Facebook Shop: il futuro del mercato on-line è su Facebook?

copertina arriva l'e-commerce su Facebook? Sni

E quindi hai gettato via tutti i soldi spesi nel tuo e-commerce? Stai calmo! Zio Zucky ha fatto la sua diretta ed ora tutto il web è in fermento. Facebook apre il suo E-Commerce? Si… o no? …SNI! Qui al Laboratorio dei Sarti siamo attentissimi ad ogni innovazione, per capire se può essere utile ai nostri clienti, e possiamo dire tranquillamente che devi stare molto calmo. Ci vorrà tempo. Nel frattempo, tuttavia, possiamo dare un’occhiata a cosa sta arrivando. Rullo di tamburi… Arriva Facebook Shop! Una nuova funzionalità che permetterà di vendere e quindi acquistare direttamente su Facebook e Instagram e, a breve, anche su Messenger e WhatsApp. Come funziona in Facebook Shop? Chi lo può attivare? Dovremo dare una commissione a Facebook? È la morte di tutti gli e-commerce? Ucciderà Amazon? Conquisterà il Molise? Un passo alla volta. Come funziona Facebook Shop? Annunciata dallo stesso Zuckerberg, se te la cavi con l’ammerigano puoi guardare qui, l’integrazione di Facebook Shop non ha niente a che vedere con la funzionalità “Vetrina” come l’abbiamo conosciuta fino a oggi, ma permette di aprire un vero e proprio negozio sui principali Social Media proprietà di FB, con tanto di opzioni di personalizzazione. Qualsiasi venditore di qualsiasi dimensione e budget potrà aprire il proprio shop online. Le persone potranno scoprire i prodotti in vendita navigando negli account Instagram e Facebook dei brand oppure attraverso le Stories e le Ads.  Wow eh? Su le mani per zio Zucky! Gli utenti potranno messaggiare, ricevere supporto e tracciare la spedizione attraverso Messenger, WhatsApp e i Messaggi Diretti di Instagram. Basterà impostare lo shop una volta sola per poterlo utilizzare sia su Facebook che su Instagram e, a breve, anche su WhatsApp e Messenger. La vera novità infatti è proprio questa: all’utente basterà caricare una volta i propri dati di acquisto per poterli utilizzare in tutto l’ecosistema…e quindi acquistare con maggiore facilità. Altra novità molto interessante è la feature Live Shopping: a breve sarà possibile taggare i propri prodotti prima di andare Live sia su Facebook che su Instagram e quindi venderli direttamente durante la diretta stessa, nella quale verrà mostrato sempre il prodotto in questione sulla parte inferiore del video, con possibilità di acquisto immediato (infatti nel 2019 fb ha comprato per bei soldoni la piattaforma di video commerce Packagd). Facebook sta inoltre lavorando su una sorta di “Programma Fedeltà” grazie al quale le piccole imprese potranno fidelizzare i clienti. Grazie all’Intelligenza Artificiale sarà possibile mostrare il prodotto giusto alla persona giusta e personalizzare automaticamente la visualizzazione dei prodotti per rilevanza. Poi, attraverso la Realtà Aumentata, si potrà simulare la presenza dei prodotti degli spazi o provarli (ad esempio i prodotti di make up) prima di procedere all’acquisto. Si tratta di un ecosistema aperto, che permetterà alle piccole imprese di interfacciare lo shop con vari altri strumenti e partner per facilitare tutto il processo, dalla conoscenza, all’acquisto, alla customer care, alla logistica; tra i partner già presenti Channeladvisor, Shopify, Woocommerce, Cafe24, Feedonomics. Facebook