Trasforma le tue parole in soldi 41 – Come scrivere Newsletter che vendono – Parte 3: Il trucco per far aprire tutte le tue mail e non farle finire in SPAM
Oramai mi è chiaro: ci sono due categorie di persone. Chi dice che le mail non servono a nulla; Chi ha ben chiaro che la Comunicazione via mail è fondamentale per la sua azienda. Se fai parte del primo gruppo, ma stai leggendo queste parole, forse forse un piccolo dubbio t’è venuto. Magari perché hai letto un caso studio. O sentito dire da qualche imprenditore o imprenditrice come te che grazie alle mail ha aumentato il fatturato. Oppure ti è venuta una curiosità. Hai “aperto gli orizzonti” e vuoi scoprire se la tua opinione personale poggia su basi oggettive. Allora, prima di continuare nel nostro percorso che ti porterà a scrivere Newsletter perfette per il tuo pubblico, ti lascio due messaggi di Lucia, una cliente del Laboratorio dei Sarti del Web. Quando ricevo messaggi di questo tipo è sempre una grande soddisfazione: una sola mail, un solo testo, un lavoro fatto una volta sola, che viene inviato a tutti i contatti raccolti nel tempo. E genera vendite che altrimenti NON SAREBBERO MAI AVVENUTE. E questo è solo un esempio. Giusto per dirti: quante Newsletter avresti potuto inviare fino ad oggi? Quante vendite hai lasciato lungo la strada perché non lo hai fatto? Quando pensi di metterti in riga e iniziare a scrivere ai tuoi clienti? Ecco: ora dovrebbe essere chiaro. Se non hai ancora iniziato, oggi è il giorno buono per farlo. E se non sai da dove partire… INIZIA DA QUI! E, visto che siamo in tema, non perderti nemmeno i PROSSIMI articoli sulle Newsletter… …iscrivendoti alla mia Newsletter CLICCANDO QUI! Riceverai ogni giovedì mattina un contenuto di altissimo valore per la tua Comunicazione (e per le tue vendite, come puoi ben vendere!). Ora, dopo aver visto assieme i motivi per cui inviare mail ai tuoi contatti e i cinque errori che non devi mai fare quando scrivi, procediamo parlando di STRUTTURA della tua Newsletter. Quindi rimboccati le maniche, imbraccia carta e penna e continua a leggere! Perché ora voglio rispondere ad una domanda che mi è stata fatta più volte, sia da clienti che da colleghi e collaboratori: qual è la parte più IMPORTANTE di una Newsletter? Per rispondere a questa domanda, guardiamo un attimo la struttura di una newsletter “dall’alto”. Abbiamo 4 elementi: MITTENTE OGGETTO CONTENUTO CHIAMATA ALL’AZIONE Prima di continuare a leggere, fermati a riflettere. Se tu dovessi scegliere solo uno di questi quattro elementi e definire, quindi, quale fa veramente la differenza, immagino tu possa avere delle indecisioni. E lo capisco benissimo: sono tutti e 4 elementi FONDAMENTALI per ogni mail! Scegli lo stesso. Rifletti, ragiona, fai una scelta e appuntala da qualche parte. Un foglio, un post-it, l’agenda, la mano, è indifferente: è importante che in questo momento tu faccia una scelta. Sarà molto utile tra qualche riga. Ma procediamo. #1 IL MITTENTE Chi invia la mail? La risposta è semplice, no? L’AZIENDA! E questo è certo. Ma da che indirizzo? info@? comunicazione@? marketing@? Nomedell’azienda@? Ho addirittura visto newsletter@! La risposta è che tutti e 5 gli esempi che ti ho appena citato sono SBAGLIATI. Come ho già specificato nel primo articolo di questa rubrica, due settimane fa, la tua Newsletter ha come primo obiettivo quello di CREARE UN RAPPORTO. Nessuno crea rapporti con aziende o con l’ufficio marketing. Ma solo con le persone. Quindi usa il tuo nome, esattamente come nelle parti grafiche dei tuoi materiali devi mostrare la tua faccia. Non so più quante volte ne abbiamo parlato… come ad esempio in QUESTO VIDEO dell’11 maggio! #2 L’OGGETTO L’oggetto della tua Mail è ciò che spinge il tuo contatto a decidere se aprire al tua mail oppure continuare a fare quello che stava facendo. Il titolo, quelle parole che compaiono in grassetto, devono spingere il ricevente a pensare: ecco, finalmente un argomento che mi interessa! Ma come si scrive l’oggetto perché risulti interessante per il lettore? Che regole deve rispettare? Qui si apre un argomento veramente ampio. Non posso trattarlo qui, ma ti prometto che lo farò la prossima settimana (o quella dopo, chissà…). Per non perdertelo basta cliccare qui e iscriverti alla mia Newsletter, ovviamente! Quando ti parlerò di come scrivere l’Oggetto della tua mail… scoprirai un mondo di possibilità che non hai ancora esplorato! Per ora posso darti un consiglio: fai in modo che, il più possibile, il significato del tuo Oggetto sia comprensibile dalla “porzione” di oggetto che viene visualizzata in anteprima. Questo renderà il tuo messaggio più chiaro e comprensibile e, se ben fatto, più intrigante per il tuo contatto. #3 IL CONTENUTO Il contenuto – o corpo – della mail è quello spazio in cui devi applicare tutte le tecniche di Scrittura Persuasiva che ti insegno in questa rubrica da ben 41 settimane! Qui inserisci i tuoi argomenti di vendita, la tua Grande Idea, usi le Leve Emotive e gli Elementi di Prova, eccetera. Puoi avere un contenuto breve o lungo. Può essere più spinto alla vendita o più di intrattenimento. Più tecnico o più emotivo. Può essere una storia come un caso studio, una testimonianza come un’offerta. Ma qualunque cosa decidi di scrivere, ricordati sempre che deve essere interessante per il tuo settore. Cioè: devi dare VALORE! Se non ci metto questo ingrediente, non perdere nemmeno tempo a scrivere le tue mail. Nessuno le leggerà mai! #4 LA CHIAMATA ALL’AZIONE Il primo articolo che ho scritto per questa rubrica sulla Scrittura Persuasiva parla esattamente di questo. Lo trovi CLICCANDO QUI, se lo hai perso corri a leggerlo! E sono partito da questo argomento perché è di vitale importanza in ogni elemento della tua Comunicazione, comprese le Newsletter che invii periodicamente alla tua lista mail. La chiamata all’azione è il punto del tuo testo, solitamente posizionato verso la fine, in cui proponi al lettore di fare un’azione. Può essere comprare, come lasciare dei dati, fare click su un tasto, rispondere alla tua mail, leggere un tuo articolo blog, eccetera.
