro che truffarti! La realtà è che il Marketing, anche quello Sartoriale ad elevata prestazione come quello del mio Laboratorio, non può sopperire alle mancanze del tuo prodotto o servizio. Se quello che vendi, il modo in cui lo vendi ed il posto che usi per vendere non sono all’altezza delle richieste del tuo cliente, nessuno può aiutarti a vendere nulla. E tu o cambi

CHIAMO A MIO CUGGINO

Copertina chiamo ammMIO CUGGGINO

Un solo, semplice, enorme motivo per non affidare le tue comunicazioni Social ad un parente. Qualcuno potrebbe pensare che la cosa peggiore possibile da fare con i Social, in questo momento storico, per la sua attività, sia NON USARLI. Come già ti ho ribadito, se non esisti sui Social la tua attività non esiste. O è chiusa. Oppure è morta, all’utente Social questo non interessa. Se non ci sei non compra da te. Punto. Ma osservando a fondo la questione c’è qualcosa di MOLTO PEGGIO che non esistere. Ed è peggio perché non solo non permette ai tuoi potenziali clienti di trasformarsi in clienti veri, ma anche e soprattutto perché fa vera e propria pubblicità diretta i tuoi più diretti concorrenti. Avere le Pagine Social Aziendali gestite da un parente, un conoscente o un amico, o da Web Agency Fuffa (che da qui in avanti, per comodità di narrazione, definiremo Cuggino) perché supponi di avere dei vantaggi è davvero rischioso. Ho personalmente visto questa situazione fin troppe volte, e quando ho domandato il motivo di questa scelta i “perché” sono stati dei più disparati… Ecco, sui perché c’è veramente una lunga lista da siglare. Nel corso degli anni ne ho sentite di ogni tipo e colore. Anche se non è esattamente questo il fulcro dell’articolo, voglio farti un elenco delle motivazioni più bizzarre che hanno cercato di rifilarmi: Mio Cuggino ha studiato grafica. Mio Cuggino è bravo col computer. Mio Cuggino gioca sempre ai videogiochi, lui ne capisce. Mio Cuggino mi mette su le foto. Mio Cuggino lo fa gratis. Ora non voglio tediarti sui motivi per cui uno che ha studiato grafica ed è bravo con i Videogiochi non è esattamente indicato per seguire la tua pagina, ma vorrei essere un po’ più tecnico. Perché, assodato che queste 50 sfumature di Cuggino NON POSSONO essere efficaci perché carenti di formazione e preparazione specifica, io voglio metterti in guardia sulle conseguenze del far fare anche tu questo duro lavoro a tuoCuggino. E sono conseguenze NEFASTE. TERRIBILI. UNO SCIAME DI CAVALLETTE SUL TUO BUSINESS! Permettimi di usare una metafora: una volta la vetrina di un negozio su strada era la sua migliore arma per acchiappare clienti. Aveva un bacino di qualche decina, centinaia o migliaia (in base alla zona) di potenziali clienti al giorno che passavano di lì, pronti ad osservare i pezzi esposti. Allestire una vetrina era (ed è tutt’ora) una declinazione potente del Marketing: la vetrina emana un messaggio e punta a colpire il passante abbastanza da farlo entrare, guardare e magari comprare. La vetrina è sempre allestita dal personale del negozio o dai titolari. È uno strumento talmente importante che non verrebbe mai lasciato in mano ad una persona che non lavora in quel negozio, se non quando lo si lascia in mano