Ciao e bentornata/o sulla rubrica del Fabbro,
Questa è la seconda parte di un articolo più ampio. Puoi trovare la prima parte dell’articolo facendo click su questo indirizzo.
Abbiamo visto, grazie alle prodezze della mia amica F, quanto può essere frustrante buttarsi nella realizzazione di un sito web se si è alle prime armi, ma ho per te una buona notizia: non dev’essere per forza così.
Sei pronta/o a scoprire qual è il metodo più efficace per diventare un esperto di WordPress senza prendere a martellate il tuo computer? Allora afferra una tazza del tuo caffè preferito e partiamo!
Cosa fa il 99% delle persone
Innanzitutto, per diventare un esperto di WordPress devi evitare di fare quello che fa il 99% delle persone quando approccia per la prima volta questa tecnologia.
Il consiglio che sto per darti vale per WordPress e la realizzazione dei siti web quanto per ogni altro tipo di tecnologia, perciò fanne tesoro.
Ma cosa fa il 99% delle persone? Esattamente le stesse cose che ha fatto la mia amica F. Spende una barca di soldi in dominio, hosting, indirizzi di posta elettronica e tema WordPress e si lancia alla costruzione del sito senza avere la minima idea di come strutturarlo e di quali contenuti inserire.
Le conseguenze ormai dovresti conoscerle bene e sapere che sono tutte bruttissime:
- scelta dell’hosting sbagliato;
- scelta del tema sbagliato;
- homepage del sito bruttissima e priva di senso;
- demotivazione e rinuncia;
- spreco immane di soldi e tempo.
Ma la cosa ancor più grave se commetti tutti questi errori è che alla fine della fiera il sito comunque non ce l’hai! Oppure ce l’hai ma fa talmente schifo che se lo scansiona per sbaglio un Google bot si suicida.
Perché il 99% delle persone commette tutti questi errori
Penso sia interessante anche capire perché il 99% delle persone commette questi errori, perciò mi sono posto la domanda un’infinità di volte.
Non è che queste persone sono tutte sceme, anzi! Molte di queste sono coraggiose e intelligenti come la mia amica F. La risposta è un’altra:
per quasi un decennio servizi come Shopify, Wix e Squarespace hanno inquinato l’ambiente con false promesse di gioia e prosperità in tempi brevi e con facilità. Le loro pubblicità mostrano slogan come:
- “crea un sito, vendi quello che vuoi e commercializza la tua attività” (Squarespace);
- “crea un sito web di ecommerce supportato da potenti strumenti che ti aiutano a trovare clienti, generare vendite e gestire la tua routine” (Shopify);
- “scopri la piattaforma che ti dà la libertà di creare, progettare, gestire e sviluppare la tua presenza online come desideri” e ancora “disegna e crea siti di alta qualità”, che se la legge il Sarto mi muore davanti allo schermo (Wix).
Per colpa di questi e altri brand simili si è ampiamente diffuso il concetto che realizzare siti web è una passeggiata e che richiede pochissimo tempo. La verità è che poi tutte queste povere persone che ci cascano piangono per tantissimi motivi:
- realizzare un sito web non è facile;
- realizzare un sito web ecommerce è ancora più difficile;
- realizzare un sito web che vende è ancora più difficile che realizzare un ecommerce (siamo bravi tutti a inserire qualche prodotto su un sito, ma in quanti riusciamo a generare una vendita?);
- realizzare un sito web con un template carino e scriverci dentro due cavolate non vuol dire realizzare un sito che vende.
Per non parlare di quali sono gli altri limiti di utilizzare una di queste piattaforme:
- la maggior parte dei temi realizzati per queste piattaforme sono lentissimi da caricare;
- gli hosting che ti mettono a disposizione queste piattaforme sono scadenti e lentissimi;
- qualsiasi operazione che non sia inserire un’immagine o un testo è difficilissimo perché, per quanto queste piattaforme abbiano qualche “estensione”, queste non si possono paragonare alla moltitudine di plugin realizzati dall’enorme community di WordPress.