Guida ai modelli mentali per avere successo – Parte 5
Non esiste vittoria senza strategia. Questa è la dura lezione che ho imparato insieme alle mie compagne di gioco durante le mie primissime partite di rugby. Una volta arrivata sul campo, ho capito che prestanza fisica e talento naturale possono poco e niente contro un’ottima strategia di gioco. Per questo dopo le prime sconfitte, abbiamo imparato in fretta che senza una strategia non avremmo avuto una lunga vita. E ora che ho lasciato il campo e sono diventata Mastino, cosa vedo? Centinaia di imprenditori in tutta Italia senza nessun tipo di strategia per tenere i clienti nella loro azienda, che aspettano a braccia conserte di vedere fiumi di fatturato scivolargli tra le mani, senza capire perché nessuno torna da loro dopo il primo acquisto. Mi fanno veramente infuriare, altro che placcaggi e palla ovale! Ma fortunatamente, non scrivo i miei articoli per loro. Io li scrivo per te, che vuoi vedere la tua impresa crescere e raggiungere risultati spettacolari. Per te che non ti accontenti di fare le cose come le hai sempre fatte, e che cerchi strade nuove per moltiplicare il tuo valore. Per te, che vuoi vedere la tua impresa raggiungere il successo che merita. E per premiare l’impegno che metti ogni giorno in quello che fai, oggi ti svelerò altri 3 modelli mentali dei tuoi clienti, da usare per creare una strategia di comunicazione irresistibile per chi si avvicina alla tua impresa! Modello mentale numero 10: il fai da te Questo modello mentale è tanto potente quanto difficile da dosare. E per spiegartelo, prenderò come esempio un ristorante. Immagina di entrare in un locale, e di trovarti davanti a 3 possibili situazioni. Prima situazione: il cameriere ti fa accomodare, ordini e mangi come in qualsiasi altro posto. Certo, magati è stata una bella esperienza… ma niente di memorabile, da raccontare agli amici o da ripetere. Seconda situazione: fai per accomodarti, ma il cameriere ti annuncia che dovrai prepararti la cena da solo! Nel migliore dei casi, te ne andrai senza dire una parola… nel secondo ti infurierai e girerai alla larga da quel posto di truffatori! Ma… c’è una terza situazione: quel tipo di ristorante che ti offre uno o più piatti “fai da te”. Panini in cui iniettare salsine, dolci da creare al tavolo, piatti da condire sul momento a vostro gusto. Non solo questa esperienza sarebbe assolutamente piacevole, ma probabilmente torneresti nel locale più e più volte per vivere la stessa esperienza! Questo perché una cosa fatta da te assume automaticamente un valore più alto. Questo principio è lo stesso che ha portato al successo l’Ikea: i suoi mobili non sono né i più economici né i migliori sul mercato, ma il fatto di poterli montare da soli crea un‘attrattiva irresistibile per i clienti della catena! Trova un modo di far sentire al cliente che c’è un po’ di lavoro da parte sua in quello che gli stai offrendo, e in questo modo lo trasformerai in un fan innamorato della tua impresa! P.s: vuoi scoprire di più su questo argomento? Allora non ti resta che CLICCARE QUI e recuperare subito il video del Sarto! Modello mentale numero 11: la reciprocità. Esistono poche sensazioni sgradevoli come quella di ricevere un regalo da qualcuno per Natale o un altro tipo di festa, senza avere niente in cambio pronto. Ma perché ci sentiamo così a disagio in una situazione del genere? Perché come esseri umani siamo portati a ricambiare quando riceviamo qualcosa, e non avere niente di pronto per qualcun altro ci fa sentire in difetto. Questa sensazione è dovuta a due meccanismi psicologici diversi ma connessi tra di loro: Da una parte, non ci piace sentirci in debito con gli altri. Per questo, davanti a un favore da ricambiare vogliamo sbrigarci il prima possibile per tornare “alla pari”. Dall’altra, a livello culturale siamo spinti a ricambiare i favori ricevuti. Questo significa che come imprenditore hai un’arma segreta e inaspettata da usare con i tuoi clienti! D’accordo Mastino, allora faccio subito i saldi, così i clienti si sentiranno in debito con me! Attenzione, non così in fretta. Per scatenare questo meccanismo mentale nei clienti non è necessario proporre il 3X2 o altri tipi di sconti. Attiva il meccanismo di reciprocità semplicemente offrendo contenuti di valore e gratuiti ai tuoi clienti. Articoli blog, video, informazioni, manuali da scaricare… questo fiume di materiale aiuterà il cliente a scoprire di più sulla tua azienda e sul tuo prodotto o servizio, e lo farà arrivare al momento della vendita con il sorriso e ben disposto nei tuoi confronti! Modello mentale numero 12: l’energia di attivazione. Lo confesso: questo processo non nasce dalla psicologia, ma dal mondo della fisica. Per funzionare, un meccanismo elettrico ha bisogno di energia di attivazione: è per questo che le luci di casa si attivano premendo un interruttore, così come la maggior parte degli apparecchi elettronici ha un tasto che gli serve per funzionare. E cosa c’entra questo con i tuoi clienti? Molto semplice: anche loro per arrivare nella tua impresa hanno bisogno di avere dell’energia di attivazione. Non puoi aspettarti che i clienti ti caschino tra le braccia perché hai il negozio in una posizione strategica, o peggio ancora perché mandi ovunque pubblicità a caso dove dici di avere un prodotto o servizio di grande qualità. Anche in questo caso, la spinta di attivazione sono i tuoi materiali, e soprattutto gli inviti che fai ai clienti al loro interno. L’iscrizione alla newsletter, l’invito a iscriversi a un gruppo, l’invio a un modulo specifico sul tuo sito: questi sono tutti esempi di spinte di attivazione che trasformeranno i potenziali clienti in perfetti fan della tua attività! E anche per questa settimana, hai scoperto modelli mentali utili per la tua impresa. Il prossimo articolo sarà quello conclusivo della guida: troverai delle vere e proprie strategie nascoste nella tua mente che ti aiuteranno a superare gli ostacoli che ti stanno impedendo di raggiungere il successo. Se non vuoi perderti l’ultima parte di questo viaggio nei modelli mentali, non ti
Come dopare il tuo e-commerce – parte 2
Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, La scorsa settimana abbiamo parlato di quanto è utile il plugin per permettere agli utenti di creare una lista dei desideri sul tuo e-commerce. Quest’oggi invece è arrivato il momento di spiegarti come collegare l’e-commerce a Google Analytics. Più che collegare, nello specifico intendo come tirare fuori i dati più importanti per capire quali sono i prodotti che vendi di più e quanto stai monetizzando. Sono dati fondamentali che ti permetteranno di elaborare delle strategie di comunicazione vincenti e che dovresti poter leggere con facilità. È vero, volendo potresti tirarli fuori da WooCommerce ma… immagina la fatica! I report di WooCommerce infatti, pur essendo dettagliati, sono difficili da leggere perché hanno delle schermate caotiche. Google Analytics è invece perfetto per questo tipo di analisi e in più è totalmente gratuito! Perciò non hai nessuna scusa: devi farlo funzionare bene al più presto. Se hai già collegato Analytics al tuo sito installare il plugin di cui voglio parlarti sarà un gioco da ragazzi. È arrivato il momento di afferrare una tazza del tuo caffè preferito: partiamo! WooCommerce Google Analytics Integration (essenziale) Il nome di questo plugin è decisamente esplicativo: ti permetterà, infatti, di integrare i dati WooCommerce dentro Google Analytics. ALT! Bloccati un attimo lì. Se è la prima volta che senti parlare di Google Analytics o semplicemente non hai idea di come collegarlo al tuo sito sei nel posto giusto. Si tratta del miglior programma per raccogliere e leggere tutti i dati relativi al tuo sito: ti dice in quanti visitano il tuo sito; ti dice da dove arrivano gli utenti che visitano il tuo sito (geograficamente