Costruire il tuo sito attira-clienti: 4 migliori CMS
Costruire il tuo sito attira-clienti: da dove iniziare Cos’è un CMS 4 migliori CMS Il CMS più adatto a te Ciao! Eccoci qui ad un nuovo appuntamento con la rubrica del Fabbro del Web, dove troverai tutto ciò che ti serve per costruire il tuo sito web in autonomia, senza dover lanciare il pc dalla finestra! Creare un sito web è ormai una necessità per qualsiasi attività, che si tratti di una piccola, media o grande impresa, un’organizzazione no profit o un professionista freelance. Ma una volta capita la sua importanza, spesso è difficile capire da dove cominciare! La prima cosa di cui hai bisogno sono un hosting e un dominio. Se ti sei perso i miei articoli su questi argomenti, ti consiglio di andare subito a leggerli! Qui trovi quello sui domini e qui invece quello dove parlo di hosting. Una volta fatti questi passaggi, la situazione è questa: il dominio è l’indirizzo del tuo ufficio, l’hosting invece è il tuo ufficio stesso. Ora però devi personalizzarlo. Come? Lo scoprirai leggendo questo articolo! Quando si decide di creare un sito web, ci sono molti strumenti in grado di aiutarti a crearne uno, anche se non sei un programmatore web. E oggi scopriremo insieme un esempio di strumenti utilissimi per riuscire in questa impresa! Il mondo dei CMS: costruire il tuo sito web senza essere un mago del codice! Immagina di voler creare un ufficio tutto tuo: hai l’aiuto di architetto che ti semplifica enormemente il lavoro, e tu devi indicare soltanto l’elemento di arredo che più ti piace e la sua disposizione. Facile da immaginare, vero? Ecco, i CMS (Content Management System) funzionano più o meno allo stesso modo, permettendoti di creare un sito web senza dover scrivere una sola riga di codice! In questo articolo, oltre che a spiegarti cos’è un CMS ti aiuterò a scegliere quello più adatto alle tue esigenze. Preparati a scoprire un universo di possibilità, dove creatività e tecnologia si incontrano per dare vita alla tua presenza online! Ovviamente se hai dubbi o domande, non dimenticare che puoi lasciare un commento qui sotto 🙂 Che cos’è un CMS? Il tuo alleato per un sito web fai da te Un CMS (Content Management System) è un sistema per la gestione dei contenuti. In parole semplici, è come un pannello di controllo che ti permette di creare, modificare e pubblicare i contenuti del tuo sito web in modo facile e intuitivo, senza bisogno di essere un esperto informatico. Pensa al CMS come un architetto del tuo sito web: in pochi passi, puoi aggiungere pagine, inserire testi, immagini e video, proprio come se stessi arredando la tua stanza con armadi, scaffalature ed apparecchi elettronici vari. E la parte bella? Ogni CMS offre diverse configurazioni, per adattarsi al meglio alle tue esigenze e al tipo di sito web che hai in mente. Tutto chiaro? Bene! Se invece hai avuto difficoltà, non preoccuparti, ricorda che puoi sempre scrivermi un commento qui sotto Proprio come un negozio di mobili propone diverse tipologie di armadi, tavoli e sedie, anche il mondo dei CMS offre un’ampia scelta di soluzioni, ognuna con i suoi punti di forza. Diamo un’occhiata ai principali CMS e scopriamo quale si adatta meglio alle tue esigenze: 1. WordPress: il CMS versatile per tutti Pensa a un sistema di scaffalature componibile, adattabile a qualsiasi esigenza e gusto. Proprio come WordPress, un CMS flessibile che si configura come un sistema di scaffalature virtuali, dove ogni modulo è un nuovo ripiano da sfruttare. WordPress, come il sistema di scaffalature, offre una vasta gamma di temi e plugin, i tuoi “moduli” virtuali, che ti permettono di organizzare e personalizzare il tuo sito web in ogni modo possibile. Che tu voglia creare un blog ricco di contenuti, un sito web aziendale professionale o un eCommerce efficiente per vendere i tuoi prodotti, WordPress.org è la soluzione ideale. Infatti che tu voglia creare un blog, un sito web aziendale o un eCommerce, WordPress.org fa al caso tuo. Se hai già letto l’articolo precedente, sai che esistono due versioni di wordpress. Se invece non l’hai già fatto, corri subito a leggerlo qui! WordPress è principalmente gratuito, ci sono alcune funzioni specifiche che però sono a pagamento. 