i Sarti del Web pubblicati su Panorama!

i Sarti del Web pubblicati su Panorama

Come puoi leggere dal titolo (e dalla copertina col mio faccione sopra) i Sarti del Web sono finiti su Panorama!   Ho pubblicato una foto sul mio profilo personale per celebrare l’evento e sono arrivate molte domande che riassumo per rispondere qui di seguito:   Che numero di Panorama è?   Il numero 19, uscito il 4 maggio 2022   Lo trovo in edicola?   È un settimanale quindi no, non lo trovi più in edicola Puoi fare richiesta dell’arretrato direttamente a Panorama ma non serve, qui di seguito ti lascio il testo integrale   Come è stato lasciare un’intervista su Panorama?   Ti dirò… allo stesso tempo emozionante e frustrante!   Ne parlo in questo video, più sotto il testo completo!     Dicevo… come è stato?   Emozionante perché è una testata a tiratura nazionale che esce praticamente DA SEMPRE, me la ricordo sin da quando ero piccolino e compravo le riviste in edicola per lasciarle nella hall dell’albergo, come passatempo per i clienti   Frustrante perché la carta è, ovviamente, un mezzo fisico con dei limiti   Per quanto i ragazzi della redazione, che ovviamente ringrazio anche qui, volessero darmi modo di esprimere il mio messaggio, le pagine sono contate e bisogna incastrare tutto   Mi hanno lasciato 43 caratteri per il titolo ed appena 1800 caratteri per il testo… compresi gli spazi!   Stava per venirmi un attacco di claustrofobia…   Mi sono sentito limitato a dir poco, costretto da una gabbia e impossibilitato ad esprimermi al meglio   Quando hai poche parole, poche battute per dire qualsiasi cosa… tutto rischia di diventare banale e scontato   Posso dire che è stata una sfida diversa dal solito ed il risultato puoi leggerlo tu   Di seguito eccoti l’articolo dei Sarti del Web apparso su Panorama e ricorda sempre, vestiti bene e prendi il web a mazzate!   Il Sarto         I Social: cura alla Crisi o soldi bruciati?     Nei primi 9 mesi del 2021 in Italia 6.700 imprese hanno dichiarato fallimento, un +43,6% rispetto al 2020! Per affrontare la crisi le aziende investono nel mercato Online ma è la scelta giusta? Lo abbiamo chiesto a Enrico Cecchini, imprenditore, autore di due libri sulla Comunicazione Online e fondatore dei Sarti del Web, una agenzia che cura la Comunicazione sul Web delle aziende.   “Ho una notizia buona ed una cattiva: la buona è che nel 2021 gli acquisti online valgono 39,4 miliardi di euro, un +21% rispetto al 2020. Quella cattiva è che pochissime aziende godranno di questo mercato in crescita! Oggi i consumatori si informano online PRIMA di comprare e questo annienta tutte le imprese fuori dal web! Sia chiaro, i Social sono uno strumento, non una soluzione, vanno utilizzati correttamente o diventano una perdita di soldi.   Mi occupo di vendita e strategie aziendali da oltre 15 anni e so che le prime reazioni di un imprenditore in crisi sono: tagliare sui costi, aumentare i servizi e cercare di vendere a più persone possibile, la tremenda ricetta per il fallimento! Prosperare con i Social è possibile: bisogna trovare un elemento differenziante che renda unica l’Azienda rispetto alla concorrenza, concentrarsi su quello per poi usare la Pagina Social Aziendale non come una vetrina ma come un canale di comunicazione bidirezionale per costruire coi clienti un rapporto di fiducia.   Solo allora si può vendere e fidelizzare il nuovo acquirente strappandolo alla concorrenza ed è per questo che ho creato il Metodo Comunicazione Su Misura e la mia azienda, i Sarti del Web: l’unica via per il successo, oggi, è una Comunicazione Online, sui social e su web, che sia totalmente personalizzata e basata su tecniche efficaci e sempre in evoluzione! Ho descritto questo metodo su isartidelweb.it”

È arrivato WordPress 6, ecco cosa c’è da sapere (e da fare) – parte 1

è arrivato wordpress 6 cosa fare

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Finalmente è arrivata la versione 6 di WordPress! Si tratta dell’ultimo dei 4 aggiornamenti “importanti” avviati nel 2021 dal team di sviluppo WordPress ed è, per l’appunto, definito “importante” perché riscrive molte funzioni del software precedente. In poche parole, questo significa che dovresti effettuare qualche operazione prima di aggiornare la versione WordPress in uso attualmente sul tuo sito per evitare malfunzionamenti. Proprio così: se schiacci subito il tasto per effettuare l’aggiornamento esiste il rischio che il tuo sito si spacchi, generando un’infinità di errori o compromettendone la struttura e/o la grafica. Quindi per adesso non farlo ancora! Don’t panic perché ti fornirò tutte le indicazioni del caso e ti presenterò tutte le funzioni principali della nuova versione per assicurarmi tu sia preparato al meglio a lavorare sul tuo sito dopo questo importante aggiornamento. Come prima cosa allora raccogli tutta la concentrazione che puoi e afferra una tazza del tuo caffè preferito: iniziamo! A cosa serve questo aggiornamento? …e in generale perché WordPress viene aggiornato in continuazione? 4 aggiornamenti importanti in un anno possono sembrarti tanti ma, credimi, non lo sono affatto per il software più utilizzato al mondo per la creazione e gestione dei siti web. Se utilizzi WordPress anche tu avrai sicuramente notato che spesso il sistema ti avverte di aggiornare temi, plugin e versione del software e ti sarai chiesto almeno una volta: “ma perché cavolo bisogna fare ogni volta tutti questi aggiornamenti?” Le risposte a questo quesito sono tante, ma la più importante è la seguente: per garantire più sicurezza al tuo sito. Devi sapere che esistono tanti malintenzionati sul web (chiamati HACKER) che inventano ogni giorno nuove tecniche per entrarti nel sito e rubarti tutti i dati. Se ti stai chiedendo: “ma perché degli hacker dovrebbero essere interessati proprio al mio sito?”, sappi che la domanda è sbagliata. Infatti non è che gli hacker vogliono per forza entrare nel tuo sito, in realtà probabilmente neanche l’hanno mai sentito nominare. Ma allora perché sei in pericolo? Sei in pericolo perché per entrare nei database dei siti gli hacker si avvalgono di software sofisticati in grado di bersagliare server e siti web a tappeto. Questi software altro non sono che algoritmi complessi programmati per rubare dati sfruttando le vulnerabilità dei server. Hai presente l’hosting su cui poggia il tuo sito? Molto bene. A sua volta, quell’hosting risiede in un server su cui sono contenuti tantissimi altri hosting (e quindi siti). Quando l’algoritmo di un hacker riesce a sfondare le difese del server su cui risiede il tuo sito, quest’ultimo è in pericolo. A questo punto l’ultima difesa del tuo sito sono gli aggiornamenti. Se le versioni dei temi, dei plugin e di WordPress sono obsolete, si alza drasticamente il rischio che un hacker lo buchi. A quel punto i dati sensibili dei tuoi utenti e dei loro metodi di pagamento sono in pericolo, così come la tua reputazione! Lasceresti mai i tuoi dati su un sito non sicuro? Io no di certo e non dovresti farlo neanche tu! Un’altro strumento con cui puoi difenderti sono i certificati SSL, ma ho già parlato abbastanza di questo argomento in un vecchio articolo che puoi recuperare facendo click qui. In che modo gli aggiornamenti incidono sulla sicurezza del tuo sito? Come ti dicevo, gli hacker lavorano costantemente al miglioramento dei loro algoritmi, rendendoli sempre più sofisticati. Di conseguenza, gli sviluppatori WordPress devono migliorare nel tempo il codice del software per renderlo più sicuro. Ti faccio un esempio scemo: se un ladro conosce bene i principali lucchetti in vendita in città, probabilmente si metterà a studiarli per capire come poterli aprire. A quel punto, chi progetta i lucchetti deve apportare delle modifiche per renderli più difficili da aprire. Capisci bene quindi che WordPress non deve mai smettere di aggiornarsi, ragion per cui ti invito al più presto di liberarti dai plugin e i temi che hanno smesso di farlo. Ma questo non è l’unico motivo (nonostante sia così importante) per cui WordPress si aggiorna, lo fa anche per migliorare ed estendere le proprie funzioni! L’obiettivo di WordPress è quello di semplificare sempre di più la realizzazione di siti web belli e funzionanti e di estendere questa pratica alla portata di tutti. Proprio per questo motivo l’ultimo aggiornamento riguarda nello specifico l’editor Gutenberg, nato per semplificare l’esperienza di sviluppo e sostituire il vecchio editor (chiamato “Classic”). Se utilizzi WordPress da pochi mesi stai utilizzando quasi sicuramente l’editor Gutenberg per realizzare le pagine del tuo sito, perciò val la pena capire cosa cambierà nella versione 6. Gran parte della community WordPress (perlopiù i vecchi utenti, quelli che lo utilizzano da qualche anno) hanno espresso più volte il loro dissenso verso questo editor preferendovi quello classico. Devi infatti sapere che è possibile scaricare il plugin gratuito “Classi Editor” per disabilitare Gutenberg e tornare ad utilizzare suo parente più attempato, e la maggior parte delle persone lo fa, ma come mai? A volte è una questione di gusti, spesso è una questione di tema. Ci sono temi, infatti, che funzionano meglio con il vecchio editor. Personalmente non utilizzo quasi mai l’editor Gutenberg perché ho iniziato col vecchio e funziona molto bene per quello che faccio di solito, tanto è vero che su questa rubrica qualche volta ti ho sconsigliato quello nuovo. Negli ultimi tempi, però, ho maturato questa idea: “è meglio se inizio a guardare a Gutenberg con più serietà perché il team di sviluppo ci sta lavorando di continuo e lo sta migliorando ad ogni aggiornamento. Prima o poi potrebbe permettermi di lavorare più facilmente e velocemente.” Ma non è solo questo, ho fatto anche un altro ragionamento e ho capito la direzione che WordPress ha preso per il futuro. Sono giunto alla conclusione, infatti, che quello che WordPress vuole realizzare è un editor in grado di poter modificare non soltanto pagine e articoli, ma l’intero sito web. Proprio così: molto probabilmente nel prossimo futuro avremo tra le mani un solo editor per gestire completamente la grafica