e virtualmente); ti dice quanto tempo spende in media un utente sul tuo sito prima di chiuderlo; ti dice quali sono le pagine più visitate del tuo sito; ti dice quanti vecchi utenti tornano a visitare il tuo sito; e tanto altro ancora. Per capire come collegare Google Analytics al tuo sito hai 2 opzioni: puoi leggere e applicare questa guida che ho scritto a riguardo un po’ di tempo fa. Raggiungila facendo click qui. Puoi iscriverti gratuitamente alla Sartoteca e seguire passo passo il video in cui mostro come si effettua il collegamento. Attraverso “WooCommerce Google Analytics Integration” potenzierai ancora di più Analytics, sbloccando queste ulteriori funzionalità: potrai capire quanto hai monetizzato attraverso il tuo sito in un dato arco temporale; potrai scoprire quali sono i prodotti che stai vendendo di più; potrai scoprire da quanti utenti un determinato prodotto viene aggiunto al carrello (con la possibilità di scegliere un arco temporale specifico). Fantastico, no? Da dove si comincia? Come sempre backuppa il sito e aggiorna la versione di WordPress e WooCommerce. Sì, lo so che ripeto sempre la stessa cosa, ma ti assicuro che la maggior parte delle persone su questo pianeta è pigra e non lo fa, e poi piange perché si spacca il sito. Fatto? Bene, adesso collegati alla voce “Plugin” -> “Aggiungi un plugin” e scrivi nella barra di ricerca “WooCommerce Google Analytics Integration”. Se ti viene fuori più di un plugin, assicurati che l’immagine che c’è sopra sia questa che vedi in basso: Installa il plugin, poi attivalo e… ben fatto fin qui! Ci siamo quasi. Adesso, per far funzionare il plugin, dobbiamo configurarlo. Come si fa? Esistono 3 tipi di plugin: quelli che una volta attivati funzionano senza aver bisogno di configurazione; quelli che vanno configurati attraverso una voce di menù visibile sulla barra laterale sinistra di WordPress; quelli che vanno configurati ma… sono difficili da scovare! Il plugin di cui stiamo parlando, purtroppo, fa parte di quest’ultima categoria. Don’t panic però: scovarlo è più facile di quanto possa sembrare, se ti affidi al Fabbro! Collegati alla voce “WooCommerce” -> “Impostazioni”. Nella schermata che segue fai click in alto sulla scheda “Integrazioni”. Qui dentro fai click sulla voce “Google Analytics” (allego screenshot perché è scritta molto in piccolo e potresti non notarla). Quella che vedi in questo momento è la schermata di configurazione del plugin. Ora tu potresti pensare: “Wow Fabbro, conosci a memoria tutti i plugin e tutte le schermate di WooCommerce?” Sarò sincero: le schermate di WooCommerce sì, ma sarebbe impossibile conoscere alla perfezione come funzionano tutti i plugin. Esiste però un trucchetto che utilizzo praticamente sempre per trovare subito le schermate di configurazione di ogni plugin e sto per insegnartelo. Quando dico “ogni plugin” intendo tutti, ma proprio tutti i plugin, perciò prendi nota! Collegati alla voce “Plugin” -> “tutti i plugin”. Qui dentro troverai una lista di tutti i plugin installati sul tuo sito (sono in ordine alfabetico). Scorri in basso fino a trovare il plugin “WooCommerce Google Analytics Integration” e osserva attentamente cosa c’è scritto sotto al nome. In alternativa, guarda lo screenshot qui in basso: C’è scritto “Settings”, dall’inglese “Impostazioni”. Cliccando su quella voce atterrerai precisamente nella schermata “Integrazioni” di WooCommerce, quella su cui ti ho fatto andare prima. Eh già, trovare la schermata di configurazione di ogni plugin è veramente un gioco da ragazzi se conosci questo trucco. Ora che sei nel posto giusto vediamo come configurare il plugin. Come configurare il plugin di Analytics Il primo campo che devi compilare è anche quello più difficile da compilare. Ma ti do una buona notizia: è l’unico veramente difficile da compilare, perciò togliamocelo subito di torno. Quello che ti chiede è il codice ID collegato alla Proprietà di Analytics relativa al tuo sito. Naturalmente ti starai chiedendo: “e come diavolo faccio a sapere qual è?” Ottima domanda! Non è qualcosa che puoi conoscere a memoria, è un codice numerico da copiare e incollare che puoi trovare all’interno del tuo account Google Analytics. Collegati quindi a Google Analytics e fai click sull’icona ingranaggio, in basso a destra. Da questa schermata fai click su “Stream di dati”. Qui dentro vedrai comparire il nome del tuo sito (si spera, altrimenti potresti aver cliccato da un’altra parte mancando l’icona ingranaggio). Facci click sopra e troverai il codice numerico (preceduto dalla lettera “G”) di cui ti parlavo:
Trasforma le tue parole in soldi 40 – Come scrivere Newsletter che vendono – Parte 2: I CINQUE errori che distruggono le tue mail
Gentile cliente, Le inviamo questa mail per comunicarLe che, a causa degli aumenti da parte dei fornitori, abbiamo aggiornato i prezzi del nostro catalogo. Cordiali saluti. Quante volte hai ricevuto una mail di questo tipo? E quante volte hai INVIATO una mail di questo tipo? Nella mia esperienza, quando un imprenditore o una imprenditrice mi dice che “le mail non funzionano”, solitamente invia mail del genere. O peggio (giuro, ho visto mail senza testo, solo allegato) Non voglio girarci attorno: questo genere di testi è il MALE. La morte della tua Newsletter. Ed è per questo che oggi scrivo questo articolo: ci sono ben 5 errori che fai nelle tue mail che ti fanno credere che il problema sia lo strumento – la tua newsletter – e non come scrivi – la tua padronanza della Scrittura Persuasiva. Perché, ed è giusto dirlo: se mandi le tue Newsletter scritte così è NORMALE che tu non venda nulla. E che tu sia solo un fastidio per i tuoi clienti! Allora rimboccati le maniche, imbraccia carta e penna e vieni a scoprire come scrivere Newsletter che fanno crescere il tuo fatturato! ERRORE 1 TOGLITI LA CRAVATTA! Smettila di dare del Lei. No, non mi interessa in che settore lavori, cosa vendi, a chi. No, il tuo caso non è particolare. No, i tuoi clienti non sono abituati così. NO! Se solo avessi contato le volte che ho dovuto fare questo discorso, avrei sicuramente un bel numerone da mostrarti. Le mail devono essere una comunicazione personale, amichevole, intima. Nello scorso articolo ti ho specificato le la tua Newsletter serve a costruire una RELAZIONE DURATURA con il tuo Cliente (se non lo hai letto rimedia subito, lo trovi QUI). Come puoi costruire una relazione intima dando del Lei? Il “lei”, simbolo verbale e scritto di rispetto, è PRINCIPALMENTE un modo per tenere una distanza. Un muro emotivo. E questo è l’opposto da una relazione intima! Immagina: piangeresti mai sulla spalla di qualcuno per farti consolare quando sei particolarmente triste, dandogli del Lei? NO Mi viene da ridere ora, se penso che la mia mamma dava del VOI ai suoi suoceri. Erano altri tempi, tutto questo è finito, non esiste più, non tornerà più, e devi uscire anche tu da questa mentalità! La regola è: parla al tuo cliente come se fosse un buon amico. Usa un tono semplice, colloquiale e dai sempre del TU! (e se il tuo settore prevede l’assoluta necessità di dare del Lei, va bene, usa il Lei, ma scrivi i tuoi testi di Scrittura Persuasiva sempre in tono informale e crea “vicinanza”) ERRORE 2 VIVA L’EDUCAZIONE! Questo punto, a prima lettura, ti sembrerà estremamente banale. Lo leggerai e dirai: ma chi fa questo errore! Io di sicuro no! L’argomento di questo punto sono I SALUTI AL CLIENTE. E tu ora starai pensando che nessuno manderebbe mai una mail senza salutare. E invece… Quante volte trovi una mail che inizia con “gentile cliente” o un banale “ buongiorno”. O che si chiude con un “cordiali saluti” o “in attesa di un Vostro gentile riscontro”. Questi non sono saluti e non è educazione. Men che meno rapporto. Queste sono inutili e fastidiose formalità che non solo non sortiscono effetti positivi, ma rappresentano due terribili errori: