Trasforma le tue parole in soldi 58 – Ho litigato con la mia collega [per le parentesi quadre]
Hai mai litigato con un tuo collega? È successo a tutti! Nella vita ho fatto tantissimi lavori. Ho condiviso compiti e obiettivi con un numero veramente altissimo di persone! Lavorato con i gruppi più disparati e in più occasioni ho ricoperto il ruolo di responsabile del personale. Motivo per cui ho voluto approfondire questo argomento, studiandolo in maniera VISCERALE. Come funzionano i gruppi di lavoro? No, tranquillo, non è di questo che ti parlerò in questo articolo. Invece, parleremo di parentesi quadre, della mia collega La Penna Rossa e di come è importante non innamorarsi di un’idea. Ma procediamo per gradi. Era un caldo 21 ottobre 2022 quando tutti i Sarti del Web si sono riuniti in una sala conferenze di un Hotel a Casalecchio di Reno per passare assieme 8 ore di formazione interna. Hai presente quelle giornate noiose dove devi sorridere, fare “sì” con la testa e rimanere sveglio perché se no il capo si incazza? Ecco, no. La formazione interna dei Sarti (anche quando non andiamo tutti a Gardaland) è uno spasso. Ma, ancora, non è questo l’argomento di questo articolo. Facevamo la nostra formazione, quindi, ed arriva il turno della Penna Rossa. Il suo intervento è magnifico. Una bomba. Vedo tutto il laboratorio letteralmente ammaliato dalle sue parole. E, sono sicuro, nessuno sta fingendo. Solo che… A un certo punto… Fa una pubblica confessione: La Penna Rossa ODIA LE PARENTESI QUADRE. Tu dirai: “vabbè Modellista, dove sta il problema?” Te lo spiego subito: io non sono d’accordo con lei. Ora tu prendi due esperti di Scrittura Persuasiva. Trova un punto in cui non sono d’accordo. E poi prendi i pop-corn. Perché qui scatta la guerra. Stiamo parlando di Sara, La Penna Rossa. Se non segui il suo Blog ti perdi qualcosa di unico: lei ogni settimana, da QUASI 100 SETTIMANE, ti insegna come scrivere correttamente in italiano anche se stai scrivendo per vendere. Che sembra un cosa banale, ma non lo è. Molti in questo settore ti diranno che “non fa niente” se i tuoi testi hanno qualche errorino. Se scrivi qual è con l’apostrofo o po’ con l’accento non è grave. Invece… La realtà è esattamente opposta: se fai errori di questo tipo perdi un sacco di clienti. Solo che non te ne accorgi, perché loro non te lo dicono. Quindi, se non hai ancora iniziato a seguirla, hai molto da recuperare! Ma torniamo al 21 ottobre: La Penna Rossa dichiara apertamente di odiare le parentesi quadre. Ha fatto anche un articolo sulle parentesi, il 31 gennaio 2022. Come a dimostrare che non le odia così tanto… Se non lo hai letto lo trovi qui! Comprenderai che non ho retto. Ci sono lì tutti i Sarti e le Sarte. Io seguo la loro crescita, la loro formazione, le nozioni che devono imparare ed applicare. È probabilmente la cosa più importante che faccio da quando esistono i Sarti! E arriva lei, con la sua gonnellina scozzese e quel fare tutto precisino, e accende la sfida. Non potevo tacere. Ne nasce un gioioso battibecco, in cui io e lei teniamo le armi nel fodero, ma si vede: siamo entrambi pronti allo scontro all’ultimo sangue. La discrepanza è tra: Come si DOVREBBE usare la parentesi quadra in italiano; Come si usa nella Scrittura Persuasiva. Sia chiaro: La Penna Rossa ha già fatto i conti da tempo col fatto che la Scrittura Persuasiva NON è la stessa disciplina con sui si scrive un romanzo o un trattato. Su questo nessuno dei due ha dubbi. Ma io sto dalla parte del “devi usarle quando serve” Mentre lei dalla parte del “puoi attrezzarti per non usarle perché sono BRUTTE” Te la faccio breve: ha vinto lei. E non l’ha fatto con delle argomentazioni ben organizzate, tipo arringa da avvocato. L’ha fatto con i NUMERI. Ma te lo dirò tra poco. Prima vediamo assieme i principali usi della parentesi quadra in Scrittura Persuasiva. #1 NEI TITOLO DEI POST E DELLE LETTERE DI VENDITA (e nelle Landing Page) I tioli che vendono hanno una struttura composta da Pre-Headline Headline Sub-Headline (se non sai di cosa sto parlando, recupera subito questo articolo!) Delle tre parti, la SECONDA deve essere sempre ben evidenziata. Per questo motivo si usa inserirla all’interno di due parentesi quadre: risalta così immediatamente all’occhio del lettore. Ci sono altri modi per evidenziarle, come può essere il grassetto, l’utilizzo dei colori o lo stampatello maiuscolo. Ma non sempre è possibile usare tante alternative (come nei post social sponsorizzati, almeno per ora) e spesso esteticamente la parentesi quadra è la versione migliore. Ci sono anche casi in cui nel titolo non viene usata una pre-headline, o altre situazioni in cui l’utilizzo di un elemento evidenziante può essere meno necessario. #2 NEGLI OGGETTI DELLE MAIL Qui le parentesi quadre assumono un altro tipo di significato. Tanto da essere riconosciute diversamente anche dall’algoritmo che governa le mail. La parte tra parentesi quadra in un oggetto di una e-mail sta a rappresentare un elemento particolarmente importante di ciò che si leggerà cliccando. Ad esempio: Il contenuto importante della mail Il tempo di durata dell’offerta di cui si parla nella mail La tipologia di destinatario della mail Ecc In questo caso la parentesi, quindi, serve a indicare in maniera chiara al lettore cosa dovrebbe fargli “accendere il cervello proprio ora” e farlo correre a leggere. Come vedi, sono utilizzi molto diversi tra loro e allo stesso tempo molto lontani dall’utilizzo corretto della lingua italiana scritta. La Scrittura Persuasiva, non mi stancherò mai di dirlo, non ha nulla a che vedere con l’eleganza di un romanzo, la musicalità di una poesia o la correttezza stilistica di un trattato. È un altro linguaggi. Un altro modo di comunicare, con un altro obiettivo! Ma ora andiamo a vedere come mai la battaglia è stata vinta dalla Penna Rossa! Eravamo rimasti a quel momento
Quando immaginare ti aiuta a fatturare
L’immaginazione viene considerata una caratteristica tipica dei bambini. Un gioco della mente che puoi permetterti solo quando sei piccolo, quando le preoccupazioni del mondo reale sono ancora molto lontane. O se preferisci, un vizio che crescendo svanisce per lasciare posto alla mente pragmatica degli adulti. Ma in realtà pensaci bene: è davvero così? O questa è una favola che raccontiamo per avere l’impressione di essere più responsabili e stabili? La verità è che non solo continuiamo a immaginare per tutta la vita… ma anche che l’immaginazione quando viene incanalata nel modo giusto può diventare un’alleata preziosa per la crescita della tua azienda. Per scoprire come sfruttarla nel modo giusto… non devi fare altro che continuare a leggere. Nell’articolo di oggi scoprirai come sfruttare l’arte perduta dell’immaginazione. E in questo modo riuscirai a sfruttare questa abilità per indirizzare la tua azienda verso un futuro di crescita costante e di successi stellari! Partiamo con accettare un dato di fatto. Non immaginiamo non solo da bambini: lo facciamo tutta la vita. È una cosa normalissima, e fa parte di un meccanismo che usa il nostro cervello per capire meglio le cose. Devi sapere che la nostra mente fa un’enorme fatica a capire i concetti astratti, e spesso sfrutta l’immaginazione per creare immagini precise nella tua mente e aiutarti a capire le cose. Questo è il motivo per cui una metafora ben costruita resta impressa nella tua mente. Proprio come se fosse stata scolpita da uno scultore esperto! Sfortunatamente, man mano che cresciamo sentiamo sempre più critiche a questa naturalissima tendenza umana, e questo porta un freno alla nostra voglia di immaginare le cose. E quindi a un certo punto immaginare diventa “sognare a occhi aperti”, “distrarsi”, “perdere tempo”… in questo modo, smetti di farlo volontariamente. E così perdi uno strumento prezioso che ti aiuterebbe a capire in quale direzione portare la tua azienda in futuro! L’immaginazione è la più grande alleata della creatività. Questo vuol dire che quando viene sfruttata nel modo giusto, questa abilità ti permettere di dipingere il futuro che desideri per te e la tua impresa… e poi metterlo in pratica. Per capire meglio che cosa intendo, analizziamo i 2 principali vantaggi dell’immaginazione. 