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Data Driven: perché non puoi farne a meno per far crescere la tua azienda| Quattro casi di successo, parte 2

Ciao e bentornato/a sulla rubrica del Fabbro,
La scorsa settimana abbiamo parlato su queste pagine di aziende Data Driven e, nello specifico, ti ho mostrato 2 esempi di come le grandi aziende prendono delle decisioni importanti basandosi sulla raccolta e l’analisi dei dati.

Se per qualche motivo ti fossi perso la prima parte dell’articolo, don’t panic! Puoi recuperarla qui e ti consiglio di farlo al più presto: al suo interno troverai anche il metodo in sei fasi che utilizza Google per raccogliere e analizzare i dati.

Nella seconda e ultima parte di questo articolo prendiamo in analisi altre 2 aziende molto famose e scopriremo in che modo hanno preso delle decisioni vincenti, capaci di aumentare il loro fatturato.

Sei pronto? Allora raccogli tutta la concentrazione che puoi e afferra subito una tazza del tuo caffè preferito!

Caso 3 – Come Blue Apron riesce a predire il futuro

meal keat blue apron
Blue Apron è forse l’azienda meno famosa tra le 4 di cui ti parlo in questo articolo, perciò un po’ di background è doveroso.

Blue Apron è una società americana specializzata nella consegna a domicilio di meal-kit.

Ma questo cosa significa?

La missione di Blue Apron è permettere a tutti di cucinare a casa propria senza lo stress derivante dal decidere cosa mettere in tavola e soprattutto senza doversi rifornire degli ingredienti.

In pratica ti invia a casa delle ricette ideate da un team di cuochi e gli ingredienti per realizzarle.

Il fenomeno del meal kit non è nuovissimo, ed è nato in america nel 2012. Infatti Blue Apron non è l’unica azienda specializzata (basti pensare ad es. a HelloFresh, suo competitor principale).
Però voglio parlartene in particolare perché si tratta di un’azienda in grado di… prevedere il futuro grazie alla raccolta e l’analisi dei dati!

Proprio così. Devi sapere che ogni settimana, l’azienda presenta ai suoi abbonati un menù fisso di pasti disponibili per l’acquisto e utilizza analisi predittive per prevederne la domanda. Questa pratica nasce dall’obiettivo di evitare il deterioramento dei prodotti e favorire l’evasione degli ordini.

Ma come fa Blue Apron a prevedere in anticipo la domanda?

Per arrivare a queste previsioni, Blue Apron utilizza degli algoritmi che tengono conto di tante variabili, che in genere rientrano in 3 categorie:

  1. caratteristiche relative al cliente;
  2. caratteristiche relative alla ricetta;
  3. caratteristiche relative alla stagionalità.

Le funzionalita relative al cliente utilizzano dati storici che descrivono la frequenza degli ordini di un determinato utente.
Le funzionalità relative alle ricette si concentrano sulle preferenze di ricette passate acquistate dall’abbonato, consentendo all’azienda di dedurre quali pasti imminenti è probabile che ordini.
Nel caso delle caratteristiche relative alla stagionalità, vengono esaminati i modelli di acquisto per determinare quando i tassi di ordine possono essere superiori o inferiori, a seconda del periodo dell’anno.

Attraverso l’analisi di regressione (un metodo statistico utilizzato per esaminare la relazione tra le variabili), il team di ingegneri di Blue Apron ha misurato con successo la precisione dei suoi modelli di previsione.

Il team riferisce che, nel complesso, l’errore quadratico medio (differenza tra valori previsti e osservati) della loro proiezione degli ordini futuri è costantemente inferiore al 6%.

Il 6%! Questo significa che le loro previsioni hanno un livello di accuratezza altissimo!
In pratica sbagliano soltanto 6 previsioni su 100.

Questo risultato incredibile riesce a far risparmiare all’azienda milioni di dollari in acquisto e produzione degli ingredienti. Inoltre, ciò evita gli sprechi di cibo, che è sempre un bene per il pianeta e impatta in modo positivo sull’immagine dell’azienda.

Caso 4 – Targetizzazione precisa dei consumatori in PepsiCo

lattina pepsi

PepsiCo è un celebre marchio che non ha bisogno di presentazioni.

I consumatori sono fondamentali per il successo dell’azienda multinazionale di alimenti e bevande PepsiCo.

L’azienda fornisce rivenditori in più di 200 paesi in tutto il mondo, servendo un miliardo di clienti ogni giorno.

Per garantire che le giuste quantità e tipi di prodotti siano disponibili per i consumatori in determinate località, PepsiCo utilizza la raccolta e l’analisi dei dati predittiva.

PepsiCo ha creato una piattaforma di dati e analisi basata su cloud chiamata Pep Worx. L’obiettivo della piattaforma è quello di aiutare l’azienda a prendere decisioni più informate in merito al merchandising dei prodotti.

Grazie a Pep Worx, la multinazionale identifica gli acquirenti negli Stati Uniti che potrebbero essere molto interessati a uno specifico marchio o prodotto PepsiCo.

Eccoti un esempio: Pep Worx ha consentito a PepsiCo di distinguere 24 milioni di famiglie dal suo set di dati di 110 milioni di famiglie statunitensi che sarebbero probabilmente interessate a Quaker Overnight Oats.

quaker overnight oats

La società ha quindi identificato rivenditori specifici presso i quali queste famiglie potrebbero fare acquisti e ha mirato al loro pubblico unico.