Mostrano la tua mail come una mail di vendita, una pubblicità, invece che un modo per creare un rapporto; Mettono distanza e freddezza nelle comunicazioni. Allora cosa devi fare? All’inizio della mail saluta usando il NOME del lettore. Alla fine della mail saluta, con gentilezza. Niente formalità che sembrano la prescrizione di un medico. E se non sai utilizzare gli strumenti che la modernità ci mette a disposizione per mandare le newsletter utilizzando i nomi personali dei tuoi contatti, allora ti consiglio di correre ad acquistare (visto che è anche in sconto) il videocorso del Fabbro “Automazione Su Misura” Lo trovi CLICCANDO QUI! E grazie a questo corso scoprirai un sacco di cose utilissime che puoi fare per mandare delle newsletter perfette per i tuoi clienti! ERRORE 3 PUNTO E A CAPO! Come sai i Sarti del Web prediligono testi lunghi e completi. Non ti indicheremo mai di scrivere mail che sembrano telegrammi, né tantomeno di ridurre al minimo il testo perché tanto “la gente non legge”. Ma un testo lungo, se mal impostato, diventa un grosso problema per la tua Comunicazione. Anche se scritto nella Scrittura Persuasiva migliore del mondo, anche un testo assolutamente perfetto in ogni sua parte, se compie questo tipo di errore… non vende. Quindi occhio a questo punto: non fare i muri di testo! Sai cosa sono i muri di testo? Sono quei testi scritti senza mai andare a capo, spesso con periodi particolarmente lunghi, che creano quell’effetto di avere una sorta di “parete di parole”. Ecco, questo genere di cose uccide la voglia di leggere la tua mail! Un buon testo di Scrittura Persuasiva usa frasi brevi e non periodi troppo articolati. E va spesso a capo, per aiutare il lettore a seguire le tue parole. Ma c’è un aspetto che forse è ancora più importante: devi usare BENE la punteggiatura! E per questo punto ho un mega consiglio da darti: vai a studiare la Rubrica della Penna Rossa! La trovi CLICCANDO QUI! Seguendo questa rubrica non potrai più permetterti nessun errore di ortografia… e men che meno errori di punteggiatura. Altrimenti saranno bacchettate sulle mani! ERRORE 4 VACCI PIANO CON GLI ALLEGATI Molte aziende che ho incontrato nella mia vita professionale (e non) usano questo stratagemma: dal momento che ti sto mandano una mail colgo l’occasione per inondarti di materiali non richiesti. L’esempio che ho visto più volte è l’allegato con il catalogo ad una mail di primo contatto. Può sembrare un errore banale: dopotutto uno se vuole l’allegato non lo apre nemmeno. Eppure, questo è invece un errore molto grave, e ti spiego subito il motivo: l’allegato alla mail può essere uno strumento utilissimo per la tua Comunicazione
Guida ai modelli mentali per avere successo – Parte 4
Un errore che tutti gli esseri umani hanno in comune è quello di illudersi di avere un modo di pensare unico e originale. L’idea che la nostra visione del mondo sia assolutamente speciale, e che nessuno possa condividerla con noi. L’esempio classico è quel momento in cui sei in treno, e pensi “ma guarda tutta questa gente, attaccata al telefono a sprecare il suo tempo! Sono l’unico essere umano pensante in questo vagone?” Ecco… sappi che mentre tu pensi questo, il tuo vicino di posto e tutti gli altri intorno a te stanno pensando la stessa identica cosa! Anche se è un pensiero fastidioso, non c’è niente di strano: la maggior parte dei meccanismi mentali che usi tutti i giorni sono gli stessi che hanno anche gli altri. Ma allora, perché molti preferiscono non crescere, mentre altri si impegnano con tutte le loro forze per raggiungere il successo? Semplice: perché sono pochi quelli che come te cercano di migliorarsi costantemente e di aumentare il loro valore, lavorando sodo per raggiungere grandi risultati. Per questo, oggi voglio premiarti, e svelarti come usare i modelli mentali di cui ho parlato la scorsa volta… per comprendere meglio i tuoi clienti e anticipare tutti i loro bisogni. Segui con attenzione l’articolo di questa settimana, perché troverai delle informazioni altamente strategiche per organizzare nel modo migliore la comunicazione della tua azienda. Analizzare i modelli mentali di cui ho parlato in QUESTO ARTICOLO ti offrirà un punto di vista nuovo per capire i comportamenti dei tuoi clienti. Questo ti permetterà non solo di studiare una strategia di comunicazione in grado di conquistarli… ma ti permetterà anche di anticipare i loro desideri, trasformando la tua azienda da “una delle tante” al loro punto di riferimento per risolvere i loro problemi! E ora… è il momento di analizzare i modelli mentali che spiegano il comportamento dei tuoi clienti! Modello mentale numero 7 (bis): la conferma. Proprio come te, il tuo cliente cerca ovunque conferme della sua visione del mondo. Per questo, più conosci i valori e le credenze principali dei tuoi clienti, più la tua comunicazione potrà confermare il loro modo di vedere la realtà! Per esempio, se il tuo Cliente su Misura sono principalmente donne alla ricerca di prodotti per la cura della pelle, sottolinea nella tua comunicazione che non prendersi cura del loro viso avrà conseguenze nel loro futuro. Questo le aiuterà a confermare la loro visione del mondo, e le farà sentire capite, spingendole da te e allontanandole dalla concorrenza. Studia con attenzione il tuo cliente e il suo modo di pensare, e trova sistemi per dimostrare come il tuo prodotto o servizio conferma la sua visione del mondo. Modello mentale numero 8 (bis): la semplificazione. Un errore comune di tantissimi imprenditori è scegliere una comunicazione molto tecnica. Usano il linguaggio con cui parlano tutti i giorni, che dal loro punto di vista è estremamente professionale… ma nella maggior parte dei casi ha un effetto terribile sui loro affari. Questo perché ogni volta che il tuo cliente vede il tuo prodotto o servizio, lo semplifica. Nella sua mente, tu e il tuo concorrente siete uguali, e una comunicazione costruita a caso lo spingerà a scegliere solo in base al prezzo del tuo prodotto o servizio, finendo tra le braccia di chi magari offre qualcosa di qualità inferiore a prezzi stracciati. Ti faccio un esempio in ambito di ristorazione. Immaginiamo che nella tua pizzeria tu stia offrendo uno speciale impasto creato da te. Un mix altamente digeribile di farine, che hai studiato per anni, e che rende la tua pizza leggera come una nuvola. Se nella tua comunicazione sceglierai un linguaggio tecnico, buttandoti su lunghe spiegazioni sulla chimica delle farine che hai usato , un potenziale cliente che leggerà penserà qualcosa del tipo: “ah, ma allora è come l’impasto al carbone vegetale…” Di conseguenza, questo renderà la tua pizza uguale a tante altre! Per evitare questo problema, concentrati sul mostrare a chi viene da te i vantaggi che otterrà se sceglierà la tua azienda. Spiega esattamente COME il tuo impasto lo farà stare meglio, e fallo con un linguaggio semplice: non concentrarti su termini tecnici, ma spiega in modo chiaro e comprensibile i vantaggi del composto che hai creato. Questo renderà inconfondibile la tua azienda… e allontanerà completamente la concorrenza dalla mente dei tuoi clienti! Modello mentale numero 9 (bis): la coerenza. Non sei l’unica persona al mondo che vuole mantenere un comportamento coerente! Anche i tuoi clienti vogliono avere un comportamento che sia perfettamente in linea con il loro modo di presentarsi al mondo che li circonda. Prendiamo come esempio quello della palestra. Di solito esistono due tipi di allenamenti: quelli che puntano sul cardio e sul dimagrimento, e quelli che puntano sulla pesistica e sull’aumento della massa muscolare. Chi fa parte della seconda categoria ha un obiettivo chiaro: aumentare i muscoli, sentirsi più forte. Chi fa parte del primo gruppo invece punta principalmente alla riduzione della massa grassa a favore di quella magra. Bene, se proponessi un sistema di allenamento facile e veloce per dimagrire a chi fa pesi… quasi certamente andresti in fallimento. Il motivo è semplice: questo tipo di allenamento non è coerente con il modo di pensare di questo tipo di persone! Allo stesso tempo, proporre lo stesso allenamento alle persone che amano il cardio porterà risultati migliori, perché più in linea con il loro modo di pensare! Quando studi i tuoi clienti su misura, assicurati di presentare il tuo prodotto in modo da renderlo coerente con il loro modo di vedere il mondo. Questo trasformerà quello che gli offri da una cosa come tante a un indispensabile prodotto o servizio che vorranno avere a qualsiasi costo! Oggi hai scoperto che alcuni modelli mentali sono pericolosi se applicati nel tuo modo di fare azienda… ma preziosi se usati per comunicare nel modo giusto con i clienti! Nelle prossime settimane scoprirai altri segreti per leggere la mente di chi compra da te: CLICCA QUI per non perdere neanche un capitolo della guida
