Trasforma le tue parole in soldi 28 – Le Obiezioni dei clienti: l’arma segreta della tua Comunicazione Online

Blog del Modellista311

Quando un nuovo cliente entra nel Laboratorio dei Sarti del Web viene… tempestato di domande! Sono molte, tutte ben racchiuse nella Checklist del Sarto, e servono a impostare il lavoro della squadra per creare materiali e strategie per una Comunicazione Su Misura a prova di concorrenza. Alcune di queste domande sono più complesse di altre e alcune risposte sono davvero difficili da trovare. E ci sono anche domande che “smuovono gli animi” più di altre. Una di queste è proprio sulle Obiezioni dei clienti. Negli anni ho imparato che quando un imprenditore o una imprenditrice deve parlare delle obiezioni all’acquisto, ecco che scatta qualcosa. Come se ci fosse un istinto di protezione che vuole spingere le persone a non ammettere con facilità quali sono le difficoltà contro cui occorre lottare tutti i giorni. E fin qui, tutto bene… Il problema si pone, invece, quando il mio interlocutore risponde: non ce ne sono. Ora non storcere il naso. So che magari stai pensando che chi mi risponde così sia “scemo”. Ma le cose non stanno affatto così: le obiezioni all’acquisto spesso sembrano ostacoli granitici, insormontabili, consolidati nel tempo. L’unico destino possibile pare essere schivarli, cercare di evitare che il potenziale cliente vada ad impattare su questi grossi e fastidiosi massi… …e se per caso ci sbatte contro, via, cliente perso. Magari ci si prova: un buon venditore che cerca di “convincere” il cliente lo abbiamo tutti, no? E se non ci riesce, amen. Si pensa al prossimo cliente. Per molti le obiezioni sono il male incurabile, assoluto, che non può essere combattuto. E invece… Se io ti dicessi che le obiezioni all’acquisto sono un’arma potentissima per la tua Comunicazione Online e che i tuoi testi in Scrittura Persuasiva possono sfruttare le obiezioni per farti guadagnare un mare di soldi in più di quelli che guadagni ora? Oggi, in questo articolo, troverai non solo un modo per “usarle” a tuo piacimento, ma anche per trasformare le obiezioni in vendite. E per poter seguire al 100% il mio discorso devi fare una cosa: essere disposto a cambiare prospettiva, ad affrontare il tuo pensiero standardizzato sul “come si è sempre fatto” e farlo a pezzi, lasciando spazio ad un pensiero nuovo, contro intuitivo, che molto probabilmente la tua concorrenza non ha nemmeno mai preso in considerazione. Ora imbraccia carta e penna, rimboccati le maniche e vediamo insieme come usare la Scrittura Persuasiva per trasformare le tue Obiezioni in Soldi! Prima di iniziare, facciamo un piccolo passo indietro. Devo trovare con te la radice del problema da superare, scardinarla dal terreno e solo dopo potrai veramente usare questo articolo per guadagnare di più e più velocemente vendendo il tuo prodotto o servizio. Il concetto di “risolvere un’obiezione” è solitamente e storicamente appannaggio dei venditori. Cioè: ci si aspetta che il cliente ponga domande, esprima dubbi, dichiari motivi per non comprare e che il venditore professionista debba essere abile nel risolvere le obiezioni del potenziale cliente, spingendolo così verso l’acquisto. E questo è maledettamente vero! Tuttavia, avere a che fare con le obiezioni SOLO in fase di vendita è un vero peccato. O meglio: è un vero e proprio danno alla tua azienda! Perché… trattarle in questo modo significa perdere OGNI GIORNO chissà quante vendite! Ti spiego subito il motivo: le obiezioni che tu e i tuoi venditori sentite dai vostri potenziali clienti sono solo una piccola parte di quelle che in verità agiscono nel limitare i successi della tua azienda. La stragrande maggioranza delle obiezioni non arrivano alle tue orecchie! Questo perché: La maggior parte delle persone non ti esprime i propri dubbi. Noi li chiamiamo “clienti silenziosi”, e il Sarto in persona ne ha parlato in QUESTO VIDEO!  Le obiezioni non emergono solo in fase di vendita. Anzi, agiscono in maniera maggiore MOLTO PRIMA che il potenziale cliente arrivi a chiederti informazioni o a contattarti! Le obiezioni sono più o meno sempre le stesse, con poche differenze da cliente a cliente. Questo vuol dire che tu già ora sai precisamente quali sono le obiezioni principali che portano i tuoi potenziali clienti a non comprare: hai un’informazione importantissima, perché non usarla per vendere di più? Quindi, assodato che trattare le obiezioni solo in fase di vendita è SBAGLIATO, andiamo finalmente a vedere come usarle nella tua Comunicazione Online. Ci sono modi diversi (che a breve ti elencherò), ma tutti si rifanno allo stesso concetto: conoscere a menadito le obiezioni all’acquisto dei tuoi clienti ti permette di intercettare queste obiezioni ben prima che arrivino a te e risolverle proprio nella fase in cui il potenziale cliente sta valutando se comprare o meno da te. Si tratta di un vero e proprio “giocare d’anticipo”. Se non sono ancora chiare le potenzialità che si sbloccano dal momento in cui ragioni così, non preoccuparti. Entro la fine di questo articolo potrai vedere con chiarezza quanto questo giocare d’anticipo sia una chiave fondamentale di tutta la tua strategia digitale. Perché, vedi, la maggior parte del processo di acquisto di un cliente avviene molto prima che tu possa “tentare una vendita” mettendoti a risolvere le obiezioni una per una man mano che ti vengono presentate! E se durante questo processo, IL PERCORSO D’ACQUISTO del tuo cliente, usi le conoscenze che hai sulle sue possibili obiezioni per smontarle tutte prima ancora che vengano espresse… beh, sei avanti anni luce alla tua concorrenza!   QUATTRO MODI PER USARE LE OBIEZIONI NEI TESTI DELLA TUA TRATEGIA DIGITALE   #1 PER STRUTTURARE LA TUA LANDING PAGE, IL TUO MAGNET, LA TUA RIVISTA, ECC Ognuna delle obiezioni principali dei tuoi clienti è un argomento da trattare nei tuoi materiali scritti. Procedi in questo modo: Definisci le 5 obiezioni principali dei tuoi clienti Mettile in fila dalla più frequente alla meno frequente Per ognuna scrivi (seguendo le indicazioni che ti do negli articoli di questa rubrica) l’argomentazione che la risolve Inserisci questi testi, nella sequenza che hai definito, nel testo della tua Landing Page Perché dal più frequente al meno frequente? Perché statisticamente non tutti arrivano

Vedi limoni… o limonate?