Ma non finisce qui: sai quanto iniziano a costare mensilmente gli abbonamenti se vuoi aggiungere al sito due funzioni in più che puoi ottenere gratuitamente su WordPress?
La risposta finale al quesito è questa: la maggior parte delle persone che decidono di realizzare il primo sito web su WordPress crede che farlo sia una cavolata e si lancia senza consultare delle guide. È come se utilizzassi un elettrodomestico senza consultare neanche una volta il manuale delle istruzioni, solo che in questo caso se sbagli non rischi di rovinare l’immagine digitale della tua attività.
Ti stupirà sapere che io stesso ho utilizzato questo approccio per imparare ad utilizzare WordPress, ma prima di chiudere questa pagina arrabbiandoti lascia che ti sveli un trucchetto che mi ha permesso di ottenere risultati ben diversi.
Cosa non fa il 99% delle persone e che dovresti fare tu
È vero: il metodo migliore per imparare a utilizzare WordPress è smanettare di brutto, anche a caso. Devi installare e disinstallare temi e plugin, devi caricare immagini e pubblicare ed eliminare articoli e pagine e testare tutte le varie funzioni. Praticamente devi distruggere il tuo primo sito web.
Però ancora prima devi effettuare un’operazione semplicissima a cui quasi nessuno pensa: creare un ambiente protetto.
Proprio così. Anche se il sito ti esplode, puoi assicurarti che:
- nessun’altro/a possa vederlo;
- tu possa ripristinarlo e ricominciare da capo;
- non bruci i tuoi soldi.
Io ho sperimentato tantissimo all’interno di un ambiente protetto prima di mettere online il primo sito e grazie a questo adesso sono in grado di aggiustare tantissimi siti (anche non fatti da me) non appena si presenta un errore e sono (quasi) sempre certo degli esiti che avrà un’operazione che andrò ad effettuare.
Sono anche in grado di sapere quali sono i file e le cartelle di WordPress che tengono in vita il sito, perché ho provato ad eliminarle una ad una e ne ho osservato i risultati. Ma don’t panic: tu non dovrai arrivare al mio stesso livello di follia, ti basterà imparare ad utilizzare temi e plugin (possibilmente gratuiti) a menadito per poter imparare come sfruttare WordPress al meglio per realizzare il tuo primo sito.
Come si crea un ambiente di sviluppo protetto
Esistono tanti modi per farlo, però ho selezionato per te in particolare un modo semplice e un altro un po’ più avanzato.
Acquista un dominio test – soluzione semplice
Il modo più semplice è quello di acquistare un dominio di prova, ovvero un dominio che nessuno si sognerebbe mai di visitare e che non c’entra nulla con il dominio che userai per il sito web della tua attività.
Se dovessi utilizzarne uno per me probabilmente mi butterei su “lefolliedelfabbro.it” o qualcosa del genere. Ma davvero non ha importanza il nome di questo dominio, l’importante è che sia disponibile all’acquisto e che, come ti ho già detto, nessuno si sognerebbe mai di scriverlo all’interno della barra degli URL del browser per visitarlo.
Quando sei in possesso di questo dominio sperimenta pure tutto quello che ti passa per la testa ed esplora tutte le varie funzioni di WordPress.
Molte di queste funzioni sono intuitive, tante altre invece no e sono anche difficili da comprendere senza leggere qualche guida a riguardo.
Per questo motivo ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida gratuita “Tutto quello che ti serve per realizzare il tuo sito web” che trovi a questo indirizzo.
Installa un tema gratuito, impara ad utilizzarlo e rimpiazzalo con un altro, ripeti e così via. È importante che tu impari ad utilizzare almeno 4 o 5 temi prima di poterne acquistare uno premium.
Ogni tema ha una documentazione che puoi consultare per chiarirne meglio le funzioni e le possibilità.
Fai la stessa cosa con i plugin, poi crea un blog e cerca di capire come funzionano categorie e tag.