Trasforma le tue parole in soldi 36 – E ora che scrivo? Guida pratica per chi ha bisogno di idee per scrivere contenuti – Parte 7

Blog del Modellista265

È successo di nuovo. È bastato un attimo: un semplice piano editoriale per la pubblicazione di post giornalieri sulla pagina di una cliente dei Sarti del Web, di cui io sono Tutor.   Mi scrive: “Ciao Umberto, sto preparando il piano editoriale per il mese prossimo e, ti giuro, non so più che inventarmi. Mi puoi dare una mano a cercare argomenti? Mi sembra di dire al pubblico sempre le stesse cose”   Purtroppo non posso riportarti la risposta parola per parola, perché le ho parlato al telefono. Ma posso riportarti il concetto di fondo della mia telefonata. Che più o meno suonava così: “è il tuo cliente che non deve annoiarsi, non tu” Che, lo so, detta così suona male. Ma se continui a leggere scopri che questa è solo la dura e pura verità. Che ti piaccia o meno. Che MI piaccia o meno.   La tua Comunicazione Su Misura si basa su un concetto cardine: la tua Grande Idea. Se non sai di cosa sto parlando MANNAGGIATTÈ corri subito a rimediare cliccando su questo link! come avrai letto nella mia rubrica, ci sono tante altre cose da scrivere oltre alla Grande Idea, certo, ma tutto gira intorno ad un unico concetto cardine. La Grande Idea, appunto. E tutta la tua Comunicazione è null’altro che RIPETERE COSTANTEMENTE un concetto prendendolo da angolazioni diverse… e in modi diversi. Ed è proprio per questo che sto scrivendo questa rubrica a puntate, di cui questa è la settima, portandoti all’attenzione numerosi modi diversi per realizzare un testo di Scrittura Persuasiva… e non per veri e propri argomenti da trattare. Perché gli argomenti… sono la tua azienda e la tua Grande Idea!   Punto. Tutto il resto è contorno, colore. Necessario, ovviamente, ma è tutto al servizio della Grande Idea.   Detto questo, ho ovviamente sottolineato alla mia cliente che deve ripetere la sua Grande Idea e applicare la Scrittura Persuasiva. E che deve leggersi e studiarsi i miei articoli, così non avrà più alcun motivo per chiedermi aiuto, sarà autonoma e non si dovrà mai più scontrare contro quel Foglio Bianco. Poco dopo mi ha scritto che non vede l’ora di usare il modo numero #19, il RANCORE.   La gente è strana.   Quindi, ecco un buon motivo per andare avanti con questa lunga lista! Ora rimboccati le maniche, imbraccia carta e penna e preparati: oggi scoprirai altri quattro nuovi trucchi!   #21 I VIAGGI Ogni volta che viaggi – in qualunque luogo tu stia andando – hai una nuova storia da raccontare… e spesso ben più di una. E qualunque sia il tuo lavoro, qualunque cosa tu venda, in ogni viaggio che fai ci sarà qualche spunto per scrivere un testo. Non è difficile: sei immerso tutti i giorni nella tua azienda. Conosci a menadito ogni singolo millimetro dei tuoi locali. Ricordi ogni minimo passaggio di ogni procedura. Puoi trovare cose fanno pensare al tuo lavoro veramente OVUNQUE. Molte persone se ne dimenticherebbero. E forse anche tu. Questo è un problema risolvibile creandoti un promemoria: una foto, un appunto, come preferisci. Poi, ecco pronto un argomento per il tuo testo. E qui viene il trucco: racconta ANCHE che viaggio stai facendo e cosa, esattamente, ti ha dato quello spunto. Puoi – entro dei limiti, ovviamente – raccontare il tuo viaggio. Creare una storia interessante per il tuo lettore. E non serve che tu vada necessariamente a fare il giro del mondo in mongolfiera! Credimi: basta un viaggio qualunque raccontato bene e puoi ipnotizzare il lettore con le tue parole.   #22 I RETROSCENA La tua azienda – probabilmente – è frenetica. Ci sono sempre tante cose da fare. Progetti, iniziative, nuove idee da applicare. Possono essere nuovi lanci di prodotto, o un evento. O un’iniziativa interna, come può essere una giornata di team-building o la creazione del nuovo sito. Se ci pensi, probabilmente anche in questo momento la tua azienda sta facendo qualcosa di cui si può raccontare il dietro le quinte! Scrivere testi su quello che avviene all’interno della tua attività, lontano dagli sguardi dei clienti, è una modalità molto efficace per tenere alto l’interesse del tuo lettore: questo tipo di testi, infatti, appaga la naturale curiosità dell’essere umano. Tutti vogliono “spiare dalla serratura”. In questo modo tu permetti a chi ti segue di conoscere meglio la tua realtà, appassionarsi ai tuoi progetti, seguire le vicende che ti riguardano come fossero un racconto. Ma attenzione: non serve che tu stia facendo qualcosa di grandioso perché valga la pena raccontarlo! Anche un pranzo di lavoro, o una tua dipendente che diventa mamma, o anche solo come viene festeggiato il compleanno di una persona del tuo staff. Anche eventi e situazioni che possono sembrarti “banali” hanno un grande impatto sulla percezione che il lettore ha di te e della tua azienda.   #23 SPEZZA IL FLUSSO Se la tua Comunicazione Online è costante avrai un tono, un modo di fare, una tipologia di argomenti che tratti. In un modo o nell’altro, dopo un po’ che un lettore di segue, si instaura una “prevedibilità”. E questo è solo un bene! Più il tuo lettore “ti conosce” e ti vede come un punto di riferimento, più sarà appagato nel vedere una tua coerenza di modalità e argomenti. Ed è qui che puoi “svegliare” la tua curiosità pubblicando un testo COMPLETAMENTE DIVERSO dal solito. Tratta di argomenti mai trattati, scrivi in un modo diverso dal solito, racconta cose che non hai mai trattato prima! Questo “spezzare il flusso narrativo” ti aiuterà a tenere attivo il lettore, a incuriosirlo e a non annoiarlo. Tuttavia, è bene non abusarne: se usi questa modalità troppo spesso, la tua Comunicazione sembrerà incoerente e frammentata, facendo sentire confuso il tuo lettore. Se vuoi rompere un flusso, prima crea un flusso solido, riconoscibile e che risulti prevedibile.   Questa modalità si applica benissimo all’utilizzo delle immagini che accompagnano i tuoi testi, specialmente sui social. Mi spiego: immagina il tuo lettore che scorre la bacheca, cazzeggiando, come fa per