1) Immaginare ti aiuta a creare nuove strategie per far crescere la tua attività. Il Sarto lo dice spesso: il mercato è un campo di battaglia. I tuoi concorrenti sono nemici senza scrupoli, e il vostro obiettivo comune è lo stesso. Vale a dire attirare clienti e far crescere il fatturato! Per vincere questa guerra che affronti ogni giorno c’è una sola cosa che puoi fare. Come un ottimo generale, devi studiare la miglior strategia possibile da usare nella tua azienda. E il modo migliore per farlo è… l’immaginazione! Dedica del tempo a studiare e immaginare possibili mosse da fare per: Stupire i clienti Farli innamorare della tua impresa Distinguerti dalla concorrenza Trasformarti nel punto di riferimento di chi compra da te Fai lavorare la mente per trovare le tecniche giuste per aumentare il tuo fatturato. E presto troverai delle strategie completamente nuove per rendere la tua azienda unica agli occhi dei clienti! In altre parole, indirizza l’immaginazione verso la crescita, e trasformala nell’arma segreta per conquistare i clienti e aumentare le vendite! 2) Immaginare ti permette di avere qualcosa a cui aspirare. Quello che chiamiamo sogno ad occhi aperti può diventare facilmente la visione del futuro che desideri per la tua azienda e la tua vita. Prenditi del tempo per dare una forma nella tua mente al futuro che sogni nei prossimi 5, 10 o 15 anni. Nei tuoi progetti dei prossimi anni hai aperto una nuova sede, o allargato quella in cui sei ora? Nel futuro quante ore lavori al giorno rispetto ad adesso? Che cosa fai nel tuo tempo libero? E soprattutto… riesci a immaginarti più felice di quello che sei ora? Forse ti sembrano domande infantili, un po’ da bambini, ma ti assicuro che non lo sono. Prenditi del tempo per pensarci. Più risponderai nel dettaglio a queste domande, più nella tua testa si creerà in modo chiaro la visione del futuro che desideri. E una volta che avrai creato qualcosa a cui aspirare, avrai creato un motore irresistibile per andare avanti. In questo modo avrai qualcosa per cui lottare, e che ti aiuterà a raggiungere più velocemente ogni tuo obiettivo. Insomma, come puoi vedere l’immaginazione è un’alleata inaspettata alla crescita della tua azienda. Ma attenzione: perché possa essere davvero un aiuto per la tua attività, ci sono 2 cose che devi ricordare. La prima è di non lasciare quello che hai immaginato lì dove è nato, ovvero nella tua mente. Una volta che nella tua testa si è formata un’immagine chiara di una strategia per crescere, o per il futuro della tua azienda… mettiti subito in moto per trasformarla in realtà! La differenza tra i sogni a occhi aperti di un bambino e il sogno di un imprenditore o un’imprenditrice che vuole di più è semplicemente una sola cosa. La voglia di realizzare quello che hai immaginato, ovvero la capacità di impegnarti per rendere realtà quello che desideri per il tuo futuro. La seconda cosa da fare è alimentare la tua immaginazione nel modo giusto. Anche se l’immaginazione è una capacità innata dell’essere umano, questo non significa che non debba essere allenata. Basta poco per passare da immaginare qualcosa di positivo per la tua azienda al bloccarti per paura di ostacoli lungo la strada. Niente di strano: l’immaginazione è una capacità che in tempi antichi serviva a proteggerci da situazioni pericolose. Immaginare i possibili rischi dietro certe azioni ci ha permesso di evolvere come specie. Ma ora, lasciare l’immaginazione troppo libera rischia di paralizzarti davanti a qualcosa di nuovo. In altre parole, immaginare senza avere gli strumenti per rendere quello che desideri realtà può essere controproducente. Per questo motivo, voglio consigliarti da subito due modi per alimentare la tua immaginazione e realizzare più velocemente il tuo sogno aziendale! Il primo strumento di cui voglio parlarti è Trasforma le tue parole in
Dividi i contatti ed aumenta il fatturato! – Parte 4
Come fanno le aziende di successo ad aumentare costantemente il loro fatturato? Creano una Lista di potenziali Clienti La dividono in Segmenti Colpiscono ogni Segmento con la giusta Comunicazione VENDONO! Ah! E non dimentichiamo il punto 5… continuare ad aumentare la Lista. Ma andiamo con ordine. Continua il nostro viaggio nel mondo dell’Automazione per la tua Azienda: ispirati all’antico motto “Dividi et Impera” stiamo scoprendo i segreti delle imprese più potenti del mondo! Se è vero infatti che non puoi permetterti investimenti milionari come una multinazionale quotata in borsa… È anche vero che ci sono strumenti perfettamente alla tua portata, sia per complessità d’utilizzo che per costo di acquisizione e gestione. Strumenti che ripagano il tuo sforzo moltiplicando l’investimento! È per questo che esiste il Blog del Fabbro, per rivelarti tutte le strategie più efficaci e utili ad avvicinare il Potenziale Cliente alla tua Azienda. Cosa funziona? Cosa può portarti il miglior risultato? Scopriamolo assieme! Ma non prima di esserci preparati una buona tazza di caffè… Siamo arrivati al quarto episodio della serie Dividi i contatti e aumenta il Fatturato. Ho realizzato questo articolo in modo che sia facilmente fruibile anche se non hai letto i primi tre ma mi raccomando, appena puoi recuperali: Trovi il primo a questo link Il secondo a questo link Il terzo a questo link Nelle scorse puntate abbiamo visto che una lista di contatti ben nutrita e segmentata è ORO per qualsiasi azienda… Ma se non lo fai bene perdi solo tempo ed energie! Ci siamo occupati dei primi tre punti di questa lista ed abbiamo iniziato il quarto… Che cos’è la segmentazione della posta elettronica Quali sono i vantaggi della segmentazione della posta elettronica Come sfruttare i dati per un’efficace segmentazione dei tuoi elenchi 12 idee di segmentazione per la tua campagna di Comunicazione Online tramite mail Come iniziare con la segmentazione della posta elettronica Strumenti e risorse di automazione aggiuntivi Ora proseguiamo! 