Scopri il potere delle conversioni!

Immagina di trovarti al ristorante. Consumi il tuo pranzo, e quando arriva il momento di pagare il ristoratore ti propone una fidelity card, con cui otterrai uno sconto per la prossima volta che verrai a trovarlo. Oppure pensa alla tua palestra, quando in certi periodi dell’anno ti propone un’offerta speciale sulla tua tessera annuale se porti un amico insieme a te. O ancora: immagina un magnet(*), come per esempio una guida davvero interessante sul tuo hobby preferito. Per scaricarla arrivi a una landing(*), e lasci subito i tuoi dati pur di riceverla. P.s: non riconosci tutte le parole indicate dall’asterisco? Non preoccuparti: le trovi tutte con il glossario di oggi, disponibile per tutti gli iscritti della nostra newsletter. Per non perdere neanche uno dei prossimi glossari ti basta semplicemente cliccare QUI e restare sempre aggiornato sulle ultime novità dell’Arciere! Torniamo a noi: negli esempi di prima hai alcune attività che offrono un vantaggio, un regalo o più semplicemente qualcosa di utile, in cambio di dati o informazioni. In quel momento ti trovi davanti a una possibile conversione, ovvero l’azione che permette il passaggio da utente non interessato al tuo prodotto a fan sfegatato pronto a comprare sempre da te senza mai chiedere lo sconto! E in questo articolo… parleremo proprio di come usare in modo efficace ogni conversione! La conversione è quell’azione che l’utente fa e che porta un risultato tangibile alla tua azienda. In linea di massima, in una strategia di comunicazione dovrebbero esserci più conversioni. Una per portare l’utente da te, una per farlo ritornare, una per la visita del sito e uno per approfondire la conoscenza della tua azienda. Puoi richiedere il suo indirizzo email per inviargli un particolare documento, oppure per proporgli un’offerta speciale dedicata solo a lui. L’ultima conversione sarà ovviamente quella necessaria per arrivare all’acquisto. Ma attenzione perché… non arriverai a questa fase per caso. Una conversione arriva solo se una persona è soddisfatta della tua azienda. Se un cliente arriva nel tuo ristorante, e tu per mezz’ora non offri un menù e fai finta che non sia lì… beh, hai appena perduto la possibilità di fare una conversione, e trasformarlo da cliente di passaggio a fan della tua impresa. Allo stesso modo, se non utilizzi la Comunicazione Online per far atterrare le persone sulla tua landing page, nessuno scaricherà mai il tuo magnet. Se il tuo blog è deserto e non pubblichi i tuoi articoli con costanza, le persone presto si toglieranno dalla tua newsletter. Questo perché la conversione è il risultato del tuo lavoro. Quindi se non hai fatto niente per attirare l’attenzione delle persone non otterrai nulla. Se stai già pensando a cosa utilizzare per creare una conversione, non preoccuparti, perché puoi usare QUELLO CHE VUOI. Seguendo due semplicissime regole! Offri qualcosa di valore al tuo cliente. Un cioccolatino a fine pasto non può essere considerato abbastanza per creare una conversione, e neanche una mail al mese o un magnet brutto da vedere e senza contenuti interessanti! La tua conversione deve essere MISURABILE. Mi spiego meglio: tutto ciò che porta un risultato concreto e misurabile diventa una conversione. La conversione infatti è parte della tua strategia e del funnel di vendita che proponi ai tuoi clienti. E come ho già detto in altri articoli, è importante sapere quante persone sono nel tuo funnel, quante lo stanno attraversando, in che fase sono e se stai facendo progressi o meno. L’importante è tenere sempre sotto controllo i numeri. Se tu riesci a misurare in quale punto del tuo funnel si trovano i tuoi clienti…ottimo lavoro! Potrai tenerle sotto controllo con una conversione! Ma se non lo stai facendo, non sai se stai o meno convertendo. In altre parole, non sai se la tua strategia di comunicazione funziona e soprattutto se stai guadagnando o perdendo denaro. Per questo non puoi contare solo su regali e offerte per attirare i clienti nella tua azienda: la base del tuo lavoro deve essere necessariamente una buona strategia di comunicazione! Per questo ti consiglio se non lo hai già fatto di cliccare qui e iscriverti alla mia newsletter! Ogni settimana una mia freccia ti farà capire meglio come funziona uno strumento di Facebook, una funzione del social, ti spiegherà un aggiornamento appena arrivato o ti mostrerà cosa NON devi fare per far funzionare le tue sponsorizzate! Ma il Laboratorio dei Sarti non ha solo questo per te… Hai la possibilità di acquistare il primo libro del Sarto, VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE! Un manuale pratico, con una seconda edizione di 393 pagine, in cui troverai tutti i segreti per imparare come impostare la tua Comunicazione Online e per trasformare la tua pagina social in un magnete attira clienti! CLICCA QUI e metti subito le mani sulla tua copia! Noi invece ci vediamo il prossimo venerdì, per continuare ad esplorare il mondo della comunicazione sui social! L’Arciere 🏹
Trasforma le tue parole in soldi 13 – Le Emozioni che aiutano a vendere: Leve Emotive e Scrittura Persuasiva

“Scrittura Persuasiva” vuol dire “usare le parole per indurre qualcuno a fare una certa scelta, compiere un’azione”. Un insieme di tecniche che hanno come obiettivo convincere, orientare una scelta: questo significa modellare il comportamento altrui tramite il solo uso delle parole scritte. Se ci pensi, è un potere notevole. E, purtroppo, tanti sono stati – e sono anche oggi – i “professionisti” della Scrittura Persuasiva che usano il proprio potere per truffare altre persone. Quanto stiamo per affrontare in questo articolo è, infatti, la conoscenza più potente esistente per far funzionare al 100% la Scrittura Persuasiva: quasi sono preoccupato all’idea di rendere pubblico come funziona. Dall’alba dei tempi i truffatori hanno, oltretutto, una marcia in più rispetto a me (e a te, immagino): non avendo una vera “soluzione al problema del cliente” da vendere, ma solo una truffa, hanno imparato ad usare al meglio la persuasione. Questa è infatti l’unica loro vera arma di vendita. Non il prodotto o il servizio, ma solo ed esclusivamente la loro capacità persuasiva. Pensa che smacco: per vendere dobbiamo addirittura studiare e imparare tecniche perfette per la truffa. Poi sta a noi fare una scelta: possiamo far prosperare la nostra azienda correttamente, legalmente, oppure fare i truffaldini fino a che qualcuno non ce la fa pagare, che sia la legge o peggio. Mi auguro, quindi, che tu sia davvero interessato a quanto stai leggendo con l’obiettivo di MIGLIORARE LA VITA del tuo cliente tramite il tuo prodotto o servizio, e che tu non voglia usare quello che stai per imparare per guadagnare in maniera scorretta. In quest’ultimo caso, ti auguro con tutto il cuore di essere beccato e fermato nel minor tempo possibile! Quindi, di cosa parliamo oggi? Di emozioni! Scusami se la sto prendendo alla lontana. Voglio che ti sia chiaro che questo argomento non è quel genere di pensiero “new age” per cui dobbiamo pensare all’emotività del mondo per vivere tutti felici in un grande abbraccio. Qui si parla di CONOSCERE le emozioni che guidano le scelte del tuo cliente e usarle a tuo piacimento per portarlo a non poter fare altro che comprare ciò che vendi. Usiamo le emozioni per fare soldi. Lucro, guadagno, riempire la cassa. Quindi sta bene attento. Rimboccati le maniche, imbraccia carta e penna e iniziamo: andiamo a scoprire cosa sono le Leve Emotive e come sfruttarle per vendere quello che vuoi tu, al prezzo che vuoi tu, quando vuoi tu! Perché le emozioni sono così potenti nella scrittura persuasiva? Devi sapere che in passato ho preso una laurea in psicologia. Ho lavorato in quel campo, con casi molto gravi, per circa 10 anni. Ma è stato SOLO dopo aver scoperto la Scrittura Persuasiva che i miei studi hanno iniziato ad essere davvero utili. E per