Scopri i modelli mentali giusti per raggiungere il successo!

Blog del Mastino255

Ti è mai capitato di parlare con qualcuno… e non capire perché la pensa in quel modo? Non parlo di opinioni sull’ultimo film visto, o sul loro pensiero sulla pizza all’ananas. Parlo del modo di vedere il mondo e di interpretare le cose. Spesso ci troviamo davanti persone che sembrano vivere in una realtà completamente diversa dalla nostra, e non sappiamo il perché. Il fatto è che dietro la visione del mondo di queste persone (e anche della tua) si nasconde un particolare meccanismo della mente umana. Qualcosa che può diventare un terribile “difetto di fabbrica”, o trasformarsi in un alleato prezioso per la tua crescita personale. Scopri come sfruttare questo meccanismo per diventare un imprenditore migliore, capire a fondo la mente dei tuoi clienti, e in generale per comprendere alcuni comportamenti umani che ai tuoi occhi sono senza senso! Il posto da cui partire è il motore di tutti i pensieri: il cervello umano, e per la precisione il suo modo di lavorare ed evolvere. Con una vita media di circa 80 anni, i secoli e secoli di storia umana ci sembrano un’infinità di tempo. Ma la verità è che si tratta di un periodo relativamente breve, soprattutto quando parliamo dell’evoluzione fisica della nostra specie. Per questo durante la nascita delle società e l’aumento delle abilità da usare per sopravvivere ogni giorno, il nostro cervello si è trovato davanti a un enorme problema: una gigantesca massa di informazioni da gestire. Ogni giorno ci troviamo davanti a: Un mondo in crescita, in cui facciamo scoperte continue Decine di interazioni sociali, fondamentali per vivere nella società Valanghe di emozioni e sensazioni da capire per stare bene Un’enorme quantità di dati da processare… e un cervello con capacità limitate per gestirle tutte. Per aiutarci a sopravvivere, la nostra mente ha dovuto trovare in fretta una soluzione, e questo ha portato alla nascita dei modelli mentali! Vere e proprie scorciatoie nel nostro modo di pensare, create dal cervello con uno specifico obiettivo: farci risparmiare energia. Immagina la situazione più banale del mondo: una fila al supermercato. Se non avessimo i modelli mentali, questa situazione sarebbe complicata.  La fila non esisterebbe: tutti proverebbero ad ammassarsi davanti alla commessa, ci sarebbero continui conflitti… e sicuramente comprare un chilo di mele e del pane sarebbe decisamente molto più difficile! Il modello mentale legato a questa situazione però ci insegna che se più persone vogliono andare nello stesso posto, allora si crea una fila. Quindi quello che dobbiamo fare è trovare l’ultima persona della coda e metterci dietro di lei. Ovviamente questo è un modello mentale molto semplice, ma in realtà ne esistono di tantissimi tipi, nati dalle tue esperienze personali, che generano le tue opinioni sul mondo che ti circonda. Questo è il motivo per cui a volte trovi persone che la pensano come te, e altre volte ti scontri con opinioni molto diverse dalla tua. A questo punto forse ti stai chiedendo: d’accordo, ma questi modelli mentali possono aiutarmi a crescere come imprenditore oppure no? La risposta dipende moltissimo dal tipo di modello di cui parliamo. I modelli mentali in alcuni casi possono spingerti a osservare il mondo che ti circonda senza notare le sfumature. Per questo potresti restare bloccato per anni, senza saperlo, verso un nuovo stadio della tua crescita personale, oppure in quella aziendale. Oppure i tuoi modelli mentali possono urlarti che è pericoloso prendersi qualsiasi tipo di rischio, o convincerti a procrastinare su un nuovo progetto che sarebbe fondamentale per la tua crescita. Un modello mentale negativo è come un gas velenoso e inodore. Tu sei convinto che tutto vada bene, ma in realtà ti stai lentamente avvelenando, e impedendo di arrivare a grandi risultati. Ma… non disperare. Se è vero che alcuni di questi modelli sono molto pericolosi, altri sono alleati preziosi per la tua scalata verso il successo. Dopotutto, il cervello non è una macchina crudele, e non vuole certo impedirti di crescere: i meccanismi al suo interno servono a semplificare la vita, e in alcuni casi possono essere un aiuto fondamentale. I modelli mentali giusti ti permettono di prendere decisioni più in fretta, di vedere le cose nel modo migliore, di usare il tuo tempo senza sprecarlo come fa la maggior parte delle persone. Sicuramente hai già dei modelli mentali che ti stanno permettendo di fare i primi passi verso i grandi risultati che desideri. Ne sono certa, perché altrimenti non avresti la tua azienda… e non saresti qui a leggere per scoprire come aumentare il tuo valore! E proprio per questo, ho deciso di svelarti un segreto. Puoi scegliere di imparare modelli mentali nuovi, in modo da costruire una crescita nella giusta direzione. Come una persona che sceglie di cambiare alimentazione, i modelli mentali giusti nutriranno la tua mente e ti daranno la forza di raggiungere grandi risultati. Abbandonando i modelli mentali sbagliati invece smetterai di appesantirti, e toglierai tutti gli ostacoli fra te e il tuo obiettivo! E inoltre… non dimenticare che questi modelli sono anche dentro la mente dei tuoi clienti. Conoscerli a fondo ti permetterà di avere un vantaggio straordinario rispetto alla concorrenza, e far sentire capite le persone che comprano da te. Scopri i modelli mentali dei tuoi clienti, impara a usarli nella tua comunicazione.. e ti troverai circondato da fan adoranti, pronti ad avere il tuo prodotto o servizio a qualsiasi prezzo! Ora che hai scoperto cosa sono i modelli mentali e quello che possono fare per te e la tua impresa, probabilmente scalpiti dalla voglia di scoprire QUALI sono i modelli mentali da conoscere per avere successo. E parlerò di questo argomento… ma non oggi. Nelle prossime settimane, concentrerò la rubrica del Mastino su una vera e propria guida ai modelli mentali. Scoprirai quali devi evitare, quali sono fondamentali per la tua crescita come imprenditore, quali riempiono la testa dei tuoi clienti… e come usarli per riuscire a farli innamorare del tuo prodotto o servizio! Per non perdere neanche un capitolo della guida, clicca subito QUI SOPRA: mercoledì prossimo, alle 7

