Trasforma le tue parole in soldi 54 – I NEMICI PIÙ CAZZUTI della tua Comunicazione Online

Blog del Modellista299

Una strada difficile, dissestata, colma di insidie. Terreno fangoso, visibilità scarsa, traguardo che sembra troppo lontano. Una gara con TROPPI avversari.   Ecco cosa mi viene in mente quando penso a un’azienda che si lancia sul mercato online. Una gara difficile, dove ogni istante puoi fare la mossa sbagliata ed essere sbattuto fuori.   Fare impresa in Italia non è roba per deboli di cuore! Occorre dotarsi di un buon mezzo per gareggiare (il tuo prodotto o servizio). Devi avere un bel pieno di carburante potenziato (i tuoi contenuti online). E non basta! Devi anche essere ARMATO FINO A I DENTI (la Comunicazione Su Misura). Perché, oltre quanto hai già letto, la gara prevede l’incontro, lungo la strada, di due nemici agguerriti ed instancabili che devi combattere.   Chi sono questi nemici? E quali sono le armi giuste per abbatterli e, infine, vincere su tutti?   Vediamoli assieme in questo articolo! Quindi rimboccati le maniche e imbraccia carta e penna: oggi si va insieme in armeria per prepararci alla corsa del secolo!   Se dovessi fare una classifica e dire quale di questi due nemici è il più pericoloso, non saprei davvero scegliere. Ne basta uno dei due per fermare la tua gara e toglierti ogni possibilità di vincere. Quindi: devi conoscere bene entrambi questi nemici cazzuti e dotarti delle armi necessarie per distruggerli.   #1 LA NOIA Sai cosa fa la maggior parte del tempo il tuo potenziale cliente quando sta navigando su internet o sfogliando le sua bacheche social? Sta CAZZEGGIANDO. Noi potremmo immaginarcelo tutto preso, intento a fare ricerche interessanti, impegnato a cercare attivamente una soluzione al suo problema. Se fosse così, sarebbe tutta un’altra storia. La realtà è che la maggior parte delle persone per la maggior parte del tempo… perde tempo! Magari hanno un problema importantissimo, magari è vitale, e magari sei proprio tu la persona adatta a risolverglielo SUBITO con il tuo prodotto o servizio. E ti aspetti che loro siano lì pronti a leggere i tuoi testi pieni di spiegazioni del fatto che tu sei la soluzione adatta e che il cliente avrebbe grandi vantaggi decidendo di comprare da te. Ma non è così: anche se alla luce dei fatti il potenziale cliente DOVREBBE interessarsi a risolvere il suo problema, per la maggior parte del tempo cerca distrazioni per non farlo.   Apre il telefono perché voleva andare proprio a leggere una cosa importante, ma poi ha tre notifiche di WhatsApp, quattro di Instagram, una di LinkedIn, due mail e un video nuovo del suo canale YouTube preferito.   E addio ogni progetto.   Ora devi pensare che il tuo testo, la tua Comunicazione Online, si inserisce esattamente in questo contesto, ma con qualche difficoltà in più rispetto a quello che può sembrarti ora. Seguimi, perché qui c’è il segreto per capire COME cogliere l’attenzione del cliente senza che lui sbuffi e se ne vada a guardare i reel di sconosciuti su Instagram. Abbiamo quindi una persona che tende a cazzeggiare, piena di distrazioni che arrivano ogni secondo da ogni app installata sul suo smartphone. E noi vogliamo che legga i nostri testi pubblicitari! E come se non bastasse, tutto diventa molto più difficile perché, mentre noi facciamo di tutto per fermare il cazzeggio e fargli pensare che deve assolutamente comprare da noi… …c’è un sacco di altra gente che sta cercando di fare la stessa identica cosa! Ben 10.000 aziende, a dirla tutta. Ognuno di noi viene costantemente BOMBARDATO di pubblicità in ogni istante della sua giornata. E tra quelle 10.000 pubblicità al giorno, tu hai il dovere di fare in modo che il cliente venga colpito PROPRIO DALLA TUA. Colpito al punto di prestare attenzione a quello che stai dicendo per molto più che qualche istante! Tu vuoi che il potenziale cliente si fermi da tutto quello che sta facendo, metta via i suoi propositi di cazzeggio e SI FERMI A LEGGERE CON ATTENZIONE quello che tu gli hai “sbattuto sullo schermo” a sua insaputa, contro al sua volontà! Quindi, capiamoci: se già sei stato così bravo da cogliere la sua attenzione, hai già ottenuto tantissimo. Bravo! ma non basta… Perché la tua Comunicazione Online ti porti ad aumentare il fatturato esattamente quanto vorresti tu (e magari di più, se sogni in piccolo), occorre che il tuo potenziale cliente ti dia TUTTA la sua attenzione! Cioè: vuoi che legga fino alla fine il tuo testo e agisca pure, facendo esattamente quello che gli dici di fare. Quindi lui è lì, ha scelto di mettere da parte tutto il resto, concentrarsi sulle tue parole… …e dopo massimo 8 SECONDI stacca, smette di leggere. Perché si è ANNOIATO A MORTE. Tu dirai: Modellista, “annoiato a morte” dopo 8 secondi mi sembra eccessivo. Eh, lo so, il mondo non è come vorresti. La dura realtà dei fatti ti picchia sui denti, per quanto tu possa scegliere di ignorarla. Anzi, le cose stanno PEGGIO di quello che sembra: se anche hai raggiunto il risultato di farlo rimanere OLTRE gli 8 secondi, non basta. Ci sono gli 8 secondi successivi. E quelli dopo. E quelli dopo ancora.   Esatto, la realtà è proprio questa: dal momento esatto in cui il lettore posa gli occhi sulle tue parole devi fare in modo di non fargli mai pensare, in nessun punto del tuo testo, cose come: Ah sì, questa cosa l’ho già vista da qualcun altro… Beh, fanno come tutti gli altri… È la solita pubblicità… Non ci trovo nulla di particolare o nuovo… Ecc… Se il tuo lettore non si sente “preso” dal testo e si annoia, anche se VERAMENTE tu sei la soluzione PERFETTA per lui, mollerà la lettura e tornerà a cazzeggiare. E ora magari ti starai chiedendo: e allora come risolvo sto problema? Continua a leggere, ti mostrerò la via. Ma prima parliamo del tuo secondo nemico cazzuto.   #2 LA DIFFIDENZA Poniamo che tu abbia colto l’attenzione del cliente, lo abbia portato a leggere con entusiasmo il tuo testo, senza MAI pensare

I pensieri giusti per raggiungere il successo!