12 idee di segmentazione per la tua campagna di Comunicazione Online tramite mail Paragrafo 4 : Appoggiati ai lettori con tassi di apertura elevati È fisiologico… non tutti i tuoi Potenziali Clienti saranno interessati al 100% delle tue comunicazioni. Quindi ci sarà qualcuno che apre poche mail, di tanto in tanto, e ci sarà qualcuno che non si perde neanche una tua notizia! Questi sono i lettori con tassi di apertura elevati. I potenziali clienti che aprono la maggior parte delle tue e-mail lo fanno per un motivo: apprezzano i tuoi contenuti e vogliono essere informati sulle novità. Ora il tuo compito è trasformare questa energia in acquisto! Consiglio: prova a creare un segmento per coloro che aprono almeno il 50% delle tue e-mail e coinvolgili in modo simile agli acquirenti di lunga data. Colpiscili con aggiornamenti, promozioni e contenuti divertenti ed unici che adoreranno. Scopri con test e tentativi cosa li accende maggiormente, quale aspetto del tuo lavoro trovano più interessante. Questo è anche un ottimo gruppo a cui rivolgersi con sondaggi di ricerca di mercato , perché sai che è più probabile che aprano la tua richiesta. Puoi anche creare segmenti più dettagliati in base al tipo di contenuto. In altre parole, alcuni clienti apriranno il 100% delle tue e-mail promozionali, mentre altri potrebbero solo leggere notizie sui prodotti nuovi di zecca. Puoi creare segmenti per continuare a nutrire questi clienti con esattamente ciò che vogliono e portarli verso l’acquisto del tuo prodotto o servizio. Recupera i clienti inattivi Prendi questo consiglio come il parere di un esperto che ha visto le stesse cose succedere ancora e ancora e ancora… Se un segmento della tua lista non sta aprendo le tue e-mail, NON DEVI PRENDERLA SUL PERSONALE! Non sentirlo come un attacco diretto alla tua persona o a quello che fai, a quello che ami e in cui credi Ci cascano tutti quindi prima o poi capiterà anche a te, ma tu ti bevi un bel sorso di caffè, ricordi le parole del Fabbro e torni sulla retta via! Piuttosto prova a creare un segmento per coloro che aprono meno del 10% delle tue e-mail e sperimenta in un paio di modi: 1 – prova a inviare più e-mail per coinvolgerli; 2 – prova a inviargliene meno per evitare di risultare pedante; E poi traccia i risultati per ottenere un parere obiettivo e basato sulla realtà Ricorda: vogliamo aumentare il nostro fatturato, non sentirci i migliori al mondo… quello è il mestiere di dittatori e primedonne. Mostra ai tuoi acquirenti abituali che li apprezzi Quando abitavo nel paesino dove sono nato, le cose erano molto diverse: meno persone, meno ansia, più tempo libero… Forse la penso così perché ero piccolo e senza pensieri, però ho un ricordo molto preciso. Dimmi se anche tu ti ricordi qualcosa del genere: c’era la donna del negozio centrale, quelle drogherie dove trovavi un po’ di tutto, che preparava il sacchetto a mia madre prima ancora di sentire cosa voleva. Ricordava a memoria gli ordini abituali dei clienti che andavano a comprare da lei ogni settimana. Visto che l’ordine era più o meno sempre lo stesso… hai capito, no? Quella era una premura che mia madre apprezzava, e come lei tanti altri clienti. Gli anni sono passati ma come dice il Sarto: “la gente vuol sentirsi importante!” Quale accortezze puoi applicare per far sentire il tuo cliente abituale coccolato? E come può esserti utile in questo l’automazione? Utilizza i dati sulla cronologia degli acquisti per essere creativo con i tuoi segmenti! Ad esempio, gli stessi sette clienti fanno rifornimento di cioccolato il primo di ogni mese? Agisci di conseguenza ed anticipali con una comunicazione automatica! Questo è un altro ottimo segmento per notificare nuovi prodotti, offrire offerte particolari
Trasforma le tue parole in soldi 57 – Ripetere per vendere
Mi arriva una mail da una mia cliente. Da oramai un anno scrive in autonomia il suo Blog, la sua Newsletter e coltiva il rapporto con i suoi clienti e contatti. E dopo un anno… è tutto così noioso! La cosa interessante è che questo capita PROPRIO ORA, alla 57esima settimana della mia rubrica. Poco più di un anno in cui, ogni giovedì, pubblico un articolo. E parlo SEMPRE e SOLO di Scrittura Persuasiva. Posso dirti una cosa, in tutta onestà: capisco perfettamente come si sente la mia cliente. E so con assoluta certezza che, se anche tu stai scrivendo da molto, vivi la stessa situazione (o l’hai vissuta). Se invece hai iniziato da poco… Ho due notizie per te, una buona e una cattiva. Quella cattiva è che succederà anche a te. Un giorno ti sentirai annoiato. Quella buona è che, dopo aver letto questo articolo, saprai esattamente come comportarti! (spoiler: non devi cambiare argomento) Quindi rimboccati le maniche e imbraccia carta e penna: stiamo per addentrarci in una delle questioni più spinose, discusse e limitanti della Scrittura Persuasiva: la Ripetizione! Dopo quell’affermazione della mia cliente, ecco cosa le ho chiesto: “sei tu ad annoiarti o sono i tuoi clienti che si annoiano?” Non credere, non era una domanda facile. Infatti lei non aveva una risposta pronta. E come avrebbe potuto averla? Dopotutto, non è certo facile comprendere da che parte sta la noia. Mi spiego: Avere COSTANZA nella pubblicazione di contenuti è un elemento portante della Comunicazione Su M.I.S.U.R.A. Allo stesso tempo, un altro concetto da non tralasciare mai è la FOCALIZZAZIONE. E, ancora, non dobbiamo dimenticarci l’INTRATTENIMENTO. Questo cosa vuol dire? Che chiunque voglia fare impresa in maniera redditizia deve: Produrre con costanza contenuti che parlano sempre e solo di un argomento senza mai annoiare il lettore. Che sfida, vero? La sensazione che si ha, dopo un po’, è di essere ripetitivi, noiosi, quasi fastidiosi. E può succedere che questa sensazione venga trasmessa al lettore… portandolo ad annoiarsi! Molto pericoloso. Allora, cosa dobbiamo fare per evitare di entrare in questa modalità così rischiosa? Dopotutto scriviamo ore e ore ogni giorno. E, gira e rigira, l’argomento è sempre lo stesso, sembra di ripetere sempre la stessa pappardella… Per rispondere al meglio a questo quesito e darti una spiegazione utile e definitiva… ti racconterò un fatto avvenuto quando studiavo Psicologia. Nello specifico, ti parlerò di Psicologia Sociale. Anzi: della Professoressa di Psicologia Sociale! Quella donna non mi è mai piaciuta. Fin dalla prima lezione si è posta in maniera eccessivamente spocchiosa, con critiche spesso fuori luogo verso gli studenti. E io, che non ho mai imparato a tacere, sono entrato immediatamente in sfida con lei. Ero puntualissimo, costantemente in prima fila. Non prendevo appunti, ma intervenivo continuamente. Domande, delucidazioni, dubbi. Specialmente quando la mia domanda poteva “destabilizzare” la professoressa. Volevo metterla in difficoltà. Volevo vederla senza parole, senza risposte, a disagio nel suo ruolo. Ma aspetta: non era sadismo, il mio. Alla base del mio atteggiamento c’era una consapevolezza: quella professoressa non era adatta al suo ruolo. Era evidente che non avesse una grandissima competenza e giravano voci che fosse lì grazie a qualche raccomandazione. Quindi unisci la sua incapacità di creare una relazione decente con gli studenti alla sua incompetenza… il campo di battaglia era mio. Non sto a raccontarti tutto quello che avvenne, ma portai a casa un 30 e lode… e rifiutai la lode. Giuro, è andata davvero