5 trucchi per non far ammalare il tuo sito – parte 3

5 trucchi per non far ammalare il tuo sito parte 3

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Questa è la parte conclusiva di un articolo più ampio. Puoi raggiungere la parte introduttiva facendo click qui e la seconda parte facendo click qui. Nelle scorse settimane ti ho parlato di temi e plugin e di come gestirli al meglio sul tuo sito per evitare di comprometterne le funzionalità sul lungo termine. Questi primi 2 trucchi per non far ammalare il tuo sito, in verità, sono incompleti. O meglio, sono da ritenere completi soltanto con l’utilizzo degli altri 3 trucchi di cui voglio parlarti oggi. In effetti gestire con successo un sito WordPress non significa soltanto prestare attenzione a due o tre elementi che lo compongono, ma adottare tutta una serie di buone abitudini e mantenerle nel tempo. Voglio dire che gestire al meglio i plugin del tuo sito non ti porta da nessuna parte se, ad esempio, continui a riempirlo di roba inutile e dannosa. I 5 trucchi di cui è composta questa guida sono pensati proprio per aiutarti a creare e mantenere nel tempo delle sane abitudini per salvaguardare la salute del tuo sito, perciò assicurati di sfruttarli tutti e di non sottovalutarne nessuno. Sto per svelarti gli ultimi 3, perciò adesso raccogli la concentrazione e afferra una tazza del tuo caffè preferito! 3. Non riempire il tuo sito di roba inutile Il titolo di questo trucco è un po’ vago, lo so. Forse ti aspettavi qualcosa del tipo “non riempire il tuo sito di plugin” o “non riempire il tuo sito di immagini pesanti”. Il fatto è che ogni imprenditore può avere delle necessità diverse, perciò tenderà a riempire il proprio sito di cose inutili diverse rispetto a quelle degli altri. Quali sono queste cose inutili? Si tratta soprattutto di funzioni di troppo, cioè funzioni di cui il tuo sito non ha realmente bisogno. In particolare voglio prendermi un po’ di spazio per soffermarmi sui plugin di caching perché sono estremamente consigliati dalla maggior parte dei presunti esperti WordPress sul web. Se gestisci un sito WordPress, molto spesso ti sarai imbattuto in un blog pronto a darti la soluzione più rapida alla domanda: “cosa faccio se il mio sito WordPress è lento?”. Non ti è mai capitato? Ti invito a scrivere subito sulla barra di ricerca Google questa frase: “cosa fare se WordPress è lento”. La risposta che ti verrà fuori è “ecco alcuni plugin per velocizzare un sito WordPress” con tanto di lista. Non so come mai, ma questa idea che dei plugin possano velocizzare un sito è ampiamente diffusa nella community WordPress. Sono certo che se affiderai il tuo sito ad una web agency o a dei professionisti chiedendogli di velocizzarlo la prima cosa che faranno è installare un plugin di caching come W3 Total Cache (il più famoso). Ecco, questa è la tipica cosa che mi fa venire voglia di prendere il martello e andare in giro a spaccare pc. Cioè… un sito è lento e per velocizzarlo ci butti su l’ennesimo plugin? Bada bene: non me ne frega niente di parlare male di W3 Total Cache e affini, in determinati casi questi possono davvero migliorare le prestazioni di un sito WordPress, ma non fanno miracoli. Anzi, molto spesso accade il contrario. Il punto è: il tuo sito è lento perché è pieno di m***a, quindi prima di installare qualsiasi plugin puliscilo a dovere! Anche perché se il tuo sito è lento le opzioni sono 2: c’è troppa roba (e la maggior parte è sicuramente inutile); l’hosting su cui poggia il tuo sito è vecchio come il cucco o semplicemente è dozzinale. È vero, prima di cancellare cose potresti comprimere tutte le immagini e hostare i tuoi video su YouTube anziché direttamente sul sito, però non rimandare oggi le pulizie che dovrai comunque fare per forza domani! Mi spiego meglio: oggi il tuo sito è lento, perciò comprimi tutte le immagini e diventa più reattivo. Passano i mesi e il tuo sito è lento di nuovo perché non hai perso la cattiva abitudine di riempirlo di cose inutili, perciò decidi di installare W3 Total Cache e la situazione migliora leggermente. Passano altri mesi e il tuo sito è lento di nuovo perché come sempre lo riempi di roba inutile e… adesso cosa fai? Te lo dico io cosa fai: ti rivolgi ad un’agenzia e spendi un sacco di soldi. E l’agenzia come risolve il tuo problema? Prende il tuo sito, lo piazza su un server costosissimo e sei costretto a pagare manutenzione e server a vita. E tutto questo perché? Semplicemente perché hai continuato a riempire il tuo sito di m***a, tipo plugin di caching e funzioni stupidissime! Impara da subito a mantenere il tuo sito pulito e fatti costantemente questa domanda: “questa funzione migliorerà la navigazione del mio cliente su misura/gli faciliterà gli acquisti?” Se la risposta è no lasciala perdere. Insisto molto su questo punto perché la maggior parte degli imprenditori punta sempre a pompare il suo ego e non si mette mai nei panni di chi naviga il sito. Sai quanto pesa l’ultima versione di WordPress? Meno di 20 megabyte. In breve, pesa meno di un video di 5 minuti in alta definizione. Probabilmente tutto il meccanismo che fa funzionare il tuo sito web pesa meno della fotogallery inutilmente abnorme che esponi con vanto sull’homepage. Fidati del Fabbro e lascia perdere i plugin di caching e tutti gli altri trucchetti simili se tieni davvero alla salute del tuo sito. 4. Impara a riconoscere la struttura di file e cartelle che compongono un sito WordPress Devi sapere che WordPress, come tutti i programmi che installi sul tuo pc, è composto di file e cartelle che ne permettono il funzionamento. I file contenuti all’interno delle sue cartelle sono scritti con del codice che, detto in modo semplice, tira giù dal database le informazioni del tuo sito. Queste informazioni riguardano le pagine, gli articoli, i prodotti, gli utenti del tuo sito e altro ancora. Non mi aspetto tu conosca alla perfezione la struttura di WordPress

Trasforma le tue parole in soldi 35 – E ora che scrivo? Guida pratica per chi ha bisogno di idee per scrivere contenuti – Parte 6