capire quanto, devi comprendere come funziona il meccanismo d’acquisto del cliente. Non solo del tuo: di qualunque cliente di qualunque azienda al mondo. La base fondamentale è questa: si decide con le emozioni. Tutte le azioni di ogni essere umano sono guidate dalle emozioni, compresa la decisione di acquistare il tuo prodotto o servizio. Ora tu potresti obiettare: “Modellista, ma non è vero, gli acquisti sono razionali!” Capisco la tua obiezione perché a livello superficiale può sembrare così. La realtà, invece, è che i motivi razionali sono secondari rispetto a quelli emotivi. Il meccanismo d’acquisto infatti segue uno schema ben preciso: Slancio emotivo: VOGLIO COMPRARE SUBITO QUELLA COSA Razionalizzazione: creazione di MOTIVI RAZIONALI A SOSTEGNO DI QUELLI EMOTIVI Infine ACQUISTO Se osservi bene queste fasi, comprenderai che, per quanto la razionalità non sia ininfluente, ad avere maggior peso sono le motivazioni emotive. Le emozioni dietro all’acquisto sono il vero motore, il motivo primo e ultimo. E se tutti i tuoi materiali di Comunicazione possono intervenire con facilità sulla parte razionale, ad esempio spiegando i vantaggi e benefici oggettivi del tuo prodotto o servizio, è solo quando riesci a interferire con la parte emotiva che ti assicuri vendite su vendite! Questo significa che se saprai parlare direttamente alle emozioni che portano il tuo cliente all’acquisto, avrai trovato la formula magica per vendere con i tuoi testi scritti. Quindi non ti stupirai se, ancor prima di andare a vedere assieme come “infilarsi nel dialogo emotivo interno del tuo cliente”, dobbiamo chiarire un ultimo punto: DEVI CONOSCERE IL TUO CLIENTE SU MISURA! E devi conoscerlo profondamente, intimamente. Devi conoscere le sue paure, i suoi desideri, i suoi tormenti. Devi sapere cosa lo tiene sveglio la notte! Più conoscerai con precisione il tuo cliente, più saprai intercettare il suo dialogo emotivo interno e portarlo all’acquisto. E se non sai come fare… non preoccuparti! Il Laboratorio dei Sarti del Web ha creato per te lo strumento perfetto per conoscere con assoluta precisione il tuo Cliente Su Misura. Ed è GRATIS! Ti basta cliccare qui per scaricarlo immediatamente. 27 domande a cui rispondere per scoprire come ragiona (e quindi come compra) il tuo cliente! Bene, ora che hai scaricato la Checklist – Clienti Su Misura possiamo proseguire. Prenditi tutto il tempo che ti serve per compilarla! Come avrai compreso l’argomento “emozioni e vendita” è ampio e molto articolato. Ma io sono qui per aiutarti a trasformare le tue parole in soldi. Quindi sto per portarti un concentrato di conoscenze in pochissime righe che, se seguite a dovere, cambieranno da domani il tuo modo di scrivere (e vendere). L’alternativa ce l’hai: puoi metterti a fare corsi lunghi, costosi, complessi. Stare anni e anni su libri di scrittura, di psicologia, di marketing, di neuromarketing. Credimi, non è una cattiva idea. Ma ti serve un sacco di tempo libero, una gran voglia di studiare e non devi avere la necessità di guadagnare con la tua scrittura nel frattempo. Oppure… Puoi concentrare le tue energie su SOLO 3 leve emotive potentissime e trasformare i tuoi testi in calamite per i tuoi clienti fin da subito! LE TRE LEVE EMOTIVE SEMPRE EFFICACI PER SCRIVERE TESTI CHE VENDONO Ebbene sì, la mente umana è più semplice di
Scopri i 3 step per raggiungere il successo!

Ovvero: come trasformare tutti i propositi di fine anno in splendide realtà! Ah, il periodo natalizio! Mentre le persone invadono i negozi alla ricerca dei regali perfetti per i propri cari, o svaligiano i supermercati in vista dei cenoni, iniziano ad avvicinarsi anche i propositi dell’anno nuovo. Quella lista scritta su un foglio, quaderno o documento virtuale in cui tra soli 16 giorni giureremo di cambiare almeno un aspetto della nostra vita. La maggior parte dei buoni propositi in realtà non sono altro che un cambiamento nelle proprie abitudini. A volte si tratta di acquisire un comportamento, a volte di perderne un altro. Quando si tratta di imprenditori, i buoni propositi possono diventare preziosi come diamanti. Riuscire a cambiare il proprio comportamento in positivo può diventare il segreto del successo, e per cambiare per sempre la storia della propria azienda! Ma… che cosa serve davvero per iniziare a cambiare le proprie abitudini? Molti parlano semplicemente di forza di volontà, altri di specifiche skill, altri ancora cercano di dare la risposta parlando di fortuna! Insomma, si tratta di una domanda complicata… ma fortunatamente esiste un modo per rispondere. Grazie alle mie conversazioni con il Sarto e a un lungo studio, sono riuscita a trovare 3 elementi fondamentali per trasformare un desiderio di cambiamento in un’azione raggiungibile. Nell’articolo di oggi troverai i 3 passaggi fondamentali per trasformare ogni proposito in un nuovo percorso per portare la tua azienda al successo! Andiamo con ordine: molto spesso i propositi non si avverano. Anno dopo anno trasciniamo avanti idee legate al cambiamento, senza sapere davvero perché non hanno funzionato. Il problema nella maggior parte degli imprenditori è che si concentrano solo sul loro obiettivo, e non analizzano il modo in cui vogliono arrivarci. È normale avere fame di successo, voglia di cambiare e avere di più. Ogni giorno versi sudore e lacrime per la tua azienda, e vuoi vedere i tuoi sforzi riconosciuti! Ma sfortunatamente questo non basta. Esiste un modo preciso di portare un cambiamento positivo nella tua azienda. E per scoprirlo, ecco i 3 step fondamentali per raggiungere il successo! 1) La quantità di cambiamento. Il cambiamento che scegli di portare nella tua vita aziendale non può avvenire dall’oggi al domani. Nell’articolo della prossima settimana parlerò più approfonditamente di come approcciarsi nel modo giusto al cambiamento. Per non perderti l’articolo, non devi fare altro che cliccare qui e iscriverti alla nostra newsletter! Ma per ora torniamo all’argomento di oggi. Il cambiamento deve essere graduale. Pensare di cambiare completamente il tuo modo di gestire il lavoro dall’oggi al domani sarebbe come pensare di andare in palestra per una settimana e avere per la domenica una grandiosa fila di addominali scolpiti. Il cambiamento che porti nella tua azienda deve essere lento. Anche una piccola modifica dell’1% alle tue normali attività è un piccolo passo, ma se applicato con attenzione potrà fare la differenza nella tua attività. E così arrivamo… al secondo punto della lista. 2) Costanza. Ho già dedicato un intero articolo alla costanza, che puoi recuperare cliccando QUI. Ed è quando si parla di cambiamenti che questa qualità riesce a generare i maggiori risultati! Portare al successo la tua azienda significa agire per cambiare le cose che non ti piacciono. Ma il cambiamento non avrà effetto se non farai ogni giorno qualcosa per attivarlo e portarlo avanti. Per questo motivo lo sforzo che decidi di portare avanti deve essere sostenibile a lungo termine. Trovo che un ottimo esempio siano i blog aziendali. Se come impegno decidi di pubblicare un articolo al giorno per tutti i giorni della settimana avrai un impegno non sostenibile nel tempo. Basteranno poche settimane per farti rinunciare, o peggio ancora scriverai articoli poco interessanti pur di mantenere il tuo buon proposito. Meglio invece scegliere di pubblicare una volta a settimana, ma farlo con cura e senza mai saltare un appuntamento. Questo sistema ti permetterà di lavorare in modo sostenibile, di offrire un lavoro migliore ai tuoi clienti… e generare grandi risultati! 