Blog del Mastino

Siamo nel 1952. William Feller è un esperto di teoria della probabilità, che insieme alla moglie deve spostare un tavolo dal soggiorno alla cucina. I due spingono, girano, tirano: niente, il tavolo sembra incollato al pavimento. L’uomo scuote la testa e si ritira nel suo studio per studiare il motivo per cui non riescono: sfrutta i dati, e alla fine con aria trionfante torna nell’altra stanza per dimostrare alla moglie che quello che stavano tentando di fare è impossibile. Il tempo di arrivare nell’altra stanza e William si rende conto che la donna è riuscita da sola a spostare il tavolo. Questo episodio è davvero divertente, ma in realtà nasconde un’importante lezione che devi conoscere per portare al successo la tua azienda. Spesso il tuo modo di pensare ti convince che sia impossibile fare una particolare cosa. La negatività ti impedisce di guardare alle possibilità nascoste dietro ogni situazione, e in questo modo perdi l’occasione di cambiare la storia della tua azienda. Ma fortunatamente nell’articolo di oggi troverai una vera e propria guida per cambiare il tuo modo di vedere le cose, e riuscire a rendere quello che fino a ieri credevi impossibile un obiettivo facilmente raggiungibile con la tua attività! Ti avviso: non sarà facile, soprattutto perché se sei sempre stato immerso nella cultura italiana. L’approccio alle novità e alle grandi occasioni nel nostro paese non è dei più positivi. Anzi, a dire il vero la maggior parte degli imprenditori italiani adora sguazzare in un mare di “non si può fare” e “nessuno ci riuscirà mai!” Non è una questione di mancanza di buona volontà, ma un modo di pensare che ci portiamo dietro da anni, e che avvelena il nostro sistema imprenditoriale. Da una parte abbiamo il purtroppismo, di cui ho parlato in QUESTO ARTICOLO. Davanti a una grande opportunità il cervello cerca disperatamente delle scuse per non cambiare le cose. Un grande esempio è il famoso “non ho tempo”, ma altre grandi frasi tipiche del purtroppista sono “non ne ho le capacità”, “mi vergogno” o “ai miei clienti non interessa”. Dall’altra c’è la sindrome all’italiana, a cui ho dedicato QUESTO ARTICOLO. Un comportamento sociale tipico del nostro paese: ogni persona si occupa solo del suo orticello, con una fortissima paura del cambiamento e la tendenza a cercare sempre la strada più facile. Il risultato sono il terrore di affrontare le cose nuove, e la tendenza a vedere ogni situazione come un problema inaffrontabile. La caratteristica comune di tutti gli imprenditori di successo è quella di prendere questo genere di mentalità… e cancellarla completamente dalla loro vita! In inglese esiste l’espressione “se la vita ti offre limoni, tu fai la limonata”. Ormai anche noi abbiamo copiato questa espressione, che puoi sentire spesso nei film o nelle serie tv, ma pochi sono riusciti a capire il suo reale significato. Ragionare con questa mentalità significa decidere di sfruttare nel modo giusto ogni tipo di occasione che ti trovi davanti. Il segreto per raggiungere il successo è non vedere davanti a te dei problemi, ma sempre e solo delle occasioni per riuscire a portare qualcosa di buono all’interno della tua attività! Ma ovviamente non puoi cambiare mentalità dall’oggi al domani: quelle incastrate nella tua mente sono convinzioni profonde, che non saranno sradicate solo perché stai leggendo questo articolo. Quindi, ecco alcuni step che puoi fare da subito per cambiare il tuo approccio alle occasioni che la vita ti mette davanti. Primo step: dipingi il peggior scenario possibile. Non mi stancherò mai di ripeterlo, ma le tue azioni non hanno conseguenze irrimediabili. Nonostante questo, la prima cosa che pensi quando ti trovi davanti a una sfida impegnativa è che le cose andranno sicuramente male. Per allontanare questo pensiero, ingigantisci le cose negative che potrebbero succedere. Esagera, gonfia a dismisura, aggiungi dettagli sempre più grandi… e ti renderai conto di quanto lo scenario peggiore è improbabile. Questo esercizio all’inizio ti sembrerà controproducente, ma presto ti renderai conto di quanto le tue paure sono esagerate, e riuscirai a vedere le cose con una nuova prospettiva. Secondo step: scopri modi di NON fare le cose. Uno dei bei regali lasciati dalla scuola è la convinzione che bisogna evitare sempre e a ogni costo di sbagliare. Ma fortunatamente ora non sei più tra i banchi, e questo significa che puoi affrontare l’errore per quello che è: un’occasione per imparare. Quando ti trovi davanti a una nuova opportunità, potrà capitare di non saperla affrontare subito nel modo giusto. Invece di viverla come una sconfitta, approfitta per scoprire quali strategie sono più utili per la tua azienda, e quali invece sono da evitare per riuscire a raggiungere i risultati che desideri con la tua attività. Terzo step: analizza con attenzione la situazione. L’espressione inglese di cui ho parlato prima non usa a caso il limone: è un frutto aspro, difficile trattare e quasi impossibile da esaltare al massimo. Ma il limone è proprio l’esempio perfetto di frutto per chi desidera il successo, perché ti insegna che anche la più grigia delle situazioni nasconde dei tesori inaspettati. Per questo anche davanti alle difficoltà, non dare mai per scontato che qualcosa sia impossibile da affrontare. Studia con attenzione ogni angolo, in modo da capire qual è il vantaggio che puoi trarre dalla tua azienda in una particolare situazione. E una volta trovato il punto giusto… affronta a testa alta l’opportunità davanti a te! La signora Feller ha dimostrato una preziosa lezione che devi ricordare ogni volta che qualcosa ti sembra impossibile. Invece di scrollare le spalle e abbandonare una situazione complicata, il segreto del successo è continuare a provare e trovare la strategia giusta per arrivare al risultato che desideri! E se la strategia che cerchi è quella che ti permetterà di sfruttare al massimo la potenza dei social nella tua impresa… il Sarto ha la soluzione giusta per te. CLICCA QUI per ordinare subito la tua copia di Comunicazione su Misura. Il SECONDO libro del Sarto, con cui riuscirai a trasformare la tua pagina Social aziendale in un