2. Joomla!: il CMS intermedio Se ti piace personalizzare tutto e sei già più pratico nel mondo dei siti web, Joomla! potrebbe essere il tuo CMS ideale. Joomla, così come WordPress, è come un sistema di scaffalature componibile e adattabile, ma puoi cambiare anche il colore e la forma, quindi puoi personalizzarlo ancora di più! Offre maggiore flessibilità e potenza rispetto a WordPress, permettendoti di creare armadi su misura e di sfruttare al meglio lo spazio. Ma attenzione, richiede di esperienza in più per essere utilizzato al meglio. Anche Joomla, così come WordPress, è principalmente gratuito, ma con funzioni aggiuntive a pagamento 3. Drupal: il CMS per esigenze complesse Drupal è come un armadio professionale: robusto, sicuro e altamente personalizzabile. Perfetto per grandi armadiature che richiedono prestazioni elevate e organizzazione impeccabile. Se hai un budget importante e esigenze tecniche complesse, Drupal potrebbe essere la scelta giusta per te, nonostante esso sia gratuito. Solitamente viene scelto per progetti molto complessi, come siti di grandi aziende o multinazionali, perciò fossi in te ci penserei due volte prima di iniziare un progetto con Drupal In sostanza, ti sconsiglio di utilizzare questo CMS se sei alle prime armi, diciamo che puoi tenerlo in considerazione soltanto se sei un esperto programmatore web. 4. Wix: il CMS per chi ha fretta Se hai bisogno di un armadio pratico e veloce da montare, Wix è la tua soluzione. Con un sistema di montaggio intuitivo e una vasta gamma di moduli preimpostati, puoi creare un armadio funzionale in pochissimo tempo, anche se non sei un esperto di bricolage. Però fai attenzione, non puoi aspettarti di creare un sito complesso con Wix: questa è la soluzione adatta solo se hai
Guida alla grafica aziendale 3: la palette colori
Indice: Cos’è una palette colori? Perché è importante avere una palette colori? Il punto di partenza per creare una palette colori Alcune regole che ti saranno utili Quando il colore diventa un marchio registrato Ciao, bentornato per un nuovo appuntamento della rubrica dell’Alchimista! Io sono Martina, l’Alchimista del Web e oggi ti svelerò i segreti per scegliere una palette colori perfetta per la tua identità visiva. Il mio caffè macchiato è pronto, e tu? Andiamo? Iniziamo dalle basi. Cos’è una palette colori? La palette è quell’insieme di colori che andranno a caratterizzare la tua visual identity, dal logo, ai social, al packaging e tutto quello che riguarda la tua comunicazione online e offline. Scegliere i colori per la tua visual identity è un’operazione estremamente importante, una scelta che non può essere fatta a caso. Infatti, è dimostrato che più dell’80% dei consumatori viene influenzato dal colore al momento dell’acquisto. Quando si parla di colori non esiste una risposta univoca, tutto dipende dalla percezione soggettiva, il significato dei colori cambia a seconda del target di riferimento. Basti pensare che in Giappone il colore legato al lutto è il bianco, esattamente l’opposto rispetto al nostro. Quindi prima di fare questa scelta è importante tenere in considerazione la psicologia dei colori, cosa trasmettono e cosa rappresentano per il tuo pubblico. Prova a pensare ai loghi dei fast-food o app di delivery, non noti che sono quasi tutti accomunati da colori caldi? Prevalentemente il rosso, che stimola l’appetito, l’arancio e il giallo che esprimono positività e convivialità. Non è un caso. Un altro esempio sono i prodotti naturali, quelli che vogliono passare il concetto di biologico ed enfatizzare il legame con la natura, hanno tutti colori che richiamano alla terra, il verde, il marrone, alcune volte il giallo per riprendere il sole. Fa tutto parte della psicologia del colore, il Sarto ha scritto un articolo su quanto i colori e i loro significati influiscano sulle vendite. Per leggerlo non devi fare altro che cliccare qui. Ma ora torniamo a noi. Perché è importante avere una palette colori? Come ti ho già detto, l’acquisto è fortemente influenzato dai colori. Siamo abituati ad essere circondati da centinaia di packaging con colori diversi e anche se non ce ne accorgiamo, quando dobbiamo comprare il nostro shampoo preferito ci basta dare un’occhiata veloce ai colori sugli scaffali per individuarlo immediatamente. Il colore è uno degli elementi più importanti per un brand, perché ne facilita la memorizzazione. Vogliamo fare un esperimento? Pensa ad un colore per ognuno di questi brand: Cocacola, Facebook, Spotify. E’ stato facile, vero? Ecco perché la scelta dei colori è un passaggio fondamentale per la tua azienda, perché il colore oltre ad essere un elemento estetico è in grado di catturare l’attenzione, di differenziarti e renderti memorabile per il tuo Cliente su Misura. Il punto di partenza per creare una palette colori Devi sapere che quando arriva la bella stagione passo ore e ore a camminare con le cuffiette nelle orecchie ed è proprio in questi momenti che mi accorgo di quanto la