3) Tempo Questo è davvero un fattore tiranno, perché non è quantificabile con precisione in anticipo. Un piccolo cambiamento portato avanti con costanza non può generare risultati immediati: per riuscire a vedere i risultati delle azioni che porti avanti per far crescere la tua azienda è necessario aspettare. Il problema è che la quantità di tempo necessaria per vedere cambiare le cose non è definibile! E davanti a settimane senza risultati, molti imprenditori gettano la spugna… abbandonando il loro percorso a pochi metri dall’arrivo dell’obiettivo sperato! La verità è che le cose davvero grandiose richiedono tempo. Nessuna grande impresa è nata dall’oggi al domani, e nessuna attività cambia per sempre nell’arco di una notte. Preparati all’attesa necessaria perché le tue azioni inizino a cambiare le cose. Ma una volta partito il motore del cambiamento… goditi il viaggio che ti porterà al successo! In sostanza, ricorda che il cambiamento che ti porterà al successo non arriverà in modo istantaneo, e che non sarà facile. Successo è l’unione di tre semplici passi: un piccolo cambiamento, unito a un lavoro costante e del tempo necessario per raggiungere grandi risultati. Cristallizza questo concetto nella tua mente e vedrai che i propositi che hai in mente per il futuro della tua attività diventeranno presto reali! E come piccolo cambiamento di oggi… puoi scegliere di acquistare VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE. Si tratta del primo libro del Sarto, ed è un manuale di 393 pagine con tanti preziosi suggerimenti per far decollare la comunicazione della tua azienda! E tra questi consigli… troverai anche le strategie perfette per portare la tua attività al successo che merita! Per mettere subito le mani sulla tua copia non devi fare altro che CLICCARE QUI! E se ancora non lo hai fatto… ti suggerisco di iscriverti subito alla nostra newsletter cliccando qui. Anche questo è un piccolissimo cambiamento… ma ti permetterà di restare aggiornato sul mondo della Comunicazione su Misura, e su tutti i segreti per portare al successo la tua
Il tuo sito è un soprammobile

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Hai mai realizzato un sito web? Se stai leggendo questo articolo probabilmente sì (in caso contrario, leggi questa guida e spulcia per bene la rubrica: è pieno zeppo di consigli per chi è alle prime armi). Te lo sei fatto da sola/o o hai pagato qualcuno per fartelo? In entrambi i casi è necessario tu effettui dei controlli per capire se è collegato ad alcune tecnologie che ne garantiscono il corretto funzionamento. Un sito web, infatti, anche se è bellino deve poter effettuare alcune operazioni fondamentali per una comunicazione su misura eccellente, altrimenti lo stai usando come un soprammobile. Vediamone qualcuna: deve poter raccogliere dati sui visitatori; deve essere correttamente indicizzato su Google; deve essere collegato a Facebook per permetterti di fare retargeting (approfondiremo il concetto più avanti); deve immagazzinare i dati di chi compila i tuoi moduli (o “form”); deve inviare delle mail in automatico agli utenti registrati che abbandonano il carrello (se si tratta di un e-commerce); deve mostrare l’immagine di copertina giusta quando condividi dei link sui social; tanto ma tanto altro ancora. Se seguirai attentamente questo articolo riuscirai a sbloccare tutte queste funzioni sul tuo sito e riuscirai a sprigionare tutto il suo potenziale. Sarai contento di sapere che la maggior parte di queste funzioni puoi sbloccarle in modo completamente gratuito. Sei felice? Allora afferra una tazza del tuo caffè preferito e partiamo! Requisiti fondamentali WordPress Assicurati di avere un sito web WordPress. Hai delegato il lavoro ad un’agenzia o un professionista e non hai idea di quali siano le tecnologie utilizzate per sviluppare il tuo sito? Don’t panic. Collegati al tuo sito web, passa il mouse su una qualsiasi delle immagini e fai click col tasto destro, poi seleziona: “apri immagine in una nuova scheda”. “Fabbro, ma cosa mi stai facendo fare?” Lo so che è strano ma tu fidati di me. Vai sulla scheda che hai appena aperto e leggi cosa c’è scritto nella barra degli indirizzi. Ecco: quello è l’URL dell’immagine e può dirti se il tuo sito è stato realizzato con WordPress. Se infatti al suo interno è presente la scritta “wp-content” stai navigando un sito WordPress al 100%. Naturalmente esistono anche altre tecniche per accertarsene, ma questa a mio parere è la più semplice e veloce di tutte. “Non ho capito Fabbro, come fai a capirlo da quella scritta?” È più semplice di quanto sembri: “wp-content” è il nome di una cartella WordPress. Forse non lo sai ma WordPress (e ogni sito web in generale) è composto da file e cartelle, come il tuo pc. Nella cartella “wp-content” di tutti i siti WordPress ci sono tanti altri file e cartelle, tra cui tutte le immagini del tuo sito. “Va bene Fabbro, ma cosa faccio se non vedo la scritta ‘wp-content’ nella barra degli indirizzi?” In quel caso vuol dire che il tuo sito non è stato sviluppato con WordPress. Continua a leggere l’articolo, ti sarà utile lo stesso. L’unica differenza è che dovrai chiedere aiuto a chi ti ha realizzato il sito anziché gestire l’implementazione delle modifiche da sola/o. Credenziali WordPress da amministratore Adesso che hai scoperto che il tuo sito web è stato realizzato con WordPress devi effettuare l’accesso al pannello di amministrazione. Non sai di cosa sto parlando? Chiedi a chi ha realizzato il tuo sito web di crearti degli accessi da amministratore e fatti inviare le credenziali. Credenziali hosting del tuo sito Ogni sito web deve appoggiarsi su un hosting per funzionare. Si tratta dello spazio fisico che lo contiene. A cosa ti servono le credenziali di questo hosting? Alcune tecnologie che collegheremo al tuo sito hanno bisogno di capire se sei tu il proprietario effettivo di quest’ultimo. Questa verifica si può effettuare con una semplice modifica ai record DNS (niente paura se non sai ancora di cosa sto parlando), tramite l’hosting del tuo sito. Se hai realizzato il tuo sito web utilizzando le mie guide, ti basta accedere al pannello di amministrazione OVH per modificare i tuoi record DNS. Se non hai realizzato tu stesso il sito devi chiedere le credenziali dell’hosting a chi lo ha fatto al posto tuo. Plugin “Insert Headers and Footers” Per installare sul tuo sito tutte le funzioni necessarie puoi avvalerti di questo plugin gratuito. I plugin sono delle estensioni che, quando installate e attivate, aggiungono funzioni aggiuntive al tuo sito. Devi sapere che, di default, WordPress è come una tela bianca: ha bisogno della mano di un artista per prendere colore e diventare un’opera d’arte! Il plugin “Insert Headers and Footers”, come spiega il nome, ti permette di inserire degli snippet di codice all’interno della sezione header e/o footer del tuo sito. Come mai hai bisogno di questo plugin? Tutte le tecnologie da agganciare al tuo sito per sbloccarne le funzioni hanno più o meno lo stesso metodo di installazione: ti forniscono uno snippet di codice che devi incollare nell’header o nel footer del tuo sito. Grazie a questo plugin, operazioni di questo tipo diventano una passeggiata. Puoi inserire gli snippet di codice sul tuo sito anche senza questo plugin? Sì, ma te lo sconsiglio fortemente. L’alternativa sarebbe aprire il file del tema del tuo sito e individuare tra migliaia di righe di codice il punto preciso in cui incollare gli snippet. Questo metodo è rischioso perché se incolli il codice nel punto sbagliato rischi di generare un’infinità di errori che mettono fuori uso il sito. Il plugin Insert Headers and Footers, d’altro canto, ti permette di incollare tutti i codici che vuoi a occhi chiusi: si occuperà lui per te di collocarli nel punto giusto. Fantastico, no? Allora installa il plugin! Se non sai da dove iniziare e vuoi approfondire ulteriormente il mondo dei plugin, fai click qui e leggi un articolo che ho pubblicato a riguardo un po’ di tempo fa. Un account Google Se possiedi una casella di posta elettronica con indirizzo “@gmail.com” allora sei automaticamente possessore anche di un account Google. Lo stesso discorso si applica a Google Drive:
Su quale Social puoi fare più Soldi con la tua Azienda?