Blog del Mastino289

Anche questa settimana ti parlo di palestra come strumento per capire di più su come preparare la mente per il successo. Nello specifico, oggi voglio parlare dei 2 tipi di persone che frequentano di solito questo ambiente. Le prime sono quelle che cambiano in modo sconvolgente nel corso dei mesi. Aumento dei muscoli, perdita dell’adipe in eccesso… sono trasformazioni importanti, che chiunque può vedere e ammirare! Ma poi ci sono anche le seconde. Sono quelle che sembrano andare in palestra con un’unica intenzione: perdere tempo. Per queste persone non esiste cambiamento che non sia quello dell’outfit per ogni diversa sessione, mentre restano bloccate esattamente dov’erano all’inizio del loro percorso. Alla radice di questi risultati non si trovano cose del tipo metabolismo, fortuna o predisposizione personale. Certo, questi elementi possono aiutare, ma la vera differenza la fa qualcosa di molto più semplice, ovvero i movimenti allenanti o non allenanti fatti nel corso dei mesi. Anche quando si parla della tua azienda puoi avere due tipi di pensieri: quelli produttivi e quelli non produttivi. I primi sono quelli che ti aiuteranno a mantenere la lucidità anche nei momenti difficili, ad avere successo e raggiungere il tuo obiettivo personale. I secondi non faranno altro che privarti di tutta la tua energia mentale, per lasciarti senza forze e farti cercare la colpa del tuo fallimento nella crisi, i clienti difficili e tante altre favolette. Voglio metterti in guardia, quindi preparati: nell’articolo di oggi scoprirai quali sono i tipi di pensieri che stanno avvelenando di più la tua mente in questo momento, e come tenerli lontani per raggiungere grandi risultati! Pensieri di tipo 1: le lamentele. Lo so, la vita non è sempre facile, e sicuramente nel tuo percorso aziendale e quello professionale ti sei trovato davanti ostacoli non da poco. I momenti difficili fanno parte della vita di ognuno di noi, ma la cosa peggiore che tu possa fare è abbandonarti alla lamentela inutile. Basta un breve giro su praticamente qualsiasi post di Facebook per trovare decine e decine di persone che sembrano aver fatto della lamentela seriale un vero e proprio sport nazionale. Ed è vero, lamentarsi è un ottimo modo per liberarsi dello stress, e può provocare un piacere immediato in un momento difficile… Ma è COMPLETAMENTE inutile se desideri crescere e migliorarti. Per un imprenditore che desidera il successo, sprecare tempo ed energia mentale per lamentarsi significa bruciare risorse preziose che potrebbero essere dedicate a cercare soluzioni al problema che ti fa soffrire. Desideri il successo? Benissimo: prendi tutto il tempo che dedichi alle lamentele, e inizia a usarlo per cercare soluzioni con cui arrivare più velocemente al tuo obiettivo! Pensieri di tipo 2: i paragoni. Intendiamoci: non è sempre sbagliato osservare altri imprenditori del tuo settore o persone che ammiri. Se questa osservazione è fatta con un certo criterio, la comparazione può essere un ottimo modo per trovare punti di forza e debolezza nella tua strategia, e orientarti sempre di più verso grandi risultati. Credo che dedicherò un articolo a parte a questo argomento, perciò ti consiglio di cliccare qui e iscriverti alla mia newsletter: in questo modo avrai la certezza di non perderlo e potrai scoprire di più su come sfruttare la comparazione per aumentare il tuo fatturato! Ma torniamo al modo in cui probabilmente stai comparando la tua situazione a quella di altri in questo momento. Nei tuoi ragionamenti a volte si potranno trovare rabbia, gelosia… e in alcuni casi un pizzico di invidia. Emozioni estremamente negative, ma soprattutto emozioni prosciuganti, che non  possono e non devono rubare preziosa energia mentale che puoi dedicare alla tua crescita! Quindi smetti di paragonare la tua situazione e quella della tua impresa a idoli, nemici o semplicemente dei concorrenti, e concentra la tua mente per percorrere la strada verso il successo che desideri! Pensieri di tipo 3: i Bei Tempi Andati. Tra quelli che ti ho mostrato, questi sono i pensieri più pericolosi in assoluto. Sono un vero e proprio veleno tossico, che ti paralizza esattamente dove sei, impedendoti di andare avanti. D’accordo Mastino, ma che male c’è nel ricordare le cose passate? Magari imparo anche qualcosa di nuovo ripensando ai bei vecchi tempi… NO. Mi dispiace, ma non è così. Quando ti concentri troppo sul passato, tendi a fare 2 cose letali per il tuo percorso di crescita personale: Tendi a vedere le cose meglio di quanto fossero in realtà, lasciando che l’effetto nostalgia mostri come meravigliosa una situazione che ha sicuramente avuto dei difetti e non è sempre stata tutta rose e fiori Inconsciamente speri di tornare a quel periodo, e preghi che le cose non cambino troppo. Questo atteggiamento attiva dei meccanismi mentali che bloccano la tua visione e di conseguenza il tuo sentiero di crescita! In altre parole: il passato sta bene dove sta. Il tuo percorso di crescita non può permettersi di essere bloccato da pensieri che guardano il passato con rimpianto. Per questo devi guardare a quello che il futuro è pronto a offrirti se lotterai per raggiungerlo! E ora che hai scoperto i pensieri da allontanare, potrai prepararti ad avere una mente sgombra da inutilità. Segui i miei suggerimenti, e nella tua routine quotidiana in poco tempo ci saranno solo pensieri “allenanti”, orientati verso il futuro, pronti a farti raggiungere la vita che meriti. Tutto quello che devi fare è non dimenticare di tenere la mente pulita… e allenarti costantemente per raggiungere il meritato successo! Per scoprire di più su questo argomento, ti ricordo che l’iscrizione alla mia newsletter è letteralmente a un click di distanza. Se non lo hai ancora fatto, clicca qua e ottieni i miei articoli in anteprima ogni mercoledì! Se invece vuoi subito avere pensieri in grado di fortificare la tua azienda per raggiungere più clienti, non ti resta che acquistare i libri dei Sarti del Web. Di recente per esempio il Modellista ha messo in vendita il suo primo libro, Trasforma le tue parole in soldi, a un prezzo ridicolo. Un manuale fondamentale per orientare la tua mente