CRM, o Come Relazionarsi Meglio – parte 2

crm come relazionarsi meglio parte 2

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Questa è la seconda parte di un articolo più ampio. Fai click qui per leggerne l’introduzione. La scorsa settimana ti avevo introdotta/o ad Active Campaign con un’affermazione tecnica: “Active Campaign è un CRM cloud-software che ti offre servizi di invio newsletter, generazione lead e automazione delle vendite”. Avendo appurato cosa si intende per “CRM cloud-software” e “invio newsletter”. Oggi concentriamoci sui concetti di “generazione lead” e “automazione delle vendite”… ma prima raccogli tutta la concentrazione possibile e afferra una tazza del tuo caffè preferito! Cosa significa generazione lead Per rispondere alla domanda del titolo ti spiego innanzitutto cosa sono i lead. I lead sono “potenziali clienti”, ovvero contatti che puoi aggiungere alle tue liste Active Campaign intercettando le loro richieste sul web. In che modo? …un passo alla volta! Prima cerchiamo di capire perché generare lead è così importante. Perché hai sempre bisogno di trovare clienti nuovi per la tua attività e, se lo fai nel modo giusto, aumenti a dismisura le tue chance di trovare quelli che noi Sarti definiamo Clienti su Misura. I Clienti su Misura sono i clienti migliori per la tua attività, quelli che non ti tradiscono mai acquistando dalla concorrenza, non ti chiedono lo sconto e parlano sempre bene di te e dei tuoi prodotti/servizi. Come si fa a generare lead attraverso Active Campaign? Principalmente attraverso i moduli, o form di contatto. Sicuramente nel mezzo del cammin di tua vita ti sarai imbattuto una o più volte in un modulo di contatto. Non sei sicuro di aver capito bene di cosa sto parlando? Osserva l’immagine qui sotto: Ti accorgerai presto che questo modulo somiglia molto a quelli che compili per registrarti su qualsiasi sito web. Se osservi il modulo di registrazione al noto social network Facebook, infatti, noterai somiglianze notevoli: Ogni modulo di contatto presenta due caratteristiche fondamentali: dei campi da compilare con i tuoi dati; un bottone per inviare i tuoi dati al sito/social/quello che è. Ti assicuro che creare questi moduli utilizzando i principali linguaggi di programmazione è un lavoro molto duro, soprattutto per fare in modo che questi siano sicuri per il proprietario del sito e per chi li compila. Ma fortunatamente, con Active Campaign creare moduli di contatto è un gioco da ragazzi. In pochi click puoi realizzare decine di moduli e incollarli su tutti i tuoi siti e le tue landing page. So che questi concetti all’inizio possono generare confusione, perciò lascia che ti spieghi nel dettaglio come attuare una strategia di acquisizione lead attraverso Active Campaign. Anzitutto devi essere provvisto di sito web e/o landing page. Naturalmente anche blog ed e-commerce vanno bene ugualmente; per semplificare, da questo momento in poi quando scrivo “sito web” sappi che intendo anche blog ed e-commerce. Se non hai ancora un sito web o una landing page sappi che sei nel posto giusto. All’interno della mia rubrica, infatti, troverai tantissime guide utili. Se non sai da dove iniziare, fallo da qui. Nel caso in cui tu volessi sperimentare i moduli Active Campaign prima di creare un sito web, hai questa possibilità. Active Campaign, infatti, tra le altre cose ti permette di realizzare anche delle semplici landing page. Si tratta di una funzione che ti consiglio di utilizzare soltanto per sperimentare il funzionamento dei moduli perché per fare siti web e landing page è meglio WordPress. I motivi sono innumerevoli e non posso spiegarteli in questo articolo, però sappi che Active Campaign funziona sempre meglio se collegato a un sito WordPress. Comunque sia, puoi creare in pochi click una piccola pagina web su Active Campaign e un modulo. Una volta creato il tuo primo modulo, Active ti fornirà un codice che potrai copiare e incollare in qualsiasi punto della pagina per vederlo comparire istantaneamente. Più facile di così… Ma a questo punto ti starai chiedendo quali campi inserire dentro ai moduli e che dati richiedere ai tuoi utenti per registrarli dentro Active Campaign. Di solito meno dati chiedi e meglio è, d’altronde anche tu moriresti di noia all’idea di compilare un modulo lunghissimo e pieno zeppo di campi (tipo i pallosissimi questionari che ti richiedono gli aeroporti quando viaggi all’estero dall’inizio della pandemia). In realtà, per poter funzionare, un modulo Active Campaign deve richiedere almeno il dato “indirizzo email” dell’utente. Ciò significa che potresti richiedere attraverso i moduli anche soltanto quel dato lì. Un modulo così piccolo potrebbe funzionare bene per una campagna di registrazione alla newsletter della tua azienda, però è sempre meglio richiedere anche il nome dell’utente. In questo modo potrai scrivere all’interno delle tue comunicazioni mail il codice “%FIRSTNAME% per far comparire il nome dell’utente nel corpo del testo o nei titoli delle mail che gli invii. Se non hai compreso appieno quest’ultimo concetto don’t panic: ho intenzione di scrivere un articolo dettagliato sull’editor delle campagne mail di Active Campaign nel prossimo futuro e ti diverrà tutto più cristallino. Tornando ai dati da richiedere all’interno dei form, la musica cambia quando sei disposto ad offrire un contenuto di valore agli utenti per ringraziarli di aver compilato il modulo e ripagarli del tempo investito. A quel punto puoi richiedere qualche informazione utile in più, come ad es. il numero di telefono dell’utente o la città di residenza. Esempio: se lasci i tuoi dati all’interno del modulo della landing page della nostra affezionata cliente Paola (guidabrush.it), riceverai gratuitamente al tuo indirizzo email una guida al Brush Lettering in formato PDF. Bello, no? Ma come riesce Paola a fare in modo che la guida in PDF arrivi istantaneamente via mail a chi lascia i propri dati nel modulo? È forse collegata al suo pc 24 ore su 24 ed è campionessa di turbo-click e turbo-digitazione su tastiera da far impallidire i giocatori professionisti di Starcraft? No di certo. Semplicemente Paola sfrutta in modo molto intelligente le automazioni di Active Campaign. I moduli che crei e inserisci all’interno delle tue pagine web, infatti, possono essere collegati a delle automazioni. Anzi, sarebbe meglio dire: dovresti sempre collegare i

La guida definitiva per non trovarsi l’account Facebook bloccato!

Blog Arciere 253

È una bella giornata e fuori c’è il sole. Hai appena bevuto il tuo caffè mattutino, accendi il tuo computer e sembra tutto in ordine. Apri Facebook, tutto regolare. Vai nella sezione business per controllare alcune cose e… BAM! Account bloccato, niente più sponsorizzate! Ma cosa ancora più grave: TUTTO IL TUO BUDGET FERMO. Il lavoro di mesi di studio, di test e di tentativi rischia di andare perso per sempre. Perché sì, Facebook è capriccioso e imprevedibile, e non sarebbe una novità da parte sua avere come “colpo di testa” quello di chiudere un account. Ma come puoi evitare questa cosa e sopravvivere a Facebook in ogni situazione? Per scoprirlo, non ti resta che seguire la guida dell’Arciere di questa settimana! Scoprirai alcune strategie fondamentali per non fare mai arrabbiare Facebook, e tenere il tuo account sempre pronto ad accogliere nuovi clienti e a portare fatturato nella tua impresa! Partiamo da una premessa fondamentale: fino a qualche anno fa bastava non commettere frodi e cercare di mantenere il proprio account in salute per far andare tutto bene. Ma per far sopravvivere il tuo account oggi ci vuole un controllo MANIACALE, perché il minimo errore rischia di far infuriare Facebook! Ovviamente se hai un piccolo volume di sponsorizzate, non dovrai preoccuparti di niente. Ma se porti tanti introiti a Facebook come lui li porta a te, allora sì che dovrai fare attenzione, perché il tuo account rischia molto di più! Ma non perdiamoci in chiacchiere: scopri subito i passi fondamentali per tenere il tuo account al sicuro. Primo passo: assicurati che Facebook sappia chi sei. Fidati, non vuoi avere l’account bloccato per 3 mesi senza alcuna ragione logica. Quindi è importante che Facebook sappia esattamente a chi appartiene il tuo account pubblicitario, e che abbia molte informazioni sulla tua azienda. Sembra una cosa complicatissima, ma ti assicuro che non lo è. Semplicemente, dopo aver effettuato l’accesso nel tuo Business Manager ti basterà aprire il menù con le 3 righette orizzontali e cercare la voce “Impostazioni Business”. Una volta arrivato qui, COMPILA TUTTA LA PAGINA. Soprattutto la parte relativa all’autenticazione a due fattori, che farà attivare una notifica o un’email per avvertirti che qualcuno sta entrando nel tuo account. Non dare niente per scontato e assicurati di fornire i dati corretti, altrimenti potresti trovarti con un blocco inaspettato. Sempre in questa sezione, dovrai stare attento ad altri campi. Per esempio, se possiedi un sito internet, assicurati di aver compilato correttamente la sezione di Brand Safety, che ti permetterà di poter verificare i tuoi domini. Se invece hai installato un pixel, controlla che sia funzionante andando nella sezione Origini dei dati. Compilando queste informazioni riuscirai ad evitare moltissimi problemi, e sarai al sicuro da futuri blocchi da parte di Facebook! Secondo passo: non ignorare gli avvertimenti. Spesso e volentieri, aprendo la sezione “Gestione Inserzione”, troverai annunci di colore giallo e rosso. Gli annunci di colore giallo mostrano cose che non funzionano, e che andrebbero modificate per il quieto vivere sia tuo sia di Facebook. A volte sono pixel collegati male, altre volte sono informazioni mancanti nell’account pubblicitario, altre volte Facebook ti avvisa che si sta avvicinando il limite di spesa dell’account e tante altre cose. Gli annunci rossi invece RICHIEDONO MODIFICHE IMMEDIATE, necessarie per non bloccare le tue sponsorizzate. Magari si tratta di una sponsorizzata con un link strano, oppure di un’immagine equivoca. Qualsiasi cosa sia, appena vedi un annuncio di questo colore devi andare a effettuare la modifica richiesta. Saprai che tutto va bene quando entrando in gestione inserzioni, non vedrai alcun alert. E, se non vedrai nessun annuncio ed avrai completato la tua scheda business con le informazioni relative alla tua azienda, il tuo account continuerà a restare aperto per farti fatturare! Terzo passo: stai attento agli aggiornamenti. Non parlo solo degli aggiornamenti relativa al tuo account: nell’ultimo step della guida voglio parlarti dell’aggiornamento di IOS e della “catastrofe” che si è abbattuta su Facebook.   IOS? Aggiornamento? Arciere, di cosa stai parlando?   Ti spiego subito di che si tratta. Con l’avvento di iOS 14 gli utenti Apple possono rifiutarsi di essere tracciati. Questo significa che riceveranno inserzioni completamente a caso. Per esempio, un uomo potrebbe ricevere una sponsorizzata esclusivamente per un pubblico femminile, una persona che odia cucinare potrebbe ricevere un’inserzione che annuncia la nuova stagione di Masterchef e così via. In altre parole, se lo desiderano gli utenti Apple diventano intracciabili. Questo significa che il pixel che usi per le tue sponsorizzate potrebbe aver problemi a controllare le azioni effettuate da dispositivi apple, come conversioni o visite al tuo sito, e di conseguenza la tua Comunicazione su Misura rischia di essere meno precisa. Le modifiche che ti interessano e sono fondamentali per mandare avanti il tuo account senza problemi sono queste: – La verifica dei domini è diventata fondamentale. Anche se hai il pixel per sbaglio, anche se non lo usi mai. Dall’avvento di iOS 14 la verifica del dominio è diventata obbligatoria. Quindi, come prima cosa, ti consiglio di verificare il dominio ancor prima di procedere con le sponsorizzate. Per farlo, dopo aver effettuato l’accesso all’interno del Business Manager, ti basterà cliccare le tre linee orizzontali sotto la casetta ed andare nella sezione Brand Safety, per poi andare su “Domini”. Se il dominio risulta impostato correttamente, allora non c’è altro da fare. Se invece risulta essere assente o peggio ancora, è rosso, allora bisogna intervenire immediatamente e procedere a verificarlo il prima possibile. – Ogni dominio potrà avere solamente OTTO eventi/conversioni, impostabili manualmente per priorità. In questo modo, caricando in maniera corretta il pixel, gli eventi potrebbero essere registrati con più attenzione e qualità, senza mescolarsi tra loro. Questo significa che devi impostare subito le conversioni o i vari attivatori dei pubblici (se presenti), e stabilire una priorità di azioni. È più importante l’acquisto o l’aggiunta al carrello? La visualizzazione di una determinata pagina o il download di un determinato contenuto? Scegli 8 eventi fondamentali e impostali con attenzione, in modo da collegare il pixel nel

