Durante una serata di pausa qualche giorno fa, mi sono dedicata a un cult del cinema che ancora non conoscevo: Shining.
Dopo aver finito la pellicola (e aver deciso che non guarderò mai più un corridoio nello stesso modo) mi sono dedicata a cercare curiosità sul film che ho appena visto, una mia stranezza da Mastino.
E in questo modo ho scoperto che Stanley Kubrick ha dedicato ben 5 ANNI alla creazione di questo capolavoro.
Con un anno intero dedicato ESCLUSIVAMENTE alle riprese di ogni scena!
Per darti un’idea, un film normale viene creato in un anno, e le riprese occupano in genere tra i 3 e i 6 mesi.
E sempre per farti capire quanto le riprese siano state complicate per tutti, solo la famosa scena con l’ascia di Jack Nicholson ha richiesto 3 giorni di riprese e 60 porte distrutte.
Ora, il grande regista sicuramente poteva permettersi di fare in questo modo.
Dopotutto si tratta di un genio della cinematografia, che ci ha regalato pochi ma incredibili capolavori.
Il problema è che tu non puoi assolutamente fare lo stesso per la tua azienda… a meno che il tuo obiettivo non sia quello di fatturare solamente una volta ogni 5 anni!
E se anche tu come Kubrick tendi a procrastinare alla ricerca della perfezione assoluta… questo articolo fa al caso tuo.
Per il primo capitolo della guida alla procrastinazione parliamo dei procrastinatori perfezionisti.
Il procrastinatore perfezionista è quello che aspetta sempre il momento giusto per fare le cose.
I suoi progetti non sono mai come li desidera: il piano non è ancora completo, l’articolo del blog deve essere riscritto completamente per una frase fuori posto, e sicuramente il suo primo video del canale Youtube deve essere rigirato completamente, perché per mezzo secondo si è passato la mano tra i capelli.
Detta così il procrastinatore perfezionista sembra essere una persone con molto buon senso. Dopotutto, a nessuno piace fare male le cose: quando si tratta di qualcosa di davvero importante vogliamo che tutto vada nel miglior modo possibile!
E in certi casi non è sbagliato.
A volte è meglio aspettare un momento e prendersi del tempo per migliorare, prima di cominciare a fare qualcosa di nuovo.
Come una bottiglia di un ottimo vino deve aspettare per poter rilasciare tutti i suoi aromi, così in alcuni casi aspettare può portare grandi risultati.
Ma c’è una grande differenza tra attendere e procrastinatore, e possiamo vederlo nel modo di fare del procrastinatore perfezionista.
La sua natura lo porta a lucidare ogni singolo progetto all’infinito, nel disperato tentativo di creare qualcosa di perfetto in ogni suo aspetto. In realtà non cerca di migliorare: trova scuse per non partire.
E in questo modo non fa altro che cercare il momento giusto che puntualmente non arriva.
Quindi non inizia… e non evolve.
Come imprenditore, questo significa lasciare la tua azienda esattamente dove si trova, senza riuscire a crescere e raggiungere il successo!
Potresti pensare che la paura del perfezionista sia quella di cominciare a fare le cose, ma in realtà dietro il suo comportamento si trova qualcosa di molto diverso: la paura di finire.
Mi spiego meglio. Il problema di questo tipo di procrastinatore non è tanto di iniziare un nuovo progetto, ma quello di concluderlo, consegnarlo e passare ad altro.
Il motivo di questa paura è semplice: consegnare significa sottoporre il tuo lavoro al giudizio degli altri.
Questo significa trovare commenti sgradevoli sotto i tuoi primi video su youtube, correre il rischio che qualcuno noti un errore imbarazzante dentro un articolo che hai appena scritto.
In altre parole, se sei un procrastinatore perfezionista la tua paura è quella di fare errori.
Per questo tendi a rimandare il momento di concludere un compito, continuando disperatamente a correggere il lavoro nel tentativo di produrre qualcosa che non possa essere giudicato male da nessuno.
Fortunatamente, esiste una strategia efficace che ti permetterà di abbandonare la tendenza alla revisione selvaggia!
La tecnica è molto semplice: definisci dei tempi molto precisi per svolgere ogni compito.
Come imprenditore, hai alcune scadenze precise, legate alle necessità dei tuoi clienti o dei tuoi dipendenti.
Quando si tratta di un progetto che gestisci personalmente però, è facile che tu ti faccia prendere la mano.
Così rimandi all’infinito l’inizio di una nuova avventura, che potrebbe cambiare per sempre il destino della tua attività.
Per non finire nel buco nero dell’attesa infinita, impara a definirti da solo delle precise scadenze per portare a termine i nuovi progetti della tua impresa.
Facciamo un esempio pratico.
Vuoi iniziare a creare un tuo blog? Benissimo!
Stabilisci che da qui a un mese il blog dovrà essere pronto per uscire con il primo articolo.
Segna la data in calendario, comunicalo a qualche persona che conosci e ai tuoi dipendenti.
Questo metodo non è adatto a ogni tipo di procrastinatore, ma per il perfezionista è il sistema perfetto per motivarsi, ed evitare di perdere tempo dietro inutili e continui ripensamenti.
Una volta arrivato il giorno dell’inizio, i tempi saranno talmente serrati che sarà impossibile guardarti indietro. Dovrai per forza consegnare e concludere quello che hai iniziato.
E preparati, perché… nessuno è perfetto.
Non puoi escludere la possibilità che sbaglierai. Ma ricordati che l’errore è una parte fondamentale di ogni processo di apprendimento.
Se non fai non sbagli, e se non sbagli non impari.
Una volta che avrai iniziato con i tuoi progetti non dovrai fare altro che andare avanti. E per ogni passo che farai imparerai una nuova cosa da fare, un errore da evitare e un segreto fondamenale per renderti unico e inconfondibile con la tua comunicazione.
Mi auguro che ogni procrastinatore professionista riesca a ottenere il massimo dai suggerimenti che trova in questo articolo.
E… se non ti riconosci nella mia descrizione? Se il tuo modo di rimandere le cose è molto diverso da quello di cui ho parlato oggi?
Non preoccuparti: la prossima settimana uscirà un altro capitolo della guida alla procrastinazione, in cui magari scoprirai qual è il tuo modo di rimandare le cose.
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Io invece ti aspetto il prossimo mercoledì.
Come sempre sarò qui per parlare di valore, di saperne di più e di crescita costante!
Il Mastino
2 ommenti
Quanta verità in questo articolo!
Mi calza talmente che sto approfondendo proprio l’arte di programmare e organizzare, per non cadere in problemi inesistenti.
Grazie Rebecca! (Ps: bell’articolo quello sul “hit by the air”. Soprattutto sul concetto di coprire i bambini se sudano ci lotto da anni, viva i bimbi liberi!)
Ciao Vera,
grazie a te come sempre per i tuoi commenti, sono contenta che l’articolo che ti ho consigliato ti sia piaciuto.
Per quanto riguarda l’arte della gestione del tempo… qui al laboratorio stiamo preparando qualcosa di molto speciale sull’argomento, ma per ora non posso anticiparti nulla!
Buona giornata 🙂