Hai capito che puoi attirare Clienti con i Social… molto bene! Ma da quale piattaforma online dovresti partire per guadagnare di più e prima con la tua Azienda invece di perdere un sacco di soldi? Quando qualcuno decide di fare soldi coi Social, in genere la prima cosa che cerca è “quale è il social con più persone?” oppure “quale è il Social più utilizzato?” Da una recentissima indagine di Lucid Survey, alla domanda “Su quale Social spendi la maggior parte del tuo tempo?” le risposte sono state per il 58% su Facebook! Il 14% su youtube, l’11% su Instagram, il 4% su Tik Tok e il restante 13% si divide fra Linkedin, Twitter, Pinterest, Snapchat eccetera eccetera eccetera… Lasciami dire che di questo dato non te ne fai assolutamente nulla! Mark Twain diceva: “La gente di solito usa le statistiche come un ubriaco i lampioni: più per sostegno che per illuminazione.” Io sono il primo a dire che i dati sono importanti per lavorare bene ma se non li contestualizzi prenderai una cantonata terrificante Per costruire una Strategia di Comunicazione Online che funzioni devi avere ben chiari 3 elementi: Chi sei tu: il settore in cui opera la tua Azienda, le particolarità del tuo Prodotto o Servizio offerto e così via. Chi è il tuo Cliente su Misura: le peculiarità, le necessità e le abitudini della persona a cui ti devi rivolgere per avere il maggior profitto con la minima spesa. Quale Piattaforma Social può fare da ponte fra i due elementi precedenti! Perché non esiste una Comunicazione così potente da funzionare se la utilizzi nel posto sbagliato. I Social hanno delle caratteristiche che li rendono unici, esattamente come la tua Azienda, per questo va scelta con attenzione la Piattaforma su cui costruire la tua Strategia di Comunicazione Online Oggi vediamo gli elementi che rendono unici, differenti e profittevoli i Social, e perché a volte alcuni di questi non sono assolutamente la scelta giusta per te Infine ti darò delle considerazioni personali su quello che ho visto funzionare meglio nel corso di questi anni e due dritte su uno strumento molto utile per te! Ricorda che qui non si parla di attirare migliaia di like e cuoricini, far ridere le persone o avere tanti follower, sono l’equivalente di una pacca sulla spalla E con le pacche sulle spalle non ci paghi le bollette e non fai alzare il tuo conto corrente L’obiettivo di questo canale è sempre e solo uno… fare un sacco di soldi con la Comunicazione su Misura! Ne ha parlato il Sarto in questo video I Social sono un’enorme opportunità per tutte le piccole e medie imprese che vogliono lasciare il segno e raggiungere i propri obiettivi Con la Comunicazione Online anche un’azienda che non dispone di enormi capitali può crearsi un canale per attirare clienti ed aumentare costantemente il proprio fatturato! Vai su www.isartidelweb.it/newsletter e iscriviti! Ti invieremo ogni settimana i consigli più utili per comprendere come il digitale può farti arrivare là dove hai sempre desiderato essere Detto questo, procediamo con l’articolo di oggi che nasce in risposta ad una domanda che mi fate in maniera ricorrente: “Sarto! Voglio attirare clienti e vendere il mio prodotto o servizio sul Social XYZ, come posso fare?” Al che la mia risposta il più delle volte è: “perché stai scegliendo quel Social per partire? È una pessima idea!” Per comprendere meglio l’argomento di oggi dobbiamo affrontare un processo presente nella mente di tutti noi: come nascono le convinzioni? Immagina un tavolo, una scrivania che devi usare tutti i giorni! In genere più gambe ha e più sarà solida… Certo, esistono i tavoli con una sola gamba centrale, che infatti si ribaltano appena spingi sul bordo Le Convinzioni prima di diventare tali sono semplicemente delle idee, delle opinioni Il tavolo per stare in piedi ha bisogno delle gambe, allo stesso modo una semplice idea o opinione per potersi trasformare in una solida convinzione ha bisogno di riferimenti, cioè di qualcosa che la confermi. Questi riferimenti possono arrivare da cinque fonti: la prima è l’ambiente. Le persone tendono ad acquisire, ad assorbire le convinzioni dell’ambiente in cui vivono. Società, genitori, amici, conoscenti e così via. La seconda fonte di convinzioni sono le esperienze che viviamo. noi o qualcuno vicino a noi. Più sono cariche di emozioni e più profondamente penetrano della mente. La terza fonte è la conoscenza. Possiamo strutturare convinzioni dopo esserci documentati su di un certo argomento. Ma là fuori è pieno di libri, riviste, articoli blog e documentari che raccontano tutto e il contrario di tutto… La quarta fonte sono i risultati ottenuti in precedenza. La quinta ed ultima è l’immaginazione, cioè i pensieri ipotetici che ci facciamo sul possibile esito di una determinata situazione. Questi riferimenti possono essere Personali (“mi è successo”, “lʼho visto con i miei occhi”), o possono essere Esterni (“me lʼhanno detto”, “lʼho letto sul giornale”, “mio padre ha sempre fatto così”, ecc. ) Quante più gambe ha un tavolo e quanto più sono grosse, tanto più starà solidamente in piedi. Allo stesso modo quanti più riferimenti abbiamo tanto più saremo sicuri delle nostre convinzioni. Devi assolutamente capire che quando vediamo qualcosa non è la realtà… è la percezione del reale filtrata dalle nostre idee Se ora segui l’articolo ti darò dei dati certi ma a quel punto starà a te usarli! Io non sono lì con te ad aiutarti a metterli in pratica Qui veniamo al primo problema di oggi: tu non sei il tuo cliente! I tuoi processi mentali non sono quelli del tuo cliente, le tue abitudini non sono quelle del tuo cliente! E novecentonovantanove volte su mille, non sei un esperto o un’esperta di Comunicazione Online Ho visto persone convinte delle cose più assurde! Strampalate! Totalmente scollegate dalla
Non lasciar andare i tuoi clienti!