Guida definitiva alla creazione del tuo sito web

guida definitiva alla costruzione del tuo sito web

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Preparati perché la guida di oggi sarà la più completa che potrai mai trovare sul web. Forse ti sembrerà che io stia esagerando, ma in verità sono ben 2 anni che ci lavoro sopra senza sosta. Scrivo questa lista per darti un’idea di quello che troverai nell’articolone di oggi: risponderemo alla domanda “qual è lo strumento perfetto per realizzare il tuo primo sito web?” come scegliere e acquistare il dominio perfetto per la tua azienda; come scegliere l’hosting perfetto per il tuo sito; guida alla configurazione iniziale perfetta per WordPress; perché il blog è ancora uno strumento imprescindibile per la tua azienda; come impostare al meglio le tue CTA; come raccogliere i dati dei visitatori sul tuo sito; come prenderti cura del tuo sito e difenderti da errori e hacker; come impostare la SEO del tuo sito; che cosa significa “sito responsive” e perché è importante? perché hai bisogno di una mail aziendale? che cosa sono le landing page? come si sceglie il tema WordPress perfetto? Cosa sono i plugin e quali sono i migliori per il tuo sito? Guida alla scelta dei colori migliori per il tuo sito; guida alla scelta dei font migliori per il tuo sito; come realizzare dei form di contatto per il tuo sito; come proteggere la privacy degli utenti del tuo sito; come farti pagare online; come si effettua il backup di un sito? Come puoi trasferire il tuo sito su un hosting più grande? Come installare un certificato SSL sul tuo sito; guida alla creazione dell’homepage perfetta; dove trovare le foto migliori per il tuo sito? … e tante altre cose! Per il momento mi fermo qui, ma come vedi la lista è lunghissima e hai tanto da studiare! Adesso raccogli tutta ma proprio tutta la concentrazione che puoi e afferra una tazza del tuo caffè preferito: iniziamo! Che cos’è WordPress? E perché proprio lui? Hai presente internet? È pieno zeppo di siti, circa 2 miliardi, e questo probabilmente lo sai già. Quello che forse non sai ancora è che quasi 500 milioni di siti sono realizzati e gestiti con WordPress. E non è un caso. WordPress è lo strumento migliore grazie al quale anche tu che non hai mai creato un sito web puoi tirarne su uno senza troppa fatica. Presta attenzione però: questo non significa che il tuo primo sito web sarà un sito degno di essere navigato, anzi! Molto probabilmente il tuo primo sito web sarà una ciofeca e presto te ne dimenticherai per sempre… a meno che non deciderai di seguire questa guida! Leggi questi articoli in quest’ordine e avrai le idee più chiare del perché WordPress è lo strumento fa per te e come muovere i primi passi: “Da dove iniziare? Perché proprio WordPress?” “Come scegliere il dominio perfetto per il tuo sito” “Come scegliere l’hosting perfetto per il tuo sito” “Perché devi aprire un blog subito” Primi passi su WordPress Hai comprato hosting e dominio, ti sei deciso ad aprire un blog e stai smanettando un po’ su WordPress: molto bene fin qui! Adesso è arrivato il momento di iniziare a fare sul serio, perciò continua a darci dentro: “Guida alla configurazione iniziale di WordPress” “Perché hai bisogno di una mail aziendale” “Dove puoi procurarti delle immagini per il tuo sito senza rischiare delle multe?” “Come si usano i video sui siti web? Ce lo dice Google” “Quali sono i migliori temi da installare su WordPress?” “I plugin che devi installare subito” “Come proteggere la privacy dei tuoi utenti” “Come scegliere i colori perfetti per il tuo sito” “Come scegliere i font perfetti per il tuo sito” “Guida alla creazione dell’homepage del tuo sito” “Cosa sono le CTA e come devi impostarle?” “Perché hai bisogno di un CRM e cosa possono fare per te” “Di cosa hai bisogno per farti trovare su Google?” “Prime operazioni SEO da eseguire sul tuo sito” “Il tuo sito è un soprammobile?” “8 falsi miti su WordPress” “6 consigli per farti trovare nel 2022” “QR code, cioè Quella Roba che ti aiuta a vendere” A questo punto sono convinto che sarai impegnatissimo a produrre contenuti per il tuo sito. Fallo con costanza e vedrai che nel tempo attirerai dei visitatori sconosciuti. Cosa devi fare adesso? “Come le aziende sfruttano l’analisi dei dati per creare strategie di comunicazione di successo” “Come iniziare subito a raccogliere i dati dei visitatori del tuo sito” “Come creare i form di contatto per il tuo sito” “Cosa sono le automazioni e come ti permettono di vendere mentre dormi” “Come puoi farti pagare online attraverso il tuo sito?” “5 motivi per cui devi aprire il tuo e-commerce” “Come si realizza un e-commerce con WordPress?” “I numeri delle automazioni” “Cosa sono le landing page e perché ne hai bisogno?” A questo punto il tuo sito si starà ingrandendo e starai attirando molti più visitatori. È arrivato il momento di concentrarsi sul come prenderti cura del tuo sito. Come proteggere il tuo sito da errori e hacker “Metti il tuo sito in sicurezza con queste 4 operazioni” “Scopri se Google odia il tuo sito” “Come collegare il tuo sito a Google Search Console” “Come risolvere i problemi più letali del tuo sito” “Buone abitudini per migliorare la salute del tuo sito” “Cosa fare se il tuo sito invia mail a casaccio” “Cosa fare se ti scrivono sul blog e tu non te ne accorgi” “Sei sicuro che il tuo sito funzioni sui cellulari?” “Cosa puoi fare se il tuo sito funziona su cellulare ma fa schifo?” “I 10 errori che annientano il tuo sito” “Come accorciare i link del tuo sito” “Ecco perché non trovi il tuo sito su Google” “Come puoi fare se non riesci più a entrare nel pannello di amministrazione del tuo sito?” “Se il tuo sito è enorme dove lo metti?” “Aggiorna il tuo sito senza spaccare tutto!” “5 trucchi per non far ammalare il tuo sito” “Pessima esperienza utente, non commettere questi errori” A questo punto non

Trasforma le tue parole in soldi 53 – Due problemi GRAVISSIMI del tuo Blog

Blog del Modellista229

Ho deciso di scrivere questo articolo mentre con i ragazzi e le ragazze del Laboratorio dei Sarti del Web stavamo perfezionando una ricerca di mercato per un Progetto Su Misura di un nostro cliente.   Nello specifico, stavamo studiando i siti della sua concorrenza diretta. Spesso questa parte del lavoro è lunga e un po’ noiosa. Ma ci permette sempre di capire molte cose e quindi, oh, va fatta, senza se e senza ma.   Questa volta succede una cosa particolare: QUASI TUTTI i concorrenti diretti hanno un Blog aziendale! Ti garantisco che non succede praticamente mai. Stiamo parlando di decine di Siti che vendono la stessa cosa, sullo stesso territorio, che puntano ad attrarre attenzione ed interesse mostrando competenza e affidabilità con la cessione gratuita di informazioni tramite il Blog. Abbiamo quindi approfondito. E sono emerse due particolarità significative: Gli articoli Blog dicevano più o meno tutti la stessa roba. In alcuni casi sembravano proprio scopiazzati! NESSUNO di quei siti aveva una pubblicazione costante di articoli. Ora, io ti consiglio di continuare a leggere, perché è molto probabile che nel tuo settore stia succedendo qualcosa di simile. E puoi trarne vantaggio con grande facilità (come farà il mio cliente).   Analizziamo insieme questi due punti e possiamo dedurre molto di come si sta muovendo il mercato nazionale su quello che è il digitale e la strategia di vendita online! — #1 SEMPRE LA STESSA ROBA Permettimi un livello di confidenza totale, come se io e te fossimo amici: questa cosa mi mette una grande tristezza. Provo vera e propria pena. Penso a queste persone, ragazzi e ragazze che magari sono anche motivati e volenterosi, che passano ore e ore sulla tastiera a scrivere per la propria azienda o il proprio cliente. So bene cosa vuol dire avere un appuntamento costante con il foglio bianco. Può essere faticoso, a volte snervante. Devi scrivere anche quando sei stanco, o hai altro da fare o hai le palle girate. E devi SEMPRE stare concentrato, applicare tecniche complesse e non mancare mai di donare Valore al lettore con le tue parole. E come si fa a fare un buon lavoro quando NON SAI a chi stai scrivendo? Se io leggo 5, 10, 20 Blog aziendali che si esprimono allo stesso modo e dicono le stesse cose, ho solo una spiegazione possibile: nessuna di queste azienda ha mai dato la giusta attenzione al proprio cliente, ha mai capito chi è il Cliente Su Misura a cui rivolgersi, men che meno posso immaginare abbia fatto degli studi a riguardo. Un vero peccato. Tu stai studiando attentamente chi è il TUO Cliente Su Misura? Se non hai ancora iniziato, o se stai avendo (ovvie) difficoltà nel capire a chi rivolgerti, non preoccuparti: ci sono i Sarti! Ti basta cliccare qui per ricevere SUBITO e GRATUITAMENTE la Checklist Clienti Su Misura: 27 domande che ti permetteranno di scoprire con estrema precisione a chi rivolgerti quando scrivi… e non sembrare la fotocopia della tua concorrenza.   #2 SCRIVI QUANDO CAPITA Questo punto, invece, mi fa VERAMENTE incazzare. NESSUNO dei Blog che abbiamo visionato ha tenuto un ritmo di pubblicazione costante. Nessuno! C’è chi pubblica completamente a caso. Un mese due articoli. Un mese tre. Il mese dopo zero. Poi quello dopo ancora uno. Così, casuale. Poi c’è chi pubblica un articolo settimanale per un mese. Poi sta fermo quattro, cinque mesi, poi un altro mese di sprint e poi si ferma di nuovo… E infine ci sono quelli che hanno pubblicato articoli con una discreta costanza per sei mesi o un anno… e poi hanno smesso. Magari nel 2019. Cosa possiamo dedurre? Beh… prima di tutto che NON HANNO IDEA di come si gestisca un Blog. Non ne riconoscono il valore. E poi che non conoscono i tre pilastri della Comunicazione Online: Competenza, Affidabilità e COSTANZA.   Ed è proprio quest’ultima, la Costanza, l’abilità più difficile da mettere in campo.   Attenzione: io lo capisco benissimo! All’inizio hai un gran entusiasmo: FINALMENTE FACCIO IL MIO BLOG! Allora sei lì tutto felice perché sai che il Blog sarà molto utile per la crescita del tuo fatturato. Carico, scriverai ogni settimana, senza mai fermarti! E poi… Un impegno che non avevi calcolato. La stanchezza. Non ne avevi voglia. Hai scritto per tre mesi e non sei ancora ricco. Lo so bene cosa succede.   Il pensiero comune è che per mantenere la costanza in un proprio impegno (lavorativo o meno) sia necessaria una alta motivazione. CAZZATA La motivazione è utilissima, non lo negherei mai. Utile a INIZIARE qualcosa di difficile. La Motivazione è quella cosa che ti fa andare in palestra e comprare l’abbonamento di un anno. O due. È quella cosa che ti fa dire: lunedì inizio la dieta. Da domani mi alzo presto. Eccetera. Il problema è che la Motivazione ha una SCADENZA. Semplicemente, finisce! Dura poco o molto, non è questo il punto. La cosa vera e significativa è che non dura MAI per sempre!   E allora, cosa dura per sempre? Cosa ti può permettere di avere un Blog VERO, utile per il tuo fatturato, costante e degno di essere seguito con passione dai tuoi Clienti Su Misura?   La DISCIPLINA Mi spiace, non c’è la pillolina magica o il segreto che solo io ti posso svelare. Qui servi proprio tu! Hai un obiettivo, un sogno. Vuoi realizzarlo? Devi importi una disciplina! Non vale solo per la tua azienda, ma per ogni tipo di cambiamento che vuoi fare nella vita. La palestra. Alzarti presto. Fare la dieta. Imparare una lingua. Studiare Scrittura Persuasiva… E non ci sono strategie diverse dall’auto-imposizione. Nessuno può farlo al posto tuo!   Tuttavia… Ci sono dei piccoli trucchetti. E oggi te ne elenco alcuni, ma con una premessa: io ti parlerò di Disciplina applicata allo studio della Scrittura Persuasiva. Non della pubblicazione sul Blog o del peso del pollo nella tua dieta. Sta a te trasportarla su altri campi. Ti parlo di Scrittura Persuasiva per ben tre motivi: È l’abilità