inoltre sembra non volersi porre come concorrente dei più grandi player nel settore e-commerce, al contrario, mira a integrarli nel proprio progetto. L’apertura dello shop è totalmente gratuita: Facebook infatti non intende monetizzare attraverso commissioni o un pagamento mensile, ma contando sul fatto che le aziende investiranno in campagne pubblicitarie per promuovere i propri prodotti. Quindi è pure GRATIS! Come si attiva Facebook Shop? La prova di questa funzionalità è già iniziata e pare verrà allargata nei prossimi mesi. Tutto partirà, come al solito, dagli USA e la funzionalità verrà attivata gradualmente per tutti Chi più accedere alla novità, riceve un’e-mail o una notifica e da quel momento può impostare il proprio shop. Ovviamente per poter settare il Facebook Shop devi essere: – Amministratore della pagina Facebook (o della pagina Facebook collegata all’account Instagram sul quale si vuole lavorare) – Amministratore del Business Manager – Gestire pagina Facebook e Catalogo nello stesso Business Manager Il Business Manager, lo strumento che i Sarti utilizzano da SEMPRE ma che tantissimi imprenditori italiani non conoscono! Tu sai già usarlo? No? Vuoi imparare ad usarlo da solo? Clicca qui e iscriviti alla newsletter dei Sarti! Ti faremo sapere a brevissimo cosa ha pronto il Sarto per te! Dicevamo: una volta ricevuta la notifica, potrai creare le collezioni e personalizzare lo Shop, scegliendo l’ordine delle Collezioni, le dimensioni del testo e i colori principali. Cosa si può vendere su Facebook e Instagram? Come era prevedibile, ci sono cose che non puoi vendere! Servizi Medicine Contenuti scaricabili e in abbonamento Prodotti per adulti Alcolici Animali Parti del corpo o fluidi corporei (sì alle extension per capelli, no a sangue, urine, pelle, denti e simili) Offerte di lavoro Integratori quali vitamine, chitosano, barrette proteiche Dispositivi medici e per smettere di fumare Esplosivi, munizioni e veleni È inoltre limitata la vendita di gift card, voucher e biglietti per eventi, ma non vietata. Quindi ora cosa ci aspetta? È il momento di vendere su Facebook? Si… No… SNI! Le opzioni di personalizzazione sembrano molto basiche (colori, testi, ordine delle Collezioni…), non è chiaro per esempio come il negozio si interfaccerà con i motori di ricerca e se e come sarà possibile promuovere i prodotti all’esterno dell’ecosistema Facebook, senza contare che da policy come detto sopra sono davvero tante le categorie di prodotto non ancora vendibili e la vendita dei servizi non è ammessa. Certo, i giganti del web come Facebook e Google stanno facendo il possibile per diventare “l’Internet” e offrire agli utenti tutto ciò di cui hanno bisogno all’interno dei propri ecosistemi, ma sta a noi capire dove ci sono le opportunità per il nostro business e integrarle nei nostri progetti, senza farci fagocitare dal sistema. Detto questo, ci vorrà tempo perché arrivi in Italia, sorgeranno bug, ci saranno problemi… e considera che tutto quello che sappiamo ora potrebbe non essere uguale domani! Cambierà tutto talmente tanto che quando arriverà in Italia sarà probabilmente diversissimo! Tutto questo però ci insegna una cosa: il mondo del web è in continua evoluzione e c’è una grande attenzione (cioè una enorme quantità di investimenti) sui