così. Sul mio libretto c’è ancora un trenta senza lode di cui vado fierissimo. Non ti dico la sua faccia quando le ho detto che non avrei voluto la lode da lei! Ma non era abbastanza. Non ero contento: volevo vendicarmi dei suoi atteggiamenti offensivi nei confronti degli studenti. Ora tutto questo ti sembrerà sciocco, ma posso garantirti che avevo le mie ragioni. Ed una testa caldissima. Siccome non ne avevo abbastanza, ho quindi atteso la sessione successiva. Non avrei dovuto partecipare nuovamente alle sue lezioni, ma l’università è pubblica. Così, l’anno successivo, sono entrato alla sua prima lezione e mi sono messo nel mio posto in prima fila. Quando mi ha visto ha subito esclamato “Umberto, che fai, ripeti?” E io, preparatissimo, risposi: “No professoressa, qui fino a prova contraria chi ripete ogni anno la stessa lezione è Lei!” Silenzio. Esco dall’aula, col petto gonfio d’orgoglio. E ora vediamo assieme perché tutto questo è stato inutile e cosa possiamo invece trarne di utilissimo, a distanza di vent’anni, in questo articolo. È stato inutile perché quella professoressa ha continuato a muoversi esattamente nello stesso modo. La mia “protesta” non l’ha scalfita e io ho perso inutilmente energie che avrei potuto impiegare per altro. Mi sono divertito, ok. Ma non è servito a nulla. Tuttavia è anche utile perché dentro a questa storia io criticavo una cosa che, invece, è la base dell’essere esperti: la ripetizione! Ok, in quel caso specifico era meccanica e senza passione, quindi avevo ragione, ma andiamo un po’ più a fondo. Cosa ti rende un vero esperto in un campo? Cosa ti permette di padroneggiare al meglio una materia, una disciplina, un macchinario? Vale dagli hobby al lavoro, dallo sport alla scuola: RIPETERE è la base dell’apprendimento! E come mai, allora, non sono TUTTI esperti in QUALCOSA? Perché ripetere è noioso. Solo pochi sono in grado di reggere lo stress della ripetizione continua e meticolosa. E se tu vuoi (leggi “devi”) essere un esperto del tuo settore… devi imparare a ripetere. Ti annoia? Ripeti Non ne hai voglia? Ripeti Hai di meglio da fare? Ripeti Ci sono cose urgenti? Ripeti lo stesso. Se vuoi essere esperto e vuoi che i tuoi clienti si rendano conto che lo sei, non hai altra strada. Come ho detto alla mia cliente: se ti annoi tu mentre scrivi non è un problema. Se si annoia il lettore, invece, è un problemone. Non mi stancherò mai di
Quando la perfezione distrugge il fatturato
La perfezione è da definizione lo stato ideale delle cose. Corrisponde al momento in cui hai completato un lavoro. E non solo lo hai fatto nei tempi stabiliti, ma hai anche ottenuto un risultato privo di qualsiasi errore. Ma perfezione significa tante altre cose. È il 10 a scuola, il bacio accademico, la medaglia d’oro. Un momento estremamente positivo…. che però nasconde un lato oscuro per chi vuole fare impresa. Ma come Mastino? Essere perfetti significa aver fatto tutto bene! Cosa può esserci di brutto in questo? Semplice: il modo in cui arrivi a questo tipo di risultato. Se ci arrivi. Anche se siamo abituati a pensare che perfezione sia sinonimo di grandi obiettivi, devi sapere che dietro questo meccanismo mentale si nasconde un processo psicologico pericoloso per chi vuole crescere con la sua azienda, da evitare a tutti i costi se desideri avere un fatturato in crescita e un’impresa prospera. Seguimi con attenzione: nell’articolo di oggi scoprirai come la tua mente è capace di rendere la perfezione un ostacolo tra te e l’azienda di successo che desideri! Partiamo dal presupposto che fin da piccoli non veniamo educati all’imparare nuovi concetti attraverso tentativi, sviluppando progressivamente nel tempo capacità sempre più elevate in ogni ambito della vita. No: dal momento in cui entriamo a scuola il mondo si divide tra chi fa bene le cose e chi le fa male. Pensa per un secondo a come fin da piccoli il sistema scolastico divide le capacità degli alunni sulla base di parole vuote come buono, sufficiente o distinto. Poi arriviamo alle superiori e arrivano i 6, i 10, i 4, e tutto crea un unico risultato: una divisione netta tra il giusto e lo sbagliato, o in altre parole tra quello che è perfetto e quello che non lo è. E una volta adulti e i voti non ci sono più, ecco che nella mente della maggior parte delle persone si sviluppa il meccanismo mentale “tutto o niente!” Ti spiego subito di che cosa si tratta, e perché è così dannoso per la tua azienda. Partiamo da un presupposto: il meccanismo tutto o niente si attiva solo di fronte a cose davvero importanti per il tuo futuro. Più grandi sono le conseguenze legate alla cosa che devi fare, più grande la possibilità che il meccanismo tutto o niente ti paralizzi e ti impedisca di farla. Dato che quella cosa è importante per la tua azienda diventerai velocemente iper-perfezionista, rimandando all’infinito il momento in cui attivare davvero il tuo progetto e raccogliere i frutti del tuo lavoro. Vediamo all’atto pratico un esempio di meccanismo tutto o niente, prendendo come esempio l‘apertura del blog aziendale. All’inizio parti con tante idee in testa e abbastanza motivazione per smuovere intere montagne: crei la sezione nel tuo sito, crei la lista degli argomenti di cui parlare nei prossimi mesi, investi le tue serate in ricerche per trovare cose interessanti da dire al tuo Cliente su Misura! Ma poi lentamente ti rendi conto che il blog è una vetrina importante per il sito. I tuoi clienti vedranno ogni settimana quello che scrivi, e questo li spingerà a diventare tuoi fan o allontanarsi per sempre dalla tua azienda… e lentamente, il meccanismo tutto e niente inizia a paralizzare i lavori. In altre parole, aspetti come a scuola di ricevere un voto, e la tua testa continua a ripetere che se non prendi 10 sarà come aver fallito. All’inizio te la prendi con il sito, che proprio non va: non ti convincono i colori, non ti piace l’impaginazione, detesti i font a tua disposizione. Una volta lavorato sul sito, il problema sono i tuoi articoli. Ogni volta scrivi per ore ma poi cancelli tutto perché una frase non ti convinceva, l’argomento è poco chiaro, magari hai già letto la stessa cosa da un’altra parte… E così lentamente il meccanismo tutto e niente rotola come un enorme sasso sulla tua strada, e si blocca proprio quando eri a un passo da fare un cambiamento per raggiungere grandi risultati. Ho visto tanti, troppi imprenditori e imprenditrici avviluppati nella rete del malefico meccanismo tutto o niente. E forse anche tu senti di avere almeno una volta avuto a che fare con questa trappola della mente… ma non preoccuparti: sono qui per aiutarti a disinnescarla, in un modo più semplice di quanto credi. Il modo migliore per affrontare il meccanismo tutto o niente è sfidarlo. In altre parole, buttarti. Una volta iniziato a fare davvero quello che conta per la tua azienda, ti renderai conto che non dovevi cercare la perfezione per partire. La trappola del tutto e niente verrà sostituita dalla voglia di migliorarti e aggiustare il tiro lungo la strada. E in questo modo riuscirai finalmente a far iniziare anche i progetti rimasti a prendere la polvere per anni! Se qualcosa è davvero importante per il futuro