Blog del Modellista195

Modellista, ma quanto dura ‘sta guida?   Ecco cosa mi hanno detto alcuni lettori nelle ultime settimane. Eh, lo so. Dura da un pezzo. E non accenna a fermarsi. Ma c’è un motivo, e te lo spiego subito: solitamente chi insegna Scrittura Persuasiva ti dice che con un paio d’ore di corso e mezzo libro diventi un boss senza rivali. Ti basta pochissimo e BAM, sei un dio della vendita per iscritto. Fidati di uno che quella roba l’ha provata tutta: non è vero niente. Per diventare un vero asso della Scrittura Persuasiva, capace di trasformare ogni tua parola in banconote che piovono nel tuo conto in banca, devi sudare sette camicie. Anche otto, a dirla tutta. E io so bene cosa vuol dire quando hai studiato come un matto scellerato, hai scritto per ore e ore fino a che la tastiera non ha chiamato il telefono azzurro e ti senti di aver dato tutto, di non avere più risorse. È un momento terribile. Quell’istante in cui pensi che hai sbagliato tutto nella vita. Che ogni tuo progetto è una fuffa. Che continuando su questa strada finirai sotto un ponte perché non sai fare più nulla. Ogni tua prospettiva di successo è andata ad arenarsi. Vedi solo il bianco del foglio e il dolore di non avere più parole. Devastante, quanto necessario. Perché, vedi, bisogna proprio passare proprio da lì. Da qual momento in cui hai il foglio bianco di fronte ai tuoi occhi, vuoto e triste, e NON HAI IDEA di cosa scrivere. Fino a quel giorno, sarai solo un apprendista. E solo se supererai quel giorno, diventerai un vero Maestro.   Perché quello è lo spartiacque: o molli, o sei sulla tua strada giusta.   Se credi di far parte del secondo gruppo, se anche tu, come me, senti di avere la scrittura nel sangue, allora ecco che quello che stai per leggere diventa subito VITALE per il tuo futuro. Vuoi vincere anche tu la sindrome da Foglio Bianco? Allora rimboccati le maniche e imbraccia carta e penna. Siamo solo al punto 17.   #17 ATTACCO AL NEMICO Scegli un nemico. Sceglilo ben definito. E poi attaccalo, senza pietà, senza paura, apertamente e direttamente. Questo genere di testi è molto potente sia per attrarre attenzione, sia per creare due fazioni distinte: o con me o contro di me. Questo genere di esposizione della tua opinione è estremamente efficace: molti si aggrapperanno alla tua opinione, la penseranno esattamente come te, ti vedranno come un idolo, un eroe coraggioso e determinato. E altrettanti, invece, saranno in pieno disaccordo con te, ti odieranno e diranno che non capisci nulla. Non male, vero? Lo so, stai pensando “ma Modellista, perché dovrei essere contento di essere odiato?” Beh, non c’è nulla di più potente dell’essere polarizzanti e divisivi. Ma non è questo il momento per parlartene. Ci sono più di 200 video del Sarto che ti insegnano queste cose, e puoi trovarli tutti sul nostro canale YouTube, che trovi CLICCANDO QUI! Qui ti basti sapere che se dividi il tuo pubblico in “con me” e “contro di me”, vendi di più. Ma come si sceglie il nemico? Beh, c’è più di un modo, ma di sicuro uno dei più efficaci sta nello scegliere qualcuno (un’azienda concorrente, un personaggio famoso, una istituzione) che abbia qualcosa di diametralmente opposto a te e alla tua azienda… …e picchiare duro proprio sulle differenze. Il Sarto, ad esempio, lo ha fatto con Montemagno in diversi suoi video… valli a cercare, se non li hai visti. Io, personalmente, li adoro.   #18 SUPER POSITIVO Hai presente quando ti svegli super carico con la voglia di vivere che sprizza da tutti i pori e un’energia puoi spaccare il mondo? Ok, magari è troppo. Però, siamo sinceri: ogni tanto ci piace trovare una grande positività, un ottimismo sensato, che ci spinge a vedere di fronte a noi un futuro roseo! Ecco, questo lo puoi TRASMETTERE con i tuoi testi! Parlo di storie motivazionali,  riflessioni su citazioni di persone di successo o famose, espressioni di idee personali… l’importante è che siano messaggi positivi, che diano speranza e ottimismo! Qui c’è un consiglio che forse in tanti non ti darebbero. Dopotutto, uno bravo a scrivere dovrebbe poter scrivere qualunque cosa in qualunque momento, no? Ma la verità è che a volte viene più facile, a volte meno. E in questo conta anche il tuo stato d’animo. Il testo super positivo viene meglio quando TU sei positivo! Se invece sei incazzato come una biscia, meglio se usi la modalità descritta al punto 19   #19 RANCORE Hai presente quando ti svegli incazzato con il mondo, che faresti a pezzi i comodini a morsi e vacilli tra il desiderio di rimanere a letto per sempre e la voglia di alzarti e fare esplodere qualcosa? Ecco: quello è il giorno giusto per tirare fuori al tua bile… con stile! Prendi tutta la tua frustrazione, il tuo odio per il genere umano, il tuo disprezzo per una determinata categoria di persone o per certe situazioni, e gettalo su carta… portando il tuo lettore (ancora una volta) ad amarti o a disprezzarti. E ti consiglio di scegliere solo ed esclusivamente qualcosa che ti fa DAVVERO girare i chitarrini, altrimenti non funziona così bene. E scegli dove possibile un argomento che sai che i tuoi lettori possono facilmente ritrovare nella propria esperienza, o quantomeno si sentano coinvolti. Per intenderci, se io oggi mi metto ad inveire contro il centro assistenza di Aruba, parlo ad un certo tipo di persone. Se invece sparo a zero sull’apericena (ma chi diavolo ha inventato sta roba senza criterio? Non bastavano aperitivo e cena?) colpirò altri tipi di persone. Quindi prendi tutto il tuo rancore, convoglialo sull’obiettivo e tira fuori la peggio versione di te. Ma attenzione: non deve essere semplicemente uno sfogo! Pur usando questa modalità, non devi MAI smettere di applicare tutte le Tecniche della Scrittura Persuasiva per portare i lettori a legarsi a te e alla tua azienda, a sentirsi

La pericolosa trappola di non cambiare!