natura sia una fonte inesauribile di ispirazione, soprattutto per i colori… Sotto gli occhi abbiamo infinite palette colori, il verde degli alberi con l’azzurro del cielo, il colore della sabbia con il bianco e il rosso degli ombrelloni…milioni di esempi solo uscendo di casa. Quando vedo un abbinamento che mi colpisce tiro fuori il telefono e scatto una foto, poi con Adobe Capture seleziono i colori. Ed ecco qui il frutto delle mie passeggiate. Ma non è finita qui: per la tua palette hai infiniti elementi da cui prendere ispirazione, l’arte, il cinema, la musica. Allora come trovare i colori giusti tra tutte queste sfumature? La prima cosa da ricordare è che non bisogna esagerare: una palette colori che funziona solitamente non ha troppi colori. Perché, appunto come dicevamo prima, ogni colore esprime un’emozione diversa, quindi usandone troppi si rischia di mischiare troppi messaggi diversi tra loro. L’ideale è creare una palette formata da massimo 5 colori. Se 5 colori ti sembrano troppi, perché tu avevi pensato ad un colore singolo per vestire il tuo brand, non preoccuparti. Esistono anche delle palette monocromatiche! Paypal ad esempio ha una palette monocromatica, usa due diverse tonalità di blu per la sua comunicazione. Abbiamo parlato di un massimo di colori, ma c’è un minimo? In realtà no, ci sono brand che usano un solo colore o al massimo due. Io personalmente ti consiglio di usarne tre, primario, secondario e un colore a contrasto. In questo modo potrai gestire meglio la tua comunicazione, far risaltare dei concetti e giocare di più con forme grafiche e font. Tendenzialmente ci sono due approcci alla scelta dei colori per la tua azienda: – Scegliere colori simili ai tuoi concorrenti – Distinguerti, andando in una direzione completamente opposta. Se hai letto gli altri miei articoli e stai iniziando a conoscermi, saprai che la strada che ti consiglio è quella “inesplorata”. Perché se è vero che andando a scegliere dei colori simili ai tuoi concorrenti lo sforzo sarà minore, è anche vero che probabilmente faticherai a differenziarti da loro. Questo non significa che se stai aprendo un ristorante dovrai eliminare il rosso, l’arancio e il giallo, perché già utilizzati da altri. Dopotutto sono quelli i colori che richiamano l’appetito, ma potrai trovare una modalità diversa per utilizzarli, una sfumatura diversa, un colore a contrasto che risalti andando a creare una combinazione mai vista in quel settore. Ad esempio, nel 1999 quando è stato fatto il restyling del logo di Burger King è stato inserito il colore blu, un colore distante dai soliti colori dei fastfood. Eppure ha caratterizzato il suo logo fino a pochi anni fa, quando hanno deciso di tornare ad uno stile più retrò, ma questa è un’altra storia. Alcune regole che ti saranno utili Inizia scegliendo un colore principale, e poi potrai applicare un paio di regoline che ti aiuteranno ad utilizzare gli altri colori della palette al
Comunicazione Online che funziona: esempi pratici e storie di successo 3 – L’aria fritta che aumenta le vendite
Il tuo 1% differenziante è l’ingrediente segreto per aumentare il fatturato; Il caso del giorno è un elettrodomestico che lo ha usato per dominare il mercato; Scopri come trovare l’1% differenziante della tua attività per attirare più clienti! Lo so, lo ammetto: il titolo di oggi è una bella provocazione! Dopotutto, a nessuno piace sentirsi dire che vende aria fritta. Figurarsi usarla per aumentare le vendite. Tuttavia, esiste un esempio di Comunicazione Online che funziona che ti insegnerà che anche una cosa semplice come l’aria può diventare un potente strumento per aumentare le vendite! Te ne parlo tra pochissimo. Ma prima, una domanda: Cosa fa funzionare una strategia di Comunicazione Online? Il tuo 1% differenziante! Un elemento: Unico del tuo prodotto o servizio, che nessuno dei tuoi concorrenti può avere; Chiaro e semplice, che mostra in maniera chiara al tuo Cliente su Misura perché deve comprare da te; Comprensibile anche ai non addetti ai lavori. In altre parole si tratta della punta di diamante della tua impresa, che noi Sarti ci impegniamo a far brillare online per aiutarti ad attirare i clienti e raggiungere i tuoi obiettivi finanziari. Se vuoi saperne di più puoi semplicemente cliccare qui e richiedere subito la Consulenza su Misura con uno dei nostri Tutor. Ma forse, la terza domanda che ti stai facendo ora è: e quindi qual è esattamente il mio elemento differenziante? Già, perché avrai capito che parlare di qualità o di miglior prezzo non basta più! E anche se a molti non piace ammetterlo, i clienti raramente