della tua azienda, non puoi aspettare all’infinito cercando la perfezione. Una volta che hai quello che ti serve per partire, devi solo lanciarti: correggerai il tiro strada facendo, e in questo modo migliorerai sempre di più il tuo progetto. E in questo modo presto arriverai a raggiungere la perfezione che tanto cercavi, mentre se avessi dato retta al meccanismo tutto o niente saresti ancora in preda all’incertezza e la paura. Fare impresa non è una questione semplice, e la voglia di fare il meglio possibile è tantissima. Ma ricorda che è meglio partire e scoprire come migliorare lungo la strada che restare fermo al punto di partenza cercando l’itinerario perfetto! Per aiutarti a buttarti sui progetti che stai preparando per la tua impresa, voglio lasciarti qualche strumento utile: Il primo sono due articoli che ho scritto nelle scorse settimane: il primo ti spiega perché la perfezione è una cazzata, e il secondo invece ti aiuterà a capire perché l’errore di cui siamo tutti così spaventati non è altro che un’occasione per imparare cose nuove. Puoi trovare gli articoli rispettivamente QUI e QUI. Se invece non vuoi perdere neanche un aggiornamento su come raggiungere il successo
Dividi i contatti ed aumenta il fatturato! – Parte 3
A tutti piacciono 3 cose: essere chiamati per nome; ricevere informazioni su quello che li interessa; il caffè. Ecco perché segmentare la lista dei tuoi clienti è un’arma potentissima che devi assolutamente fornire alla tua azienda! Ed ecco perché il Blog del Fabbro è il luogo giusto per capire cosa, come e quando… Proseguendo nella lettura di questo articolo assorbirai il riassunto di dati, esperimenti e test applicati su scala GLOBALE da migliaia di aziende. Il meglio del meglio che investitori milionari hanno scoperto mail dopo mail, automazione dopo automazione. Ecco perché è sempre meglio avere a portata di mano della caffeina! Altrimenti ti si fonde il cervello. Siamo arrivati al terzo episodio della serie Dividi i contatti e aumenta il Fatturato. Ho realizzato questo articolo in modo che sia facilmente fruibile anche se non hai letto i primi due ma mi raccomando, appena puoi recuperali. Trovi il primo a questo link ed il secondo a questo link. Nelle scorse puntate abbiamo visto che una lista di contatti ben nutrita e segmentata è ORO per qualsiasi azienda… Ma se non lo fai bene perdi solo tempo ed energie! Ci siamo occupati dei primi tre punti di questa lista: Che cos’è la segmentazione della posta elettronica; Quali sono i vantaggi della segmentazione della posta elettronica; Come sfruttare i dati per un’efficace segmentazione dei tuoi elenchi; 12 idee di segmentazione per la tua campagna di Comunicazione Online tramite mail; Come iniziare con la segmentazione della posta elettronica; Strumenti e risorse di automazione aggiuntivi. Ora passiamo al quarto… 12 idee di segmentazione per la tua campagna di Comunicazione Online tramite mail Intanto lasciami dire che con ogni possibilità tu hai già ricevuto una mail ben segmentata. In fondo siamo tutti i clienti di qualcun altro, no? Non sono molti gli esempi di aziende italiane che usano bene la segmentazione, purtroppo, ma le compagnie internazionali lo fanno. E infatti fatturano tantissimo! Ma andiamo con ordine. Dicevo, quando ricevi una mail ben segmentata, che colpisce dritto al punto, chiediti come hanno fatto! Usa la tua esperienza, i tuoi esempi di vita reale per ispirare una miglior segmentazione anche della tua lista e vedrai che potrà solo migliorare. In fondo la Comunicazione Online è una scienza che si affina col tempo. Ed ora ecco le idee che ti ho promesso: Coinvolgi i nuovi abbonati con le mail di onboarding Cominciamo da qui perché è in assoluto la parte più importante, senza di questa tutta la tua strategia di Comunicazione Online se ne esce zoppa Devi creare subito un segmento e-mail per le persone che si sono iscritte negli ultimi 30 giorni e avviare una campagna definita di “onboarding” Ma cosa significa? “Onboarding” può essere tradotto con “imbarco” e nel nostro campo ha una definizione molto specifica: “l’azione o il processo di integrazione di un nuovo dipendente in un’organizzazione o il processo di familiarizzazione per un nuovo cliente o potenziale cliente con i propri prodotti o servizi di una azienda.” La tua Azienda può avere più prodotti o servizi, può rispondere a più bisogni del potenziale cliente, ma soprattutto ha delle particolarità che la rendono unica. E quindi è importante mettere a terra una serie di comunicazioni che spiegano pian piano questi aspetti ad una persona che non è esperta del tuo settore! (tipo il 99,99% di tutti i potenziali clienti là fuori insomma) Un esempio può essere l’e-mail di inserimento di Squarespace qui di seguito In pratica sta incoraggiando gli utenti a esplorare determinate funzionalità o tutorial del suo vasto programma. Mette di fronte a loro delle scelte molto precise, spiegate in maniera semplice e comprensibile. Più fornisci loro inviti all’azione con cui interagire, più i potenziali clienti sono coinvolti… e devi farlo subito! Sin che il loro interesse e la loro attenzione sono freschi. Sentiti libero di sperimentare e diventare creativo con i tuoi segmenti anche durante questa campagna di inserimento. Ad esempio, se alcuni utenti gravitano verso, che so, i tuoi video tutorial, segmentali in un gruppo apposito e utilizza questa informazione a tuo vantaggio. Premia i clienti fedeli con offerte celebrative e promo esclusive Avere un segmento per i clienti fedeli è un’ottima strategia! In particolare per le aziende con siti di e-commerce ma mi sento di dire che tutte le imprese possono trarne giovamento. I dati di tutto il mondo parlano chiaro: costa di più generare nuovi clienti che fidelizzare quelli esistenti! Inoltre, i tuoi clienti ride-or-die adoreranno sentirsi parte di un club speciale… ma cosa significa “ride-or-die”? È una espressione che mi piace tantissimo perché è nata nell’ambiente cinematografico e indica quei personaggi che seguono il protagonista nel suo stile di vita spericolato. Lo seguono a tutti i costi perché gli sono affezionati, non importa quanto sia pericoloso farlo. In ambito commerciale il cliente ride-or-die è quella persona talmente legata a te da adorarti, supportarti e seguirti in ogni tua iniziativa. Tutte le aziende ne hanno! Se non sai quali sono ti basterà tracciare a dovere le tue comunicazioni e vedrai degli utenti che aprono ogni tua mail. Ecco, hai trovato i tuoi clienti ride-or-die! Creato questo segmento è giunto il momento di chiedersi: “a che punto della tua vita è la mia azienda?” Dobbiamo celebrare un anniversario? Dobbiamo festeggiare il raggiungimento di un obiettivo? Crea un evento e condividilo con questo segmento, ne saranno felici! La gente AMA festeggiare, ADORA celebrare i momenti speciali, la rende felice… e quando è felice è più propensa a spendere. Approfitta di questi momenti per fargli un’offerta commerciale, e ricorda di sottolineare che è SOLO per i membri più stretti! Lo adoreranno. Un altro aspetto dei clienti “ride-or-die” è che spesso spendono più degli altri. Ovviamente
Da dove partire per aumentare il Fatturato della tua Azienda?