Hai visto il mio video e ti sei sentito colpito direttamente? Allora devo farti una confessione….

copertina piccato?

Di errori, di abitudini e di azioni necessarie Ciao Imprenditore, ciao Imprenditrice. Questa settimana l’articolo del Sarto sarà un po’ diverso dal solito. Dopo il Video della scorsa domenica penso sia il caso di fare alcune precisazioni.   Facciamo un passo indietro: hai visto il Video? Se non lo hai fatto clicca qui!   In questo video evidenzio due errori decisamente comuni tra gli imprenditori italiani. Li ho visti tra i Clienti del Laboratorio dei Sarti, li ho visti tra amici imprenditori, nella mia famiglia, tra colleghi conosciuti nei tanti corsi di formazione e… …li ho commessi io in prima persona! Non mi stancherò mai di ripeterlo: i Sarti del Web sono frutto PRINCIPALMENTE dei miei errori! Poi, certo: ci sono studio, applicazione, investimenti, prove. Ma prima di tutto gli errori che ho fatto e che mi piacerebbe aiutarti a non fare… o a sistemare definitivamente! Perché questa precisazione? Perché subito dopo l’uscita del video ho ricevuto decine di “recriminazioni di paternità” dell’argomento trattato. Messaggi, chiamate, mail di persone che mi hanno detto “stavi parlando di me, vero?”, “guarda che ti chiedo i diritti!” etc etc… Alcuni erano in un qualche modo offesi, come se con le mie parole avessi voluto in un qualche modo colpirli. O ferirli. Ora, chiariamoci: il problema non è il mio video o il mio messaggio. Se quello che ho detto nel video ti ha fatto male… il problema è la tua azienda! E se senti un coinvolgimento tale da provare del risentimento… beh, sarà il caso di soffermarci un attimo su questo punto. Perché se ci sei rimasto così male ci sono tre punti importanti su cui devi riflettere: No, non stavo parlando pensando SPECIFICATAMENTE a te. Parlavo di una categoria di imprenditori o, più precisamente, di una tipologia di pensiero/abitudine; Se ti fa così male sentire certi argomenti, probabilmente la tua azienda ha una ferita aperta proprio nei punti citati da me e sta vivendo un’emorragia che, ne sono certo, vedi e ti spaventa, ma che non riesci ad affrontare; Forse il problema non è la fattibilità o meno di quello che posso proporti io di fare, quanto la necessità di un CAMBIO RADICALE del modo di pensare la tua azienda. Credimi: la maggior parte di chi si affida al Laboratorio dei Sarti deve affrontare un grande cambiamento. Non perché sia una sorta di imposizione divina, ma perché – quasi sempre – non ci sono alternative! Se vuoi che la tua Comunicazione ti porti clienti, la Comunicazione solitamente non è l’unica cosa che dovrai migliorare o cambiare. La Comunicazione è la DIRETTA CONSEGUENZA delle caratteristiche più profonde della tua attività. Non mi piace nasconderti la verità per evitare di farti innervosire. Non è il mio stile. Non so nemmeno farlo. La dura realtà è che se di fronte a un discorso di 7 minuti sugli errori comuni degli imprenditori italiani ti senti preso in causa… …probabilmente stai proprio facendo quegli errori e ti sei barricato dietro qualche scusa per non fare il necessario per smettere! Aspetta a insultarmi. Io ti capisco. So PERFETTAMENTE cosa stai provando. La cosa più difficile da fare per un essere umano è SEMPRE cambiare. In qualunque ambito! Io ci sono passato e non ho accettato il cambiamento. E ho fallito! Sono finito giù, verso il fondo. E ritornare su è stata durissima. Se ti dico tutto questo, anche se ti fa arrabbiare, è perché magari sei ancora in tempo per non toccare il fondo. Forse stai pensando che: Non hai tempo per fare cambiamenti Cambiare le procedure della tua attività costa troppo Hai sempre fatto così e ancora non hai chiuso, quindi va bene Ora, devo dirtelo: queste sono solo scuse. Muri di cartone dietro cui barricarsi. Reggeranno, magari per un pochino… ma prima o poi i nodi verranno al pettine e tu dovrai fare i conti con queste falle non colmate. Ti faccio arrabbiare? Va bene, me ne prendo la responsabilità. Ma io non sono il tipo da “andrà tutto bene”. Piuttosto, e possono dirtelo tutti i Sarti del Laboratorio… sono un tipo da “muovi il culo!” Il tempo non ti aiuterà, anzi: non è certo tuo amico. E nemmeno lo stato ti sarà di supporto. In Italia lo stato è un grosso bastone tra le ruote degli imprenditori. C’è solo una cosa che potrà salvarti (e non solo! Potrà portarti a realizzare i tuoi sogni): la capacità di metterti in discussione, per scoprire dove sono le falle che ti fanno perdere clienti e colmarle. Ora però veniamo al punto più controverso. La scusa più potente e frequente tra gli Imprenditori: I DIPENDENTI Se solo avessi contato quante volte mi è stato detto “i miei dipendenti non hanno voglia di lavorare e mi fanno un sacco di casini”… Attenzione: io lo so che è vero. So che spesso una volta firmato il contratto i tuoi dipendenti si trasformano in fancazzisti sfruttatori appoggiati dai sindacati. Ma so anche che pure questa è una tua responsabilità. Che ti piaccia o meno! Seguimi. Ti faccio alcune domande e ti chiedo di rispondere onestamente: Come hai organizzato la selezione del personale? Ha una struttura precisa, dei criteri oggettivi, o scegli a sentimento? Quando arriva un nuovo dipendente hai dei “manuali” da consegnargli? Dei protocolli semplici e strutturati che deve seguire e che tu possa consegnargli in maniera SCRITTA? Fai riunioni periodiche per raccogliere consigli e osservazioni dai tuoi dipendenti e dare loro indicazioni di miglioramento? Hai dei valori oggettivi, misurabili e condivisi con cui valuti l’operato di ogni tuo dipendente? Organizzi incontri periodici di formazione? Come gratifichi il tuo dipendente? No, “gli pago lo stipendio” non basta. Paghi lo stipendio il giorno concordato? Dai provvigioni o premi in denaro? Per ogni fatica in più che gli chiedi, sei disposto a far valere di più il tempo che lui impiega per te? Organizzi periodicamente dei momenti di convivialità e condivisione per i tuoi dipendenti? Se dopo che avrai fatto tutto questo il tuo dipendente sarà ancora un fannullone che ti crea