Come dopare il tuo e-commerce – parte 1
Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Se hai un sito web e-commerce o stai pensando di realizzarne uno la tua testa avrà pensato almeno una volta: “dove trovo i plugin migliori per il mio e-commerce?” Naturalmente sulla rubrica del Fabbro! Nella guida di oggi infatti scoprirai dell’esistenza di plugin utilissimi (e alcuni fondamentali) per gestire il tuo e-commerce in totale autonomia e senza rischiare di installare cose strane sul tuo sito. WooCommerce è il plugin numero 1 per trasformare il tuo sito in un e-commerce e sposa la stessa ideologia di WordPress: è una tela bianca sulla quale puoi ritrarre dettagliatamente la versione virtuale del tuo negozio fisico. Questo significa che grazie all’utilizzo dei plugin puoi letteralmente dare vita ad un e-commerce unico, che rispecchi precisamente l’immagine e la comunicazione della tua azienda. Esistono poi alcuni plugin che io definisco “essenziali” e sono quelli di cui proprio non puoi fare a meno oggi per gestire un e-commerce di successo. La decisione finale spetterà a te, ma sappi che ti spingerò fortissimo a installare questi plugin perché sono efficaci, affidabili e (molti di loro) gratuiti, perciò non hai davvero nessun motivo per schivarli. Ma soprattutto sono plugin che vanno bene per qualsiasi e-commerce, a prescindere dal settore e dal tipo di azienda (piccola, media o grande che sia). Ti mostrerò poi alcuni plugin non essenziali ma degni di nota per sicurezza ed efficacia. Valuta tu se provarli o evitarli in base ai suggerimenti che ti darò. Adesso afferra una tazza del tuo caffè preferito e partiamo! YITH WooCommerce Wishlist (essenziale) Il primo plugin della lista di oggi è essenziale e penso dovrebbero averlo tutti gli e-commerce. Hai presente la funzionalità Amazon grazie alla quale puoi aggiungere qualsiasi prodotto ad una lista dei desideri? Grazie a WooCommerce Wishlist il tuo e-commerce potrà fare la stessa cosa! Non sai cos’è una lista dei desideri? Niente paura, te lo spiego subito. È una lista dove puoi inserire tutti i prodotti che desideri e non hai ancora acquistato. Puoi visualizzare questa lista ogni volta che vuoi e aggiornarla di continuo aggiungendo e rimuovendo prodotti. Ti stai chiedendo qual è il vantaggio di implementare questa funzione sul tuo sito? Innanzitutto gli utenti non dimenticheranno mai quali sono i prodotti che avevano in mente di acquistare perché ce li avranno sempre a portata di click. Fino a qui è tutto gratis, nel senso che puoi installare il plugin sin da ora e permettere ai tuoi utenti di fare questo. Ma è acquistando la versione Premium del plugin che il giochino si fa molto più interessante. Grazie alla versione a pagamento, infatti, potrai anzitutto far sì che i tuoi utenti possano decidere se mantenere la loro lista desideri privata o pubblica. Cosa succede quando si imposta una lista dei desideri pubblica? L’utente può condividerla con amici e parenti per fargli sapere che vogliono mettere le mani sui tuoi prodotti. A questo punto amici e parenti dell’utente acquisteranno presso di te questi prodotti per fargli un regalo, magari in occasione di una festa di compleanno, a natale e per qualsiasi altra celebrazione di questo tipo. Capisci quanto è potente questo meccanismo? In più, come se già questo non bastasse, potrai attivare tantissime altre funzioni: potrai visualizzare le liste dei desideri dei tuoi utenti per capire cosa vogliono e creare delle offerte mirate; potrai visualizzare una lista di prodotti popolari (cioè una lista dei prodotti che vengono inseriti più spesso nelle liste desideri degli utenti); potrai inviare email promozionali agli utenti che hanno aggiunto un determinato prodotto alla loro lista dei desideri; potrai scegliere di mostrare il pulsante “chiedi un preventivo” per permettere agli utenti di inviarti il contenuto delle loro liste dei desideri ed ottenere un preventivo; potrai decidere se abilitare la funzionalità “lista dei desideri” anche agli utenti non registrati sul tuo e-commerce; potrai permettere agli utenti di creare più liste dei desideri separate (come su Amazon); potrai permettere agli utenti di rinominare tutte le loro liste dei desideri per poterle distinguere meglio; potrai permettere agli utenti di impostare una quantità desiderata per ogni prodotto (se ad es. vogliono 2, 3 o più unità di questo o quell’altro prodotto); potrai scegliere diversi layout per configurare al meglio l’aspetto grafico delle liste dei desideri. Nel momento in cui scrivo questo plugin è attualmente attivo su più di 900.000 installazioni di WordPress. Questo significa che quasi un milione di imprenditori stanno traendo vantaggio da questo plugin! Non so se hai ben capito qual è il vantaggio principale offerto da WooCommerce Wishlist. In breve grazie a questo singolo plugin riuscirai a fidelizzare più efficacemente i tuoi clienti e incoraggiarli a comprare sempre da te. Sicurezza e compatibilità Ho cercato in internet delle recensioni su questo plugin e ho notato che in media ha 4 stelle. Ti assicuro che 4 stelle su quasi un milione di siti attivi è un rating altissimo e non hai davvero nulla da temere installando questo plugin se prima ti assicuri di leggere quali sono i requisiti per farlo funzionare bene senza spaccarti il sito, perciò prima di installarlo consulta questa guida fino in fondo. Mi sono soffermato particolarmente sui commenti da 1 stella e ho notato che molti recensori, da come scrivono, sono dei web master principianti e hanno una scarsa comprensione di WordPress. Per favore ricorda sempre quello che stai per leggere: ogni plugin esistente (che sia gratuito o a pagamento) potenzialmente può spaccarti il sito o, più frequentemente, può non funzionare. Quando installi un plugin sul tuo sito questo entrerà a far parte di un ricco ecosistema abitato da temi, altri plugin, versione WordPress, codice sorgente hosting ecc. Se stai utilizzando un tema scadente, molto probabilmente questo plugin non funzionerà. Se stai utilizzando una versione WordPress non aggiornata, questo plugin non funzionerà. Se il tuo sito gira su un hosting scadente, questo plugin non funzionerà. Se stai utilizzando dei plugin scadenti, questo plugin non funzionerà. Ecco perché diffido della maggior parte delle recensioni negative su questo plugin: in base ai loro contenuti
Trasforma le tue parole in soldi 39 – Come scrivere Newsletter che vendono – Parte 1: TRE (+1) motivi per mandare mail alla tua lista