Trasforma le tue parole in soldi 27 – Rendi automatiche le tue vendite con la Scrittura Persuasiva

Blog del Modellista 243

Se vogliamo trovare un difetto alla Scrittura Persuasiva non abbiamo tanto da cercare: è sotto gli occhi di tutti. È un processo tecnico e creativo totalmente ARTIGIANALE. Questo vuol dire che: Devi dedicargli tempo. Devi allenarti. Devi scrivere ore e ore. All’inizio ti sembrerà di correre come un treno. Poi, scoprirai che ogni tuo testo merita una revisione. Poi affronterai la frustrazione dell’imperfezione. E infine farai uscire il tuo pezzo, a volte provando una forte ansia: non sarai mai davvero contento. Ok, è uno scenario apocalittico, ma ti garantisco che non si discosta tanto dalla realtà. Per questo oggi ti darò una serie di consigli che ti permetteranno di essere molto più veloce… e non solo! Ti svelerò come questo duro e lungo lavoro può essere la base per rendere AUTOMATICHE le tue vendite! In altre parole: oggi ti spiego come ridurre i tempi di lavorazione e moltiplicare i risultati di ogni tuo minuto speso a scrivere! Quindi rimboccati le maniche, imbraccia carta e penna e preparati a trarre il massimo guadagno possibile dai tuoi testi!   1# NON PUOI SCRIVERE PER SEMPRE Chi si cimenta nella Scrittura Persuasiva con tenacia, entusiasmo e professionalità prima o poi dovrà fare i conti con questo punto. Per noi che facciamo questo per lavoro un testo non è mai finito. Non lo sarà mai. Possiamo ricontrollarlo 100 volte al giorno e faremo 100 modifiche al giorno. PER SEMPRE. E qui nasce il vero problema: come faccio a fare uscire un testo e darlo in pasto al web se ogni volta che lo controllo devo sistemare qualcosa? Come faccio a lanciarlo online se non è PERFETTO? Ora sta molto attento a questo punto: se non saprai gestire questo problema, ogni tuo progetto si andrà ad arenare sul tagliente scoglio del perfezionismo! Non c’è una vera soluzione… perché non esiste un testo perfetto. Seguimi che ti spiego tutto: nella mia vita personale e professionale ho dovuto accettare che la perfezione non esiste. O, come disse Donald W. Winnicott, “la perfezione non ha alcun significato”. Questo significa che, qualunque cosa tu stia facendo (compreso scrivere testi per vendere), ci sarà sempre qualcosa da migliorare o perfezionare. SEMPRE. Quindi… andando avanti a correggere, non farai mai uscire il tuo pezzo. Come fare, allora? Una tecnica c’è, è brutale, ma è l’unica che funziona: la DEADLINE. Ok, il nome non è carino, ma spiega perfettamente. Funziona così: scegli un giorno e un’ora. Precisi. E quel giorno il pezzo sarà finito. Il testo sarà pronto. Non sarà perfetto, non potrebbe mai esserlo. Ci saranno cose migliorabili. Ma non fa niente. Tempo scaduto. Si va online. Punto. O, come direbbe il Sarto: RIGA! Ecco allora il primo consiglio di oggi: datti una deadline e rispettala tollerando, se serve, l’onda anomala di frustrazione che ti assalirà.   #2 GIOCA A TETRIS Te lo ricordi Tetris, vero? Quel gioco dove dovevi allineare e incastrare mattoncini di varie forme e colori. Quello con quei pezzi a L che nemmeno il demonio li avrebbe potuti inventare più str*nzi! Ecco… devi trattare i tuoi testi come il gioco del Tetris (senza i pezzi a L, maledetti). Nella pratica, ecco come devi muoverti: Prendi tutte le Tecniche che ti ho insegnato nelle ultime 26 settimane e per ognuna prepara uno scritto, in versione bozza. Magari segui una scaletta ipotetica, ti aiuterà a velocizzare il processo. Usa un file sul tuo PC. E poi stampa tutto. A questo punto prendi forbici a punta arrotondata e colla vinilica. Fatto? Bene: ritaglia i fogli in sezioni, dividendo tecnica per tecnica. Fatto? Ora RICOMPONI il testo rimescolando e riposizionando i blocchi che hai creato, fino a stilare il percorso logico più adatto al tuo cliente. Lo so, detto così sembra un gioco a premi. Ed effettivamente lo è! È un gioco, nel senso che ti assicuro che è divertente vedere quante composizioni puoi creare. Ed è a premi: meglio lo fai, più incassi grazie a quei testi! E non solo! Una volta fatto e lanciato il testo… Rimescola tutto e rifallo! E poi fai un test che confronti i due schemi creati. Scoprirai così quale è il più efficace. Puoi ripetere questo esercizio più e più volte, fino a trovare lo schema più adatto e remunerativo per la tua azienda e il tuo Cliente Su Misura.   #3 SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA Una volta identificato lo schema efficace… copialo! Una volta messo in atto la tecnica “Tetris” del punto 2, avrai uno schema perfetto per i tuoi testi scritti. Lineare, logico, efficace, remunerativo. E, da qui in avanti, tutte le volte che dovrai scrivere un testo per vendere, ecco che avrai già uno schema preciso da seguire. Il tempo di realizzazione dei tuoi testi calerà drasticamente, regalandoti ore libere che non credevi nemmeno potessero esistere. E senza perdere efficacia! Non sottovalutare questo punto: avere uno schema da seguire (unito ad una conoscenza Tecnica che grazie alla mia rubrica ora hai anche tu) è una vera manna dal cielo per chi si dedica alla Scrittura Persuasiva con l’obiettivo di guadagnare tanti bei soldini! Velocizzare i tempi + perfezionare i testi = meno fatica e più guadagno!   Ma io in questo articolo ti parlo di automatizzare le vendite… quindi, come avrai capito, abbiamo ancora un argomento da svolgere. Ci tengo particolarmente a questo punto perché, forse ancora più di qualunque altro argomento trattato oggi e in passato su questa rubrica, qui si parla di guadagnare tantissimo, in maniera ripetuta e automatica, grazie alla  Scrittura Persuasiva.   Avrai sentito parlare di Automazioni, Funnel e di gestione automatizzata dei processi di vendita. Se non lo hai fatto, ti consiglio di correre immediatamente ai ripari: il Laboratorio dei Sarti del Web ha sfornato da pochissimo una guida gratuita. Non voglio spoilerare, ma sappi che dentro ci trovi ben 15 cose diverse che puoi gestire in maniera automatica, senza nemmeno muovere un dito. Clicca subito su questo link e ricevila GRATIS all’istante! Tutti i sistemi di automazione hanno una cosa in comune:

Contenuti che ti fanno vendere – ispirare!