Facciamo un viaggio nel meraviglioso mondo del PIXEL

copertina insegui il cliente sin allo sfinimento

E scopriamo insieme il luogo dove è perfettamente legale pedinare il tuo cliente fino alla morte Che lui lo voglia o meno! Oggi ti spiego una roba difficile. In cuor mio vorrei che alla fine di questo articolo tu esultassi, saltellando a destra e a manca, pensando di aver trovato la strada per il tuo futuro! Ecco, dovesse succedere, ti invito a rileggerlo almeno una seconda volta e, in caso l’euforia non sia scomparsa, sarà mia cura chiederti scusa pubblicamente. Perché questa roba è VERAMENTE difficile da usare bene e, per quanto io possa mettercela tutta, un articolo non sarà mai abbastanza per passarti anni di prove, errori e giornate veramente nere. Bene, parliamo di PIXEL. Uno strumento molto comodo che Facebook mette a disposizione di tutti i suoi utenti GRATUITAMENTE. Oh, è pure gratis. Che figo! Ora…io uso la parola “gratuitamente” perché effettivamente zio Zucky non mi chiede soldi per aprire un pixel o per usarlo, ma: Installarlo non è per nulla una passeggiata, non basta semplicemente fare CLICK CLICKCLICK, anzi! In questa circostanza fare un errore per poi sputtanare sito ed account pubblicitario è davvero un attimo! Per popolare un Pixel devi spendere soldi veri nelle sponsorizzate, quindi è gratis solo se non lo usi. Comodo eh? Ma…procediamo! Andiamo a vedere cosa ci dice proprio Facebook, nelle sue F.A.Q. Informazioni sul pixel di Facebook Il pixel di Facebook è uno strumento per la raccolta di dati statistici che ti consente di misurare l’efficacia della tua pubblicità dandoti la possibilità di capire quali azioni eseguono le persone sul tuo sito web. Ecco perché puoi usare il pixel: Assicurarti che le inserzioni vengano mostrate alle persone giuste: trova nuovi clienti o persone che hanno visitato una determinata pagina o eseguito un’azione desiderata sul tuo sito Web. Aumenta le vendite: configura l’offerta automatica per raggiungere le persone che potrebbero eseguire un’azione che desideri, come effettuare un acquisto. Misura i risultati delle tue inserzioni: scopri di più sull’impatto delle tue inserzioni misurando cosa succede dopo che le persone le visualizzano. Una volta terminata la configurazione, il pixel di Facebook verrà attivato quando qualcuno esegue un’azione sul tuo sito web. Alcuni esempi di azione sono: aggiunta di un articolo al carrello o un acquisto. Il pixel riceve queste azioni, o eventi, che puoi visualizzare nella pagina del pixel di Facebook in Gestione eventi. Da qui potrai vedere le azioni eseguite dai tuoi clienti. Avrai anche la possibilità di raggiungere nuovamente questi clienti attraverso future inserzioni di Facebook. Ti è chiaro? No, vero? È che non si tratta di ciccioli, è una roba complicata! Il pixel di tracciamento, o pixel di Facebook (clicca qui  per leggere direttamente la guida di FB), è uno strumento utile per monitorare l’andamento delle campagne pubblicitarie e ottimizzarne i risultati. Per fare ciò utilizza una stringa di codice di Javascript installata sulle pagine del tuo sito (che devi installare tu, mica arriva per magia). Il codice di tracciamento conserva ed elabora i dati del