Le mail non le legge nessuno. Le newsletter non funzionano più. Mi da fastidio ricevere troppe mail quindi non voglio inviarne molte ai miei clienti. Se dovessi fare una classifica delle castronerie che ho sentito più frequentemente sull’utilizzo delle newsletter, direi che questa è quella corretta. Al primo posto svetta la più frequente – e anche la più sbagliata: “le mail non le legge nessuno” Ricordo come fosse ieri la prima volta che un imprenditore mi ha detto questa frase, durante una consulenza. Giuro, non ero preparato. Davvero: non credevo che qualcuno avesse mai potuto pensare una frase del genere. Eppure… da allora l’ho sentita così tante volte che oramai ci ho fatto il callo. E so cosa rispondere. La mia risposta veloce è semplice: “NON È VERO” La risposta lunga invece è un po’ più articolata e prevede che tu faccia un esercizio – semplice, ma fondamentale – per comprenderla: prova a pensare ad una persona che conosci (che potresti essere tu stesso, in verità) particolarmente appassionata di qualcosa. Pensiamo al calcio. Il giuoco del pallone, passione senza fine per tantissimi italiani. Io non ho mai amato il calcio, nonostante mio padre ci abbia provato in tutti i modi. Ricordo che da piccolo mi definivo milanista, ma davvero non ne capivo un fico secco e non mi emozionava. In verità mi piacevano solo le treccine di Ruud Gullit. Eppure i miei compagni di classe non facevano altro che parlare di calcio. E, crescendo, la cosa non è cambiata. Ho sempre provato una totale indifferenza verso quello sport (salvo trasformarmi in un esperto di fuori-gioco e tifoso accanito durante i mondiali, ma questa è un’altra storia), mentre intorno a me una marea di gente continua ad essere appassionata. Cosa fa un vero appassionato? Guarda la partita la domenica e intanto commenta nel gruppo wa con gli amici. Gioca al fantacalcio. Magari gioca anche la schedina. E poi va al bar, ne parla con gli amici. E legge la Gazzetta dello Sport. Dove parlano della stessa partita di cui ha già parlato con chissà quante persone. E la storia non finisce il lunedì: ogni giorno c’è qualcosa da dire con il suo gruppo di amici, con i colleghi, o su qualche pagina social: il rigore rubato, l’arbitro incapace, l’allenatore che dovrebbe andare in pensione, quel giocatore lì che è una promessa, quello là che invece è sul viale del tramonto… Un vero appassionato di calcio NON NE HA MAI ABBASTANZA. Non c’è il giorno in cui dice “ok, adesso basta calcio” Non esiste. Punto. Ora prova ad immaginare il tuo cliente ideale. Il tuo Cliente Su Misura. Non lo vorresti così appassionato per la tua azienda, tanto quanto un tifoso, pronto a leggere le tue mail OGNI VOLTA che ne mandi una? È così che funziona: la tua Newsletter non sarà mai un fastidio per chi è tuo FAN. Ma so cosa stai pensando ora: i miei clienti fan sono pochissimi, e io mando newsletter a tante persone, Modellista. Il tuo discorso non torna. Eh, lo so. È controintuitivo. Ed è proprio per questo che ho deciso di parlarti di Mail e Newsletter per qualche articolo. Voglio fare ben DUE cose importantissime: Farti capire che DEVI inviare Newsletter alla tua lista mail con frequenza; Spiegarti per filo e per segno come si scrive una Newsletter che vende! Quindi ti chiedo la massima attenzione e concentrazione. Quanto stai per leggere può cambiare in un batter d’occhio la tua visione sull’argomento… e il tuo fatturato! Ti avverto già: questo argomento non si esaurirà in un unico articolo Blog. Non sarebbe possibile. Non sono qui a raccontarti la favoletta: andremo insieme giù a fondo, scaveremo nei meandri delle tecniche e ti donerò (GRATIS!) tutte le armi che ti servono per trasformare la tua lista mail in una macchina STAMPA-SOLDI. Per cui, non rischiare di rimanere senza queste informazioni FONDAMENTALI: clicca qui e iscriviti subito alla mia Newsletter. Avrai ben TRE vantaggi: Non perderai nemmeno un mio articolo; Vedrai l’utilizzo delle tecniche che sto per spiegarti direttamente sul campo; …e ogni tanto riceverai qualche offerta unica, destinata solo ed unicamente alle persone iscritte alla mia newsletter. Mica male, no? Ora è tempo di iniziare. Rimboccati le maniche e prepara carta e penna: oggi vediamo assieme i TRE obiettivi (+1) che puoi raggiungere mandando con costanza mail alla tua lista! #1 EDUCARE La tua newsletter ha come primo (e direi anche più importante) obiettivo educare il tuo lettore/cliente. Cosa intendo per educare? Per spiegare in ogni suo dettaglio cosa vuol dire “educare il cliente” ci vorrebbe almeno un libro. O come direbbe La Penna Rossa “un’enciclopedia”. Cercherò qui di riassumerti in poche righe il vero significato di educare il cliente: il tuo prodotto o servizio lo vendono in tanti. Magari con caratteristiche simili o diverse dalle tue. Qualità maggiore o minore. Prezzo maggiore o minore. Assistenza diversa. Eccetera. Ma la tua azienda è UNICA e al tuo cliente tu offri qualcosa di UNICO, che può cambiargli la vita come nessun tuo concorrente potrà mai fare. Ma questo il tuo cliente non lo sa. Non lo può capire. Non ti basterà dirglielo. E tendenzialmente non crede alle parole che legge negli annunci pubblicitari. Educare allora vuol dire dare al tuo cliente TUTTA la conoscenza che gli serve per capire tutto questo. E non basta una newsletter. Ci vuole tempo ci vuole tanto materiale. Ma questa è l’unica strada possibile per rendere i tuoi clienti Clienti Su Misura. Ci vuole una costante Comunicazione Educazionale. E per questo la Newsletter non è solo lo strumento migliore, è anche quello di cui NON PUOI FARE A MENO. Perché dovrei comprare da te? In che senso la tua azienda è diversa dalle altre? Saranno veri tutti i vantaggi che descrivi? …queste e altre mille domande popolano i pensieri del tuo cliente. La tua Comunicazione Educazionale (via Newsletter) è l’unica arma che hai a disposizione per dare le giuste risposte e fare
Guida ai modelli mentali per avere successo – Parte 3
“Tu che cosa avresti fatto al suo posto?” Ho sentito questa frase decine di volte nel corso della mia vita. A volte era l’inizio di una conversazione tra gli amichetti del mare dopo aver visto l’ultimo film della Disney, oppure una discussione sulla serie tv del momento durante gli anni dell’università. In altri casi, questa domanda mi è stata fatta per commentare il comportamento di una persona che conoscevo bene, o il gesto di qualche politico o personaggio influente. E osservando le discussioni che nascono quando arriva una domanda del genere, ho capito che tutti sfruttano dei modelli mentali diversi per affrontare il mondo. Per questo, davanti a una stessa situazione due persone potrebbero avere un comportamento completamente diverso: a seconda dei modelli mentali applicati in ogni circostanza, le scelte prese portano risultati inaspettati. Questo vale anche per gli imprenditori che affrontano sfide simili a quelle dei loro colleghi nel creare la loro impresa, ma che si ritrovano davanti a conseguenze molto diverse. Ma se alcune di queste scelte sono positive e costruiscono la strada verso grandi risultati… altre non fanno altro che demolire il percorso che hai fatto fino a questo momento. Per questo, se finora ti ho elencato alcuni dei possibili percorsi da seguire… oggi parlerò di 3 modelli mentali da EVITARE per raggiungere il successo! Scoprirai i danni che possono fare, e come riconoscerli per stargli il più lontano possibile! Modello mentale numero 7: la conferma. Immagina di discutere con un tuo caro amico di un film che avete visto. A lui piace molto, mentre tu lo detesti profondamente. Quando ne discutete, lui elenca le scene emozionanti, e la bravura dell’attrice protagonista. Tu invece gli chiedi come ha fatto a non notare la trama noiosa e la pessima recitazione del cattivo della storia. E il fatto è che non avete visto due film diversi, ma nelle vostre menti è entrato in gioco il meccanismo mentale di conferma. Anche chiamato bias di conferma, questo modello mentale ti permette di vedere solo quello che conferma la tua visione del mondo. Per questo, se per te un film è brutto ti concentrerai solo su quello che non funziona, mentre se secondo la tua visione delle cose è bello, la tua mente analizzerà solo i pregi. Il meccanismo mentale di conferma è molto