Blog del Sarto

Se aspetti che sia il cliente ad alzarsi e a portarti i suoi soldi, la tua azienda avrà una vita veramente breve. Sei tu che devi mettergli dentro il desiderio di farlo muovere, di venirti a pagare! O meglio, devono farlo i tuoi contenuti online. Parliamone assieme…     Ciao imprenditore! Ciao Imprenditrice… io sono Enrico Cecchini, responsabile dei Sarti del Web. Il mio lavoro è portare clienti alle attività tramite la gestione delle loro pagine social aziendali grazie al Metodo Comunicazione su Misura!     Sono passati quasi 40 anni dal mio primo incontro con un cliente e ricordo chiaramente il suo forte desiderio di comprare!   Era un altro modo di pensare, un’altra società… un altro mercato! I bisogni delle persone e le loro aspettative erano diverse, quindi valevano regole diverse   La differenza rispetto ad oggi è abissale, trovare clienti per la tua attività e soprattutto riuscire a farli tornare sembra sempre più difficile!   Eppure ci sono aziende che nonostante questo periodo di crisi attirano nuove persone, aumentano il loro fatturato e vengono letteralmente idolatrate dalle persone   Non è uno scherzo! Sono là fuori, di fronte agli occhi di tutti, magari vendono il tuo stesso Prodotto o Servizio ma sono molto più efficaci di te   Il segreto alla base di questo enorme divario è la loro Comunicazione Online, o meglio… l’ingrediente speciale che ci mettono dentro!   Nell’articolo di oggi affrontiamo un aspetto della mente umana molto difficile da accettare quindi ho bisogno della tua massima attenzione   È una regola alla base del comportamento umano da migliaia di anni e con ogni probabilità sarà efficace per sempre   Il problema non è se il principio che ti spiego oggi è efficace oppure no… è che non tutti possono usarlo!   Quando impari a padroneggiare e ad utilizzare questo strumento, puoi muovere all’azione le persone in un modo che non avresti mai immaginato!   Dopo oggi capirai perché Peter Nivio Zarlenga diceva: “Nella nostra fabbrica, facciamo il rossetto. Nella nostra pubblicità, costruiamo speranza”   Ne ho parlato anche in questo video!     I Social sono l’enorme opportunità per tutte le piccole e medie imprese che vogliono lasciare il segno e raggiungere i propri obiettivi   Con la Comunicazione Online anche un’azienda che non dispone di enormi capitali può crearsi un canale per attirare clienti ed aumentare costantemente il proprio fatturato!   Vai su www.isartidelweb.it/newsletter e iscriviti! Ti invieremo ogni settimana i consigli più utili per comprendere come il digitale può farti arrivare là dove hai sempre desiderato essere   Detto questo, procediamo con l’articolo di oggi che come spesso succede nasce dalle domande che mandate al Laboratorio dei Sarti del Web   Praticamente tutte le settimane leggo dei messaggi che hanno a che vedere con lo stesso concetto:  “Sarto! La gente mi segue ma non riesco a concludere la vendita” oppure “Sarto! Come faccio a fissare appuntamenti online?” o ancora “Sarto… la gente prenota ma poi non viene!”.   Come probabilmente hai capito, tutte queste domande denotano un problema di movimento, di clientela pigra che non compie l’azione necessaria per concludere la vendita! Una situazione molto comune che ora vediamo come affrontare   Ti anticipo che questo è l’articolo più difficile che io abbia mai preparato! Senza dubbio faticosa per me da realizzare e sarà complicato per te da applicare   Il problema fondamentale sarà la diversità di ragionamento, di punto di vista che ti serve per capire e soprattutto per utilizzare il concetto di oggi nella tua azienda   La tua prima reazione sarà il rifiuto, sarà il pensiero “io no! Con me non può funzionare, io non ho la forza o gli elementi giusti per farlo”   Ti confesso che è stata la stessa cosa che ho pensato io all’inizio   Dammi il beneficio del dubbio e leggi sino alla fine. La Strategia di cui ti parlo oggi ha dimostrato nel corso dei secoli un’efficacia che rasenta il sovrannaturale   Prima disegniamo la griglia dei contenuti e vediamo cosa ci rivela il terzo quadrante, qual è l’ingrediente della Comunicazione Online che possiamo trovarvi   Poi vediamo in quali contenuti è più semplice inserirlo, in che modo utilizzarlo per sprigionarne il massimo dell’efficacia   Infine cercherò di darti un’immagine chiara e comprensibile di cosa significa davvero, di cosa devi fare tu per poterlo tirare fuori   Per iniziare concentriamoci sulla griglia dei contenuti e scopriamo cosa ci riserva il terzo quadrante!   Prendi un bel foglio bianco e traccia una riga orizzontale dividendolo a metà. A sinistra di questa riga abbiamo l’Attenzione, a destra abbiamo l’Azione! Ora traccia una nuova riga, questa volta verticale, dividendo sempre il foglio a metà, in alto abbiamo l’Emozione, l’irrazionalità, in basso abbiamo la Logica, il pensiero critico, la razionalità…   Molto bene, abbiamo suddiviso la nostra tabella degli Argomenti in quattro quadranti… a sinistra avremo i contenuti che attirano l’attenzione del pubblico, che provocano in lui un coinvolgimento, a destra avremo i contenuti che lo spingono al movimento, a compiere l’azione che ci interessa. In alto avremo contenuti che fanno leva sui sentimenti, sulla parte irrazionale delle persone e in basso quelli che fanno leva sul loro ragionamento tramite dati, fatti e argomenti concreti! Come abbiamo già visto nelle puntate precedenti, queste 4 sezioni rispondono a problemi innati di tutte le persone presenti sul pianeta terra, è per questo che la griglia degli argomenti ti garantisce una grande efficacia a prescindere da quale sia il tuo settore, a prescindere da quale sia il prodotto o servizio che offri! Ci siamo concentrati prima sul quadrante in basso a sinistra, quello che provoca attenzione e fa leva sulla razionalità. Il ruolo di questo settore è Educare ed i problemi che risolve sono l’ignoranza e la curiosità. Poi ci siamo concentrati sul quadrante in alto a sinistra, quello che provoca attenzione e fa leva sull’Emotività. Il ruolo di questo settore è Intrattenere ed i problemi che risolve sono la Noia e la mancanza di Concentrazione. Se non hai

La tua paura è reale… o è fantasia?