Non sempre riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi. Ed è umano, può capitare a tutti. Ma quando si parla di affari, un cliente perso significa un prodotto non venduto, e una parte di fatturato persa. Ma per evitare questo problema….ci pensa l’Arciere! Però ALT! Un passo alla volta. Nel corso degli ultimi articoli hai scoperto tutti i segreti del funnel. (Se non li hai ancora letti, ti consiglio di recuperare a partire da QUESTO ARTICOLO). Avrai capito che un cliente arrivato nel BoFu, è un ottimo traguardo per la tua azienda. Ma è il momento di svelarti una cosa: i funnel funzionano meglio sul breve periodo. Ma sul medio e sul lungo periodo? Sei sicuro di averlo fidelizzato nel modo giusto, e che il tuo cliente sarà pronto ad aspettarti in ogni caso per comprare da te? Se non sei sicuro, ma non sai come farlo, lascia che ti sveli un segreto: è possibile farlo attraverso il remarketing. Ovvero il protagonista dell’articolo di oggi! Tecnicamente parlando, il remarketing (o in alcuni casi il retargeting) è un’azione di marketing con uno scopo ben preciso: attirare qualcuno che ha già interagito con la tua azienda. Quindi, usiamo strategie di remarketing quando le persone che hanno interagito con noi ci stanno pian piano abbandonando. Attenzione! Questo tipo di distacco può avvenire in qualsiasi momento: nel MoFu, nel ToFu o, ovviamente, nel BoFu. In particolare in quest’ultima fase il distacco dall’azienda è più comune. Il cliente si è avvicinato all’azienda, ha letto il tuo materiale e ha comprato il prodotto. E a quel punto, cosa fanno la maggior parte delle imprese? Lo saluta e lo fa andare via! E INVECE NO! NON CI DEVE MAI ESSERE QUESTO ERRORE. La fase post-vendita è importantissima per fidelizzare il cliente. Inviare newsletter, continuare a seguirlo con promozioni particolari e così via… sono tutte tecniche adatte a non perdere il contatto con un cliente che ha già comprato. E che insieme a un’esperienza di acquisto positiva, lo spingeranno a comprare da te. Facciamo un esempio pratico. Il cliente compra da te, e subito dopo l’acquisto riceverà una mail di ringraziamento. Dopo qualche tempo, puoi inviargli una seconda email per sapere come va con il tuo prodotto, e se gli piace usarlo. E dopo ancora un po’ di tempo puoi proporgli altri acquisti, che possano completare quello che ha già comprato da te! Per quanto riguarda Facebook invece? Non preoccuparti: c’è una tecnica che puoi utilizzare nelle sponsorizzate per fare azioni di remarketing! Sicuramente ti è capitato almeno una volta di leggere un articolo su un sito web, o di cercare una determinata pagina su Google e poi, una volta aperto Facebook o Instagram o chi per loro, vedere una sponsorizzata che parlava della STESSA COSA. Ecco, molti in questo caso pensano che ci sia il trucco, ma in realtà si tratta di una tecnica molto comune nel mondo delle ads, chiamata remarketing dinamico. E come è possibile portare avanti questa tecnica? Semplice, attraverso il pixel! Un minuscolo frammento di schermo (praticamente invisibile) che ti permette di tracciare gli utenti dal tuo sito internet e offrirgli le sponsorizzate più adatte alle sue necessità! Il pixel è uno strumento introdotto da Facebook in grado di osservare gli utenti e le loro preferenze grazie ai cookies, in modo da fargli visualizzare sponsorizzate ad hoc per le loro necessità. Inoltre il pixel permette di trovare persone simili a loro, che quindi potrebbero essere interessate ad acquistare presso di noi. In altre parole, un pubblico freddo potenzialmente pronto a essere inserito nel nostro funnel! Di questo argomento parleremo sicuramente in modo più preciso in un articolo futuro. Per non perderlo non devi fare altro che cliccare QUI e iscriverti alla nostra newsletter! Attenzione però: pixel e remarketing sono armi potentissime… solo se vengono usate con la giusta strategia di comunicazione. E per creare la perfetta Comunicazione su Misura per la tua azienda, il Sarto ha scritto VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE! Un manuale pratico, arrivato alla seconda edizione, con tutti i segreti per impostare la tua Comunicazione su Misura e attirare fiumi di clienti su misura nella tua impresa! Clicca qui per acquistare la tua copia a soli 27 euro! Io invece ti saluto qui. La prossima freccia verrà scoccata… già lo sai, venerdì prossimo! A presto, L’Arciere 🏹
Trasforma le tue parole in soldi 12 – 9 Titoli da copiare per i tuoi annunci di successo

Scrivere titoli che vendono è un’abilità fondamentale per chiunque abbia a che fare con la Scrittura Persuasiva… cioè di chiunque voglia fare Comunicazione Online! E pur essendo così importante, sono davvero pochi i professionisti che sanno padroneggiare questa tecnica al meglio. Alcuni di loro sicuramente si impegnano al massimo, stanno facendo esperienza e col tempo diventeranno sempre più bravi. Altri, invece, scrivono titoli bellissimi, stupefacenti, meravigliosi… ma non vendono! Come mai? La risposta è semplice: non basta saper scrivere. Nemmeno saper scrivere bene. E nemmeno saper scrivere in italiano corretto. Sono tutte cose importantissime, ovviamente! Altrimenti il Laboratorio dei Sarti del Web non avrebbe spinto La Penna Rossa e tenere un Blog! (se non lo ho hai mai visto corri qui a rimediare) Tuttavia, per vendere è necessario padroneggiare la tecnica… e non farsi fregare dalla creatività! Ferma tutto: non sto demonizzando la creatività. È utilissima, ti serve, senza alcun dubbio. Ma ha senso solo se usata a servizio della tecnica. Perché qui non si parla di scrivere narrativa, romanzi, poesie. Qui si impara a trasformare le parole in soldi! Abbiamo visto come si costruisce un titolo nell’articolo “che titolo scelgo per vendere”. Se non lo hai ancora letto, puoi recuperarlo cliccando qui! Poi ci siamo fatti un bel tuffo nella tecnica, con l’articolo “l’infallibile tecnica delle “4 U” per scrivere annunci che vendono”, che puoi trovare cliccando qui. Oggi, come promesso, ti faccio fare molta meno fatica. Oggi devi solo COPIARE! Facile no? Emh… non proprio. Scopiazzare non ti basterà al 100%. Dovrai “copiare con stile”. Cioè: prendere gli esempi che ti porto e trasformarli nella versione migliore per te tenendo conto di: Il tuo prodotto/servizio La territorialità La concorrenza E il tuo Cliente Su Misura! Quindi, prima di metterti a copiare come durante il compito di matematica di seconda superiore, ricordati che devi conoscere a fondo il tuo cliente PRIMA di iniziare a scrivere! Come? Con la Checklist – Clienti Su Misura creata dal Laboratorio dei Sarti del Web… che puoi scaricare ora, subito, GRATIS cliccando qui! Bene, ora che la premessa è fatta, rimboccati le maniche, afferra carta e penne e inizia a scopiazzare! 