ad un esperto. I Vetrinisti professionisti in Italia sono moltissimi e sono addirittura regolati da un albo. Una cosa serissima, capisci? Hanno norme, criteri d’ammissione, docenti… I Social sono la vetrina del tuo negozio. Solo che, a prescindere da dove sia realmente ubicata la tua attività, i “passanti” non sono poche decine o centinaia. Sono potenzialmente 3 miliardi, decina più decina meno. Ti sembra una metafora eccessiva? Leggi qui: nel 2017 in Italia il commercio di vendita diretta B2C tramite Web ha generato un fatturato di 35,1 Miliardi di Euro. In crescita dell’11% rispetto al 2016. Non sono spiccioli. Ora, di fronte ad un mercato GIGANTESCO ed in COSTANTE CRESCITA tu hai l’opportunità di avere una vetrina che può potenzialmente colpire l’attenzione di tutti e farli entrare nel tuo “negozio”. E la affidi a tuo Cuggino perché è bravo ai videogiochi? Già questo basterebbe a farti capire che è una pessima idea, ma come ti ho già detto, le conseguenze di affidarsi al Cuggino sono davvero nefaste per un meccanismo MOLTO SEMPLICE che accomuna tutti noi: quando qualcosa ci stimola l’interesse, come per esempio un Post su un Social, abbiamo due possibili strade da seguire: COMPRIAMO oppure CERCHIAMO ALTERNATIVE “MIGLIORI” Ciò che determina la nostra scelta è totalmente dipendente da come è fatto ciò che ha attirato la nostra attenzione e ci ha stimolato un desiderio o fatto emergere un bisogno. Ovvero, se il Post in questione è fatto bene, mi fermerò su quello e comprerò. Se è fatto male, cercherò un’alternativa (più economica, più vicina a casa, più simile alle mie aspettative, ecc). Facciamo l’esempio di un Ristorante. Un bel ristorante di pesce al Mare che fa solo pesce freschissimo di qualità elevatissima, con uno Chef emergente che fa mangiare la polvere a Carlo Cracco, con degli impiattamenti che farebbero tremare d’invidia Gordon Ramsey e con dei prezzi talmente buoni che non andarci a mangiare è pura follia. Poniamo che ci sia Attilio che ha appena fatto arrabbiare sua moglie perché si è fermato al bar dopo il lavoro e sta sul divano a scorrere FB per non sentire gli improperi disgustati della sua dolce metà. Mettiamo che il Ristorante di Pesce Supersonico abbia fatto una Sponsorizzata su FB ed abbia messo a Target “mariti con le mogli che urlano” e quindi la pagina passa sullo schermo di Attilio. Immaginiamo ora Attilio, che sta cercando un modo per zittire sua moglie senza commettere reati, che vista la Sponsorizzata gli si illumina la lampadina nel cervello e decide di riparare al danno portando la moglie a mangiare il pesce proprio questa sera. Ora supponiamo però che quel Ristorante Megagalattico sia di proprietà di un signore distinto, una brava persona, che però non legge il Blog del Sarto e quindi non sa che errore ha commesso ad affidare i Post e le Sponsorizzate delle sue pagine al nipote, grande appassionato di serie TV, che però guarda col Computer quindi è uno che ci sa fare. Mettiamo ora che Attilio abbia detto alla moglie “cara, stasera ti porto fuori a cena” e la moglie, ovviamente, abbia PRIMA voluto vedere dove. Quindi Attilio, passatole il telefono, si aspetta di aver messo a tacere il diverbio già così.