Blog del Mastino185

“Ho sempre fatto così!” “Guarda che io mi sono sempre trovato bene in questo modo…” “Ah, ma questo è il metodo migliore, io lo uso sempre!” Queste sono le frasi che tutti abbiamo sentito almeno una volta nella vita. In alcuni casi si parlava di ricette di cucina, in altre di consigli per le relazioni. E in altri ancora, davanti a te avevi degli imprenditori con fatturato in perdita e aziende orientate verso il fallimento. La cosa peggiore è che questa mentalità viene vista come una cosa positiva! Chi pronuncia queste frasi le giustifica dietro parole come abitudine, o peggio ancora come tradizione. Oggi scopriremo perché devi CANCELLARE dal tuo vocabolario frasi come quelle che hai appena letto… a meno che il tuo desiderio non sia abbandonare la vita da imprenditore e chiudere per sempre le serrande della tua attività! Nel mio blog ho già parlato delle abitudini. Sono i meccanismi automatici del cervello umano, che hanno come principale obiettivo quello di farci risparmiare tempo ed energia quando si parla di certe azioni nel corso della nostra giornata. Alcune di queste abitudini sono cose estremamente positive, e possono davvero fare la differenza per la gestione della tua giornata. Ma altre abitudini possono diventare un vero e proprio veleno, che non solo ti impedisce di crescere con la tua azienda… ma ti convince anche che non cambiare sia la cosa giusta! Il cervello umano infatti detesta tutto quello che riguarda il cambiamento. Come in molti altri casi, anche in questo la mente non lavora in modo razionale, e a farla da padrone sono dei meccanismi di sopravvivenza di origine primordiale. Dietro una frase come “ho sempre fatto così e mi sono trovato bene” si nascondono una serie di pensieri inconsci di vario tipo. Il primo pensiero della tua mente è: non voglio sprecare energia. Fare qualcosa di nuovo significa inevitabilmente investire le tue energie per impararla, applicarla e perfezionarti. Il cervello lavora per farci sopravvivere il più a lungo possibile, e per questo quando ti trovi davanti a un cambiamento cerca di creare scuse e giustificazioni in grado di farti tornare al punto di partenza, evitando in questo modo di sprecare energie preziose. Il secondo pensiero inconscio della tua mente è: non voglio farmi male. Ovviamente questo è il pensiero primitivo, quello dell’uomo delle caverne in costante pericolo di vita. E in questo caso il pensiero si è evoluto in un mondo interessante: non siamo più costantemente minacciati, ma il meccanismo della mente è rimasto lo stesso. Il risultato è che ora l’imbarazzo, gli errori e i fallimenti sono visti come i nuovi pericoli da cui stare alla larga. Questo significa che davanti al rischio di cambiare ogni fibra del tuo corpo ti urla di fare attenzione, e cerca scuse irrazionali per non farti sbagliare! Questo è il pensiero che alimenta la vita della maggior parte degli esseri umani. Il problema è che tu non sei una persona qualunque. Sei un imprenditore. Questo significa che se ragioni sempre in questo modo non stai soltanto condannando te stesso a una vita priva di crescita… ma stai anche portando la tua azienda verso un baratro spaventoso. Forse ti sembra esagerato, ma la realtà è un’altra. Anche se tu resti fermo nelle tue posizioni, IL MONDO CONTINUA A EVOLVERE. Intorno a te c’è un fiume di concorrenza in costante crescita, che va avanti con un unico pensiero nella mente: quello di soffiarti i concorrenti e sopravvivere in un mercato sempre più competitivo. E in questa vera e propria guerra, anche i clienti cambiano. Non importa quanto il tuo prodotto sia unico e straordinario: da qualche parte c’è un’alternativa più economica, più veloce, più vicina o semplicemente più interessante. Questo significa che ogni giorno devi dare ai tuoi clienti una ragione per continuare comprare da te e non abbandonarti. In questo contesto, l’unico tipo di imprenditore in grado di restare aperto anno dopo anno è quello che riesce a evolversi nella giusta direzione. Quello che non si nasconde dietro frasi fatte, e che non usa la tradizione come una scusa per cambiare il suo modo di fare impresa. E io sono certa che tu voglia questo per la tua impresa. Per questo motivo, ho deciso di lasciarti un piccolo ma potentissimo esercizio.   Quando senti la spinta a fare le cose come sempre, pronta a buttarti giù e non far crescere la tua impresa… immagina di essere di fronte alla scelta del paguro. Esattamente: quel piccolo mollusco che cresce dentro una conchiglia. Durante il suo percorso di crescita, il corpo inizia a premere e spingere per uscire, e a quel punto il paguro si trova davanti a una scelta. La prima è quella di fare le cose come ha sempre fatto. Dopotutto, il cambio di guscio lo mette in pericolo. Il suo corpo molle è improvvisamente a portata dei potenziali predatori, e questo rischio potrebbe essere abbastanza per farlo restare dov’è. Il problema è che facendo così, presto la sua crescita si blocca. In questo modo, proprio come un imprenditore imprigionato tra le sue certezze, le sue sicurezze diventano una trappola dalla quale non può più uscire. Per questo, l’animale nella maggior parte dei casi decide di crescere e cambiare. In altre parole di adattarsi ai tempi che cambiano e muoversi verso nuove strade. Certo, non è sempre facile: trovare il posto giusto dove svilupparsi non è semplice. Ma una volta fatto, lo spazio per evolversi è tanto, così come le potenzialità per la sua crescita. E se scegli di comportarti in questo modo come imprenditore, non ci sarà limite al successo che raggiungerai! Per scoprire i passi giusti da fare per portare la tua azienda a grandi risultati, non devi fare altro che comprare il secondo libro del Sarto. Comunicazione su Misura – La strategia digitale che porta la tua azienda al successo, è pronto per aiutarti a comunicare nel modo migliore con i tuoi clienti, grazie ai consigli e le strategie consigliate dal Sarto in persona. Per mettere le mani sulla tua copia…

5 trucchi per non far ammalare il tuo sito – parte 2

5 trucchi per non far ammalare il tuo sito parte 2

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Questa è la seconda parte di un articolo più ampio. Puoi recuperarne la parte introduttiva facendo click qui. L’articolo della scorsa settimana è particolarmente importante perché ti insegna come installare una copia del tuo sito WordPress sul pc. Tale pratica è fondamentale per poter sperimentare sul tuo sito senza correre il rischio di romperlo definitivamente o danneggiare l’esperienza di navigazione offerta agli utenti. Proprio per questo motivo vorrei tu la utilizzassi anche per eseguire i trucchi di cui ti sto per parlare. Utilizzare un tema affidabile è un primo passo importante per curare la salute del tuo sito ma, come vedremo, non basta. Se possiedi un sito WordPress o leggi la mia rubrica da un po’, ti sarai accorto della potenza dei plugin e di come questi possono estendere le funzionalità del tuo sito in pochi click. Ebbene ti sbalordirà sapere che proprio i plugin possono essere estremamente dannosi per la salute del tuo sito. I plugin, infatti, vanno scelti e utilizzati sapientemente e spesso, dopo parecchio tempo, sostituiti. Ma come puoi capire quando arriva il momento di abbandonare definitivamente un plugin? E soprattutto quali sono le buone abitudini da adottare con questi strumenti a doppio taglio? Scopriamolo insieme nell’articolo di oggi… ma prima, come sempre, afferra una tazza del tuo caffè preferito! 2. Scegli dei plugin affidabili e sostituiscili/eliminali quando arriva il momento La maggior parte dei problemi di un sito web WordPress risiedono nei plugin in uso. Spesso anche un solo plugin può determinare la vita o la morte del tuo sito e devi essere in grado di riconoscere quelli potenzialmente pericolosi. Come si fa? Innanzitutto prima di utilizzarli sul tuo sito pubblicato online potresti testarli sulla copia presente all’interno del tuo pc. Proprio così: sulla copia locale del tuo sito puoi fare tutto quello che puoi fare normalmente online, come installare e attivare temi e plugin. La copia locale del tuo sito risponde allo stesso modo in cui risponderebbe l’originale online. In breve: se la copia del tuo sito locale non si spacca, molto probabilmente non si spaccherà neanche il sito originale. Di rado, invece, può capitare che il sito originale si spacchi. Non preoccuparti, per ora: riprenderemo questo punto e lo approfondiremo tra poco. Un’altra regola da osservare prima di installare un plugin è ricercare la sua pagina di supporto. Tutti i plugin (anche quelli gratuiti) hanno una pagina di supporto grazie alla quale i suoi utilizzatori possono segnalare eventuali problemi agli sviluppatori. Cosa devi fare sulla pagina di supporto? Devi assicurarti che gli sviluppatori rispondano frequentemente alle richieste di supporto. Se così non fosse, diffida del plugin e cercane un altro con le stesse funzionalità. Se hai testato il funzionamento del plugin e vuoi utilizzarlo comunque, fallo ma sappi che in caso di problemi potresti non ricevere aiuto da chi l’ha sviluppato. Può anche capitare che uno o più plugin che utilizzi da tanto tempo ad un certo punto smettano di funzionare o generino degli errori, come mai? Ma soprattutto come risolvere? Nella maggior parte dei casi basta aggiornarli all’ultima versione per permettergli di funzionare nuovamente. È buona abitudine infatti aggiornare tutti i plugin in uso frequentemente. Se però il plugin è già aggiornato all’ultima versione e continua a non funzionare cosa puoi fare? Prima di tutto dovresti controllare qual è la data di rilascio dell’ultimo aggiornamento. La data dell’ultimo aggiornamento risale a più di 4 o 5 mesi fa? Allora esiste la possibilità che il plugin sia stato dismesso e che il suo team di sviluppo l’abbia abbandonato. Se questo è il tuo caso, disinstalla il plugin e dimenticatene per sempre. Esiste invece la possibilità che questo non funzioni anche se è stato aggiornato di recente. In quel caso il problema potrebbe derivare da un conflitto di plugin. Collegati sulla bacheca della copia locale del tuo sito ed esegui questa operazione: disinstalla un altro plugin e osserva se quello interessato riprende a funzionare; se riprende a funzionare vuol dire che il problema è relativo al plugin che hai appena disinstallato. Non hai notato invece nessun cambiamento? Allora prosegui al punto 3; disinstalla un altro plugin ancora e così via finché non trovi quello che a quanto pare sta ostacolando il funzionamento di quello interessato. Cosa fare una volta individuato il plugin che genera un conflitto con quello interessato? Molto semplice: decidi quale tenere e sostituisci l’altro con un plugin con le stesse funzioni. “Ok Fabbro, però ho provato a disinstallare tutti i plugin lasciando attivo soltanto quello che mi interessa e non è tornato a funzionare. Da cosa potrebbe dipendere il problema?” Quasi sicuramente dal tema che stai utilizzando. Come ti avevo detto nella prima parte dell’articolo, esistono online dei temi che non riescono a funzionare con determinati plugin e viceversa. Per assicurartene fai così: sostituisci il tema in uso con un tema WordPress di default, ovvero uno dei 3 che trovi installati sul tuo sito da sempre. Adesso il plugin funziona? Se sì vuol dire che genera un conflitto con il tema e devi sbarazzarti di uno o dell’altro. Una buona abitudine da adottare per evitare conflitti tra temi e plugin e salvaguardare la salute del tuo sito è cercare di non installarne troppi. Se il tuo sito web ha un blog e poche altre funzioni cerca di non attivare più di 15 plugin. Nel caso in cui tu abbia un e-commerce puoi installare fino a 30 plugin. Come mai questa differenza? Di solito i temi WordPress compatibili con WooCommerce sono più sofisticati di quelli normali e sono sviluppati in modo da poter funzionare bene con la maggior parte dei plugin WooCommerce, soprattutto quelli più utilizzati. Inoltre, un sito e-commerce ha bisogno tassativamente di determinati plugin per funzionare meglio e vendere di più. Cosa puoi fare se stai sforando questo limite? Se sei fortunato e il tuo sito funziona come dovrebbe puoi lasciare i plugin dove sono, però sappi che ogni volta che ne installerai un altro rischierai di spaccarlo. Se noti un rallentamento pesante

