Un solo, semplice, enorme motivo per non affidare le tue comunicazioni Social ad un parente.
Qualcuno potrebbe pensare che la cosa peggiore possibile da fare con i Social, in questo momento storico, per la sua attività, sia NON USARLI.
Come già ti ho ribadito, se non esisti sui Social la tua attività non esiste.
O è chiusa.
Oppure è morta, all’utente Social questo non interessa.
Se non ci sei non compra da te. Punto.
Ma osservando a fondo la questione c’è qualcosa di MOLTO PEGGIO che non esistere.
Ed è peggio perché non solo non permette ai tuoi potenziali clienti di trasformarsi in clienti veri, ma anche e soprattutto perché fa vera e propria pubblicità diretta i tuoi più diretti concorrenti.
Avere le Pagine Social Aziendali gestite da un parente, un conoscente o un amico, o da Web Agency Fuffa (che da qui in avanti, per comodità di narrazione, definiremo Cuggino) perché supponi di avere dei vantaggi è davvero rischioso.
Ho personalmente visto questa situazione fin troppe volte, e quando ho domandato il motivo di questa scelta i “perché” sono stati dei più disparati…
Ecco, sui perché c’è veramente una lunga lista da siglare. Nel corso degli anni ne ho sentite di ogni tipo e colore. Anche se non è esattamente questo il fulcro dell’articolo, voglio farti un elenco delle motivazioni più bizzarre che hanno cercato di rifilarmi:
- Mio Cuggino ha studiato grafica.
- Mio Cuggino è bravo col computer.
- Mio Cuggino gioca sempre ai videogiochi, lui ne capisce.
- Mio Cuggino mi mette su le foto.
- Mio Cuggino lo fa gratis.
Ora non voglio tediarti sui motivi per cui uno che ha studiato grafica ed è bravo con i Videogiochi non è esattamente indicato per seguire la tua pagina, ma vorrei essere un po’ più tecnico.
Perché, assodato che queste 50 sfumature di Cuggino NON POSSONO essere efficaci perché carenti di formazione e preparazione specifica, io voglio metterti in guardia sulle conseguenze del far fare anche tu questo duro lavoro a tuoCuggino.
E sono conseguenze NEFASTE. TERRIBILI.
UNO SCIAME DI CAVALLETTE SUL TUO BUSINESS!
Permettimi di usare una metafora: una volta la vetrina di un negozio su strada era la sua migliore arma per acchiappare clienti. Aveva un bacino di qualche decina, centinaia o migliaia (in base alla zona) di potenziali clienti al giorno che passavano di lì, pronti ad osservare i pezzi esposti.
Allestire una vetrina era (ed è tutt’ora) una declinazione potente del Marketing: la vetrina emana un messaggio e punta a colpire il passante abbastanza da farlo entrare, guardare e magari comprare.
La vetrina è sempre allestita dal personale del negozio o dai titolari. È uno strumento talmente importante che non verrebbe mai lasciato in mano ad una persona che non lavora in quel negozio, se non quando lo si lascia in mano ad un esperto.
I Vetrinisti professionisti in Italia sono moltissimi e sono addirittura regolati da un albo. Una cosa serissima, capisci?
Hanno norme, criteri d’ammissione, docenti…
I Social sono la vetrina del tuo negozio. Solo che, a prescindere da dove sia realmente ubicata la tua attività, i “passanti” non sono poche decine o centinaia. Sono potenzialmente 3 miliardi, decina più decina meno.
Ti sembra una metafora eccessiva?
Leggi qui:
nel 2017 in Italia il commercio di vendita diretta B2C tramite Web ha generato un fatturato di 35,1 Miliardi di Euro.
In crescita dell’11% rispetto al 2016.
Non sono spiccioli. Ora, di fronte ad un mercato GIGANTESCO ed in COSTANTE CRESCITA tu hai l’opportunità di avere una vetrina che può potenzialmente colpire l’attenzione di tutti e farli entrare nel tuo “negozio”.
E la affidi a tuo Cuggino perché è bravo ai videogiochi?