Come la ripetizione ti porta al successo!

Blog del Mastino219

Probabilmente il motivo per cui la maggior parte delle persone molla la palestra dopo poche settimane, e a volte anche dopo pochissimi allenamenti è uno solo. No, la ragione non sono i pesi lasciati in giro dagli incivili. E nemmeno la musica techno sparata a ogni ora del giorno e della notte. La maggior parte della gente molla perché la palestra è RIPETITIVA. È inutile cercare di indorare la pillola: nella maggior parte dei casi passare tempo in palestra è tremendamente noioso. Devi ripetere gli stessi esercizi molte volte, in più sessioni settimanali, e spesso passa quasi un mese prima di poter cambiare allenamento. Una ridondanza di cui la maggior parte delle persone si stufa, e che le porta a rinunciare nel loro obiettivo di perdere peso o mettere su muscoli. Tuttavia la verità è che dietro la ripetizione costante si nascondono benefici inaspettati, che non valgono solo negli allenamenti… ma anche nella gestione della tua impresa.   Anche nell’organizzazione dell’azienda sono tantissimi gli imprenditori e gli imprenditrici che mollano strategie vincenti dopo poco tempo. La mancanza di risultati veloci, la fatica della ripetizione e la noia della ridondanza sono abbastanza per spingere molti ad abbandonare nuove tecniche per raggiungere il successo, danneggiando in modo irrimediabile il loro futuro. Nella ripetizione costante si nascondono una serie di vantaggi, che possono aiutare non solo la tua crescita come imprenditore, ma anche il futuro della tua azienda, aumentando non solo le tue competenze, ma anche la tua autorità agli occhi dei tuoi clienti. Quindi nell’articolo di oggi ho deciso di mostrarti l’importanza della ripetizione, dandoti 3 ottimi motivi per cui ripetere la stessa azione porta benefici inaspettati alla tua crescita professionale. Motivo numero 1: la magia non esiste. Questa è una verità che moltissimi imprenditori fanno fatica ad accettare. Perché anche se siamo tutti adulti e sappiamo che la vita non è una passeggiata… sotto sotto alcuni di noi sperano ancora nella bacchetta della Fata Madrina, che con un semplice tocco risolverà tutti i problemi. Non c’è niente di strano: siamo cresciuti in un ambiente che ha sempre promesso soluzioni facili, indolori e veloci a qualsiasi tipo di problema, omettendo che nella maggior parte dei casi queste soluzioni sono solo temporanee o semplicemente inutili. E quindi, ecco che la gente cerca l’unica cosa che li porterà al successo, la singola azione che farà straripare di denaro le loro casse! Storielle confortanti, ma completamente distaccate dalla realtà. Perché la verità è che una singola cosa può portare grandi risultati solo se viene ripetuta più volte, con costanza. Un unico video non ti trasformerà in un’autorità del tuo settore… mentre una serie di pubblicazioni settimanali ripetute nel tempo avranno un impatto decisamente diverso sui tuoi potenziali clienti! Se vuoi ottenere grandi risultati smetti di credere nella magia, e accetta che i cambiamenti passano attraverso la costante ripetizione di azioni positive. Motivo numero 2: la ripetizione costante porta al miglioramento. Non esiste nulla che venga bene al primo colpo. Anzi mi correggo: non esiste nulla di importante che venga bene al primo colpo! Pensaci bene: la tua prima guida in macchina sarà stata probabilmente pessima, la prima volta che ti sei cucinato un piatto di pasta hai mangiato colla o spaghetti crudi, la tua prima vendita è stata imbarazzante… ed è giusto così. Perché l’unico modo per migliorarsi è ripetere la stessa azione più e più volte. Questo è l’unico modo per creare una tecnica vincente, affilare le tue strategie e fare costanti passi avanti verso gli obiettivi che desideri raggiungere. Non lo dico tanto per dire, ma parlo da un punto di vista pratico, analizzando il funzionamento del tuo cervello. Ogni volta che impari una nuova azione attivi una serie di connessioni neurali specifiche, collegate a quel particolare gesto. Più ripeti lo stesso gesto, più quelle connessioni si rafforzano, migliorando di conseguenza la tua capacità di fare correttamente una singola azione, fisica o mentale che sia! Motivo numero 3: la ripetizione ti rende un’autorità. Questa è una di quelle chicche che ti permetterà di posizionarti anni luce davanti alla concorrenza, perché è un ragionamento in assoluta controtendenza con quello che la logica ti suggerisce di pensare. Quante volte nella tua comunicazione con i clienti hai evitato di parlare di certi argomenti, o abbandonato delle strategie di comunicazione efficaci perché “tanto i clienti sanno già di che cosa sto parlando?” Ecco, questo è un comportamento che devi evitare il più possibile se vuoi raggiungere il successo e diventare un punto di riferimento per chi si avvicina alla tua impresa! I tuoi potenziali clienti  non passano tutta la giornata a seguire te e la tua azienda. Navigano tra una pagina all’altra, affrontano problemi personali e professionali… difficile che tu sia sempre nei loro pensieri, o che ricordino ogni singola parola che hai detto negli anni. Proprio per questa ragione offrire contenuti sempre nuovi al pubblico che ti segue è controproducente. Ripetere i concetti più volte invece ti aiuterà a sedimentare nella mente di chi compra da te particolari idee, e allo stesso tempo insegnare cose nuove a chi ha appena conosciuto la tua azienda. E in questo modo passerai da essere uno dei tanti al faro di centinaia di persone interessate al tuo prodotto o servizio, che trasformerai con la giusta comunicazione in clienti paganti della tua impresa. Insomma: il successo della tua azienda sta nella ripetizione delle giuste azioni, per conquistare i clienti, migliorare costantemente e raggiungere risultati spettacolari senza aspettare soluzioni magiche! Ma se non sai con quali azioni iniziare a distinguerti e rafforzare la tua azienda, non preoccuparti: ho 2 consigli che fanno al caso tuo. Il primo è iscriverti alla mia newsletter. Ci vogliono letteralmente 2 minuti: clicca qui sopra, lascia il tuo indirizzo email e ogni mercoledì alle 7 in punto riceverai in anteprima il mio articolo dedicato alla crescita personale!   Il secondo consiglio è mettere subito le mani sulla tua copia di Comunicazione su Misura – la strategia digitale che porta la tua azienda al successo. Si tratta