Trasforma le tue parole in soldi 34 – E ora che scrivo? Guida pratica per chi ha bisogno di idee per scrivere contenuti – Parte 5

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Siamo giunti alla quinta parte (e non sarà l’ultima) di una serie di articoli che hanno l’unico obiettivo di svelarti uno dei più grandi segreti della Scrittura Persuasiva: NON HAI BISOGNO DI ESSERE UN CREATIVO PER AVERE OTTIME IDEE   Sì, lo so: abbiamo tutti quella fantasia che ci siano persone “nate per” fare una determinata cosa. Succede in tutti i campi: Ha la parlantina sciolta, ecco perché è un bravo venditore; Ha sempre amato leggere libri, ecco perché scrive bene; Ha la mente matematica, ecco perché è bravo ad organizzare il lavoro È sempre stato ambizioso, ecco perché raggiunge grandi risultati …e potrei andare avanti ore! siamo nati e cresciuti in un mondo che ci ha convinti che si nasca con una sorta di “destino” appiccicato addosso, magari voluto dalla nostra genetica, che ci rende capaci di fare cose che altri non sanno fare. O che ci rende impossibile raggiungere un certo traguardo perché “non siamo fatti per quella cosa”. Io, ad esempio, adoro cantare. Lo faccio continuamente: in casa, sotto la doccia, in auto. Solo che sono talmente stonato che chi mi sente prova un forte istinto omicida. E ricordo benissimo quando, da bambino, mi dicevano che non avrei potuto mai cantare. Pensa, alla recita delle medie quella testa di cazzo della maestra mi chiese di muovere solo le labbra e FINGERE di cantare. (spoiler: ero uno stronzetto irriverente anche a 10 anni, quindi cantai a squarciagola rovinando lo spettacolo. Tiè, maestra!) Eppure… Se io avessi fatto un corso di canto. Magari con una brava insegnate. Magari con una persona che SA che le abilità possono essere apprese, anche quando proprio non sembra possibile. Magari… Non dico che avrei fatto il frontman dei Maneskin, ma almeno avrei potuto cantare l’ultimo album di Fabri Fibra sul terrazzo senza farmi lanciare uova marce dai vicini! E non solo! Forse, se avessi davvero voluto, con il giusto impegno… avrei addirittura potuto fare successo.   Quindi, se qualcuno nella vita ti ha detto che “non scrivi bene” o “non sei portato per scrivere”… Ecco il mio consiglio: scrivi a squarciagola! Se sei su questa rubrica, è perché vuoi imparare a trasformare le tue parole in soldi. E non c’è nulla che possa fermarti dal raggiungere il tuo obiettivo… Ammesso che tu abbia VOGLIA di studiare, apprendere, metterti alla prova e migliorarti ogni giorno che passa!   C’è una cosa che non sopporto: le persone che dicono “non ce la farò mai”. Ho detto che non le sopporto, non che non le capisco. Ho vissuto molti anni della mia vita (la maggior parte, a fare i conti) convinto che ci fossero cose a me precluse. Che ci fossero dei “limiti invalicabili” nei miei sogni e nei miei progetti. Dopo i 30 anni ogni mio “grande obiettivo” della vita stava perdendo forza. Mi ero convinto: non ce l’avrei mai fatta. Ogni mio desiderio grandioso, ogni mia spinta verso il successo, si erano andati ad arenare in un cassetto buio della mente. Fortunatamente, un giorno qualcosa è scattato ed ho ripreso in mano la mia vita. Certo, non è questo il luogo in cui raccontartelo: ma scrivo questo per dirti che non c’è NULLA che tu non possa fare con una buona dose di impegno ed allenamento!   Per questo sto elencando per te una bella quantità di modi diversi per applicare la Scrittura Persuasiva. Perché tu possa diventare un asso, padroneggiare queste tecniche come un vero prestigiatore, anche se qualcuno è convinto che “non faccia per te”. Una volta apprese le tecniche, non ti servirà nemmeno “essere un creativo dalla nascita” per applicarle tutte, tutti i giorni. Hai qui (e negli articoli precedenti) una serie di spunti definitivi per non rimanere mai senza parole! Abbiamo visto, fino ad ora, i primi 13. Ora rimboccati le maniche, imbraccia carta e penna e preparati: continuiamo ora ad accrescere il nostro arsenale contro la sindrome da Foglio Bianco!   #14 I SONDAGGI L’utilizzo dei sondaggi per chiedere l’opinione dei tuoi clienti/lettori è uno strumento utile per raggiungere diversi obiettivi: Puoi scoprire cosa piace di più ai tuoi clienti per vendergli meglio quello che desiderano; Puoi scoprire cosa non piace ai tuoi clienti, così da migliorare il tuo prodotto o servizio; Puoi usare le opinioni dei clienti per… trovare argomenti interessanti per loro! Puoi fare sondaggi qui social, o puoi usare la tua lista mail. O qualunque altro strumento a tua disposizione che permetta ai tuoi contatti di esprimere un’opinione su un argomento: fai in modo che le persone si esprimano, dicano la loro. E poi prendi le loro risposte più interessanti (o, semplicemente, i risultati del sondaggio) e tirane fuori argomenti per i tuoi prossimi testi! Avrai in questo modo una garanzia: quello che tratterai, sarà certamente d’interesse per il tuo pubblico! Ma non solo! con un sondaggio puoi raccogliere moltissimi spunti. Talmente tanti che potresti avere materiale per pubblicazioni per i mesi successivi! Ho visto con i miei occhi numerosi imprenditori STUPIRSI della quantità di informazioni che si possono raccogliere dando ai clienti uno spazio per esprimere una loro opinione! E, se le informazioni sono raccolte e trattate con attenzione, non ricavi solo argomenti interessanti: i clienti saranno utilissimi a capire come MIGLIORARE la tua azienda e vendere meglio e di più!   #15 LA PREVISIONE Questo è un argomento controverso. Negli uffici di chi studia, esamina e valuta le strategia di Comunicazione messe in atto da grandi brand, c’è sempre un certo disaccordo su questo argomento. Perché la Previsione è una modalità estremamente efficace per tenere l’attenzione del pubblico, ma non è ancora chiaro quanta differenza faccia, in termini di efficacia della comunicazione, se la previsione fatta si avveri o meno… Mi spiego: usare la Scrittura Persuasiva per scrivere testi che facciano una previsione sul futuro (del tuo settore, o di qualcosa di affine) ha sempre successo: le persone sono molto attratte dal desiderio di conoscere il futuro. E non solo: non vedono l’ora di avere una CERTEZZA su quello che avverrà domani. Questo