Già questo basterebbe a farti capire che è una pessima idea, ma come ti ho già detto, le conseguenze di affidarsi al Cuggino sono davvero nefaste per un meccanismo MOLTO SEMPLICE che accomuna tutti noi:
quando qualcosa ci stimola l’interesse, come per esempio un Post su un Social, abbiamo due possibili strade da seguire:
COMPRIAMO oppure CERCHIAMO ALTERNATIVE “MIGLIORI”
Ciò che determina la nostra scelta è totalmente dipendente da come è fatto ciò che ha attirato la nostra attenzione e ci ha stimolato un desiderio o fatto emergere un bisogno.
Ovvero, se il Post in questione è fatto bene, mi fermerò su quello e comprerò. Se è fatto male, cercherò un’alternativa (più economica, più vicina a casa, più simile alle mie aspettative, ecc).
Facciamo l’esempio di un Ristorante. Un bel ristorante di pesce al Mare che fa solo pesce freschissimo di qualità elevatissima, con uno Chef emergente che fa mangiare la polvere a Carlo Cracco, con degli impiattamenti che farebbero tremare d’invidia Gordon Ramsey e con dei prezzi talmente buoni che non andarci a mangiare è pura follia.
Poniamo che ci sia Attilio che ha appena fatto arrabbiare sua moglie perché si è fermato al bar dopo il lavoro e sta sul divano a scorrere FB per non sentire gli improperi disgustati della sua dolce metà.
Mettiamo che il Ristorante di Pesce Supersonico abbia fatto una Sponsorizzata su FB ed abbia messo a Target “mariti con le mogli che urlano” e quindi la pagina passa sullo schermo di Attilio.
Immaginiamo ora Attilio, che sta cercando un modo per zittire sua moglie senza commettere reati, che vista la Sponsorizzata gli si illumina la lampadina nel cervello e decide di riparare al danno portando la moglie a mangiare il pesce proprio questa sera.
Ora supponiamo però che quel Ristorante Megagalattico sia di proprietà di un signore distinto, una brava persona, che però non legge il Blog del Sarto e quindi non sa che errore ha commesso ad affidare i Post e le Sponsorizzate delle sue pagine al nipote, grande appassionato di serie TV, che però guarda col Computer quindi è uno che ci sa fare.
Mettiamo ora che Attilio abbia detto alla moglie “cara, stasera ti porto fuori a cena” e la moglie, ovviamente, abbia PRIMA voluto vedere dove. Quindi Attilio, passatole il telefono, si aspetta di aver messo a tacere il diverbio già così.
Solo che… la pagina del Ristorantone Turbospeciale è in mano ad un Cuggino, non ad un professionista. I post non fanno capire molto, sono confusi. Le foto sono orribili. La pagina è mezza morta, con uno spicchio di post al mese. I testi scritti in italiano adolescenziale. Non si trova il numero di telefono. Non si può prenotare su MSN.
Cosa pensate che farà la moglie di Attilio (oltre ad urlare ancora un po’)?
Cercherà un altro ristorante.
Magari un ristorante con lo Chef appena uscito dalle scuole superiori. Il pesce congelato. L’impiattamento da osteria. I prezzi troppo alti.
Ma la pagina di questo ristorante è gestita da un professionista.
Le informazioni arrivano subito. I testi sono ben fatti. Le foto fanno venire l’acquolina in bocca. Basta sfiorare il tasto di contatto ed hai già prenotato il tavolo.
Dove pensi che andranno a cena questi due?
Avrai già intuito dove voglio andare a parare.
SE AFFIDI LA PAGINA A TUO CUGGINO FAI PUBBLICITÀ ALLA TUA CONCORRENZA DIRETTA
Impieghi tempo, energie e denaro per dirottare i tuoi potenziali clienti al tuo concorrente più vicino.
Non so se mi sono spiegato bene.
SPENDI I TUOI SOLDI PER REGALARE CLIENTI AL TUO PEGGIOR NEMICO.
Così è chiaro vero?
Quindi il ragionamento è davvero semplice. Se vuoi che il Web funzioni lo devi prendere a Mazzate. E se ti organizzi male quelle Mazzate ti tornano indietro e ti fai davvero davvero male.
Se hai un’attività hai tre sole strade possibili:
- Lasci perdere il Web e speri che la fortuna ti salvi dalla chiusura (prova col gratta e vinci).
- Gestisci tu personalmente le tue comunicazioni Social (e ti avvali dei trucchi del Sarto seguendo il mio Blog).
L’importante è che tieni, comunque, tuo Cuggino fuori da questa storia…
VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE
Il Sarto.