Cura questi dettagli e crea un’automazione perfetta

4 passi per lautomazione perfetta

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Qui su queste pagine parliamo spesso di siti web, automazioni e tutto ciò che ci gira intorno. Oggi in particolare voglio guidarti alla realizzazione di un’automazione focalizzandomi sulla parte più importante: la pianificazione. Attenzione però, con pianificazione non intendo l’invio delle mail bensì come progettare e strutturare un’automazione funzionante e di successo. Perché si sa, quando si ha a che fare con le automazioni può sempre andare storto qualcosa, e infatti voglio mettere le mani avanti dicendoti che è impossibile progettare un’automazione perfetta, che non s’inceppi mai: le variabili in gioco sono tantissime, soprattutto se si tratta di automazioni complesse. Ma soprattutto i software connessi all’automazione non sono perfetti e possono dare vita a bug di varie entità. Quello che invece voglio fare è mostrarti un modo esemplare di progettazione, che andrà a diminuire fortissimo i margini di errore. Quali sono i fattori più importanti da tenere in considerazione quando si pianifica un’automazione? Quali sono i passaggi più facili da sbagliare e da non prendere mai sottogamba? Scopriamolo insieme! Raccogli tutta la concentrazione che puoi e afferra una tazza del tuo caffè preferito: iniziamo! Piccola premessa Se non hai mai sentito parlare di automazioni e non hai idea di quali sono gli innumerevoli benefici che potrebbe trarne la tua azienda non preoccuparti: tempo fa ci ho scritto sopra un articolo dettagliato. Fai click qui per raggiungerlo. Inizio – definizione obiettivo e aspettative Sogni l’automazione che risolverà tutti i tuoi problemi aziendali? Mi spiace, non esiste. Esistono però dei processi che, se automatizzati, possono portarti nel tempo: più precisione nella comunicazione; più dati da poter analizzare su cui poter basare le tue strategie di acquisizione clienti/vendita; più potenziali clienti… … e quindi più soldi! Tutto molto bello, però adesso ho bisogno di tenerti con i piedi per terra! Le automazioni vanno “testate” e ciò non vuol dire che devi stamparle su carta e prenderle a testate. Devi sperimentare, poi nel tempo osservare e perfezionare, infine raccogliere i frutti. Repetita iuvant (La Penna Rossa sarà fiera di me per questo latinismo): sperimentare osservare perfezionare raccogliere. Questo è il segreto per realizzare un’automazione di successo! Tutto ancora più bello, però la verità è che prima di arrivare alla sperimentazione devi creare un’automazione che funzioni. Come si fa? Innanzitutto ti serve un obiettivo, ma più specificamente una CTA (o call to action, chiamata all’azione). Se sei confuso a riguardo puoi leggere questo articolo approfondito sulle CTA facendo click qui. Per comodità, facciamo finta che tu voglia acquisire nuovi potenziali clienti attraverso un’automazione. Perché è importante questo passaggio? Perché ci aiuta a fare quello dopo, e cioè: Cosa ti serve Mi spiego meglio. Ok: vuoi acquisire nuovi potenziali clienti. Per farlo avrai sicuramente bisogno di un modulo di contatto, o form. Ne ho parlato la scorsa settimana su queste pagine e puoi andare a recuperare l’articolo facendo click qui. Starai pensando: “se voglio creare un’automazione efficace e sto leggendo questo articolo vuol dire che possiedo già un CRM e tutti i CRM permettono di creare i form, quindi sono a posto.” Se è così fai attenzione: ti serve anche un motivo valido per far sì che i tuoi futuri potenziali clienti compilino quel form. Quale potrebbe essere? Ad es. una guida adatta a risolvere un problema abbastanza frequente che ha la tua clientela tipo. Fantastico! In che formato? Il PDF è perfetto, perciò segnati che hai bisogno di un PDF con sopra una guida. Andiamo avanti? No, riflettici: qual è il problema abbastanza frequente che ha la tua clientela tipo? Se non lo sai o hai dei dubbi devi assolutamente raccogliere questo dato. Ecco quindi un’altra cosa che ti serve, che in questo caso è un’informazione che puoi raccogliere tramite un sondaggio sul gruppo Facebook della tua azienda. Non hai un gruppo Facebook aziendale? Allora hai bisogno di un gruppo Facebook aziendale. Cosa ti serve per aprire un gruppo Facebook aziendale? Come avrai capito non è solo come è programmata l’automazione in sè, ma anche tutto quello che ci sta dietro, ed è per farti afferrare questo concetto che ho scritto questa guida. Quando l’automazione dovrà inviare delle mail ai tuoi contatti da quale indirizzo proverranno? Ce l’hai una casella di posta elettronica aziendale? Se credi che sia poca roba purtroppo devo contraddirti. Facciamo qualche passo indietro. Abbiamo detto che hai bisogno di un form per raccogliere i dati e fin qui tutto ok. Dove devi mettere quel form? All’interno di una landing page. Come arriveranno su quella landing page le persone? Attraverso un annuncio pubblicitario (o ADV) Facebook, o Google e così via. Inutile dirti che avrai bisogno di testi efficaci in ogni parte del meccanismo per convincere le persone che sei la soluzione ai loro problemi. Ma questo non è un problema perché per tua fortuna è appena uscito il libro Trasforma le tue Parole in Soldi del Modellista! Ben 428 di tecniche e trucchi di Scrittura Persuasiva che ti insegneranno a scrivere testi perfetti per la tua Comunicazione Online (anche se fino ad oggi hai scritto due post e un biglietto d’auguri per il compleanno di tua nonna). Lo trovi a questo link. Qualunque cosa tu voglia scrivere su Web, ti consiglio vivamente di dotarti di questo fantastico strumento. Da dove iniziare? L’obiettivo di questo articolo non è quello di scoraggiarti, ma di farti capire questo concetto: puoi imparare come realizzare un’automazione fatta a dovere su qualsiasi CRM, ma se non stai curando tutto il resto sarà perfettamente inutile. Se ti mancano le basi per far funzionare qualsiasi tipo di automazione è meglio se decidi di concentrarti prima sulla tua strategia di Comunicazione su Misura. Dopo averla costruita mattone su mattone e assemblata aggiungici un’automazione, anche semplice, e vedrai che il tuo indirizzo email esploderà di notifiche e non riuscirai a stare dietro a tutti i potenziali clienti che stai sfornando senza neanche muovere più un dito. Le automazioni sono davvero la ciliegina sulla torta, capaci di dare un boost fortissimo alla tua crescita

Trasforma le tue parole in soldi 52 – Scrivere un libro aumenta il tuo fatturato?