PER L’AMOR DEL CIELO NON SCHIACCIARE INVIO!

copertina Non premere invio

8 cose che NON DEVI MAI FARE con la tua pagina Social se non vuoi che i tuoi followers vadano a comprare dalla concorrenza e si dimentichino di te per sempre Stamattina, molto presto, un mio lettore mi ha scritto per pormi un quesito molto importante: come mai la sua pagina Facebook perde seguaci invece che acquisirne? Ho dato un’occhiata. Mi sono saltati subito all’occhio una serie di errori molto comuni che, a questo punto, direi che è il caso di trattare. Altrimenti prima o poi mi dirai: Sarto, tu mi dici cosa fare, ma mai cosa NON fare! Quindi oggi ti svelerò le 8 cose che non devi mai fare quando scrivi un Post su un Social se non vuoi perdere seguaci e potenziali clienti. E tu, lettore mattutino, vedi di seguire le mie indicazioni! Perché va bene prendere a Mazzate il Web, ma se ti dimentichi che devi essere sempre vestito bene le cose non vanno nel verso giusto, te lo assicuro! Ma prima è bene mettere in chiaro un aspetto molto importante: ognuno di noi, quando produce uno scritto, che sia per un Social, un Blog o il testo di un Video, ci mette l’anima. Ed a pezzo finito è tendenzialmente convinto che quanto prodotto sia assolutamente fantastico. Ecco… io non voglio fare il cattivo. Però… …mediamente le cose stanno diversamente. Salvo qualche genio dalle capacità innate e un numero ristretto di Copywriter professionisti, sono davvero pochi quelli che in Italia producono testi di qualità. Tu che frequenti con attenzione il Laboratorio del Sarto e ne rubi i segreti sei sicuramente avvantaggiato, ma la pessima notizia è che nemmeno tu sei esente dalla possibilità di fare un vero e proprio disastro. Scrivere testi, oramai te lo avrò ripetuto un milione di volte, è una roba seria e impegnativa. Ha delle regole rigidissime da rispettare e necessita di impegno, sacrificio ed un sacco di tempo. E come sempre io voglio aiutarti a rendere il tuo lavoro meno faticoso possibile. Per non far scappare i tuoi potenziali Clienti devi stare attento a non commettere uno (o più) degli 8 errori di chi si improvvisa scrittore! In questo caso è stata di grande aiuto una recente ricerca di Adobe, che io ho rubato, letto e immagazzinato per darne a te un condensato che ti permetta di evitare di cascare in queste sabbie mobili della comunicazione. 1# LA GRAMMATICA NON È UN’OPINIONE Il 39% degli utenti è letteralmente allergico agli errori grammaticali. Quella che per te magari è una svista per molti è l’errore fatale che ti porterà a perderli. Un congiuntivo sbagliato è sicuramente la forma peggiore possibile, ma anche piccoli errori grammaticali possono fermare proprio lì l’attenzione del tuo lettore. Attento anche quando scrivi parole in inglese o in altre lingue… aiutati con google traduttore! Il più grande consiglio che posso darti è: fai leggere il tuo testo a qualcun altro prima di premere invio.Potrebbe scovare delle sviste che ti erano passate inosservate. (MA non passeranno inosservate ai tuoi