Come una brutta esperienza con Facebook si è risolta male, ma fidati… poteva andare malissimo!
I Social, benché possano dare un senso di familiarità e sicurezza,non sono un luogo sicuro.
Lo sanno tutti quegli utenti che sono stati licenziati per un post, o attaccati a valanga da orde di profili inferociti per una opinione esternata nel momento o nel luogo sbagliato.
Gente che riceve minacce di morte o anche solo donne molestate da messaggi sconci.
E poi ci sono anche quelli che si sono visti portare via un account dal giorno alla notte.
Così, all’improvviso: PUF! Password cambiata, mail di recupero pure, e quello che era il tuo angolo di cazzeggio e svago è diventato di qualche individuo oscuro, senza volto, che lo usa per fini non meglio precisati.
Di sicuro nulla di buono.
Ma c’è qualcosa di peggio che perdere un avatar online con foto e contatti, ed è perdere un sacco di soldi!
Ti racconto un fatto avvenuto a fine 2019 che ho visionato di persona.
È il 30 dicembre. Un mio conoscente titolare di un negozio riceve una notifica sul cellulare. È una notifica strana, non capisce bene…per di più è in vacanza in montagna e la connessione non è un gran che.
Ma lui è amico del Sarto.
Fa uno screen e me lo invia, certo che io saprò essergli utile.
E per fortuna che ero a lavoro, bello sveglio, e che ho capito subito cosa stava succedendo!
Mi sono fatto mandare la sua mail e la password all’istante, sono entrato nel suo account pubblicitario ed ho staccato tutto di prepotenza.
Per chi non lo sapesse, un account pubblicitario è una identità che Facebook verifica e dove gli utenti possono caricare soldi, collegare l’account paypal o la carta di credito per fare Sponsorizzate.
C’è un modo più comune per pagare le sponsorizzate che è versare direttamente sulla pagina, ma è talmente una cosa sbagliata da fare che mi servirebbe un intero articolo a parte per specificare quanto sono sprovveduti quelli che lo fanno.
Torniamo a noi.
Dicevo: il mio amico si fida di me.Quindi entro nel suo account, verifico che quello che temevo è successo davvero e stacco la sua carta di credito dal suo account pubblicitario, spegnendo tutto.
Al mio arrivo trovo questa:
Una Sponsorizzata attiva con caratteri non occidentali. Non stare a googlarli se non li conosci. È vietnamita.
La Sponsorizzata agiva su una pagina creata ad hoc il 29 dicembre, ti allego qualche screen lungo l’articolo.
Ti spiego in pochi semplici passaggi cosa è successo:
- Un/una utente riesce a “bucare” il profilo del mio amico;
- Crea una pagina in vietnamita appositamente per vendere un prodotto;
- Accende una Sponsorizzata per vendere quel prodotto su quella pagina con i soldi dell’account del mio amico;
- Sceglie l’obiettivo messaggi per poter chattare con più clienti possibile (probabilmente truffando anche loro);
- Imposta in un secondo momento un margine di spesa più alto possibile.
Ecco quanto avrebbe speso se non lo avessimo scoperto e fermato.
3000 €uro
E non a Sponsorizzata
Al giorno!
È solo grazie all’intervento del Sarto che la spesa si è fermata a poco più di 200 €uro.Se avessi tardato, il danno sarebbe staro enormemente più esteso.
Dici che non è possibile? Che Facebook dovrebbe impedirlo?
Ma i Social Media non hanno colpe in questo caso. L’account pubblicitario ha funzionato correttamente, esattamente per come è stato programmato.
È stato il mio amico ad essere imprudente!
Vediamo cosa avrebbe potuto fare per impedire che accadesse:
- Non lasciare il cellulare incustodito o senza password;
- Non accettare amicizie con account palesemente fake;
- Non scaricare giochi e applicazioni dalla dubbia provenienza.
E infine, il consiglio principe di ogni esperienza online
Non usare password semplici!
Sono bandite le password che fanno riferimento al compleanno, al nome dei figli o del compagno/a, dei genitori, degli animali domestici e di tutto quello che è facilmente riconducibile a te.
Sono consigli che possono sembrare stupidi sin che non capita a te di ricevere una strana notifica…
Il nostro amico poteva perdere migliaia di euro, se l’è cavata con poche centinaia di euro di buco, e deve solo ringraziare!
E probabilmente dovrà cambiare account pubblicitario, ma questa è un’altra storia.
E tu? Quanto è sicuro il tuo account?
Permettimi una precisazione.
Il MIO account pubblicitario è uno degli strumenti più importanti del mio lavoro. E se stai Sponsorizzando i tuoi Post è lo stesso per te.
Ogni lavoro ha i suoi strumenti. E generalmente sono tutti coperti da assicurazioni o da sistemi di controllo articolati.
Quando invece si parla di Social, sembra che sia tutto evitabile.
Non esistono nemmeno delle forme assicurative su questo.
Usiamo i Social con una tale dimestichezza e serenità che ci pare IMPOSSIBILE che capitino cose come questa.
Ma se capitano non è sfortuna. O meglio, una dose di sfortuna è innegabile.
Ma se lasci la porta di casa aperta ed i ladri te la ripuliscono, è solo sfortuna?
Conoscendo le dinamiche dietro ai Social, io ho LETTERALMENTE BLINDATO il mio account pubblicitario.
È matematicamente impossibile per un furbacchiotto vietnamita venirmi a ciulare i soldi.
Il motivo è semplice: le Aziende che si sono affidate a me NON DEVONO RISCHIARE nulla.
Io NON DEVO RISCHIARE nulla.
MAI.
I miei strumenti di lavoro devono essere sicuri e performanti al 100%, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno. 366 nei bisestili.
Non si scherza con i soldi!
Ma c’è un modo semplice per evitare questi rischi ed al contempo far funzionare la macchina del Social Marketing al massimo delle sue potenzialità: affidarsi a dei professionisti già preparati per affrontare ogni tipo di evenienza, vietnamita o no.
A presto, e non dimenticare mai
Vestiti bene e PRENDI IL WEB A MAZZATE!
Il Sarto