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In questo articolo – che sarà un po’ diverso dal solito, più personale e intimo – ti racconterò alcuni retroscena che mi hanno portato, oggi, a pubblicare il mio primo libro.   Che ovviamente ho chiamato “trasforma le tue parole in soldi”!   Esatto, questo. Con questa posa da duro in copertina! Tuttavia, questo non sarà solo un racconto di eventi e situazioni che mi hanno portato qui: ti spiegherò anche perché è giunto il momento che ANCHE TU ti metta a scrivere un libro. Quindi ti do un consiglio spassionato: continua a leggere questo articolo un po’ strano, ne vedrai delle belle.   Prima media. Provincia di Modena. Ho cambiato città da pochi giorni. Sono a 750 km da quella che ritengo la mia casa. Una classe di sconosciuti, con un accento stranissimo. Io sono ad un lato della classe, di fianco a Marco, un ragazzetto alto e con un ciuffo memorabile. Non parliamo mai.   La professoressa di Italiano, una siciliana senza cuore, sta correggendo il primo testo “di prova” che ci ha dato da scrivere. Il titolo è: IL MIO ANIMALE PREFERITO.   Li consegna tutti. Con i voti, stronza. Tutti, tranne il mio.   Il mio lo prende E LO LEGGE AD ALTA VOCE. Stronzissima.   Io sono un bambino di 10 anni, timido, con un caschetto imbarazzante e lo zaino in cuoio. E STO MORENDO DENTRO.   Lo legge tutto, fino all’ultima riga. E poi mi fa i complimenti.   Io sono abbastanza sicuro che sia stato quello il giorno in cui ho scoperto che mi piaceva scrivere. E da allora… non ho mai smesso. Racconti, poesie, giochi di ruolo. E racconti, racconti, racconti. Devo proprio ringraziare quella stronza!   Sono in uno dei periodi peggiori della mia vita. Uno di quei periodi così brutti che rifugiarmi nella scrittura era NECESSARIO. In quel periodo ho anche vinto qualche concorsino con dei racconti così tristi che oggi preferisco non leggerli. Non ne potevo più. E non sapevo come uscirne.   Sempre 2016. Io ed Enrico, che ancora non era Il Sarto, parliamo di lavoro. O meglio: io mi lamento. Il mio lavoro mi sta facendo schifo. Vorrei fare altro. Ma sto lì e mi lamento.   Tuttavia…   Ecco, vedi… non sono mai stato un tipo che tende a fermarsi. Ho fatto tantissime cose nella mia vita e se te le raccontassi qui ci vorrebbe un libro solo per quelle. Non sono mai stato bravo a stare con le mani in mano. Quindi da tempo mi ero messo a studiare. Perché proprio quell’anno avevo dovuto chiudere un’azienda con una bella perdita economica e mi ero messo in testa di capire cosa avessi sbagliato. Cosa avrei potuto fare di più e meglio.   Dicevo: ero con Enrico e mi lamentavo. Enrico non sta per niente bene con chi si lamenta, quindi mi spronava. Mi diceva: ok, ma CHE ALTRO puoi fare? Che poi voleva dire “smetti di lamentarti e muovi il culo, testa di cazzo”, ma più educato.   E ad un certo punto gli racconto che mi ero messo a studiare “marketing”. Leggevo cose, prendevo libri. Ed è successa una cosa strana: lo stava facendo anche lui, da molto più di me. E io non ne sapevo nulla. Enrico è un tipo riservato.   Se penso ora a quanto è stato fortuito quel giorno mi scappa un sorriso. Comunque: scopriamo che stiamo studiando la stessa roba, più o meno. Quel giorno sono nati i Sarti, ma noi non lo sapevamo.   Da lì in avanti ho studiato più di elementari, medie, superiori e università messe assieme. Con una passione e una dedizione mai avute nella vita. La cosa veramente esaltante è stato studiare con passione qualcosa che AMAVO alla follia: la scrittura. Una pratica che ritenevo conoscere abbastanza bene. Mi piace scrivere + so scrivere = posso farne un lavoro.   CAZZATA Le cose stanno MOLTO DIVERSAMENTE.   Il mio primo periodo di studio della Scrittura Persuasiva, i primi mesi, mi sembrava di essere “nel momento giusto al posto giusto”. Imparavo in fretta. Mi sentivo una tigre. Un asso della scrittura.   Poi…   Poi è successo che ho iniziato a capire che – contrariamente a quanto pensassi – le cose che avevo da imparare erano DAVVERO MOLTE. Che la Scrittura Persuasiva c’entra veramente poco con il “saper scrivere bene” E che dovevo approcciarmi a tutto a testa bassa. Con umiltà e dedizione. Che ero un pivello, ecco.   Ancora una volta devo ringraziare il Sarto: quando ho raggiunto questa consapevolezza… beh, ho pensato di mollare. Lui, ovviamente, mi ha preso a calci in culo, mi ha detto che secondo lui questa era esattamente la mia strada ed ha investito su di me come nessuno nella mia vita abbia mai fatto.   Ora, dopo 6 anni, non posso certo dire di “sapere tutto”. Anzi: il giorno in cui lo dirò, vieni a cercarmi e prendimi a schiaffi. La disciplina è così ampia e variegata che ne avrò da studiare fino a che campo!   Ma di sicuro c’è una cosa che posso fare oggi: scrivere un libro per aiutare chi si sta approcciando a questa disciplina a non perdersi tra la miriade di nozioni che si trovano al mondo. Ho deciso di metterci LE BASI FONODAMENTALI per te che – come oramai il mercato ti obbliga a fare – usi la Scrittura per acquisire clienti, creare una relazione con loro e vendere.   E non credere che sia stato facile: ancora una volta c’è stato bisogno del Sarto. L’idea mi piaceva, certo. Ma avevo paura di fare un lavoro fatto male, incomprensibile, inutile. O di essere attaccato dalla concorrenza. Provavo vergogna solo al pensiero. Probabilmente le stesse paure che hai tu al pensiero di scrivere un libro per la tua azienda, ma di questo ne parliamo tra poco.   Fino a che il Sarto non mi ha permesso di capire cosa avrei potuto realizzare scrivendo il mio primo libro. E si tratta di due cose

Come gestire i fallimenti!

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Un certo punteggio non raggiunto, un obiettivo che non si realizza come avevi sperato, un progetto in cui hai messo molto impegno ma che non è andato come desideravi. Questi sono solo alcuni esempi di fallimenti, e sono tra le sensazioni più spiacevoli che possiamo vivere nel corso della nostra vita. Sono qualcosa che getta la maggior parte delle persone nello sconforto, che fa scoraggiare imprenditori, e come un veleno fa appassire qualsiasi principio di crescita per tornare alla sicurezza delle abitudini, comprese le più sbagliate. Ma se segui il Mastino, sai che non sempre le cose sono come sembrano. E che anche qualcosa di apparentemente brutto come il fallimento in realtà nasconde un enorme potenziale per crescere, quando viene affrontato nel modo giusto! Quindi oggi scoprirai come cambiare la tua visione intorno ai fallimenti. Scoprirai perché spaventano così tanto, e come trasformare questi episodi spiacevoli in una preziosa occasione per aumentare il tuo valore e far crescere la tua azienda!   Partiamo dal fatto che il fallimento è spiacevole, perché è un blocco all’interno del nostro percorso di crescita. Quando usi la parola fallimento fai riferimento a un insuccesso, una sconfitta, qualcosa che nel tuo viaggio personale non è andato come ti aspettavi. In altre parole, un ostacolo nella tua scalata verso il successo, che genera un vortice di sensazioni negative. Prima di tutto c’è il fastidio dell’errore. Ho già parlato di questo argomento in un articolo di alcune settimane fa, che puoi recuperare CLICCANDO QUI. Fin da piccoli ci insegnano che sbagliare è una cosa da evitare in tutti i modi, qualcosa di negativo per cui dobbiamo essere puniti con una privazione o un segno rosso sul foglio. Il fallimento è tremendo proprio perché ti mette davanti al fatto di aver sbagliato, e di conseguenza scatena tutte le sensazioni negative che normalmente associamo all’errore. Un secondo problema è… che ti hanno mentito. E non solo a te: tutti siamo vittime della stessa bugia, che abbiamo sentito almeno una volta nella vita. Nel tempo, questa menzogna è diventata parte dei nostri meccanismi psicologici, e guida il nostro modo di comportarci in varie situazioni. Sto parlando della bugia del percorso lineare. Quando si parla di successo, nella maggior parte dei casi il percorso della persona o dell’azienda che ha ottenuto grandi risultati viene presentato in modo superficiale. Il risultato è che a una prima occhiata ti sembra di vedere un sentiero liscio, una sorta di ascensore che da un punto basso ha portato magicamente al successo. Ma la verità è che un percorso del genere NON ESISTE. La strada verso grandi risultati non è mai perfettamente dritta, ma è fatta di continue discese e risalite: sono tutti i fallimenti e i successi che si sono alternati per aiutare una persona ad arrivare dal punto di partenza al successo desiderato. Un errore comune della mente umana è pensare che il nostro percorso sarà sempre lineare, come se arrivare al successo significhi prendere una funivia e aspettare fischiettando di arrivare al punto desiderato. Ma in realtà, la strada verso il valore e i grandi risultati è un sentiero di montagna impervio e faticoso. Ci saranno punti di grandissime salite dove toccherai il cielo con un dito… e punti dove sprofonderai, in cui ti troverai faccia a faccia con un fallimento. Ed è qui che puoi cambiare la tua storia, perché ti trovi davanti a 3 possibili scenari. Scenario A: vivere il fallimento come un punto di non ritorno. Questa soluzione è perfetta se vuoi rischiare il meno possibile. Semplicemente, vivi il fallimento, per quanto piccolo che sia, come il punto di non ritorno, una buca nella quale marcire. Resti esattamente dove sei, senza provare a cambiare le cose, per non rischiare di non riuscire al primo colpo con qualcosa di nuovo. Forse ti sembra una strada catastrofica, ma in realtà è quella che la maggior parte delle persone sceglie quando si trova di fronte a un errore, perché sembra quella più sicura. Ed è anche quella che ha conseguenze pericolose per le imprese di tanti imprenditori e imprenditrici. Scenario B: tornare indietro. Davanti al fallimento, è normale scoraggiarsi, e come abbiamo detto prima non aiuta il modo in cui siamo stati abituati a pensare al successo. Quindi moltissimi imprenditori e imprenditrici italiani davanti a un fallimento, anche piccolo, tornano sui loro passi. Scelgono di percorrere di nuovo la strada sicura, il sentiero familiare, e interrompono qualsiasi percorso di crescita iniziato in precedenza. Questa strada è sicuramente molto facile, ma porta ad avere gli stessi risultati di tutti gli altri: un’azienda con il fatturato in calo, e la possibilità di dover chiudere che diventa ogni giorno più concreta del precedente. Scenario C: imparare dal fallimento. Da neonati il momento in cui impariamo a camminare è fatto di cadute costanti. Ma nonostante questo, nessuno si arrende la prima volta che prova a fare un passo. Ci prova e riprova più volte, fino a iniziare finalmente a fare il primo percorso sulle sue gambe. Succede perché impariamo da ogni fallimento: ogni caduta diventa un modo per capire come muoverci, gli errori da evitare, e le cose giuste da fare. Quando sei davanti al fallimento, applica la stessa tecnica. Osserva l’insuccesso che hai vissuto in modo obiettivo, scopri quello che è andato bene e quello che invece devi migliorare, e a quel punto… rialzati ancora e ancora, e trasforma quel momento doloroso in un’occasione di crescita. Ogni insuccesso, grande o piccolo che sia, è un momento buio, che sembra allontanarti dal successo che desideri. Ma imparando da ogni fallimento che hai vissuto fino a questo momento scoprirai modi inaspettati di muoverti, e nuove strade da percorrere per raggiungere il tuo obiettivo più velocemente di prima! Per scoprire tanti altri sentieri da percorrere nella strada per aumentare il tuo valore, non ti resta che CLICCARE QUI e iscriverti alla nostra newsletter. Ogni mercoledì alle 7 in punto l’articolo del Mastino ti aiuterà a comprendere i meccanismi della mente migliori per avere successo! Se invece non vedi

