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Blog del Sarto 3

Ruba i clienti ad altre aziende e loro ti ringrazieranno

Ogni settimana scrivo un articolo che, gira e rigira, ti spiega tante sfaccettature di quella parte dell’essere imprenditori o imprenditrici che accomuna TUTTI ma proprio TUTTI:

il business dell’acquisizione clienti.

Qualunque attività tu abbia, in qualunque settore, con qualunque prodotto o servizio, dovrai fa quella cosa che fanno tutti: trovare sempre nuovi clienti!

 

La statistica parla chiaro: le aziende perdono, mediamente, il 30% di clienti ogni anno.

Questo vuol dire che anche i tuoi clienti affezionati, anche quelli sfegatati, un giorno potrebbero decidere di andarsene. So che non sembra così: se un cliente si mostra come vero e proprio Fan, a noi viene da pensare che sarà cliente per sempre.

 

Eh, che ci vuoi fare, siamo tutti sentimentaloni.

 

Eppure, può succedere che smetta di essere nostro cliente.

Magari ha cambiato casa, città, tragitto per andare a lavoro. O per motivi imprevedibili ha deciso di cambiare qualcosa della sua vita e di conseguenza quello che vendi tu non gli serve più

E se può farlo un Cliente Su Misura, può farlo chiunque!

 

È prevedibile? È un meccanismo che possiamo bloccare?

Diciamo che si, si può fare, ma solo in parte. Quindi per comodità, diamo per scontato che 3 clienti su 10 ci abbandoneranno SENZA DUBBIO.

 

Per cui dobbiamo correre ai ripari. Dobbiamo prevedere un flusso di clienti in entrata che sia di almeno un 30% annuo, per pareggiare… o meglio ancora, un bel 40% e non ci pensiamo più.

 

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Per questo scrivo articoli, giro e monto video, ogni settimana: perché io e te abbiamo un ASSOLUTO BISOGNO di avere sempre un canale di acquisizione clienti aperto…

 

…e il Web è un gran bel posto dove andarseli a cercare!

 

Ti racconto come si fa. Ti spiego tecniche e strategie. Ti descrivo strumenti.

E lo stesso farò oggi… ma sarà un po’ diverso dal solito.

 

Oggi ti insegnerò a rubare i clienti ad aziende che NON SONO TUE CONCORRENTI.

 

E non solo: ti spiegherò come farlo facendo FELICI le aziende a cui lo rubi.

Al punto che saranno loro a chiederti di rubargliene ancora!

 

Seguimi, perché qui potresti trovare una vera miniera d’oro per il tuo business.

 

La prima domanda che devi farti, quando stai pensando di acquisire clienti è:

 

DOVE SONO I MIEI CLIENTI?

 

Si, lo so, sono tutti su Facebook a cazzeggiare. Ma non solo. Hanno una casa, lavorano in un ufficio, hanno un’azienda… hanno abitudini, luoghi che frequentano, posti in cui acquistano.

Per cercarli siamo tutti propensi a credere che, infilandosi nelle loro bacheche con sponsorizzate mirate, li si possa catturare con i Social e portarli fino a diventare clienti.

Vero, ovviamente, ma non è tutto qui.

 

Questa è UNA PARTE del sistema di acquisizione clienti che devi costruire!

 

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Perché se sai dove andarli a trovare AL DI FUORI del web, puoi fare alcune cose i cui risultati possono superare ogni tua fantasia.

 

Come, ad esempio, andare a prenderli esattamente dove vanno a comprare cose che tu non vendi.

Ok, un po’ contorto, mi spiego meglio:

 

i tuoi clienti hanno delle caratteristiche comuni. Questo è l’assunto di base di ogni business che funzioni.

 

Hanno caratteristiche comuni, interessi comuni e capacità d’acquisto comune.

 

So che può sembrarti strano, ma te lo faccio capire con un esempio.

Immagina una pescheria. Apre due mattine a settimana e fuori c’è la coda per prendere il pesce fresco.

Cosa hanno in comune TUTTI i clienti di quella pescheria?

Amano il pesce, ovvio.

Ma non solo: vogliono quello fresco, non quello surgelato o quello del banco del supermercato.

Lo vogliono al punto che si fanno la fila.

 

E non finisce qui: i clienti della pescheria hanno anche la mattina libera. Possono essere tranquillamente in giro alle 10:00 del mattino senza abbandonare il luogo di lavoro. E questo perché spesso sono anziani…

 

Certo, sono pochi dati, ma ci permettono già di intuire alcune cose: che probabilmente hanno tempo libero e interesse al cibo sano e una certa età. Quindi potenzialmente sono clienti adatti a partecipare a quel corso di ginnastica soft per anziani che si tiene al parco cittadino al mattino alle 9:00.

 

Se l’esempio ti è chiaro, hai già capito dove voglio arrivare: se scopri dove i tuoi clienti vanno normalmente a spendere i loro soldi… sai dove andarli a prendere!

 

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Il meccanismo che ti descrivo oggi viene chiamato in inglese Joint Venture. Vediamo la descrizione di Wikipedia:

Una joint venture (ovvero “associazione temporanea di imprese”) è un contratto con cui due o più imprese si accordano per collaborare al fine del raggiungimento di un determinato scopo o all’esecuzione di un progetto.