Vuoi aumentare il fatturato della tua Azienda ed hai capito che il mondo Online è la piazza adatta per crescere professionalmente… Ma da dove partire? Facciamo subito un distinguo molto importante: qua non troverai la soluzione facile Perché esistono da sempre (e per sempre) i truffatori? Perché c’è gente disposta ad ascoltarli e a crederci! Hai presente la meravigliosa dieta “perdi 7 chili in 7 giorni senza patire la fame”? Ecco… c’è chi ci crede e la compra, se sei fra questi ho una brutta notizia per te: stai credendo alle favole Ma in tutto questo discorso c’è una nota positiva, perché se come me sei una persona abituata a lavorare duro non devi cambiare nulla di fondamentale! Ti serve solo direzionare il tuo sforzo nella direzione giusta Ogni viaggio comincia con il primo passo… perciò eccone 3 per creare il miglior percorso possibile per far crescere il fatturato della tua azienda! Step numero 1: metti le mani sui Manuali del Sarto Vuoi scoprire come usare la Comunicazione Online per mostrare ai clienti il valore del tuo prodotto o servizio, senza sembrare Mastrota che vende materassi Hai capito che per avere successo nel mercato moderno è necessario distinguerti e presentarti in un modo unico ai tuoi Clienti… ma non hai idea di come farlo, e come colpirli con le parole giuste per spingerli ad acquistare da te Qualunque sia la tua situazione, i Manuali del Sarto sono una chiave FONDAMENTALE per riuscire a usare nel modo giusto la Comunicazione Online Qui troverai tutti i segreti per presentare il tuo prodotto o servizio in un modo unico, e per conquistare i clienti mentre la tua concorrenza non fa altro che proporre sconti e parlare di qualità! Manuale 1: Vestiti bene e prendi il web a mazzate È primo libro del Sarto, arrivato alla sua seconda edizione, dove scoprirai l’ABC del metodo Comunicazione su Misura. Lo puoi comprare cliccando qui https://metodosartidelweb.it Manuale 2: Comunicazione su Misura – la strategia digitale che porta la tua azienda al successo Questo è il secondo libro del Sarto, ed è interamente dedicato a trucchi, strategie e segreti per la costruzione della strategia di Comunicazione Online vincente per la tua azienda! Per averlo non devi fare altro che cliccare qui https://comunicazionesumisura.com E poi completa la collezione dei Manuali dei Sarti! Non esiste limite alla conoscenza che puoi acquisire per portare la tua azienda al successo… così come alle conoscenze che puoi acquisire grazie ai Manuali dei Sarti del Web! Ogni volume scritto per te da un membro del Laboratorio ti aiuterà a curare un aspetto della tua Comunicazione con i clienti. Non perderne neanche uno, perché tra le pagine e i bonus inclusi con ogni acquisto… si nasconde la chiave per la ricchezza della tua impresa. Ecco come completare la tua collezione dei volumi dei Sarti e affilare sempre di più la tua strategia di Comunicazione Online: Manuale 3: Trasforma le tue parole in soldi Il primo Manuale di scrittura persuasiva scritto dal Modellista dei Sarti del Web, dove scoprirai i segreti per trasformare ogni post, articolo e parola scritta per la tua azienda in un’arma in grado di fare breccia nel cuore e nella mente dei tuoi clienti. Acquista la tua copia cliccando qui http://parolesoldi.it Manuale 4: Forgia il tuo sito web Nella guida creata dal Fabbro del Web scoprirai come costruire passo passo sito ed e-commerce aziendale per attirare clienti e aumentare costantemente il fatturato della tua azienda. Acquista la tua copia e accedi ai bonus gratuiti inclusi nel tuo acquisto cliccando qui https://forgiailtuosito.it ATTENZIONE: ti consigliamo di comprare sempre TUTTI I VOLUMI DEI SARTI DEL WEB, anche se hai già qualche conoscenza del mondo della Comunicazione Online, per avere accesso a tutti i bonus inclusi con l’acquisto e affilare al massimo la tua strategia per portare la tua azienda al successo. Step numero 2: guarda il video del Sarto Tutta la Comunicazione Online per la tua Azienda in 7 passaggi! Sai come passare da 0… ad avere una perfetta macchina di acquisizione clienti in grado di moltiplicare in modo esponenziale le vendite della tua azienda? Se la risposta no, non preoccuparti: ti basta cliccare qui per recuperare subito questo fondamentale video del Sarto del Web CLICCANDO QUI! E poi non dimenticare di iscriverti al canale dei Sarti del Web per non perderti tutti i video che escono ogni settimana! Step numero 3: metti le mani sui materiali gratuiti dei Sarti del Web Entrare nel Laboratorio dei Sarti del Web permette di ottenere una serie di vantaggi esclusivi… e l’accesso alla Sartoteca è uno di questi! Una vera e propria libreria di contenuti esclusivi e gratuiti, che potrai consultare e studiare tutte le volte che lo desideri. Ecco una lista completa del Materiale a cui avrai accesso grazie alla Sartoteca: I MANUALI GRATUITI Per avere accesso a tutti i manuali in formato PDF, non ti resta che cliccare qui: https://sartoteca.it/risorse-gratuite Ecco i manuali GRATUITI che ti aspettano! Le 15 strategie per far lievitare subito il tuo fatturato: scopri la guida del Sarto dedicata a delle semplici strategie in grado di trasformarti da uno dei tanti del tuo settore al punto di riferimento inconfondibile dei tuoi clienti! Come ho aumentato il fatturato del 21%: leggi la storia di Stefano, un cliente dei Sarti, che racconta di come la strategia di Comunicazione su Misura gli ha permesso di aumentare il fatturato del 21%… in piena pandemia, vendendo prodotti normalmente destinati a sagre e feste di paese! Su quale social puoi fare più soldi con la tua azienda?: una guida scritta dal Sarto in persona dove potrai scoprire tutte le potenzialità dei diversi Social per aumentare il tuo fatturato e attirare Clienti su Misura nella tua impresa! L’attività di Instagram: guida all’uso: Instagram è un social in costante crescita. Sono tantissimi gli imprenditori che vogliono usarlo per attirare clienti… ma non sanno quale strategia adottare. Per scoprire il modo giusto di usarlo,
Trasforma le tue parole in soldi 56 – Il bug del cervello che obbliga il cliente a leggere!
Qual è la cosa che ti spaventa di più quando stai per pubblicare un testo su cui hai lavorato a lungo? Immagina: ore e ore passate a scrivere, cancellare, riscrivere, correggere, modificare, perfezionare… E poi… POI NESSUNO LEGGE INTERAMENTE IL TESTO Che incubo! E non parlo dei tanti “passanti disinteressati”. Quelli sono ovvi, ci sono e ci saranno sempre. E non è importante che leggano quello che scrivi: non sono interessati al tuo prodotto e probabilmente non lo saranno mai. Non è per loro che scrivi. Tu scrivi per i tuoi Clienti Su Misura. E sai che loro – se stai applicando le tecniche della Scrittura Persuasiva – leggeranno tutto quello che scrivi, senza mai perdersi nemmeno una parola. Ma c’è tutta una parte di pubblico che si pone ESATTAMENTE NEL MEZZO. Non sono disinteressati, anzi: potrebbero trasformarsi in clienti. Ma non sono ancora così convinti da dedicarti tutto il tempo che vorresti. Cosa ce ne facciamo di tutta questa gente? Diamo loro un modo per NON LEGGERE ma, allo stesso tempo, CAPIRE PERFETTAMENTE di cosa stiamo parlando e perché dovrebbero approfondire. E lo facciamo sfruttando un Bug del cervello. Se stai leggendo questo articolo, oggi è la tua giornata fortunata: stai per scoprire come applicare la DOPPIA LETTURA ai tuoi testi. Quindi rimboccati le maniche e imbraccia carta e penna: stai per imparare un modo legale per obbligare i tuoi lettori a leggere quello che scrivi! Devi innanzitutto sapere che questa tecnica, se segui i Sarti del Web almeno da un po’, l’hai vista applicata continuamente. Anche in questo esatto momento. Potresti averci fatto caso, o potresti averla presa per un “vezzo” dello scrivente. Oppure qualche volta anche tu ne sei stato vittima! Andiamo a vederla da vicino. Anzi, iniziamo da dentro: dal cervello. Come funziona la lettura? L’essere umano inizia ad essere curioso in età prescolare. Spesso già attorno ai tre anni (ma più frequentemente a 4-5). Quella strana composizione di linee che trova ovunque ha un significato nascosto. E il cucciolo di uomo vuole scoprirlo! Un