potenziali clienti) E, quando puoi, fai passare qualche ora (o qualche giorno) da quando scrivi a quando pubblichi, in modo da poter ricontrollare il testo a mente fresca. #2 NO AL DISORDINE Il 28% degli utenti dei social è infastidito dai contenuti grafici disordinati o confusi. Si sa che i post funzionano meglio se accompagnati da figure: foto, grafici, immagini, ecc, possono attirare l’attenzione del potenziale lettore e indurlo a leggere quello che scrivi. Abbinare le immagini ad un testo è di grande effetto, ma che succede se “impagino” tutto nel modo sbagliato e viene fuori un Picasso incomprensibile? La gente scappa. Non solo da quel post, ma dalla tua pagina. Andata per sempre. Persa. Addio. Allora cosa non devi mai fare? Non improvvisarti “artista” o “creativo”. Stai in schemi semplici e comprensibili. Lasciarsi andare alla “creatività” è un rischio che non vale la pena correre a meno di essere molto preparati. Semplice, comprensibile, ordinato. O, se puoi, fai fare il lavoro ad un professionista, che fai prima e meglio! #3 PERSONALE SI, MA STAI CALMO Oltre il 50% degli utenti dei Social evita il più possibile contenuti personali negativi. Personalizzare il tuo messaggio è cosa buona, ma solo se fatto entro dei limiti. È importante che tu faccia capire chi sei e come la pensi (come ti abbiamo spiegato in questo articolo), ma ricordati che sei su una pagina aziendale e vuoi che la gente compri la tua merce: se sei capace di esporti, fallo con criterio. Attenzione! Cerca di esprimere opinioni ed emozioni positive. I Clienti comprano da persone positive, non da polemici che si lamentano del mondo circostante, della pioggia, delle tasse, dei politici. Se racconti qualcosa in chiave personale, se pensi sia il caso di evidenziare errori o sfortune, fa che si parli di TUOI errori e TUE sfortune del passato, poi superate positivamente. Si, sto proprio dicendo che devi SEMPRE essere positivo, entusiasta e sereno. Se sei triste, moscio e incazzato lascia perdere: la tua pagina aziendale non è un buon posto in cui scrivere. 4# COPIAINCOLLA IS FOR BOYS, RIPETIZIONE IS FOR MEN La ripetizione è la base dell’apprendimento. E se tu scrivi per una pagina o un Blog aziendale ti è molto chiaro il fatto che i tuoi lettori vogliono da te informazioni, nozioni, segreti. Benissimo, daglieli. E ripetiglieli tutte le volte che puoi. Repetita iuvant. E fin qui tutto bene. Ti sembra facile no? Occhio, sabbie mobili in agguato. Il 23% degli utenti Social dichiara di essere infastidito dal rileggere sempre le stesse cose. Potresti essere colto dall’impulso irrefrenabile di pensare che ripetere sia il modo più semplice e veloce per riempire le tue pagine. Che grazie alla ripetizione avrai molto più tempo libero. Potrai andare al mare, o a sciare. Copia incolla e via, il gioco è fatto. Mi spiace, è così solo in parte. Ripetere non vuol dire copiare. Vuol dire RISCRIVERE interamente un pezzo, trattando LO STESSO IDENTICO argomento, ma portando nuove prove, nuovi spunti e comunque usando