In definitiva: questi clienti hanno guidato l’80% della crescita delle vendite del prodotto nei primi 12 mesi dopo il lancio.
Uagliò! L’80% della crescita delle vendite in soli 12 mesi!

Capisci bene perché ho incluso questo caso nell’articolo: l’analisi di PepsiCo è un esempio lampante di come il processo decisionale basato sui dati può aiutare le aziende di oggi a massimizzare i profitti.

Che cosa puoi fare tu per trarre beneficio dalla raccolta e l’analisi dei dati?

Spero che questi esempi ti abbiano fatto riflettere e stiano facendo sorgere in te delle domande come “in che modo posso utilizzare i dati per far crescere anche la mia azienda?”
Ebbene, come illustrano questi esempi, l’analisi può essere uno strumento potentissimo per le organizzazioni che cercano di crescere e migliorare i propri prodotti/servizi.

A livello aziendale, una profonda comprensione dei dati può portare a processi decisionali migliori.

numeri e codici

I dati sono una risorsa preziosa nel mercato di oggi e in continua evoluzione.

Per gli imprenditori saper interpretare e comunicare i dati sono abilità indispensabili per implementare un sano processo decisionale in azienda.

Da dove puoi iniziare?

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Ti sei iscritto? È un ottimo inizio. Qual è il prossimo passo?

All’interno della mia rubrica parlo spesso di WordPress e di siti web e ho realizzato delle guide per aiutarti a collegare Google Analytics al tuo sito.
La guida formato articolo la trovi qui. Se invece preferisci osservare delle istruzioni video, iscriviti subito alla Sartoteca e fai click sulla sezione “risorse gratuite” -> “scopri chi guarda il tuo sito”.

Grazie a Google Analytics puoi cominciare a raccogliere in modo rapido e gratuito i dati degli utenti che visitano il tuo sito.

esempio di schermata report Analytics

Ma perché è importante?

Perché attraverso la raccolta e l’analisi di questi dati puoi elaborare delle strategie di Comunicazione Su Misura oggettive (basate sui fatti) e… vincenti!

Se non l’hai ancora fatto, apri subito un blog e scrivi degli articoli sui tuoi prodotti/servizi. Collega Google Analytics e attendi qualche mese, dopodiché analizza i dati e scopri quali sono i prodotti/servizi più interessanti per i tuoi lettori.

Sempre dentro Analytics, osserva spesso il dato “frequenza di rimbalzo” e cerca di capire quali sono i contenuti che invece fanno scappare via gli utenti e migliorali (oppure sbarazzatene!).

bimba su palla che rimbalza

Ti rivelo un segreto: anche le aziende di cui ti ho parlato in questo articolo fanno la stessa cosa!

Proprio così. Microsoft, Uber, Blue Apron, PepsiCo e tante altre aziende e multinazionali raccolgono e analizzano i dati dei visitatori dei loro siti.

Se non ti ho ancora convinto ad aprire un blog, sono convinto che questo articolo ti farà cambiare subito idea.
Se invece ce l’hai già da qualche mese e pubblichi articoli con costanza, per te è arrivato il momento di affiancare un CRM al tuo blog.

Ne hai mai sentito parlare?
Il CRM è un software che ti permette di:

  • immagazzinare i dati dei tuoi clienti;
  • immagazzinare i dati dei tuoi potenziali clienti (quelli che non lo sono ancora ma che hanno dimostrato interesse verso i tuoi prodotti/servizi);
  • segmentare il tuo pubblico. Nel senso che ti offre la possibilità di suddividerli per interessi, fasce d’età, sesso e pizza preferita!
  • Calcolare tutti i profitti delle vendite che chiudi online e offline;
  • calcolare la spesa media di ogni tuo cliente;
  • tracciare quante visite hai sul tuo sito;
  • contattare direttamente i tuoi clienti tramile email o SMS;
  • capire se le tue campagne Facebook e Google stanno performando;
  • organizzare il tuo lavoro e quello di tutti i tuoi collaboratori grazie alla creazione di procedure.

E scusa se è poco!
Il CRM è un’arma in più fondamentale per aiutarti a raccogliere i dati più importanti della tua azienda e oggi credimi se ti dico che è impossibile fare business senza.

Se ti ho incuriosito ma non sai da dove iniziare, don’t panic! Visto che ti sei registrato alla newsletter del Fabbro sarai sempre aggiornato sull’argomento e avrai la possibilità di consultare ogni settimana delle guide gratuite.
(ti sei registrato, vero? In caso contrario fallo adesso!)

Prima di concludere ti do una notizia bellissima: qui al laboratorio dei Sarti stiamo lavorando ad un videocorso per chi è alle prime armi con Active Campaign, il miglior CRM su cui puoi mettere le mani oggi!

Perciò frequenta spesso queste pagine, consuma tante tazzine del tuo caffè preferito e… vedrai che presto per te sarà facilissimo utilizzare il martello per spaccare il web!

Se questo argomento ti appassiona e vuoi leggere altri articoli a riguardo mi raccomando: segnalamelo nei commenti e ti accontenterò scrivendone ancora!

A martedì prossimo,
Il Fabbro

2 pensieri su “Data Driven: perché non puoi farne a meno per far crescere la tua azienda| Quattro casi di successo, parte 2

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