Installa WordPress sul tuo pc e crea tutti i siti che vuoi offline – soluzione da smanettoni
Questo metodo prevede l’utilizzo di un software gratuito che si chiama “XAMPP”.
In pratica ti permette di installare sul tuo pc un ambiente di sviluppo con tutte le tecnologie necessarie per far funzionare in locale il tuo sito web.
Quando dico “in locale” intendo offline, ovvero potrai collegarti a questo sito sempre dal tuo browser ma chiunque altro non potrà farlo.
In pratica il sito esiste soltanto sul tuo computer e non è presente in internet.
Uno dei vantaggi di questo metodo è che potrai visionare rapidamente tutti i file e le cartelle che compongono il tuo sito perché saranno presenti all’interno di una directory del tuo pc.
Dico “rapidamente” perché se invece utilizzi il metodo del dominio test dovrai collegarti al file manager del tuo hosting per farlo, che è sempre più lento a caricarsi rispetto ad una cartella presente all’interno del tuo pc (a meno che il tuo pc non sia lento, ma quello è tutto un altro paio di maniche).
Un altro vantaggio importante che puoi ottenere attraverso l’utilizzo di questo metodo è la possibilità di installare tutti i siti WordPress di cui hai bisogno sul tuo pc. Ti basta infatti creare un’altra cartella e installarci dentro WordPress.
Si tratta di una soluzione da smanettoni perché non è semplicissimo configurare WordPress tramite XAMPP , ma se proprio ti interessa fammelo sapere nei commenti e realizzerò per te una guida gratuita che pubblicherò su queste pagine.
Metodo bonus “se proprio devi…” – sperimenta direttamente sul tuo sito online
Se per qualsiasi motivo hai bisogno di testare qualche funzione o plugin sul tuo sito che è già online sul dominio giusto esiste un altro metodo ancora che ho chiamato “se proprio devi…”.
L’ho fatto perché te lo sconsiglio a meno che non ce ne sia proprio bisogno. Personalmente ogni tanto ho bisogno di avvalermi di questo metodo, perciò ho deciso di condividerlo con te.
Quindi se proprio devi… prima fai un backup.
Se prima di installare un plugin che non hai mai utilizzato effettui un backup, allora hai l’approvazione del Fabbro.
Se prima di effettuare delle modifiche importanti sul tuo sito o dei cambiamenti grafici fai un backup, allora il Fabbro tivvibì.
Quando effettui un backup completo del tuo sito, stai ricreando un ambiente di sviluppo protetto.
Installa il plugin “All in one wp migration”, fai click sull’apposita voce di menù sulla barra laterale a sinistra ed esporta il tuo sito su un file. Scarica questo file sul tuo pc e sperimenta pure sul tuo sito.
Se qualcosa va storto e vuoi tornare indietro rapidamente, collegati alla stessa voce di menù di All in one wp migration e fai click su “Importa”. Seleziona il file di backup sul tuo pc e attendi il caricamento. Voilà: il tuo sito è tornato come prima.
Suggerimento: se il tuo sito ha tante visite effettua queste operazioni al mattino presto, così ti assicurerai che i tuoi utenti, navigandolo, non vedano cose strane.
Conclusioni
Spero davvero che l’articolo di oggi ti sia stato utile e che farai tesoro del concetto dell’ambiente protetto. Cerca di applicarlo, ove possibile, a qualsiasi ambito. In fondo quando hai imparato a nuotare non ti sei tuffato a caso nell’oceano, ma scommetto che l’hai fatto in piscina con un istruttore oppure insieme a una persona in grado di salvarti dall’annegamento (si spera)!
Se ti è piaciuto l’articolo fammelo sapere nei commenti e iscriviti subito alla rubrica del Fabbro! Fai click qui, compila il modulo e riceverai una guida gratuita come questa ogni settimana direttamente all’interno del tuo indirizzo email. Sono convinto che presto per te sarà facilissimo usare il martello per spaccare il web!
A martedì prossimo,
Il Fabbro