Blog del Mastino233

Oggi voglio iniziare con una domanda scomoda: hai un qualche tipo di fobia? Magari hai una paura tremenda delle bambole, oppure l’idea di entrare nell’oceano ti spaventa. E ti confesso che il mio terrore delle api mi fa scappare a gambe levate non appena vedo un documentario su questi insetti! Insomma: moltissimi hanno una paura irrazionale e insensata, che li porta a temere cose che per altri sono perfettamente innocue. E cosa c’entra tutto questo con la tua azienda? Molto semplice: anche quando si parla di gestire la tua attività, le tue paure costruiscono un limite che pensi di non poter demolire. Ma è proprio a questo che serve la mia rubrica! Oggi scoprirai la differenza tra quelle che sono le paure reali e quali sono quelle immaginarie, e come distruggere i timori che ti stanno impedendo di arrivare al successo! Anche in questo caso, il meccanismo mentale della paura è parte delle nostra mente da secoli. Non solo: è una delle emozioni primarie per la maggior parte degli animali. La paura è quella che permette di sopravvivere: ti allontana dal rischio, e ti tiene lontano da tutto quello che potrebbe farti del male. Questo era fondamentale per i nostri antenati, ma… quando l’umanità ha iniziato a evolvere, le cose sono cambiate. Improvvisamente il mondo è diventato molto più sicuro, e i grandi pericoli delle epoche antiche si sono trasformati in ricordi. Ma anche se l’umanità è cresciuta, i meccanismi mentali sono rimasti gli stessi. E per questo, la paura ha iniziato a cercare nuove cose in grado di metterci in allarme. E così anche se il rischio di essere azzannati da una tigre dai denti a sciabola è scomparso, il cervello attribuisce a cose molto più piccole e meno importanti la sensazione di pericolo. Questo è il motivo per cui ti rifiuti di mostrare il tuo viso in telecamera, o per il quale non hai ancora iniziato a costruire la tua strategia di comunicazione online. Preoccupato dal rischio, hai lasciato che il tuo cervello primitivo guidasse le tue scelte. E in questo modo, l’irrazionalità ha iniziato a essere la padrona dei tuoi meccanismi mentali! Quelli che pensi siano dei motivi perfettamente logici per non fare qualcosa, timori basati su solide certezze, non sono altro che un meccanismo di una parte del tuo cervello per impedirti di correre rischi. La maggior parte delle persone basa su queste sensazioni l’intero suo modo di vivere, e così non osa mai: sceglie sempre la strada sicura, cerca di portare pochi cambiamenti nella sua vita, e in questo modo è convinta che tutto andrà bene. Ma se quello che desideri è vedere la tua attività crescere, e vedere sempre più persone migliorare la loro vita grazie al tuo prodotto o servizio… non puoi lasciare che questo meccanismo ti domini! Una visione di successo non può essere bloccata dalle tue paure irrazionali, e per questo devi lottare con tutte le tue forze per capire cosa ti spaventa e ti sta impedendo di raggiungere la vita che meriti! La strada migliore per sconfiggere una paura irrazionale è analizzarla e smontarla pezzo per pezzo, per riuscire a superarla facilmente! Partiamo con un esempio pratico: la mia paura delle api. Il primo passo da fare è analizzare l’origine della tua paura. Hai avuto una brutta esperienza collegata alla tua particolare paura? Hai visto qualcuno intorno a te messo in difficoltà, e così questo timore si è trasmesso anche a te? O l’ambiente in cui sei cresciuto ti ha spinto a vivere con preoccupazione certe situazioni? Analizza con cura il mondo che ti circonda per capire il motivo del tuo spavento. Nel mio caso, un’esperienza sgradevole quando ero molto, molto piccola mi ha portato a temere questi animali. Una volta trovata l’origine della tua paura, analizzala… e ridicolizzala! Quando si parla della paura, non c’è niente di meglio che sfruttare il potere dell’ironia per renderla molto meno importante. Gonfia a dismisura ogni tua paura, scherzaci sopra, evita in tutti i modi di prenderla sul serio. E presto riuscirai a vedere il tuo timore con occhi molto diversi. E appena hai fatto questo… cerca esempi positivi che allontanino da te la paura! Tendiamo a cercare nel mondo che ci circonda conferme alle nostre idee. In questo modo le tue paure si rafforzano, e attivi un pericoloso meccanismo mentale che ti blocca e ti impedisce di cambiare. Per combattere il meccanismo, prova a concentrare lo sguardo su situazioni che dimostrano il contrario di quello che temi: presto ti renderai conto di essere circondato da esempi che confermano che la tua paura è completamente infondata, ma che non avevi mai notato prima! Un esempio nel mio caso? I video di apicoltori, che mostrano le api come animali estremamente docili. L’ultima cosa da fare è cambiare il linguaggio intorno alla paura. Ne ho già parlato: il linguaggio è un arma potente. Quando usato con attenzione, lo spreco diventa un investimento. Il limite diventa una sfida. Se il cervello è primitivo, significa che guidarlo è più facile di quanto credi, e per questo il tuo modo di parlare qualcosa può influenzare il tuo modo di affrontarla, permettendoti così di sconfiggere le tue preoccupazioni! Forse l’esempio delle api ti sembra molto semplice… ma la verità è che questo ragionamento si applica alla perfezione anche a tutte le paure che riguarda la crescita della tua impresa. Anche se non si nasconde dietro il nome di fobia, sicuramente hai un qualche tipo di timore che ti sta impedendo di far crescere la tua attività. Per questo, prima di andare… voglio ricordarti che le tue azioni non sono irrimediabili. Magari una volta superata la tua paura e fatto un nuovo passo per la crescita della tua azienda, potresti scoprire di aver sbagliato qualcosa, ma… è davvero così tremendo? Provare e sbagliare non è la fine, ma semplicemente un’occasione di rialzarti, per poi ripartire con più capacità di prima, migliorandoti costantemente. Affronta le paure con questo spirito… e vedrai crollare ogni limite che ti circonda, e finalmete riuscirai