Come creare i form del tuo sito senza prendere a martellate il pc

come creare i form del tuo sito

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Qual è la prima cosa che fai quando ti registri su un social network o su un altro qualsiasi tipo di sito per scaricare dei file? Compili un form, o modulo di contatto. Inserisci tutti i dati richiesti facendo attenzione a non commettere errori di battitura, poi schiacci un tasto e infine puoi accedere al sito. Quando vuoi scrivere un messaggio a un’attività online effettui più o meno lo stesso procedimento: ti colleghi sulla pagina “contattaci”, compili il form con i tuoi dati e schiacci un tasto. Tutti questi form sembrano uguali, vero? Ormai siamo talmente abituati a compilarne da non farci neanche troppo caso. La verità però è un’altra. Il 30% dei siti web che popolano internet sono gestiti su WordPress, eppure non esiste un’unica tecnologia per realizzare dei form su questa piattaforma e ognuno ha le sue preferenze. Esistono infatti tantissime soluzioni per creare form di contatto sui siti web e questo potrebbe farti credere di avere totale liberta di scelta, ma lascia che ti dica una cosa: la maggior parte di queste soluzioni è fuffa. Alcune di queste semplicemente non funzionano come dovrebbero, altre non sono a posto dal punto di vista della sicurezza, altre ancora sono a pagamento e non ti offrono davvero qualcosa che valga la pena pagare. Proprio per questo motivo oggi ho deciso di suggerirti le opzioni migliori in base alla mia esperienza e alla semplicità d’uso. Adesso raccogli tutta la concentrazione che puoi e afferra una tazza del tuo caffè preferito: partiamo! Perché i form sono importanti? Non intendo dilungarmi troppo sulla risposta perché in parte puoi trovarla nelle prime righe dell’articolo: qualsiasi scambio di dati sul web avviene tramite form… ed è sempre stato così. Forse questa cosa ti sbalordirà, ma quando crei un post su Instagram stai compilando un form senza saperlo. È vero, in quel caso non devi compilare i campi “nome” o “email”, ma soltanto perché quei dati li fornisci automaticamente all’app quando effettui il login. Lo stesso, ovviamente, vale per Facebook e addirittura le mail: è la stessa tecnologia. Funziona allo stesso modo anche su WordPress. Quando pubblichi un articolo o una pagina sul tuo sito cosa fai? Compili il campo “titolo dell’articolo”, il campo “contenuto” dell’articolo e poi schiacci il tasto “pubblica articolo”, che fa la stessa cosa che fa il bottone “invia” di un form quando scrivi un messaggio o prenoti un tavolo al tuo ristorante preferito. Lo so, fa strano pensarlo ma ti assicuro che è così. L’unica cosa che cambia è il modo in cui i dati vengono manipolati e trasmessi e in questo senso la tecnologia proprio in questi ultimi anni sta cercando con difficoltà di uscire dai vecchi sistemi, ma questa è un’altra storia. Tornando al tuo caso specifico, i form del tuo sito devono essere semplici da usare e devono funzionare bene, ma non solo. Cosa devono saper fare i tuoi form La cosa più importante che distingue un servizio per realizzare form da un’altro è la sua possibilità di trasmettere quei dati a Zapier. Prima di rimandarti ad un articolo approfondito in cui parlo di Zapier, ti spiego perché: quando qualcuno trasmette i suoi dati sul tuo sito, i tuoi form devono essere in grado di immagazzinarli da qualche parte e tu devi ricevere una notifica. Sembra una cosa difficile, ma in verità oggi la maggior parte delle app e dei servizi che usiamo fanno proprio questo: prendono i nostri dati e si attiva un processo automatico, cioè un’automazione. Hai mai usato ad esempio The Fork? È un servizio per prenotare un tavolo nei ristoranti. Compili un modulo e poi: al ristorante ricevono la notifica con i dati relativi alla tua prenotazione (orario, numero di tavoli, il tuo indirizzo email ecc.); ti confermano o meno la prenotazione; in base a cosa succede nel passaggio precedente, ricevi la conferma oppure un messaggio che ti dice che non è stato possibile prendere in carico la tua prenotazione. Figo, no? Ecco: i tuoi form dovranno essere in grado di fare questa cosa, cioè di dialogare con software di automazioni come Active Campaign. Proprio per questo ti faccio un piccolo spoiler: l’ideale sarebbe che tu prenda subito Active Campaign e lo sfruttassi per creare i form del tuo sito. Perché i form di Active Campaign sono i migliori per te Se leggi questa rubrica molto probabilmente sei un imprenditore e non hai tempo a disposizione per metterti a smanettare e realizzare dei form funzionanti e potenti per il tuo sito. È vero, potresti acquistare un servizio specifico per realizzare in pochi click tutti i form che vuoi ma visto che ogni euro che spendi per la tua azienda deve rendere al massimo pensala così: acquistando Active Campaign prenderai due piccioni con una fava. Avrai da una parte un editor semplicissimo per realizzare i form che ti servono e dall’altra il CRM più potente disponibile al momento in rete. Un altro vantaggio ancora è che non dovrai metterti a creare degli zap su Zapier per collegare i tuoi form ad un’automazione, perché hai tutto dentro Active Campaign. Insomma, questa è la soluzione ideale per te e te lo dico senza fronzoli. L’altra soluzione potrebbe essere utilizzare il plugin Contact Form 7, perché è completamente gratuito e può collegarsi a Zapier tramite Webhook. Zapier è un programma in grado di mettere in contatto due tecnologie, in questo caso Contact Form 7 e Active Campaign. In poche parole, grazie a Zapier, Contact Form 7 riesce a trasmettere i dati ad Active Campaign. A questo punto penso possa esserti utile leggere questo articolo dettagliato che ho scritto su Zapier: fai click qui. Comunque sia, mi sento lo stesso di sconsigliarti questo approccio perché è un po’ macchinoso. Gestire dei moduli Contact Form 7 e passare i dati su Active Campaign per attivare delle automazioni non è un’operazione semplice. Se proprio dovesse interessarti la procedura di configurazione fammelo sapere nei commenti e a quel punto potrei pensare di scriverci sopra