pericoloso. Se hai una visione negativa di una particolare cosa, probabilmente tutto nel mondo che ti circonda ti sta confermando che hai ragione, impedendoti di fare cose nuove! Il rimedio contro questo modello mentale è semplice: elenca su un foglio le convinzioni che ti stanno bloccando da fare certi passi per la tua azienda. A questo punto, prenditi del tempo questa settimana per osservare nel mondo che ti circonda persone, esperienze e cose che possano cancellare queste convinzioni. Sarà faticoso, ma entro la fine della settimana avrai abbastanza elementi per smantellare almeno una delle convinzioni che non ti permette di raggiungere il successo! Modello mentale numero 8: la semplificazione Immagina di dover descrivere il sapore di un pompelmo a una persona che non lo ha mai assaggiato. Probabilmente diresti qualcosa del tipo: “è come un’arancia insieme a una pesca… ma molto più aspra!” In realtà, questo frutto ha un gusto più complesso, ma non sai come trasmettere questo concetto: per questo motivo, scegli di semplificare l’idea per riuscire a trasmettere questo concetto. D’accordo Mastino, ma cosa c’è di male nel semplificare? In teoria nulla… se non abusi di questo modello mentale. Ma la maggior parte degli imprenditori sfrutta in qualsiasi circostanza il modello di semplificazione. Guardano alle nuove possibilità per la loro azienda, e spesso le riducono a qualcosa che conoscono meglio, evitando strade poco familiari. Ecco quindi frasi del tipo: Scrivere il blog? Non serve a nulla, è come scrivere un post su Facebook! Se mi metto a fare video su Youtube divento come quel tipo che fa video e che tutti prendono in giro… Un libro per creare da 0 il mio sito? Sarà una truffa come quello che ha comprato il mio amico. Tutte stronzate per non provare mai nulla di nuovo. Il modello di semplificazione ti convince che tutte le nuove esperienze siano simili a quelle che hai già vissuto. In questo modo rischi di non provare mai nulla di nuovo, e di conseguenza perdere preziose occasioni di crescita! Quando devi prendere una decisione importante per la tua impresa, ricordati del modello mentale dell’esploratore, di cui ho parlato in QUESTO ARTICOLO: prenditi del tempo per analizzare la situazione che hai davanti e per trovare qualcosa di inaspettato in grado di portare avanti il tuo percorso di crescita! Modello mentale numero 9: la coerenza. Una delle basi della mente umana è quella della coerenza. In altre parole, ci piace avere un comportamento che sia in linea con il modo con cui ci presentiamo alle persone e interagiamo con loro. Lo facciamo per due motivi: La nostra mente ha bisogno di stabilità Vogliamo essere percepiti dagli altri come persone con un pensiero e un modo di comportarsi molto preciso. Ma quando la coerenza si scontra con le strade per raggiungere il successo, ecco che iniziano i problemi: magari fino a poco tempo fa eri convinto che la Comunicazione Online non servisse a nulla. E ora che stai scoprendo che le cose sono diverse, e che anche nel tuo settore quest’arma può permetterti di raggiungere il successo… non sai come comportarti! La prima cosa che posso suggerirti è di recuperare QUESTO articolo di alcune settimane fa che ho dedicato al cambiamento. La seconda cosa che posso dirti è che sviluppare un nuovo sistema di credenze non è semplice, e che sarà un percorso doloroso. Ma prima riuscirai a creare un nuovo sistema di valori da usare per raggiungere il successo, più velocemente riuscirai ad arrivare ai risultati che desideri per il futuro della tua attività! Anche oggi hai scoperto 3 modelli mentali fondamentali per avere grandi risultati. E per premiarti per averli letti fino in fondo… voglio svelarti un segreto. I modelli mentali che hai scoperto
Se ho un sito enorme… dove lo metto?
Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Non so se lo sai, ma la mia rubrica è piena zeppa di articoli su WordPress, domini, hosting, email e argomenti affini. Spesso infatti ho parlato di hosting e ho nominato più volte i migliori in circolazione per il tuo sito (Bluehost, Siteground, GoDaddy, OVH). Ma questi vanno bene nel caso in cui avessi bisogno di realizzare un sito enorme o più di un sito? Beh… per farti capire quanto può cambiare la risposta in base ad alcune variabili ho appena pubblicato l’articolo che stai leggendo! In questo momento magari gestisci uno o più siti web, oppure non ne hai ancora realizzato uno ma stai pensando di farlo; in entrambi i casi devi necessariamente sapere che cos’è un server (o VPS) e perché spesso è migliore di un semplice hosting. Hosting e server sono due strumenti molto simili e ciò può generare confusione, ma ti garantisco che farò di tutto per semplificare l’argomento. Il mio obiettivo sarà guidarti nella scelta e assicurarmi che non tu non vada a casaccio: c’è il rischio che spendi troppi soldi inutilmente o che prendi un prodotto scadente, andando così a compromettere le funzionalità del tuo sito. Non solo: ti parlerò anche di cPanel e del perché è uno degli strumenti migliori su cui mettere le mani per gestire il tuo sito e i tuoi account email. È giunto il momento di iniziare, perciò raccogli tutta la concentrazione che puoi e afferra una tazza del tuo caffè preferito! Hosting e Server: di cosa stiamo parlando? Hosting È la prima volta che atterri su questa rubrica e non hai idea di cosa sia un hosting? Don’t panic: te lo spiego subito. Se invece sei un assiduo lettore della rubrica del Fabbro e non hai bisogno di informazioni sugli hosting, puoi saltare questa parte e continuare a leggere più avanti. L’hosting è lo spazio virtuale di cui ha bisogno il tuo sito per esistere, un po’ come se fosse un locale da affittare o acquistare per metterci dentro il tuo negozio. Un hosting, però, a differenza di un locale, non può essere acquistato ma solo affittato. Tutti gli hosting, infatti, hanno un costo annuale (tranne alcuni gratuiti, ma stanne alla larga, sono fuffa!) che può variare in base a: specifiche tecniche e potenza; spazio di archiviazione; tipo di provider (quando dico provider mi riferisco a Bluehost, Siteground, GoDaddy e compagnia); funzionalità accessorie (servizio di backup automatico ecc.). “Posso realizzare un sito web senza hosting?” No, sarebbe impossibile. Nota: in verità puoi realizzarlo sul tuo pc senza dover acquistare un hosting, ma in quel caso saresti in grado di navigarlo soltanto tu. Inoltre si tratta di un’operazione non adatta a chi è alle prime armi, perciò se hai deciso di pubblicare un sito web hai bisogno tassativamente di un hosting. Se questa spiegazione breve non ti basta e vuoi saperne ancora di più troverai utilissimo l’articolo approfondito che ho scritto un po’ di tempo fa e puoi raggiungere facendo click qui. Server (o VPS) Anche il server, così come l’hosting, è uno spazio virtuale necessario per ospitare un sito web (o più siti web). Naturalmente questa cosa genera un po’ di confusione, ma tu per non averla fai questo ragionamento: un server è un hosting più potente e con più funzioni, su cui puoi installare anche più di un sito web. Di conseguenza i server sono più costosi degli hosting. Se adesso stai pensando: “allora se ho più soldi da investire è meglio se compro un server a prescindere”, sappi che ti stai sbagliando e devo metterti in guardia. Facendo questo ragionamento vai incontro a due pericoli: butti via dei soldi inutilmente. Se hai realizzato già diversi siti e sai che per il prossimo che andrai a realizzare un hosting potrebbe non essere abbastanza, allora puoi considerare l’idea di acquistare un server. Nel caso si tratti del tuo primo sito impiegherai degli anni prima di farlo crescere abbastanza da richiedere un server per farlo girare. In pratica sarebbe come dare una Ferrari in mano a chi sta studiando per fare l’esame della patente, non mi sembra una buona idea; se sei alle prime armi ti ritroverai