traffico e delle azioni eseguite dagli utenti sul nostro sito. É basato su un algoritmo proveniente dal Machine Learning: impara a scorgere gli utenti che hanno maggiore possibilità di eseguire determinate azioni. Mica scemo zio Zucky perché grazie a queste funzionalità, Facebook riesce a indirizzare gli annunci pubblicitari sui segmenti di pubblico maggiormente interessati ad un determinato annuncio, in funzione dei loro interessi e del loro comportamento nel corso del tempo! A cosa può servirti, nel pratico? Seguire gli esiti delle campagne di advertising su Facebook, anche in termini di ROI, ritorno dell’investimento. Perché ricorda! Puoi far crescere solo ciò che è misurabile! Mettere in piedi campagne pubblicitarie con obiettivi di traffico, conversione e così via (ricordi? Ne abbiam parlato in questo articolo), restituendo a Facebook i dati per ottimizzarle al meglio, quindi migliorarle nel tempo. Creare audience personalizzate come ad esempio quelle costituite dai visitatori del sito, sottoscrittori della newsletter, acquirenti, scaricatori di brochure e così via. Hai presente l’utilità delle liste? Ne abbiamo parlato in questo articolo. Suddividere più precisamente gli annunci e le liste che se ne creano! Così puoi smetterla difar vedere a tutti la stessa cosa e suddividere il tuo pubblico in base a come si comporta! Dare supporto a strumenti più impegnativi come il Google Analytics, ricordi? Ci abbiamo buttato un occhio in questo articolo/report Sai cosa mi esalta davvero del Pixel? Che puoi creare gli EVENTI Non parlo di quelle serate che ci mancano tanto dove balli sul tavolo bevendo cocktails pieni di ghiaccio. Intendo delle situazioni che alla realizzazione di determinate circostanze fanno scattare il CLICK facendo entrare l’utente in una lista. Qui ci sono degli esempi di eventi preimpostati da Facebook Ma puoi crearne anche di personalizzati! Tipo chi va a finire su un certo sito, oppure chi finisce su una pagina E POI finisce su un’altra… Per noi Sarti queste cose sono davvero il massimo! Quelle cose che ci fanno brindare! CIN-CIN PER IL PIXEL! Ci fai i soldi veri a tracciare i comportamenti del pubblico, anche perché dopo rincorri la persona con gli stessi annunci che hai già fatto OPPURE con annunci preimpostati! Che tipo “OH! TI HO VISTO CHE HAI GUARDATO QUESTA PAGINA SAI? FINISCI DI VEDERE IL VIDEO!” Insomma, lavorare su un cliente tiepido per renderlo caldo e portarlo a “comprare” è più facile ed economico che partire da uno freddo, no? Però non avrai il nome e cognome della persona, eh no! Roba di privacy! Sarà inserito in un pubblico che sa solo Facebook, tu al massimo potrai creare un “pubblico personalizzato”, come abbiamo visto in questo articolo Se usi il pixel ricordati di installare sul tuo browser il Pixel helper, una estensione gratuita che ti permette di vedere a colpo d’occhio se il pixel funziona su quella pagina oppure no! Ecco come appare se nella pagina dove sei c’è un pixel. Ecco come appare se nella pagina non c’è un pixel. Ultima cosa, sappi che devi allenare il Pixel! Mica nasce imparato! Sempre in ottica strategica con obiettivo di conversioni e/o vendite, dobbiamo ricordarci che il pixel di monitoraggio di