giorno, quindi, scoprirà che quelle lettere sono magiche: esattamente come il linguaggio parlato, veicolano messaggi, permettono di interagire col mondo e possono essere usate per DOMINARE il mondo. Il linguaggio, infatti, permette al bambino di chiedere e ricevere, pretendere e ottenere. Non è certo una cosa da sottovalutare, se siamo in un periodo della vita in cui stiamo scoprendo che ci sono un sacco di cose su cui non abbiamo potere, come le regole della famiglia o della scuola. Usiamo il linguaggio per destreggiarci nel mondo e gestirlo al meglio. Tutto questo determina che per l’essere umano il linguaggio, scritto o parlato, ha un’importanza enorme. Per questo motivo è molto difficile non percepire qualcuno che parla vicino a noi o non ascoltare la tv in sottofondo. Occorre essere concentrati su altro, ma anche in questo caso, appena la concentrazione cala un attimo, non possiamo non ascoltare le parole che vengono pronunciate attorno a noi. Questo, ad esempio, è il principio che dona una minima speranza alle pubblicità in radio. Lo stesso meccanismo lo abbiamo con la lingua scritta: il cervello umano NON CI PERMETTE DI NON LEGGERE! A meno che non siamo davvero concentrati su altro, se l’occhio ci cade su un testo scritto, noi lo leggiamo. In un tempo rapidissimo, arriva alla nostra mente. Non è un gesto consapevole o frutto di una scelta: funziona in automatico. Se ci sono delle parole scritte, le leggiamo, punto. Questo è il principio che dona quel minimo valore ai cartelloni pubblicitari: guidare non è un’attività su cui poniamo la massima concentrazione, quindi il nostro cervello legge i cartelloni pubblicitari in strada, ad esempio. Curiosità: nei sogni, invece, non riusciamo a leggere. È strana la mente. Ma questo a cosa ci serve se parliamo di testi lunghi? Per far leggere un testo lungo non basta una visione veloce e superficiale, giusto? Ci vuole concentrazione! Allora noi dobbiamo prendere questo bug del cervello e applicare una tecnica che ci permetta di sfruttarlo a nostro piacimento. Immagina la situazione: stiamo parlando di una persona che per un qualche motivo è di fronte ad un tuo testo. Prendiamo come esempio l’articolo di Blog, ma questo vale per qualunque tuo testo, dal volantino al libro intero. Quindi il potenziale cliente ha il tuo articolo sotto gli occhi. Il titolo dell’articolo ha in un qualche modo risvegliato la sua attenzione. Questo ci dimostra che è una persona potenzialmente interessata a quello che vendi. Quindi noi vogliamo che legga tutto. Noi abbiamo la soluzione al suo problema, abbiamo scritto il nostro testo proprio per farglielo capire! Ma lui… non lo sa. Il titolo lo ha colpito, ma non è convinto. È diffidente. Ma vuole darci una possibilità. Quindi decide di dare un’occhiata all’articolo. Non ci darà la sua massima attenzione. Solo una piccola percentuale. E noi dobbiamo giocarcela comunque. Non leggerà interamente il nostro testo, parola per parola. Scorrerà velocemente con lo sguardo. Seguimi, perché è proprio qui che sfruttiamo le nostre conoscenze e gli facciamo capire che deve tornare al titolo e leggere tutto con la massima attenzione! Il lettore semi-interessato scorrerà il testo velocemente. Ma non potrà fare a meno di leggere qualcosa. I suoi occhi salteranno qua e là lungo il testo, muovendosi a caso, leggendo parole a caso, nell’intento di carpire qualcosa del discorso. Allora noi dobbiamo GUIDARE gli occhi del lettore e farlo soffermare esattamente dove vogliamo noi. È molto facile: basta evidenziare porzioni di frasi in grassetto. La parte difficile è invece la scelta di queste frasi. Come puoi fare a scegliere le frasi giuste? Devi rispettare due indicazioni. Sarà più veloce di quanto credi: Decidi con cura che significato vuoi che passi al lettore che sfoglia il tuo testo; Evidenzia porzioni di frasi assicurandoti che, rileggendo in sequenza solo quelle, si comprenda esattamente il significato che vuoi veicolare. Facile, vero? Beh, non posso dirti sia difficilissimo. Ma
Gestisci i paragoni e aumenta il fatturato!
What would Walt do? O in italiano, che cosa farebbe Walt? Questa è la frase che ancora serpeggia ai piani alti di un’azienducola da 4 soldi situata in America. Sono passati più di 50 anni dalla morte del fondatore dell’impresa, ma ancora sono moltissime le persone che ripetono questa frase a ogni meeting importante, di fronte a ogni crisi e difficoltà, e questo ha permesso all’impresuccia in questione di farsi conoscere. Non so se l’hai mai sentita nominare… si chiama Walt Disney Company. Ma perché W.W.W.D. è ancora uno dei mantra fondamentali a guidare la compagnia? Intendiamoci: questa domanda non nasce per far prendere al team creativo del XXI secolo le stesse decisioni che avrebbe fatto un uomo cresciuto in un mondo decisamente diverso. La funzione è principalmente quella psicologica: questa domanda retorica crea un modello positivo di riferimento per la squadra, e in questo modo stimola la creatività di chi lavora nella compagnia. Un utilizzo positivo della comparazione… che sfortunatamente rappresenta un’eccezione alla regola. Infatti il problema è che nella maggior parte dei casi, la comparazione con gli altri è uno svantaggio che crea un modello mentale negativo. Questo perché abbiamo imparato a farla male, e non sfruttiamo questa naturalissima tendenza umana nel modo giusto per imparare qualcosa di nuovo. Tuttavia, io so quello che la comparazione può fare per la tua impresa… quindi oggi ho deciso di creare una vera e propria guida per aiutarti a sfruttare i paragoni nel modo giusto. Seguimi, e scoprirai quando paragonarti agli altri può darti preziosi spunti per la tua crescita personale, e quando invece questo comportamento rischia di trascinarti verso l’insuccesso della tua azienda! Partiamo con il dire che paragonarsi agli altri non è un semplice meccanismo mentale, ma è alla base della nostra evoluzione come esseri umani. In epoche antichissime la legge del più forte era l’unica a essere sempre rispettata. Di conseguenza, abbiamo imparato a osservare chi aveva capacità migliori delle nostre per migliorare le nostre competenze e sopravvivere. Ma ora che siamo al sicuro nelle nostre case calde, con cibo in abbondanza e nessun nemico naturale pronto a mangiarci mentre prendiamo un caffè, il paragone con gli altri è diventato dannoso. Specialmente per chi come te possiede un’azienda da portare avanti, perché la tentazione di paragonare la tua situazione a quella degli altri è forte… ma anche quella di cercare scuse davanti a successi degli altri, senza cambiare realmente le cose per te. La maggior parte delle persone non sfrutta il paragone come motore, ma come scusa. Ecco cosa succede: Nasce un paragone dannoso con un’altra azienda del settore, o un tuo concorrente diretto L’insoddisfazione cresce, insieme a un lieve sentimento di invidia: perché loro riescono e io no? E a quel punto… iniziano le giustificazioni. E inizi a dirti che nel tuo caso è diverso, il tuo prodotto è differente, i tuoi clienti non ragionano in quel modo… insomma, storielle create dalla tua mente per confortarti Infine, il cervello cerca giustificazioni al successo degli altri. Qui si sviluppano le idee collegate alla fortuna e al talento degli altri, mentre la voglia di cambiare le cose diminuisce sempre di più… insieme alla possibilità di imparare qualcosa da questa situazione. E così, ecco che il meccanismo di paragone diventa una giustificazione per impedirti di crescere con la tua azienda e raggiungere il successo! Tuttavia… esistono dei casi in cui il paragone diventa effettivamente uno strumento per raggiungere il successo. Ed è quando il momento di comparazione viene usato per ispirarsi e imparare, e non per perdere energia mentale. Pensa per esempio a tutte le invenzioni che sono nate dallo studio della natura. Dall’analisi delle zampe dei gechi sono stati creati dei prodotti per l’arrampicata sempre più efficaci. Il becco del Martin pescatore (che buca l’acqua quando si tuffa per cacciare) è la base su cui gli ingegneri hanno creato i treni moderni ad alta velocità. Insomma: quando il paragone diventa