 

Letta così sembra un sistema di accordi complicato, con magari un paio di passaggi dal notaio e un avvocato che verifichi il contratto.

Ovviamente non ti sto parlando di una cosa del genere.

Quello che ti sto spiegando lo puoi applicare da DOMANI a costo ridottissimo di investimento, senza notai o burocrazie folli.

 

Devi solo conoscere bene i tuoi clienti, cosa gli vuoi vendere e scoprire dove vanno a spendere i loro soldi…

A quel punto il meccanismo diventa semplicissimo.

 

E te lo spiego con un esempio pratico:

immagina di avere un centro estetico che ha appena implementato dei trattamenti viso per signore.

 

Si tratta di trattamenti viso di lusso: in poche sedute la pelle sembra ringiovanita, le clienti sono soddisfatte e pensano di aver trovato il segreto dell’eterna giovinezza.

Tuttavia, il trattamento è molto costoso: bel 160 € a seduta da 30 minuti. Ed occorre ripeterlo almeno 4 volte al mese.

Quindi al centro estetico servono clienti donne, dai 40 ai 60 anni, che non abitino esageratamente lontano e che non abbiano difficoltà a spendere 840 € al mese per sentirsi più belle e giovani.

Quindi il centro estetico, oltre a creare il giusto pubblico delle sponsorizzate, va a caccia di clienti anche in altro modo.

Siamo prossimi a San Valentino e a qualche kilometro dal centro estetico c’è un noto ristorante di lusso, molto romantico.

Nel periodo di San Valentino è più probabile che le clienti vengano accompagnate dal marito a mangiare fuori. E presumibilmente, se vanno in quel ristorante, si tratta di persone con la capacità di spesa necessaria.

Allora il titolare del centro estetico prende appuntamento con il ristoratore e gli fa una proposta:

 

  • preparerà 30 buste regalo, con il logo del ristorante
  • all’interno inserisce altrettante lettere scritte A NOME del ristoratore in cui LUI regala alle signore un buono per un trattamento del valore di 160 €, totalmente gratuito!

 

Il ristoratore farà un vero figurone, vedrà i suoi clienti stupiti e non avrà speso 1 euro.

 

Il centro estetico avrà 30 potenziali clienti altospendenti che andranno a provare il trattamento.

 

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Il suo investimento sarà nelle stampe di qualche pezzo di carta e nei trattamenti gratuiti. Praticamente spiccioli, in confronto al potenziale guadagno che avrebbe anche solo CON UNA cliente acquisita su 30 potenziali.

 

Andando più nello specifico: poniamo che il centro estetico, su quei trattamenti, abbia una marginalità del 50 %.

 

Per cui, se tutte e 30 le donne che hanno ricevuto il regalo andassero a provarlo, investirebbe in totale solo 2.400 €

 

Diciamo 2.500 € con le stampe.

 

Acquisendo una sola cliente, in un anno incasserebbe 10.320 €

 

Con un margine di 5.160 €

 

Tolte le spese, se la mossa va proprio male, ci guadagna solo 2.660 €.

 

Se poi ha un minimo di sistema di vendita interno, può produrre ben più di una sola cliente affezionata.

 

Con due sarebbe un margine di 7.820 €. Con tre 12.980. E così via.

 

La mossa, come vedi, è assolutamente vincente.

 

Ora aspetta. Fermati.

Devo dirti una cosa.

 

Ti ho detto che è facile, è vero, ma potrebbe anche essere un flop.

 

Seguimi, così non rischi di bruciare i tuoi investimenti in joint-venture mal fatte.

 

Ci sono delle regole da rispettare.

  1. Prima di tutto devi conoscere a menadito il tuo CLEINTE SU MISURA;
  2. Devi sapere dove va a spendere i suoi soldi;
  3. Devi accordarti con l’imprenditore o l’imprenditrice con cui vuoi fare joint-venture;
  4. Devi produrre TU, a spese TUE, tutto il materiale che serve alla tua Comunicazione (lettera, busta, offerta, gadget, ecc);
  5. Devi vendere i tuoi prodotti o servizi ai clienti raccolti in questo modo.

 

In questa sequenza!

 

Come puoi vedere, il primo punto è assolutamente determinante. Se sbagli lì, non funziona nulla, punto.

Soldi e tempo bruciati.

 

Come sempre, la base di ogni tua strategia è la conoscenza del tuo Cliente Su Misura. Che deve essere quanto più profonda e accurata possibile.

E dove lo consoci il tuo Cliente Su Misura?

Ovviamente dal vivo, nella tua attività… e non solo!

 

Un utilizzo sensato dei Social può farti scoprire cose sui tuoi clienti che da solo non avresti mai immaginato!

Per cui, prima di avviare una qualunque strategia di jount-venture, studia e spia il tuo cliente il più possibile.

Analizzalo, disegnalo nella tua mente…

…proprio sui social!

 

E se non sai da dove partire per fare tutto questo… posso capirlo. Se fosse facile non dovrei certo pubblicare tutti questi articoli!

Ma non mi limito a questo.

 

Ho raccolto TUTTO ciò che ti serve per trasformare la tua pagina social aziendale in un magnete attira-clienti nel mio primo Libro – VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE.

Non un libro teorico, ma un manuale pratico che ti permetterà di usare finalmente i social e il web in modo fruttuoso per le casse della tua attività!

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E nel frattempo, non scordare mai

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Il Sarto

 

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