CRM, o Come Relazionarsi Meglio – parte 1

crm o come relazionarsi meglio

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Nelle ultime settimane ti ho parlato di automazioni e, se ci hai fatto caso, ho nominato più di una volta il tool Active Campaign. Devi sapere che si tratta del CRM più apprezzato e, di conseguenza, utilizzato per fare comunicazione online… e non a caso! Active Campaign ti permette di realizzare newsletter, trovare potenziali clienti in rete, creare automazioni semplici e/o sofisticate e immagazzinare grandi quantità di informazioni sui tuoi clienti. Se in passato ti è capitato di utilizzare il software della scimmia (Mailchimp) o qualche strumento simile per l’invio delle mail e non ne sei rimasto soddisfatto, don’t panic: è normalissimo! Active Campaign è tutt’altra cosa e lo utilizzano con successo sia i piccoli imprenditori che le grandi aziende. All’interno della guida di oggi voglio illustrarti nel dettaglio tutti i vantaggi (enormi!) che puoi trarre da questo tool e i benefici che può trarne il tuo business. Prima di cominciare però raccogli tutta la concentrazione che puoi e afferra una tazza del tuo caffè preferito! Che cos’è Active Campaign? La risposta tecnica è “un CRM cloud-software che ti offre servizi di invio newsletter, generazione lead e automazione delle vendite”. Logicamente non mi aspetto tu comprenda al 100% ogni parola di questa frase, d’altronde se leggi questa rubrica probabilmente sei un imprenditore e non un ingegnere informatico. Proprio per questo motivo voglio spiegarti nei minimi dettagli cosa vuol dire questa frase e quali sono tutte le possibilità offerte dal programma. Voglio partire proprio dalla parola “CRM” e, per farlo, utilizzerò un sillogismo: tutte le aziende hanno bisogno di un CRM; Active Campaign è un CRM = tutte le aziende hanno bisogno di Active Campaign. Scherzi a parte, se proprio non vuoi metterti a scrivere newsletter per i tuoi clienti o realizzare delle automazioni (sbagliatissimo, ma possiamo procedere per gradi), sappi che la tua azienda ha bisogno comunque di Active Campaign perché è il CRM più semplice e potente che puoi trovare in rete. CRM vuol dire “Customer Relationship Management”, però tu dimentica questa definizione brutta e inglese e sostituiscila con “Come Relazionarsi Meglio” (invenzione mia, se dovessi trovarla da qualche altra parte dimmelo che vado a prendere il martello). Come Relazionarsi Meglio con i tuoi clienti abituali, i tuoi potenziali clienti, i tuoi collaboratori, i tuoi dipendenti, la tua azienda. Un CRM infatti è uno strumento che ti permette di immagazzinare dati su aziende e persone e che, nello specifico, ti permette di: comunicare con loro via mail; annotare tutte le loro informazioni che reputi utili per il tuo business; inviargli delle comunicazioni in automatico; consultare uno storico delle loro transazioni; consultare uno storico delle loro interazioni con i tuoi contenuti; assegnargli un punteggio per capire fino a che punto sono fedeli alla tua azienda; tenere traccia delle loro opinioni sui tuoi prodotti/servizi; segmentarli e raggrupparli in base a interessi e/o dati demografici. Non riesco davvero a immaginare una qualsiasi azienda capace di esistere senza utilizzare queste funzioni. Credimi, non esagero se dico che lavorare senza un CRM vuol dire lavorare male. Questo pensiero non vale soltanto per le grandi aziende, ma si estende anche ai piccoli imprenditori e professionisti freelance, anche ai one man band (chi lavora completamente da solo). Ma il CRM non serve soltanto a questo. Oltre a permetterti di gestire meglio le relazioni esterne, ti aiuta anche a migliorare i processi interni della tua azienda. Grazie ad Active Campaign, infatti, puoi gestire i flussi aziendali interni e assegnare dei compiti ai tuoi collaboratori/dipendenti per tenere sotto controllo il loro lavoro. Può sembrarti una cosa da nulla, ma queste funzioni, ad esempio, possono aiutarti ad individuare dov’è che la tua azienda si inceppa all’interno del suo flusso produttivo. A proposito di ciò voglio sfatare un falso mito che riguarda le automazioni: Le automazioni non servono soltanto a inviare mail in automatico ai tuoi clienti, ma anche e soprattutto ai tuoi collaboratori/dipendenti! Vuoi inviare i dati di un cliente che si registra sul tuo sito ad un tuo collaboratore? Puoi creare un’automazione e farlo fare ad Active Campaign in automatico. Vuoi che un tuo collaboratore telefoni a una persona che ha appena compilato il form dei contatti del tuo sito? Puoi creare un’automazione e farlo fare ad Active Campaign in automatico. Vuoi fornire ai tuoi collaboratori uno storico dei clienti che si mettono in contatto col tuo servizio di assistenza, in modo da poterli mettere in condizione di assisterli meglio? Puoi creare un’automazione e farlo fare ad Active Campaign in automatico. Io ti avverto, provi una volta una di queste automazioni e sei spacciato per l’eternità: non riuscirai a farne a meno mai più! E stiamo scrollando soltanto la punta dell’iceberg, non ci sono limiti; puoi relazionarti meglio col tuo pubblico e i tuoi collaboratori/dipendenti all’infinito. Noi Sarti del Web raccogliamo dati ogni giorno grazie a questi sistemi e stiamo aumentando a dismisura il nostro pubblico e le nostre vendite ogni giorno che passa. Non te lo nascondo: senza il CRM non saremmo così bravi! Non potremmo buttare fuori contenuti di qualità tutti i giorni perché non saremmo in grado di comprendere quali sono i problemi che affliggono la maggior parte degli imprenditori italiani. Durante i suoi primi anni di vita, Active Campaign era capace soltanto di immagazzinare informazioni di contatto. Ad oggi le sue funzionalità sono aumentate, così come le sue possibili integrazioni. Al momento Active Campaign può interfacciarsi con oltre 300 strumenti diversi, come WordPress, WooCommerce, PayPal, Stripe, Zapier ecc. Ma di questo parleremo più tardi! Ora che hai capito (spero!) l’importanza dei CRM per le aziende, passiamo oltre. Come già detto, Active Campaign è una piattaforma cloud-software. Questo vuol dire semplicemente che risiede nel cloud, non su un supporto fisico. Tradotto: non è qualcosa che installi sul tuo computer. Puoi accedere ad Active Campaign da qualsiasi dispositivo che abbia la capacità di connettersi ad internet. Non sei in ufficio ma hai bisogno di reperire delle informazioni su un cliente? Don’t panic: puoi accedere ad Active Campaign direttamente

Come si crea il post perfetto?

Blog Arciere

Benissimo, ci siamo. Preparati perché oggi andiamo sul pratico: dopo tanta, tanta, TANTA teoria oggi scoprirai come creare il POST PERFETTO per la tua azienda! Prepara la tua faretra, e scopriamo come fare centro nel cuore e nella mente del cliente per trasformarlo in un fan perfetto della tua impresa. Sei felice? Sei gasato? E soprattutto…cos’è un post perfetto secondo te? Un post che vende? Un post che ha migliaia di mi piace? O condivisioni? O di commenti? Oppure, andando nella schermata business, un post che ha fatto tante conversioni? Esistono decine di obiettivi. E per questo mi dispiace dirti che il post perfetto NON ESISTE! Non esiste una cosa che vada bene per tutte le aziende e tutti i clienti e gli obiettivi. Ti fideresti di un ristorante che propone ogni tipo di piatto, da quelli di mare a quelli di montagna, passando per qualsiasi tipo di cucina nazionale e regionale? Immagino di no: un posto con così tanti piatti diversi sicuramente non riuscirà a fare bene nulla, e invece di ottenere più risultati non farà altro che allontanare i clienti. Allo stesso modo, avere un post SU MISURA che ti permetta di fare vendite, engagement, interazioni, iscrizioni, click sul link tutto in un unico colpo è impossibile. E chi ti promette di fare una cosa del genere è un truffatore! Per realizzare un post su misura per la tua azienda dovrai concentrarti e focalizzarti su uno specifico risultato che vuoi ottenere con quello che scrivi. Inoltre, ogni tipo di post richiede determinate caratteristiche. Quello della vendita ne ha alcune, quello per informare ne ha altre, ci vorrebbe un libro per spiegarle tutte! E per aiutarti… nell’articolo di oggi analizzeremo alcune delle caratteristiche più importanti di un post efficace per la tua azienda! Partiamo da un elemento potente e adatto a qualsiasi tipo di post: il video. Qualsiasi risultato tu voglia ottenere, dalla vendita, alla conversione, passando per i commenti…il video è la risposta a tutti i tuoi problemi! Questo perché Facebook spinge molto sull’esperienza video. Il motivo è semplice: il video fa restare molto di più l’utente all’interno della piattaforma, e soprattutto stimola la condivisione e il commento di un contenuto molto di più rispetto a una semplice immagine. Questo è il motivo per cui negli ultimi anni Facebook ha reso possibile la condivisione di reel e storie sulla sua piattaforma: per spingere le persone a restare di più sul social! Ovviamente un video per un post non può essere fatto a caso: deve essere realizzato con cura e con i giusti strumenti. Se non hai modo di fare video di alta qualità, per ora lascia perdere e concentrati sulle immagini. Ricorda che una foto nitida e ben fatta avrà sempre un effetto maggiore di un video fatto con attrezzatura di fortuna! Ma torniamo al tuo post. Come contenuto grafico hai uno splendido video, realizzato nei formati richiesti da Facebook, ultra mega iper HD, con correzione colore e tutto il necessario per renderlo perfetto. E quindi… il tuo lavoro per creare un ottimo post è finito? No, perché manca un testo ben scritto! Spesso questo è un aspetto viene sottovalutato, ma in realtà il testo del post è importante tanto quanto il video. A seconda delle tue esigenze potrai creare post con testi lunghi e testi corti. Testi che spiegano una caratteristica dell’azienda, e post di poche righe per invitarti a cliccare su uno specifico link. Il mix di testo, video e impostazione dell’inserzione è quello che ti farà ottenere il cosiddetto “post perfetto”. Mescola male questi ingredienti e otterrai solamente un post con qualche mi piace dai tuoi parenti di consolazione. E sono sicuro che tu non vuoi questo. Ma… come creare il mix giusto? La risposta è nei livelli di consapevolezza del tuo cliente! Ho spiegato che il processo di vendita è un imbuto, o in gergo tecnico un funnel. A seconda della fase del Funnel ti troverai davanti un suo specifico obiettivo. Se non ricordi quali sono le fasi del funnel non preoccuparti, perché puoi recuperare gli articoli sull’argomento: qui trovi l’articolo dedicato al ToFu, qui quello per il MoFu e qui quello del BoFu! Per questo un post per persone che conoscono da tempo la tua azienda sarà molto diverso da quello di potenziali clienti che hanno appena visto la tua attività. Facciamo un esempio pratico, e analizziamo i tre tipi diversi di post che potrebbe creare un negozio di abiti da sposa. Un post ToFu avrà lo scopo di portare potenziali clienti a mettere “mi piace” alla pagina, magari facendo vedere gli abiti durante il matrimonio di una cliente, o alla prova dell’abito. L’ideale sarebbe un bel video emozionante, che possa attirare le spose e spingerle a seguire l’azienda. Un post MoFu invece potrebbe spiegare tutta la cura e l’attenzione per i dettagli che l’azienda impiega nel preparare ogni particolare abito. Un dettaglio su un particolare tipo di tecnica, o un video per far conoscere le persone che lavorano dietro ogni vestito è ideale per abbattere la diffidenza e distinguerti dalla concorrenza. Un post BoFu potrebbe essere quello in cui la cliente può richiedere informazioni, magari mostrando un carosello di abiti autunnali, primaverili o estivi a seconda della stagione. Qualcosa che spinga le spose a pensare al loro giorno speciale e a contattare finalmente l’azienda! Un’altra strategia ottima è anche quella di creare di tanto in tanto un post corto, per far sfogare i veri fan della tua azienda che non aspettano altro che comprare! In questi post puoi chiedere un parere su un certo argomento, oppure pubblicare un contenuto che ti è stato inviato da uno di loro e far confrontare gli utenti tra loro. Nell’esempio degli abiti da sposa, un bel post con la recensione di una cliente o una domanda sul tipo di taglio di vestito preferito da chi segue la pagina può essere un ottimo modo per mantenere attiva la pagina e scaldare le potenziali clienti! E ora arriviamo alla questione spinosa: puoi riciclare dei post che hai creato