sono in grado di capire veramente la differenza tra il tuo prodotto o servizio e quello degli altri. Il tuo compito quindi è fargli capire perché scegliere la tua azienda è la cosa migliore che possano fare. E per capire come fare, nell’esempio di Comunicazione Online che funziona di oggi parlerò di un 1% differenziante davvero particolare. Come ho scritto nel titolo, oggi si parla di aria fritta! E nello specifico, delle friggitrici ad aria. Potenti forni ventilati con un mercato in grandissima crescita. Al momento il giro di affari di questi elettrodomestici è di 1.71 miliardi di dollari, ma per il 2030 ci si aspetta di arrivare a 2.84 miliardi di dollari. Eppure questo è successo negli ultimi anni, anche se questi apparecchi nel nostro paese erano in vendita già 20 anni fa! Nella rinascita di questi fornetti si trova l’esempio di Comunicazione Online che funziona di oggi. Quando erano state lanciate sul mercato, le friggitrici ad aria in Italia erano state presentate con il nome frittolose. Un nome poco efficace, per un semplice motivo: non spiegava in modo chiaro l’1% differenziante di questo elettrodomestico. Queste “friggitrici” in realtà di fritto hanno poco: l’unica cosa che hanno in comune con le loro cugine da fast food è la presenza di un cestello rialzato, che permette una cottura omogenea e croccante del cibo inserito all’interno. E lo fa proprio attraverso l’1% differenziante delle friggitrici, ovvero l’aria calda che viene sparata ad altissima velocità per cuocere i vari ingredienti! Una volta definito questo elemento, il meccanismo di Comunicazione Online che funziona ha iniziato a funzionare. Quindi per prima cosa cambia il nome: il concetto di frittolosa richiama troppo all’idea di unto, grasso, pesante. Si traduce il nome originale del prodotto: air fryer, ovvero friggitrice ad aria. Un nome che non solo mette in bella vista in modo chiaro l’1% differenziante dell’elettrodomestico, ma che richiama immediatamente alla sensazione di cottura leggera. Anche il Cliente su Misura del prodotto cambia completamente. Con la scelta di pubblicizzare online, l’attenzione passa dalle famiglie alla ricerca di cibo sfizioso a tutte quelle persone interessate a restare in forma. Nuovo nome, giusto Cliente su Misura… e il gioco è fatto! Si passa da: “Ma cos’è, un’altra friggitrice? Non mi serve, ne ho già una… e poi il fritto non lo faccio mica tutti i giorni!” A: “Con la friggitrice ad aria posso mangiare cibo che sembra fritto tutti i giorni, ma senza ingrassare o sporcare tutto d’olio!” Capisci la differenza? Stiamo parlando di un cambiamento totale di percezione del prodotto e di un aumento spaventoso delle vendite… solo grazie a un 1% differenziante ben spiegato! E ora, veniamo a te. Ovviamente non posso parlarti qui delle tua situazione nello specifico. Ma come ho già detto, qualunque sia il tuo settore, una cosa è certa: esiste qualcosa di unico in quello che fai, che nessun altro ha. E no, non c’entrano niente la qualità o il prezzo di quello che offri! Se non sai da dove cominciare, ti mostro alcuni spunti per trovare quell’1% che aumenta le tue vendite! Prodotti che usi: i componenti necessari per fare il tuo lavoro hanno caratteristiche particolari? Sono fatti completamente in Italia? Usi esclusivamente materiale autoprodotto? Si tratta di elementi che non si possono trovare da altre parti? Esempio pratico: hai un negozio di articoli naturali che usa cera e miele prodotti dalle proprie arnie? Ecco pronto un perfetto 1% differenziante, che nessun altro potrà mai avere! Modalità di erogazione del servizio: sei particolarmente veloce o particolarmente lento rispetto alla concorrenza? Che cosa differenzia i tuoi tempi di consegna del lavoro concluso rispetto agli altri? Come giustifichi il tempo di lavoro ai tuoi clienti? Esempio pratico: il tuo ristorante ci mette mezz’ora a portare i secondi a tavola, perché li prepari da 0? Punta su questo elemento come concetto di slow food unico, conquistando i tuoi potenziali clienti ed eliminando qualsiasi lamentela per le attese delle portate! Percezione dei clienti: le persone che hanno già comprato da te cosa dicono del tuo prodotto o servizio? Conoscere le impressioni di chi ha speso volentieri da te sarà un modo prezioso per capire come trovare nuovi clienti. Esempio pratico: i clienti del tuo albergo si sono complimentati per la silenziosità delle tue camere? Presentati ai tuoi potenziali clienti come l’Albergo della Quiete, perfetto per chi in vacanza vuole rilassarsi in un clima molto tranquillo! Come puoi vedere, bastano veramente poche domande per trovare l’1%