9 TITOLI DI SUCCESSO CHE PUOI COPIARE SENZA RITEGNO #1 TITOLO “STORIA” Come ricorderai dall’articolo sui livelli di consapevolezza (che puoi trovare qui), si usano le “storie” quando il cliente non è consapevole né del problema né della soluzione. Le storie servono a far immedesimare il lettore, fargli “scoprire” di avere un problema e di poterlo risolvere grazie a te. Il cliente in questo caso è particolarmente disattento, non ha alcun interesse a leggere quanto scrivi. Quindi un titolo che mostri una storia in cui si può immedesimare è l’unico modo per farlo fermare a leggere! Ecco un esempio: Ecco come Stefano ha aumentato del 21% il fatturato, nell’anno della pandemia, vendendo solo a ristoranti e hotel di Biella, facendo 537 nuovi clienti in soli 10 mesi Oppure Quando ho visto il bilancio non credevo ai miei occhi: +21%, mentre i miei clienti ristoratori lavoravano a regime ridotto, nell’anno più difficile di sempre, e i miei concorrenti chiudevano bottega #2 TITOLO “DOMANDA” Inserire una domanda in un titolo può sembrare strano. Eppure, è perfettamente funzionale e può dare una spinta notevole ai tuoi testi. Il motivo è presto detto: non basta fare una domanda! Deve essere una domanda che il tuo Cliente Su Misura sente come sua, in cui si riconosce… e sulla quale riesce immediatamente a costruirsi una risposta da solo! Infatti, il potere della domanda senza risposta scritta sta proprio nel “far nascere” la risposta nella mente del lettore, facendolo sentire DENTRO il tuo discorso. Ecco un esempio: È davvero possibile aumentare il fatturato solo cambiando il modo di scrivere i post sui social? Oppure Capita anche a te di pensare che meriteresti uno stipendio più alto? #3 TITOLO “OFFERTA” Questo è, ovviamente, un titolo che puoi usare con clienti molto consapevoli. Qui si va dritti al punto, Pochi fronzoli: se il tuo Cliente è consapevole del suo problema e del fatto che la soluzione sei proprio tu, non devi fare altro che impostare correttamente il tuo Titolo “offerta” e il gioco è fatto. Ecco un esempio: Finalmente fuori il nuovo videocorso “Vendi ai Clienti Su Misura” in offerta lancio – solo per i primi 15 scontato del 54%! Oppure Se sei pronto a vincere la guerra con la concorrenza, ecco l’arma segreta che stavi aspettando: è appena uscito il secondo libro del Sarto: corri a prendere la tua copia a prezzo di lancio! #4 TITOLO “EMOZIONALE” Per scrivere bene questo tipo di titolo devi essere… spietato! Qui non devi raccontare praticamente nulla del tuo prodotto o servizio, non devi fare offerte. Non devi presentare la tua azienda. Non devi parlare di te. Qui devi SOLO colpire il tuo cliente ESATTAMENTE dove sta sanguinando. Devi mirare al suo dolore e fargli sentire che sai cosa sta provando, che lo puoi capire, che sai quanto soffre. E la sua attenzione sarà tutta per te. Ovunque stesse andando il pensiero del tuo cliente, qualunque sia la distrazione che lo tenta, al momento in cui si scontra con il tuo titolo, si potrà solo arenare alle tue parole e continuare a leggere. Colpiscilo dove fa più male e non avrà più alcun motivo di scappare! Ecco un esempio: ATTENZIONE: non leggere a meno che tu non sia deluso e insoddisfatto dai guadagni della tua azienda, che nonostante i tuoi sforzi continua a perdere clienti Oppure I clienti sono sempre meno e comprano sempre meno: sembra non esserci nessuna via d’uscita #5 TITOLO “CLIENTE SU MISURA” Attenzione: non usare questo titolo se non sai rispondere correttamente alle 27 domande della Checklist – Clienti Su Misura. La padronanza di questa tecnica dipende interamente dalla conoscenza profonda del tuo cliente. Perché questo titolo funzioni, devi conoscere il problema del tuo cliente in questo esatto momento
Pianifica la strada per il successo!

Sono sicura che durante i tuoi anni di lavoro ti sia capitato almeno una volta di trovarti in quel momento di caos puro, in cui non sapevi neanche da dove cominciare a sistemare le cose. Magari si è trattato di scadenze lavorative impilate una sopra l’altra, senza sapere quale smaltire per prima. Oppure ti sei trovato davanti a una decina di progetti nuovi e interessanti, ma senza nessuna idea del punto dal quale cominciare ad attivarli. In ogni caso, il risultato è stato probabilmente lo stesso in entrambi i casi: una sensazione di spaesamento e la necessità di rimettere subito in ordine le cose. Quanto tempo della tua vita lavorativa hai sprecato dietro questo genere di situazioni? Peggio ancora, quante ore hanno buttato via i tuoi dipendenti, semplicemente perché non sei riuscito a gestirti nel modo migliore durante l’organizzazione del lavoro? Voglio consolarti: non sei l’unico in questa situazione. I dati parlano chiaro: le aziende perdono in media il 60% della loro giornata lavorativa solo per gestire il lavoro “attivo”. In altre parole, buona parte del tuo tempo è investita nel capire come fare qualcosa, invece che sull’azione in sé. E la cosa peggiore è che questo spreco di ore ed energie non riguarda solo te, ma anche i tuoi dipendenti e di conseguenza, la crescita della tua azienda. Per questo, oggi ho deciso di svelarti una strategia preziosissima per gestire nel modo migliore il lavoro, non solo per te, ma anche per i tuoi dipendenti! Ma facciamo un passo indietro. Cosa succede quando devi portare a termine un lavoro all’interno della tua impresa? Sicuramente come prima cosa definisci una scadenza, vicina o oppure lontana, entro la quale devi aver svolto quella particolare attività. A quel punto forse stabilisci anche le scadenze del tuo team. Se invece al momento non hai dipendenti, ti dai una serie di date entro le quali concludere certe azioni. E… a questo punto? A questo punto inizia la confusione. Sai quello che devi fare ed entro quando, ma non sei ancora certo di che cosa succederà nel frattempo: come arriverai dal punto A al punto B? Come farà ogni membro della tua squadra a raggiungere l’obiettivo che desideri? Questo tipo di organizzazione del lavoro si concentra solamente sulla fine dell’attività. Certo, è sempre meglio di niente, come tante aziende fanno per anni prima di lamentarsi della crisi o dei loro clienti! Ma non è sufficiente. La chiave per organizzare nel modo migliore il tuo lavoro sta nelle PROCEDURE che la tua azienda deve seguire. Procedura è una parola che circola spesso all’interno del laboratorio dei Sarti. Ne ha parlato anche il Sarto in persona in QUESTO VIDEO! All’interno della nostra squadra esistono tante procedure diverse, che sono necessarie per portare a termine ogni compito. Non parliamo semplicemente di scadenze, ma di un MODO preciso di fare le cose. Questo tipo di organizzazione ci permette di risparmiare tempo come squadra e raggiungere ottimi risultati, senza perderci in riunioni superflue o email non necessarie. L’organizzazione del lavoro con le procedure permette di ottenere una serie di vantaggi precisi: 1) Aiuta il cervello a entrare in modalità automatica. Abbiamo già parlato in QUESTO ARTICOLO della potenza delle abitudini. Immagina di poter impostare nella tua mente e in quella di chi lavora con te un preciso approccio a ogni singola attività della tua azienda. In breve tempo, per tutti diventerebbe molto più facile fare la propria parte, perché basterebbe seguire lo schema automatico per riuscire ad approcciarsi nel modo giusto a ogni situazione. 