Come scattare la FOTO PERFETTA per i tuoi Social anche se hai uno smartphone cinese da 89 Euro

Copertina foto brutte sei brutto

Le 6 regole fondamentali per scattare come un fotografo professionista anche se non ti è mai venuto un selfie decente   Lo so. Ti è successo un sacco di volte. Sia per le foto della tua attività che per i Selfie a cena con gli amici: scatti mille foto e ne esce buona mezza. Quante volte hai sbattuto la testa al muro chiedendoti come diavolo fanno gli “influencer” ad avere sempre foto bellissime o, ancor peggio, i tuoi concorrenti a pubblicare foto che sembrano scattate dal Dio della Fotografia in persona? Ammesso che moltissimi si avvalgono di fotografi di livello, ti assicuro che è possibile utilizzare il proprio smartphone per scattare foto decenti. Vediamo di partire dalle basi: pubblicare post senza foto può essere un errore madornale. Praticamente scendi in guerra senza vestiti. Le persone sono attratte dalle immagini più che dai testi, vuoi che leggano i tuoi post? Mettici sempre una foto. E attenzione: non semplicemente foto di qualità: A te non servono solo foto di qualità. Alla tua attività servono foto bellissime! Quindi non ti basta gettare nel cestino il tuo smartphone e comprare una Reflex (che rimane comunque una buona idea) Occorre davvero sapere cosa fare e come farlo. E siccome non possiamo affidarci alla fortuna, ho deciso che oggi ti svelerò le 6 regole fondamentali da rispettare se si vuole scattare una foto di qualità anche se si dispone di mezzi scarsi e non si ha alcuna preparazione. Prima però voglio ricordarti una cosa: la guerra sul Web è una cosa seria. Lasciare le cose al caso è la MORTE della tua azienda. Il Web deve essere preso costantemente a Mazzate, ma qui non siamo ad una manifestazione di studenti. Qui le Mazzate si danno con preparazione, con criterio. E, sempre e comunque, ben vestiti. La foto è parte integrante del tuo abito sul Web. Va bene che deve essere bella, deve rispettare le 6 regole che stai per leggere e deve catturare l’attenzione. Però allo stesso tempo non deve omologarti a tutto il resto. La gente si annoia molto facilmente. E la noia è il nostro nemico più potente. Scatta sempre le tue foto in modo che dicano qualcosa. Pensa attentamente a cosa vuoi che percepisca il tuo potenziale cliente, alle sensazioni ed emozioni che vuoi che provi guardando la tua foto. SCATTA FOTO CHE PARLANO DI TE Personalizza, scegli un tuo stile e usalo sempre. Le foto non sono solo immagini. Raccontano storie, trasmettono un messaggio molto complesso. E mentre personalizzi stai sempre attento alle regole ed ai trucchi del Sarto, così sarai sempre un passo avanti alla tua concorrenza. Ecco quindi le 6 regole che DEVI SEMPRE RISPETTARE se vuoi che la tua foto non faccia scappare via schifati i tuoi potenziali clienti 1#COLORE Partiamo proprio dal più facile. Tanto facile che basta seguire il disegnino qui sotto: la famosissima Ruota dei Colori! Ok, non sarà forse così famosa, né tantomeno entusiasmante, ma è davvero utilissima. Questa ruota ti aiuta a dare forza all’immagine in base al risultato che vuoi ottenere. Per esempio, se vuoi che la foto passi una sensazione placida, di armonia e tranquillità, usa colori che sulla ruota sono vicini. Blu e verde, rosso e arancione… Se invece vuoi che la tua foto crei un impatto più aggressivo, se vuoi che stupisca, scegli di abbinare colori opposti sulla ruota, tipo rosso e verde. In entrambi i casi stai molto attento a non esagerare (quasi) mai in nessun senso: una foto di SOLI due colori non sarà armoniosa, ma monotona. Invece una foto con TUTTI i colori a contrasto sarà un pugno nello stomaco e farà scappare i tuoi potenziali clienti! Oppure scegli di esagerare, ma solo se hai bisogno di un forte “effetto wow” e sai bene cosa stai facendo. #2 LUCE La luce è un elemento fondamentale per le foto. Scattare con la luce sbagliata o con poca luce renderà le foto “smorte”, senza passione. E chi le guarderà penserà che la tua attività è smorta e senza passione. Questo non va bene, chiaro? Molto cambia dal tipo di locali in cui hai la tua attività: sono ambienti luminosi? Sono aperti anche la sera? Hanno solo illuminazione artificiale? In generale devi cercare i momenti della giornata in cui la luce è più diretta e accesa, oppure scattare sempre con il locale più luminoso possibile. Il consiglio del Sarto è di fare delle PROVE. Prova a scattare in diversi punti degli ambienti, in diversi momenti della giornata. Fai, almeno le prime volte, come con i selfie: scatta mille foto e cerca di capire quale momento della giornata e quale posizione del locale ti permettono di avere la foto più nitida, splendente e con i dettagli riconoscibili. Lo so. Pensavi fosse tutto più facile. Ma non puoi permetterti di sottovalutare la luminosità della tua foto (e nemmeno di barare con i filtri del tuo telefono). Vuoi che gli utenti dei Social, alla vista del tuo post, si fermino a leggere? Datti da fare! Trova la luce giusta e fai foto che spaccano! 3# MANO FERMA Ok, potresti avere la mano di un chirurgo. In questo caso salta pure il punto 3. Ma siccome mediamente solo i chirurghi hanno la mano da chirurgo, io do per scontato che ci sia bisogno di attrezzarsi per non scattare foto tremolanti, sfocate e caotiche. Il principio è sempre lo stesso: una foto deve essere bellissima. Una foto tremolante si trova al punto diametralmente opposto: è brutta! Anche qui non puoi barare: frasi tipo “ma così è dinamica!” oppure “guarda che bel senso di movimento!”, sono scuse mal raffazzonate per non ammettere la realtà dei fatti. NON PUBBLICARE FOTO TREMOLANTI! Non ci sono scuse. Oppure sei un fotografo professionista, specializzato in foto tremolanti, allora ne possiamo anche parlare. Se invece le cose stanno come immagino, leggi ed applica: Appoggiati ad una superficie solida. Con le spalle, i gomiti, o ancor meglio i polsi. Fai in modo che le tue mani possano essere più ferme possibili.

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