3 motivi per cui i rischi ti portano al successo!

Blog del Mastino115

Gestire un’impresa significa fare decine di scelte ogni giorno. Alcune sono sicure: le prendi da una vita, e sono solamente un passaggio automatico nella tua routine. Ma a volte… le cose vanno in modo inaspettato. E ti trovi davanti alla più grande paura per un imprenditore: IL RISCHIO. Questa parola ha da sempre un significato negativo, associato a una situazione potenzialmente pericolosa. La realtà però è che nei rischi si nascondono dei grandi vantaggi… che nella maggior parte dei casi vengono ignorati. La mentalità che porta le imprese al fallimento è quella che non vede nel rischio le enormi potenzialità nascoste, ma solo i problemi che potrebbero nascere. Per esempio hai davanti un potenziale investimento? La tua attenzione è solo sul denaro che potresti perdere, e non sui frutti che l’investimento porterà nel tempo. Vuoi creare un blog o un canale Youtube dove parlare della tua impresa ai clienti? Ti concentri solo su emozioni negative come vergogna e paura, e non pensi all’effetto che quest’azione avrebbe per la tua attività! La maggior parte della paura legata alla parola rischio è causata da un problema di prospettiva. Un blocco mentale che ti impedisce di vedere una situazione rischiosa come un potenziale momento di crescita, e che si ferma solo sui potenziali pericoli. Per aiutarti a costruire il giusto approccio davanti ai rischi, nell’articolo di oggi scoprirai i 3 motivi per cui rischiare è la cosa più preziosa che tu possa fare per il tuo futuro, e soprattutto per quello della tua impresa! Motivo numero 1: non esiste rischio che non possa essere calcolato. A meno che la tua decisione non sia quella di scommettere la tua azienda a una corsa di cavalli, i rischi sono sempre calcolabili. Spesso quando si parla di rischio, a farla da padrone è la parte irrazionale della nostra mente, che ci mette in guardia dai potenziali pericoli. Ma una volta messa in gioco la razionalità, ti renderai conto che ogni rischio ha una percentuale di successo e una di fallimento. Quello che devi fare è prenderti del tempo per capire come queste percentuali sono divise, e a quali conseguenze possono portare. A questo punto riuscirai a prendere le tue decisioni in modo più lucido e razionale. E con il tempo scoprirai che quelli che hai sempre visto come dei rischi enormi sono in realtà molto più piccoli e gestibili di quanto hai mai immaginato! Motivo numero 2: non esiste nulla di irrimediabile. Che tu ci creda o meno, un rischio preso per la tua azienda non ti porterà a dover abbandonare tutto quello che hai costruito fino a questo momento. Ogni scelta che fai per la tua attività, dalla più piccola alla più grande, è rimediabile nel tempo. Nel caso che il tuo rischio diventi un errore, quello che dovrai fare sarà semplicemente tornare sui tuoi passi. E quando sarai tornato indietro, invece di sentirti sconfitto potrai essere soddisfatto di quello che hai imparato, e capirai come muoverti la prossima volta che farai una scelta per la tua impresa! Motivo numero 3: il rischio è il passaggio necessario verso il successo. Questo è sicuramente il motivo meno digeribile per cui devi amare il rischio. Da quando hai deciso di diventare imprenditore, la tua vita è stata fatta di scelte, alcune meno rischiose di altre. Se sei dove sei ora, è perché i rischi che hai corso fino a questo momento hanno portato a dei buoni risultati. Immagina quello che potresti fare se accettassi rischi ancor più spaventosi, quelli a cui fino a questo momento non hai neanche osato sognare. Dove potrebbe arrivare la tua impresa? Quanto potrebbe crescere il tuo fatturato? Cosa potresti fare, una volta raggiunti i tuoi obiettivi? Per arrivare a rispondere a queste domande, devi smettere di guardare al rischio con paura, e accettarlo per quello che è: un passaggio fondamentale per la crescita della tua attività. Ricorda che correre un rischio è simile a tuffarsi. Puoi scegliere di avere 3 diversi approcci. Il primo approccio è… non provarci neanche. Come un bambino terrorizzato puoi nasconderti, restare al sicuro… e perdere completamente la bellezza nascosta dietro il potenziale rischio che stai correndo. Mi dispiace dirtelo, ma questo è l’atteggiamento di quegli imprenditori che si faranno divorare dalla concorrenza nel tempo. Mentre loro continuano a restare sempre al sicuro, il mondo continuerà a cambiare, lasciandoli indietro. A questo punto avranno evitato i rischi… ma a quale prezzo? Il secondo approccio è scegliere solo finti rischi. In altre parole, prendere in ogni caso la scelta più sicura. Tuffarsi dallo scoglio più basso, nuotare in acque già conosciute… correre rischi decisamente poco spaventosi. Questo approccio è anche più pericoloso del precedente, perché ti fa sentire come se avessi rischiato, quando in realtà hai solamente percorso una strada che già conosci. E invece di salire sulla scala che ti porta al successo, proseguirai per vie già note. E il terzo approccio… è quello di correre davvero un rischio. Come un tuffo dall’alto o in acque poco conosciute, questa situazione è quella che spaventa di più all’inizio… ma che porta risultati spettacolari nel futuro. La strada del rischio non è sicuramente la più rassicurante, ma è quella che ti permetterà di portare avanti la crescita della tua azienda. Quindi… sta a te: vuoi continuare a evitare qualsiasi tipo di problema, vuoi fare solo le scelte più sicure, o vuoi correre i rischi che ti porteranno al successo che desideri? A te la scelta. E ricorda che non devi affrontare i rischi completamente da solo. Ci sono diverse armi a tua disposizione, e noi Sarti del Web vogliamo dartene ben due. La prima è una strategia di comunicazione potente, in grado di affascinare i tuoi potenziali clienti. Per aiutarti a costruirla, il Sarto ha scritto il suo secondo volume: Comunicazione su Misura – La strategia digitale che porta la tua azienda al successo. Un manuale denso di tecniche per far lievitare il tuo fatturato, e cambiare per sempre il tuo modo di comunicare con i tuoi clienti. Per

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