2) Ognuno sa esattamente cosa fare e come farlo. Spesso all’interno di ogni team di lavoro c’è qualcuno che si sente perso, e non ha ben chiaro quale sia il suo scopo in una precisa attività. Ma seguendo in modo chiaro una procedura, a tutti risulterà immediatamente più chiaro il loro scopo, e questo permetterà a ogni persona di svolgere il lavoro al meglio. Ma qual è il modo migliore per organizzare una procedura? La risposta molto semplicemente è lavorare sul centro del progetto, e non solo sull’inizio e la fine. Quando definisci una particolare attività da portare avanti, non devi avere in mente solamente la data d’inizio e di fine di una particolare attività. Questo sistema è poco chiaro, e rischia di farti brancolare alla cieca. Cerca di definire gli step fondamentali per riuscire a portare avanti il lavoro. Una volta fatto questo, approfondisci il lavoro necessario per ogni step: chi si occupa di cosa? Qual è il modo migliore per farlo? A questo punto basterà dare corpo a questa idea, scrivendo con precisione i meccanismi necessari per arrivare a un particolare risultato. Se hai dei dipendenti, puoi svolgere questo lavoro insieme a loro, in modo da trovare per ogni passo la strategia migliore. Questo sistema potrà prenderti tempo all’inizio, ma con il tempo diventerà il segreto del successo della tua azienda. Non sarà più necessario organizzarsi e pianificare un incontro per ogni singolo cliente acquisito, per ogni prodotto da creare, per ogni servizio da offrire. Grazie alle procedure potrete svolgere il lavoro in autonomia, facendo solo qualche piccola modifica a seconda del tipo di attività da portare avanti. Con questa strategia avrai la possibilità di automatizzare i meccanismi mentali usati nella tua attività, ridurre al minimo tutte le attività superflue… … e portare ai massimi livelli l’efficienza della tua azienda! E per scoprire le tecniche e le strategie con cui far decollare la tua Comunicazione, il Sarto ha creato un manuale preziosissimo. VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE! 393 pagine in cui troverai tante informazioni utilissime su come impostare alla perfezione la comunicazione della tua azienda. CLICCA QUI, e acquista subito il manuale che cambierà per sempre il modo di comunicare della tua impresa! Se invece vuoi conoscere altre strategie per riuscire a dare il massimo nella tua attività, e vuoi generare valore in ogni tua giornata lavorativa… … allora non devi fare altro che CLICCARE QUI, iscriverti alla nostra newsletter e aspettare il mio articolo del prossimo mercoledì. Come sempre
Fare siti fa schifo – parte 3

Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro, Con l’articolo di oggi concludo la trilogia “Fare siti fa schifo”. Se non hai ancora letto tutto dall’inizio puoi collegarti a questo link. Oggi ti fornisco una mappa completa del percorso da seguire per realizzare un sito web dall’inizio alla fine. Anche se, (spoiler) in realtà, la fine non esiste, e più tardi capirai perché. Ricordi la mia amica F? Ecco, c’è un altro errore fatale che ha commesso, ed è quello più grave di tutti: ha iniziato a lavorare sul suo sito senza avere in mente un pubblico di riferimento. Questo modo di operare le ha riempito la testa di dubbi e ha bloccato il suo processo creativo: non sapendo a chi rivolgersi, non è riuscita a disegnare uno schema del suo sito e non è stata in grado di pianificare un piano editoriale per il suo blog. Il risultato? Se ricordi te l’ho mostrato all’interno della prima e della seconda parte di questo articolo. Ora tu puoi lanciarti allo sbaraglio e fare come F. Sappi però che, se applicherai uno per uno tutti gli accorgimenti preliminari che stai per leggere, lavorare al tuo primo sito web sarà un’esperienza piacevole e non penserai mai più in vita tua “fare siti fa schifo”. Sei pronta/o? Afferra una tazza del tuo caffè preferito e partiamo! Fase 1 – Individua il tuo potenziale pubblico Un sito che vende deve soddisfare i bisogni del pubblico di riferimento, perciò durante questa fase dovrai effettuare delle ricerche per individuarlo e scoprire: quali sono i problemi che lo affliggono; che età media ha; quali sono i suoi interessi; in generale più cose sai e meglio è. Se non sai da dove iniziare puoi farlo dai tuoi clienti! Mi raccomando però: effettua delle ricerche soltanto sui tuoi clienti migliori, quelli che noi Sarti definiamo i “Clienti Su Misura”; l’obiettivo è utilizzare il sito web per attrarre persone simili a loro. Come puoi riconoscerli? Sono quelli che acquistano da te a occhi chiusi, non chiedono mai lo sconto e ti consigliano ad altre persone senza chiedere nulla in cambio. Hai bisogno di un aiuto immediato, efficace e GRATIS? Clicca subito qui e scarica la Checklist – Clienti Su Misura che il Laboratorio dei Sarti ha preparato per te! Perché è importante questa ricerca? Perché il tuo sito web dev’essere costruito su misura per loro. Quando realizzi un sito web, infatti, non devi seguire il tuo intuito e il tuo gusto, ma devi basarti su dei dati oggettivi. Fatto? Allora sei pronto per la fase 2. Fase 2 – Individua degli argomenti da trattare Adesso che sai quali sono i problemi che affliggono il tuo pubblico sei in grado di comprendere le informazioni di cui necessitano. In questo modo puoi buttare giù una lista di argomenti da trattare sul tuo blog. Come? Vorresti realizzare un sito web privo di blog? È una perdita di tempo. Se non ci credi leggi questo articolo che ho pubblicato un po’ di tempo fa. Hai scritto la lista? Molto bene, tienila da parte perché ci sarà molto utile nella fase 3. Fase 3 – Scopri come il tuo pubblico effettua ricerche su Google Perché devi scoprire le ricerche che effettua il tuo pubblico? Perché in questo modo sarai in grado di scrivere dei contenuti interessanti per loro! Ti faccio un esempio: vuoi realizzare un ecommerce che vende libri online e sai che l’argomento “narrativa per bambini” può interessare il tuo pubblico di riferimento? Perfetto, quindi puoi scrivere dei contenuti interessanti sull’argomento per attrarre i genitori di questi bambini. Hai un problema però: ti verrà fuori inevitabilmente una roba troppo generica. Se io avessi un figlio di 10 anni googlerei “narrativa per bambini di 10 anni”, perché in questo modo escluderei dalla ricerca tutti i libri per bambini più piccoli. Oh, un bambino di 10 anni si annoierebbe a morte a leggere un libro per bambini di 6 anni. Viceversa, un bambino di 6 anni probabilmente non è abbastanza maturo per poter leggere un libro consigliato dai 10 anni in su. Nota: se non conosci l’età media dei figli del tuo pubblico di riferimento devi obbligatoriamente tornare alla fase 1. In rete esiste uno strumento utilissimo per capire in che modo le persone effettuano ricerche su Google su un dato argomento. Si chiama “Answer the Public” ed è semplicissimo da usare. Collegati al sito, cambia la lingua in “italiano” e scrivi all’interno della barra di ricerca la parola “narrativa”. Attendi il caricamento e presto la schermata si riempirà di schemi. Ma che è ‘sta roba infernale? Don’t panic: te lo spiego subito. All’interno della pagina potrai verificare quali sono tutte le domande più googlate sull’argomento. Grazie ad Answer the public puoi infatti carpire le seguenti informazioni: le persone cercano frasi come “narrativa