Trasforma le tue parole in soldi 51 – Creare l’offerta irresistibile – Parte 6: come comunicare il Prezzo e non far scappare i clienti (anche se è alto).

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Nelle ultime sei settimane ti ho regalato una serie di indicazioni per costruire la tua offerta irresistibile che, se applicata (anche da chi non ha mai scritto nemmeno un’offerta a sconto su un cartellino per i saldi in vetrina del negozio), può trasformare in un batter d’occhio il tuo sistema di vendita. E renderlo così potente da far scoppiare la tua cassa.   Ora manca solo un punto: come si comunica il prezzo (anche se alto) in maniera che il cliente non faccia una piega e paghi senza paura?   Tra qualche riga avrai tutte le informazioni che ti servono. Prima, però, voglio affrontare con te un discorso sul prezzo…   Se segui da un po’ i Sarti del Web saprai sicuramente che uno dei nostri motti è: ALZA IL PREZZO. Nel corso degli anni ho scoperto che chi ci segue, di fronte all’idea di aumentare i prezzi, ha tre possibili reazioni: Non posso, se lo faccio i clienti scappano dalla concorrenza; Lo faccio subito, senza un piano d’azione, perché l’ho sentito nel video e mi piace; Faccio tutto ciò che serve per aumentare il prezzo e POI aumento il prezzo.   Chi risponde nel modo “1” o nel modo “2”, purtroppo farà molta fatica e vivrà l’azienda come una sofferenza. Spesso prendendosela con altri, con le tasse, con Amazon, con i clienti. Ne ho sentite di tutti i colori. Poi ci sono quelli che rispondo come nel punto 3. Imprenditori e imprenditrici forti, coraggiosi e capaci. Che comprendono che “vendere” non è un’azione, ma un processo. Che non è FARE UNA COSA, ma CREARE UN SISTEMA. Una Strategia Digitale è un sistema complesso di elementi (tra i quali spicca la Scrittura Persuasiva, ovviamente) che portano a risultati importanti, come ad esempio alzare il prezzo aumentando il numero di clienti!   Oggi, in questo articolo, troverai ciò che ti serve per presentare in maniera impeccabile i tuoi prezzi ai tuoi clienti, sfruttando le tecniche della Scrittura Persuasiva. Questo ti aiuterà MOLTISSIMO nella tua strategia per aumentare i prezzi. Ma ricorda: non è solo presentando bene il prezzo che arriverai ad una vendita, ma strutturando perfettamente i tuoi materiali di Comunicazione Online… compresa l’offerta.   Prima di scendere nel dettaglio, rivediamo assieme da cosa è composta l’offerta irresistibile: La CTA, o chiamata all’azione. NE PARLO IN QUESTO ARTICOLO.   La CTA divina. La trovi in QUESTO ARTICOLO   I velocizzatori della vendita. Li trovi QUI.     I Bonus come incentivo all’acquisto. Ne ho parlato in QUESTO ARTICOLO.     La Garanzia come arma di vendita definitiva. Trovi tutto in QUESTO ARTICOLO!    Ora manca solo la presentazione del prezzo. È un punto molto delicato: se avrai lavorato bene fino a qui e non mollerai sull’ultimo metro, il cliente sarà tuo!   Rimboccati le maniche e imbraccia carta e penna: siamo nelle pieghe più nascoste della disciplina della Scrittura Persuasiva. Mettici tutta la tua concentrazione!   Dammi ancora un attimo. Devo sincerarmi che tu non sia facendo l’errore più grave di tutti. Come decidi il prezzo dei tuoi prodotti o servizi? Ti dico cosa fa mediamente un’azienda in Italia quando deve scegliere un prezzo: guarda il più alto e il più basso tra i concorrenti… …e si mette nel mezzo! Sembra una sorta di mossa cautelativa. Ma è inutile: questo meccanismo segue la stessa idiozia del “la miglior qualità al miglior prezzo”. Seriamente, sta attento a quello che fai con la tua azienda. Muoversi in questo modo è un suicidio. Sai quante aziende kamikaze ci sono in Italia? I dati emersi dall’analisi sui fallimenti delle aziende italiane di CRIBIS parlano chiaro: nei primi nove mesi del 2021 sono state 6.761 le imprese italiane che hanno dichiarato fallimento, in aumento del 43,6% rispetto allo stesso periodo del 2020.   Sono 37 aziende al giorno. Ogni giorno.   Non sto dicendo che tutte queste imprese potrebbero salvarsi solo sapendo decidere il prezzo nel modo giusto e imparando a costruire un’offerta irresistibile. Ma sto pensando a quei 37 imprenditori al giorno, uno e mezzo ogni ora, che si stanno chiedendo dove abbiano sbagliato. La Comunicazione Online, grazie anche alla Scrittura Persuasiva e alla sua applicazione, quante di queste aziende potrebbe salvare? Tu, con la tua Azienda, quanto puoi accettare il rischio di essere tra quei 37 in un giorno qualunque dei prossimi mesi o anni?   Per questo nella presentazione delle tecniche per comunicare il prezzo al tuo Cliente vedrai SOLO modalità per proporre prezzi più alti della concorrenza. Non ha alcun senso che io sprechi il mio tempo ad aiutarti a stare nella media (o peggio, sotto la media). Stare nella media non ti salverà. Quindi ora ti presento TRE modi diversi di presentare il prezzo ALTO in maniera irresistibile… e alla fine ti aggiungo una postilla che cambierà per sempre la percezione che i tuoi potenziali clienti avranno delle tue offerte!   #1 LA CONVENIENZA Ecco, lo sapevo: stai pensando che conveniente voglia dire: prezzo basso. NO! Conveniente vuol dire che il cliente PERCEPISCE come conveniente il tuo prezzo alto rispetto ad alternative più economiche. Solo che… il cliente non lo percepisce da solo! Devi essere tu, con i tuoi materiali di Comunicazione e con la costruzione dell’Offerta, a farlo percepire come tale!   Possono essere i Bonus che affianchi alla tua merce, che nessun altro può dare. Come la mia cliente Lucia che regala un videocorso a clienti che strisciano la carta online per acquisti “corposi”.   Oppure possono essere le garanzie, come Valentina, un’altra mia cliente, che riconosce al cliente ogni centesimo speso se è insoddisfatto dei prodotti.   Oppure può essere lo sconto a tempo a far percepire una convenienza immediata, come Roberto, un altro mio cliente, che in fase di pre-lancio di un suo nuovo prodotto offre un vantaggio economico a chi acquista in anticipo!   Le modalità possono essere numerose. È il concetto di fondo che non cambia: il VALORE PERCEPITO del tuo prodotto o servizio deve SUPERARE il valore economico che deve sborsare il cliente!   #2 IL CONFRONTO Chi sceglie

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