Trasforma le tue parole in soldi 26 – 6 modi per trasformare le tue Testimonianze in soldi

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Lo confesso: non vedevo l’ora di scrivere questo articolo. Nella mia esperienza personale a contatto con decine e decine di aziende nei settori più disparati ho visto tantissime situazioni in cui è stato mal percepito il valore di una recensione o una Testimonianza. C’è chi se la gode perché una recensione gli si gonfia l’ego. C’è chi conta il numero di recensioni (e gli si gonfia l’ego). E c’è chi quasi non ci fa caso, non fa nulla per averne sempre di nuove e migliori e crede che non siano da considerare uno strumento di vendita. …e poi ci sono quelli che, invece, trasformano le Testimonianze in soldi! Sono pochi, pochissimi, e DA OGGI STESSO tu puoi essere uno di questi. Ti basta leggere questo articolo e applicare tutto quello che ti dico. Non è nemmeno difficile. È solo una questione di consapevolezza: hai mai calcolato esattamente quanto vale una Testimonianza? Andiamo a scoprilo insieme! E se non hai letto i due articoli precedenti, utilissimi per cogliere a pieno il significato di questo, li trovi QUI e QUI!   Quindi rimboccati le maniche, prepara carta e penna e partiamo! Prima di tutto andiamo a vedere assieme in quanti modi puoi usare una testimonianza! #1 LA SEZIONE DEL SITO Magari ti sembrerà banale. Ma di questi tempi la maggior parte delle aziende ha le testimonianze sparse per il web. Sui Social, su Google, sotto i post, sotto gli articoli blog come commenti, così come nei commenti dei video su YouTube. E magari anche tu TripAdvisor! Questo è un bene, ovviamente. Ma questo determina anche che hai una cosa nuova da fare, che magari fino a ieri non hai mai fatto. Devi avere una sezione del tuo sito che raccolga TUTTE le tue testimonianze e che venga aggiornata periodicamente. E non solo! Quelle migliori (quelle fatte meglio o quelle di clienti più autorevoli) le metti in primo piano sul sito, facendo in modo che chi sfoglia la tua home, anche come primo approccio, non possa non notarle!   #2 LA LANDING PAGE La Landing Page è una sorta di “mini-sito” che ha uno scopo ben preciso: può essere raccogliere un contatto o vendere qualcosa, ma in entrambi i casi qui devi inserire le tue migliori Testimonianze! E se poi la Landing Page è lunga (come piace a me!) puoi inserirle anche in più punti! Qui ti do un consiglio: non metterne tante alla volta. Mi spiego: mentre io scorro la tua Landing Page è bene che io legga le Testimonianze, ma se me ne metti 10 in un unico punto mi annoierò. Piuttosto distribuiscile in due/tre punti diversi.   #3 I POST Le Testimonianze possono avere un ruolo attivo nella tua Comunicazione Online andando a colpire l’attenzione di potenziali Clienti che vedono il tuo post per la prima volta. Che siano scritte o video, vale lo stesso discorso: approcciare un nuovo potenziale Cliente con le parole di un cliente soddisfatto aumenta immediatamente la fiducia percepita. Anche qui, ti lascio un consiglio: fai in modo che fin dalla prima occhiata si capisca che stai mostrando una Testimonianza! Molto volte è proprio il riconoscere che sono le parole di un cliente che attira l’attenzione!   #4 I MATERIALI CARTACEI Ecco, questa è una di quelle cose che a volte sembrano far paura agli imprenditori. Mi spiego: se stai preparando un catalogo, una brochure, una rivista o altro che darai fisicamente al tuo cliente, perché non usare anche qui le Testimonianze? Ho ricevuto risposte di vario tipo. Da “sì, ma questo è un catalogo, che c’entra la testimonianza” a “no, dai, sembra che io mi voglia vantare” Nulla di più sbagliato! Se il tuo potenziale cliente sta sfogliando del materiale che tu gli hai inviato o consegnato, con tutta probabilità ha un interesse. E se ha un interesse si sta facendo delle domande. Prima fra tutte “ma sarà tutto vero quello che dice?”. Ecco a cosa servono le Testimonianze: sono potenti Elementi di Prova che ti rendono credibile!   E ora… vediamo altri due modi per usare le tue Testimonianze in maniera ancora più spinta, forte e unica:   #5 IL LIBRO Ebbene sì. Hai letto bene: un libro di Testimonianze! E qui le opzioni sono davvero molte (e te ne elencherò alcune). Prima, però, chiariamo a cosa serve: quando hai un buon numero di Testimonianze le metti assieme in un unico materiale e gli dai una forma estetica gradevole. Poi… lo dai ai potenziali clienti. Il tuo Libro delle Testimonianze, così, sarà il racconto di come decine e decine (o centinaia!) di persone si sono trovate benissimo con te! Di fronte ad un materiale di questo tipo, nessuno potrà avere dubbi sulla tua Promessa. Possiamo avere diverse forme Il vero e proprio libro. Che si capisce subito che è un libro di testimonianze. Che viene titolato “libro delle testimonianze” e venduto/regalato come libro delle Testimonianze. La raccolta dei “casi studio”, che però concentri particolarmente sulle testimonianze. In questo caso è utile perché il potenziale cliente interessato a comprendere gli effetti del tuo lavoro, si trova a sfogliare pagine su pagine di racconti di ottimi risultati direttamente da chi li ha ottenuti con il tuo prodotto o servizio. Le “storie di”. Cioè un libro dove vengono narrate le storie dei tuoi clienti. Di cosa facevano prima di comprare da te, che problemi avevano. E di come tu li hai risolti egregiamente. Qui la Testimonianza viene proprio camuffata da storia, racconto personale.   #6 L’ESPOSIZIONE All’interno dei locali della tua attività, esattamente dove transitano e sostano i tuoi clienti, puoi appendere al muro delle stampe, naturalmente ben fatte, con le tue migliori Testimonianze. Sì, so cosa stai pensando: non l’hai mai visto da nessuna parte. Eppure… ti posso garantire che quei pochi che hanno avuto la prontezza di mettere in pratica questa indicazione ne hanno tratto grandi vantaggi immediatamente! Provare per credere: se hai qualche dubbio… fallo subito. Ora. Prova… e poi scrivimi nei commenti cosa è successo!   E in ultimo…   #7 IL

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