bambini 8 anni” o “narrativa bambini 9 anni”, come ti avevo anticipato; le persone ricercano anche per genere: “narrativa horror per ragazzi”; se vendi testi scolastici ti interesserà sicuramente sapere che una delle frasi più ricercate sull’argomento è “narrativa come strumento didattico”, oppure “narrativa per ragazzi scuola media”, “narrativa a fumetti” e “narrativa per ragazzi scuola primaria”. Più le domandi a cui rispondi coi tuoi contenuti saranno specifiche, più visite otterrai sul tuo sito web. Nota: in questo articolo non parlo di SEO per scelta, lo ritengo ancora un argomento troppo avanzato. In futuro però sarà indispensabile ottimizzare il tuo sito con le pratiche SEO e troverai molto utile Answer the public a questo scopo. Puoi trovare una guida introduttiva che ho scritto sulla SEO a questo indirizzo. Quello che ti ho fatto sulla narrativa è soltanto un esempio, puoi cercare dentro Answer the public qualsiasi cosa esista sul web, perciò approfittane! Hai preso nota di tutte le ricerche correlate agli argomenti che interessano il tuo pubblico? Molto bene, sei sulla strada giusta e posso introdurti alla fase 4. Fase 4 – Scrivi i contenuti del tuo sito Se hai superato con successo le prime 3 fasi sono convinto che avrai il blocco degli
Le 10 abilità del Dipendente Perfetto – Parte 2

Si usa spesso la metafora che il mercato è come un campo di battaglia, effettivamente calza a pennello, e allora che armi hai fornito alla tua azienda per sopravvivere e vincere questa battaglia? E cosa fai se la concorrenza è più preparata ed agguerrita di te? Per capire l’importanza dell’argomento di oggi basta guardare le statistiche più aggiornate su aziende e forza lavoro! Da un sondaggio portato avanti da Talent LMS, Workable e Training Journal è emerso che il 42% delle grandi aziende si è impegnato nel migliorare le competenze trasversali del personale dopo l’avvento del Covid-19. Di queste aziende che hanno voluto investire sulla formazione, ben il 91% ha ammesso che questo processo ha migliorato il rendimento in termini di produttività, vendite e soddisfazione del personale! Il mondo si evolve, il mercato si evolve e anche le aziende devono farlo, a partire dalle abilità che possiedi nella tua attività Io ti parlo di Comunicazione Online come dello strumento che porta le aziende al successo ma se arriviamo impreparati di fronte alle sfide del digitale, è tempo sprecato! Nuovo mondo, nuova visione! Ed ho raccolto per te le informazioni più utili ed efficaci per aiutarti nel tuo lavoro, qualunque sia il tuo settore Perché potresti chiederti: nel mio settore quali sono le soft skills più importanti da sviluppare? Da una ricerca condotta dall’azienda di software statunitense iCIMS si è scoperto che alcune abilità trasversali sono più apprezzate di altre perché sono sempre utili a prescindere da dove ti trovi e di cosa ti occupi! Secondo i professionisti della selezione del personale, le prime tre soft skills che un candidato deve possedere sono: Al primo posto c’è la prima Soft skill di cui ti parlerò oggi (richiesta dal 62% dei selezionatori) Al secondo posto c’è la terza soft skill di qui ti parlerò oggi (richiesta dal 49% dei selezionatori) Al terzo posto c’è la quinta soft skilldi qui ti parlerò oggi (richiesta dal 48% dei selezionatori) Ti tengo un po’ sulle spine… sono un bastardo, lo so! Queste abilità le puoi avere tu o può averle un collaboratore, un dipendente! Più ne avrai, maggiore sarà il valore della tua azienda In ogni caso per raggiungere qualcosa che non hai ancora ottenuto devi fare qualcosa che non hai ancora fatto! Perché come diceva Charles Robert Darwin: “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti.” Ne ho parlato giusto in questo video: I Social sono un’enorme opportunità per tutte le piccole e medie imprese che vogliono lasciare il segno e raggiungere i propri obiettivi Con la Comunicazione Online anche un’azienda che non dispone di enormi capitali può crearsi un canale per attirare clienti ed aumentare costantemente il proprio fatturato! Vai su www.isartidelweb.it/newsletter e iscriviti! Ti invieremo ogni settimana i consigli più utili per comprendere come il digitale può farti arrivare là dove hai sempre desiderato essere Detto questo, procediamo con l’articolo di oggi che è il proseguo di quello precedente. Entrambi sono stati realizzati come contenuti indipendenti quindi puoi tranquillamente finire di leggere questo e poi se non l’hai ancora visto recupera l’altro! Lo trovi sempre su questo blog In questi giorni mi sono arrivati molti commenti e osservazioni per cui vi ringrazio, mi hanno permesso di sondare la situazione Perché quello di cui parliamo oggi non è prettamente qualcosa di sconosciuto, semmai è qualcosa che abbiamo sempre affrontato male Prendo come esempio il commento di un utente sui Social che sotto ad una discussione in merito al curriculum dice: Lasciando da parte le vaccate tipo che i difetti e i limiti diventano ricchezza… ma dove vivi, nel mondo Disney? Lascia andare va là È un tipo di narrazione che vede il genio come un essere bravissimo nel lavoro ma estremamente carente in altro. Magari anche sgradevole nei confronti delle altre persone, tipo dottor house. Ecco, è un mito che dobbiamo toglierci dalla testa. Non esiste il calciatore che vince la partita, serve un’ottima squadra e serve la strategia! Le aziende che ho citato prima, workable, training journal e le altre sono state fondate proprio sul segreto di cui ti parlo oggi… un segreto di pulcinella, se vogliamo, perché tutti noi sappiamo che dalla stessa classe, corso universitario o professionale che sia, possono uscire lavoratori molto diversi Il dipendente uno può darti il doppio o il triplo del dipendente due ma cosa fa questa differenza? Se ci limitiamo a chiamarla “vera sostanza” non lo capiremo mai È come se un turista si mette in testa di scalare una montagna: la prima domanda da farsi è “quale montagna?” E poi, ha una cima o più di una? Quale scegli? Da quale angolazione partiamo? In che stagione? In quanti siamo? Che equipaggiamento serve? Quante tappe possiamo fare? Che preparazione atletica abbiamo e così via… Se trenta o quarant’anni fa bastava alzare la saracinesca per essere pieni di clienti, oggi non è più così! Non puoi scalare la montagna con le scarpe da tennis e una borraccia da litro in zaino… rischi di morire! Non possiamo migliorare quello che non conosciamo quindi devi conoscere il punto da cui parti, il punto in cui vuoi arrivare e il territorio che devi attraversare Questo punto mi sta particolarmente a cuore perché arrivano potenziali clienti nel laboratorio dei Sarti del Web per farsi gestire la comunicazione online… e la loro richiesta è semplicemente “voglio più clienti” Legittima quanto vuoi ma poi non sanno dirmi che tipo di clienti vogliono, di quale zona, che budget possono spendere e mille altri fattori di cui ti parlo ogni settimana Il tuo mercato, la realtà in cui si è inserita la tua azienda, si è fatto spietato! Evolvi la tua percezione e porterai la tua azienda al successo, rimani dove sei e ti aspetterà il fallimento Detto questo partiamo con le