per le mani una cosa che faticherai a comprendere e non sarai in grado di usarla. Prima di passare a un server dovresti familiarizzare con un hosting. Quest’ultimo, infatti, essendo studiato per i principianti ha meno funzioni e sono più semplici da utilizzare. Esistono dei casi specifici per cui è meglio acquistare un server, ma non è detto che il tuo sia uno di questi. Nella maggior parte dei casi, infatti, è meglio mettere il tuo sito su un hosting. Ma allora quando è meglio comprare un server? Quando devi realizzare un sito enorme o quando hai bisogno di gestire più di un sito web. La scelta migliore è sempre realizzare il tuo primo sito web su un hosting e valutare di spostarlo su un server più in là, quando nel tempo avrai accumulato tanti contenuti e un costante traffico giornaliero. D’altronde i siti si possono prendere e spostare su qualsiasi hosting/server in qualsiasi momento, lo sapevi? Anzi, esistono casi in cui devi farlo per forza e li ho raccolti in un articolo che puoi leggere facendo click qui. Essendo più potente di un hosting, un server può far girare il tuo sito più velocemente. In alcuni casi, infatti, la lentezza può essere un chiaro segnale che è arrivato il momento di passare a un server. Infine il server, a differenza dell’hosting tradizionale, può ospitare altre cose oltre ai siti web, come videogames, programmi e applicazioni. Che differenze ci sono tra i vari server? Purtroppo le differenze tra un server e un altro possono essere tantissime e ciò potrebbe confonderti ulteriormente. Io stesso delle volte ci ho messo un po’ di tempo e fatica ad individuare il server giusto per un sito, ma don’t panic: è mia intenzione offrire delle linee guida per darti una mano a evitare errori. Che tipo di server devo
Trasforma le tue parole in soldi 38 – E ora che scrivo? Guida pratica per chi ha bisogno di idee per scrivere contenuti – Parte 9
Dopo ben nove settimane metto la parola FINE a questa lunga rubrica. E mi sembra proprio il momento giusto per raccontarti un antefatto: come è nata questa idea? Devi sapere che il Laboratorio dei Sarti del Web è costantemente alla ricerca di nuovi talenti da inserire nella squadra. E quando si tratta di selezionare personale che si occupi di Scrittura Persuasiva, la selezione la facciamo sempre io e La Penna Rossa. (certo, ovviamente l’ultima parola è sempre del Sarto!) Qualche tempo fa, quindi, il Sarto ci indica un nominativo in particolare su ci aveva messo l’occhio: io e La Penna Rossa ci mettiamo subito all’opera per mettere alla prova questa nuova figura. E nel primo colloquio, quando spieghiamo la procedura interna e come scegliamo e sviluppiamo le competenze per “specializzare” sempre di più la nostra squadra, la persona con cui stavamo parlando ci dice: “ma se devo scrivere ogni giorno testi che ripetano sempre lo stesso concetto, come faccio a non finire le idee?” Non sto a riportarti la risposta. Ma il riassunto delle mie parole potrebbe essere: “non è una questione di creatività o fantasia, ma sempre e solo di tecnica. Non esiste la possibilità di “finire le idee. Ma esiste la possibilità di non trovare il modo giusto di metterle su carta. Quindi… preparerò una guida completa” E allora la Penna Rossa mi ha guardato, dall’altra parte dello schermo, e mi ha detto: “perfetto per il Blog” Così ho capito che potevo unire “l’utile al dilettevole”. Ed ecco che ho iniziato questa avventura che porto avanti con te e che oggi volge al termine. Stai per avere tra le mani le ultime quattro armi per combattere e distruggere definitivamente la sindrome da Foglio Bianco! Rimboccati le maniche, imbraccia carta e penna e preparati a scoprire gli ultimi 4 punti di questo lungo elenco! #28 LE TESTIMONIANZE Non sai che fatica tenere questo punto per l’ultimo articolo! Personalmente trovo non ci sia nulla di più potente che l’utilizzo delle testimonianze dei clienti soddisfatti nei tuoi testi di Scrittura Persuasiva. Non c’è articolo Blog, Newsletter, Post, Video o Lettera di Vendita che tenga. Puoi scegliere il miglior strumento del mondo, ma l’ingrediente segreto che aumenterà l’efficacia di ogni tuo testo sarà SEMPRE e COMUNQUE una testimonianza ben fatta! Fai parlare i tuoi clienti. Riprendi le loro parole e usale per i tuoi testi! Puoi usare testimonianze video, oppure scritte. Ma anche screenshot di commenti entusiasti sui Social. O di e-mail ricevute. Non c’è limite: tutto ciò che i tuoi clienti dicono di te, puoi usarlo per fare nuovi clienti. E questo, direi, è un punto oramai chiaro: se segui la mia Rubrica non puoi avere dubbi. Oggi allora vediamo insieme qualcosa di più: una serie di “trucchetti” da usare per potenziare il potere delle tue testimonianza. Usa più e più volte la stessa testimonianza. Puoi riproporla in vari modi, in più formati articolo blog newsletter post sui Social video lo impagini in pdf e lo rendi scaricabile se è una lunga testimonianza, scritta o video, la “spezzetti” in più parti e la usi più volte puoi riproporla nel tempo, anche a distanza di anni: i nuovi potenziali clienti non l’avranno ancora vista e chi invece l’avrà già vista… beh una rinfrescata non farà male! A distanza di tempo, se stai ancora servendo lo stesso cliente, chiedi una seconda Testimonianza da abbinare alla prima. Farà un effetto potentissimo! Ora, come avrai notato dall’elenco che hai appena letto… già UNA SOLA testimonianza è ORO PURO per le tue strategie! Ne ho parlato in questo articolo! In altre parola: una sola buona testimonianza e non hai – quasi – più motivi di preoccuparti. Avrai argomenti da trattare per una vita! Per un approfondimento su come deve essere una testimonianza per essere uno strumento PERFETTO per la tua Comunicazione Online (e la tua Scrittura Persuasiva) ti consiglio di leggere QUESTO MIO ARTICOLO dello scorso 3 marzo. #29 IL CONCORSO A PREMI La gente ama gareggiare. E ama ancora di più vincere. Fa sentire al tuo pubblico che potrà vincere qualcosa che gli interessa davvero… e avrai argomenti per i tuoi testi per lunghi periodi! Qualunque sia la tua Azienda, hai certamente un prodotto particolarmente ambito dal tuo pubblico. E tu puoi sfruttare questa “ambizione” per produrre materiale scritto estremamente accattivante… e migliorare notevolmente la tua strategia di vendita! Occhio: non ti sto dicendo di fare il terribile “give-away” per avere in cambio like o followers! Se scrivo una cosa del genere il Sarto viene a prendermi a casa e non mi vedi mai più. Parlo di creare un vero e proprio concorso in cui i tuoi lettori devono FARE QUALCOSA per poter vincere un premio importante. Non mi interessa qui il tipo di concorso, men che meno cosa dai in premio. Il fatto importante qui è ben altro: qualunque richiesta farai al tuo pubblico, fai in modo che l’azione che ne risulta sia UTILE per la tua Comunicazione futura! In altre parole: non sprecare un’occasione così ghiotta. Forse il discorso è contorto. Facciamo un bell’esempio: Metti online uno spoiler sul tuo nuovo prodotto. Lanci online un concorso per averlo gratis il giorno del lancio. Per partecipare al concorso occorre rispondere a delle domande. Somministri un questionario al tuo pubblico in cui raccogli dati utili per la tua comunicazione. Imposti la tua comunicazione successiva in base a ciò che hai raccolto col questionario (=dai ai tuoi clienti esattamente quello che cercano) Un concorso di questo tipo può produrti così tanto materiale per i tuoi testi che scrivere sarà una passeggiata per lunghissimo tempo. Magari anni! #30 LANCIA LA SFIDA Come per il concorso, puoi sfruttare la normale tendenza dell’essere umano a rivaleggiare, a puntare alla vittoria. Se per il concorso l’azione da fare è abbastanza semplice, per la sfida… c’è da fare molto di più! In questo caso devi istigare il tuo lettore a compiere un’azione complessa, che perdura nel tempo, che lo potrà portare ad un