ispirazione possono arrivare risultati spettacolari per qualsiasi tipo di impresa. Per trasformare la tua naturale tendenza a guardare gli altri in un’occasione per imparare qualcosa di nuovo per la tua attività ti basta rispettare alcune semplici regole: Osserva senza giudizio. Il paragone non deve essere un momento per buttarti giù, ma un’occasione per crescere. Cerca di osservare i successi altrui con spirito di apprendimento, e non con l’intenzione di trovare scuse per giustificare il tuo immobilismo. Studia le differenze. Se una persona ha ottenuto un certo obiettivo e tu no, sicuramente ci sono delle cose che sono diverse nel vostro modo di fare impresa. Studia tutte queste differenze: scoprirai cose inaspettate. Per esempio che magari avere dipendenti non è così male, e forse che la Comunicazione Online funziona meglio di quanto pensi. Fatti ispirare dalle tue scoperte. È il momento di sfruttare al meglio il momento: invece di deprimerti e stare male davanti al successo degli altri, questa è l’occasione per crescere e farti ispirare, e soprattutto applicare subito nuove strategie per raggiungere il successo che desideri con la tua impresa! Come vedi, basta poco per trasformare una sensazione negativa in un momento per imparare cose preziose per la tua impresa. Tutto quello che devi fare è smettere di sfruttare il paragone come un momento per buttarti giù, e fare dell’ispirazione un momento prezioso per migliorare il tuo modo di gestire la tua attività! E se vuoi continuare a farti ispirare settimana dopo settimana, non ti resta che seguire i miei articoli. Ti basta cliccare qui per iscriverti alla mia newsletter, e in pochi minuti ti assicurerai di ricevere in anteprima ogni aggiornamento dal mio blog dedicato alla crescita personale. Se invece preferisci metterti subito all’opera per moltiplicare il tuo fatturato, ti ricordo che è uscito da poche settimane Trasforma le tue parole in soldi, il primo libro del Modellista. Un concentrato di tecniche di scrittura persuasiva che ti aiuteranno a conquistare i clienti e moltiplicare il fatturato della tua impresa. Per avere subito il volume (e tutti i bonus gratuiti inclusi con il tuo acquisto) a tua
Dividi i contatti ed aumenta il fatturato! – Parte 2
Raccogliere i contatti dei potenziali clienti è una delle strategie più potenti a cui puoi affidare il destino della tua Azienda, ma se non lo fai in maniera corretta diventa solo una perdita di tempo! Abbiamo iniziato questo discorso nell’articolo della settimana scorsa, se non lo hai letto rimedia subito cliccando qui! Comunque ho preparato questo articolo in maniera che sia facilmente comprensibile anche se letto singolarmente, quindi… diamoci dentro! Ce l’hai una bella tazza del tuo caffè preferito bello fumante? Ti servirà. Quindi! Nella scorsa puntata abbiamo visto che una lista di contatti ben nutrita e segmentata è ORO per qualsiasi azienda… Ma se non lo fai bene perdi solo tempo ed energie! Ci siamo occupati dei primi due punti di questa lista: Che cos’è la segmentazione della posta elettronica; Quali sono i vantaggi della segmentazione della posta elettronica; Come sfruttare i dati per un’efficace segmentazione dei tuoi elenchi; 12 idee di segmentazione per la tua campagna di Comunicazione Online tramite mail; Come iniziare con la segmentazione della posta elettronica; Strumenti e risorse di automazione aggiuntivi. Ora passiamo al terzo… Come sfruttare i dati per un’efficace segmentazione degli elenchi Non ci sono regole rigide su quali informazioni puoi e non puoi usare per la segmentazione degli elenchi, ma ci vuole metodo! Una volta il Sarto mi ha detto: “i dati sono i mattoni con cui costruisci una casa, ma puoi chiamare un mucchio di mattoni alla rinfusa CASA?” Molti dati sono vitali, molti di più ti sono inutili o dannosi perché ti confondono Alcuni dati vanno messi in fila per avere un senso Come fare a scegliere quelli che ti portano più fatturato e come guardarli? Come sai se hai letto i miei altri articoli su CRM ed Automazione, il primo elemento chiave è l’indirizzo mail del potenziale cliente Tutti i dati si collegano a questo indirizzo mail, possono essere aggiunti, modificati ed aggiornati Virtualmente è infinita la quantità di dati che possiamo associare ad ogni singolo indirizzo mail, sta a te raccoglierli ed inserirli… a mano (follia!) o con delle automazioni (scelta buona e giusta) In generale, la segmentazione nasce da dati demografici o comportamentali! Demografia Vediamo un esempio da un colosso dei coupon: Te lo ricordi Groupon? Ha fatto scuola in Italia portando i coupon di sconto ad un livello di popolarità altissimo. Qui ne esaminiamo solo la strategia di Comunicazione Online: Groupon molto semplicemente segmenta le e-mail utilizzando le informazioni sulla posizione per inviare offerte nella tua zona. I dati demografici includono tutte le caratteristiche personali dei tuoi clienti: età, sesso, città natale, lavoro, stipendio e così via. Questi sono i tuoi segmenti di livello base: ti aiutano a raggruppare i clienti senza dover raccogliere informazioni dettagliate sugli acquisti o sui modelli comportamentali passati. Ad esempio, ha più senso per un ristorante o per un negozio di ottica segmentare in base all’età quando annuncia i nuovi sconti per anziani! Ecco alcuni altri esempi di utilizzo dei dati demografici per la segmentazione degli elenchi che hanno funzionato egregiamente per i clienti dei Sarti del Web: Genere: a volte ha senso commercializzare all’interno delle linee di genere. Maschio, Femmina… con un occhio di riguardo alle sue abitudini! Ad esempio un negozio che vende gioielli e accessori, di sicuro vende maggiormente ad un pubblico femminile… Ma tradizionalmente, gli uomini potrebbero essere quelli che hanno bisogno di una buona idea vicino alle vacanze per non fare brutta figura con la dolce metà! Posizione: l’e-mail di Groupon sopra è stata inviata a qualcuno che vive a Las Vegas. Sebbene LEGOLAND si trovi a Carlsbad, in California, la California meridionale è una destinazione popolare per Las Vegas e questo è un dato che Groupon tiene in considerazione. La segmentazione dell’elenco per località ti aiuta a indovinare a cosa potrebbe essere interessato l’utente, il che crea valore per il cliente. Titolo di lavoro: Giacomo è un tirocinante, Maria è la segretaria, Carlo è il magazziniere, Giulia è la titolare e magari tutti e quattro sono iscritti alla tua lista. In base alle loro mansioni possono essere interessati ad aspetti diversi del tuo prodotto o servizio, così come sono interessati a comunicazioni di tono differente. Magari Giacomo potrebbe usare il tuo Prodotto o Servizio per un progetto una tantum. Maria può fare gli ordini mensili dopo aver parlato con i vari uffici. Carlo può essere interessato ad una porzione del Prodotto o del Servizio. Maria può valutare un abbonamento annuale. Non devi dare a Giacomo e a Maria le stesse comunicazioni o le stesse proposte… quindi fai in modo che non ricevano le stesse mail! Preferenze: il modo più semplice per capire i tuoi clienti? Chiedigli le cose! Se dico ad Amazon qual è la mia squadra di calcio preferita, lui ne terrà conto per decidere cosa inviarmi come proposte di acquisto. La segmentazione per caratteristiche personali, come una squadra del cuore o un obiettivo personale, aiuta le tue mail a rimanere fuori dal cestino. Dati comportamentali Audible invia e-mail quando un libro viene rilasciato agli utenti che lo hanno aggiunto alla loro lista dei desideri. Una volta capito chi sta usando o acquistando il tuo prodotto, prova a capire il perché ed il percome questa cosa sta accadendo: Le persone lo inviano come regalo? Usano solo una sezione o una funzione del tuo sito? Sono interessati solo a una singola linea di prodotti? Puoi utilizzare questi dati per inviare ai tuoi clienti e-mail pertinenti in base al comportamento: Cosa acquistano: nella tua amministrazione hai l’intera cronologia degli acquisti dei tuoi clienti, che indica ciò che saranno interessati ad acquistare in futuro. Non inviare alle persone un’offerta con quello che compreresti tu! Quando le persone ricevono mail