Programmare i Post non è solo comodo. È necessario!

copertina programma la tua comunicazione!

La Comunicazione Social è una strategia a orologeria! Se vuoi stare in contatto con il tuo Cliente Su Misura, se vuoi che ti segua con attenzione, interesse, entusiasmo, non puoi limitarti a scrivere una volta ogni tanto. Devi dargli attenzione con costanza e con una certa frequenza. Quindi, fare i Post è importante ed è necessario farlo spesso. Ma sai cosa è ancora meglio? Fare i post nel momento giusto! Devi parlare del pranzo o della cena? Quale orario migliore di un’oretta prima del pasto! Devi invitare la gente a vedere la partita? L’orario è vitale! Il tuo cliente ideale è la donna che esce dall’ufficio? Allora devi postare quando stacca e si rilassa al cellulare! Così avrai il massimo della sua attenzione e colpirai molti individui del tuo pubblico… Ma non è tutto qui. Cosa ancor più importante: ogni pagina ha il suo pubblico, e grossomodo ogni pubblico tende ad avere una abitudine di gregge, una serie di orari prestabiliti in cui è più attivo e più attento. Più propenso a interagire con i tuoi contenuti. E come ti ho già spiegato, più il tuo Cliente Su Misura Interagisce con i tuoi contenuti, più l’algoritmo ti ama e mostra questi contenuti ad altri utenti simili a questo Cliente Su Misura… quindi ad altri probabili Clienti Su Misura! È quindi strategico COGLIERE L’ATTIMO! E come si coglie questo famigerato attimo? Un po’ con la logica, cercando di analizzare le abitudini dei tuoi clienti. Un po’ con una serie di test spalmati su due o tre settimane. Prepari Post abbastanza simili e li lanci a orari diversi o giorni diversi. E monitori i risultati in maniera strategica. Ovvero: valuta il coefficiente di ingaggio. Dove lo vedi? Sotto ai post! Ecco un normale post fatto dai Sarti per un cliente e non sponsorizzato! Quante persone raggiungi mediamente con un post? Quanti utenti interagiscono? Interseca questo dato con gli orari di pubblicazione che stai testando e ti farai un’idea suppergiù di quali sono i momenti migliori per intercettare i tuoi Clienti Su Misura. Quindi, ora che abbiamo capito come valutare il giusto orario siamo a posto, no? NO. Puoi fare molto di più, specialmente se, come immagino, sei un imprenditore e sei impegnatissimo. Come fai ad essere pronto a postare il tuo articolo proprio IN QUEL MOMENTO? Che sia tu ad occuparti della Comunicazione della tua Azienda o che tu abbia delegato il lavoro ad una risorsa interna, il tempo, l’energia, la concentrazione sono ORO. In una attività che lavora bene, nessuno ha il tempo di grattarsi la testa mentre guarda fuori dalla finestra. Quindi, invece che liberarsi nei momenti in cui il pubblico è più ricettivo, è meglio ritagliarsi una sola frazione di tempo durante la settimana in cui produrre contenuti. Per fortuna Facebook ci viene in aiuto con la programmazione dei post! Su Instagram non puoi programmare, ma usando software esterni, tipo postpickr (che fino a pochi account è gratuito), puoi aggirare il problema. Quindi, se usi Facebook col Business Manager, puoi programmare i post direttamente sulla pagina. Se sei sul Sito di Facebook devi andare in “strumenti di pubblicazione” e cercare la funzione “programma post” In questo modo potrai massimizzare il tempo che riesci a ritagliarti, che sia al mattino, al pomeriggio o la sera. Lavori quando vuoi, posti nel momento migliore della giornata! Col tempo diventerai sempre più veloce sia a fare post che a programmarli, potrai fartene una bella lista e sin che non sono pubblicati puoi modificarli nel testo, nell’orario e nel giorno di programmazione. Ora però aguzza le orecchie: ATTENZIONE ALLA SEZIONE “SUGGERITA”! È la bufala delle bufale, perché viene calcolata da un algoritmo non perfetto… Ti indicherà dei giorni e delle ore basate su calcoli che …lascia perdere proprio! Giusto per darti l’idea, per un cliente mi consigliava di pubblicare alle 20:30 del giovedì sera… ma perché? Perché aveva valutato un buon ingaggio tutti i giovedì verso quell’orario, e va bene. Ci può stare… Ma l’algoritmo non ha calcolato che se pubblico per quel dato cliente alle 20:30, poi alle 21:30 l’ingaggio crolla vertiginosamente… Se invece pubblico alle 11:00, ho un 20% in meno rispetto all’orario 20:30. MA (c’è il MA perché il Sarto non è scemo) alle 12:00 ho lo stesso ingaggio, alle 13:00 un 10% in più e simile sino alle 16:00! Quindi un buon post pubblicato alle 20:30 magari fa un risultato pari a 10 Un buon post pubblicato alle 11:00 può fare 60! Perché se l’algoritmo lo apprezza, lo fa salire a surfare sull’onda dell’attenzione del tuo pubblico dalle 11 alle 16. E se funziona particolarmente bene, questo boost può farlo viaggiare anche per giorni! Un risultato (almeno) sei volte più grande! E questo non perché sono il Genio del Male di Facebook. Ma solo perché ho evitato di farmi “consigliare” da una macchina ed ho guardato con attenzione tutti i giorni i maledetti numeri! Ho MISURATO ogni mia azione e ogni azione dei miei potenziali clienti. Quello che da qui in avanti devi fare anche tu. Sempre. Come ti è utile rimanere sempre attento ad ogni novità, ogni cambiamento e ogni opportunità che questo strumento fantastico (e diabolico…) può darti. Come? Ti basta cliccare qui e iscriverti alla Newsletter dei Sarti e non perderti mai un aggiornamento. Oppure puoi… smettere di badare a tutto questo. Non fare più test, calcoli, misurazioni, prove… ore e ore di attenzione per scovare il momento giusto per il tuo prossimo post. Puoi lasciarti alle spalle questi pensieri. E lasciare che tutto questo venga gestito dal Laboratorio dei Sarti. Potrai stare a guardare mentre i tuoi numeri salgono, l’interesse cresce e i clienti vengono alla tua porta speranzosi che tu sia disposto a vendergli la tua merce! Devi solo fare un piccolo passo: cliccare qui, compilare il form e attendere il contatto con il Responsabile Tutor! E non dimenticare mai… VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE! Il Sarto

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