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melograno

Melograno o melagrana?

Un frutto, TANTI nomi

 

  • Molte parole per un solo frutto: come scegliere quella giusta?
  • Il genere dei nomi di piante e frutti
  • Storia di una parola e delle sue varianti

 

Tu, quando parli del frutto pieno di semini rossi, dici melograno o melagrana?

Oppure mela granata, melo granato, pomo granato

E per quanto riguarda il plurale?

 

Anche lì, la questione non è semplice, perché melagrana/melograno è un nome composto.

 

Tutti conosciamo questo frutto, e ci sarà capitato di mangiarlo almeno una volta nella vita: si tratta di un frutto particolare, dalla scorza liscia e abbastanza spessa, e pieno di “semini” rossi al suo interno.

 

Non è comodissimo da mangiare, e spesso si preferisce berne direttamente il succo estratto; ma sapevi che la sua storia inizia da molto lontano?

Furono i Fenici a diffonderlo per primi nel Mediterraneo, seguiti poi dai Greci, dai Romani e dagli Arabi; da sempre è simbolo di abbondanza, fertilità e fortuna.

 

Come puoi immaginare, il suo nome ha attraversato i secoli, ed è per questo il motivo della confusione che regna oggi.

 

Ma il nostro obiettivo è quello di fare chiarezza e di capire esattamente quale sia la parola corretta da usare…

… per far sì che se ti dovesse capitare di scriverlo nei testi della tua comunicazione online, i tuoi testi siano impeccabili! 

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Perciò… andiamo a scoprire se è più corretto melograno o melagrana e qual è il suo plurale corretto!

 

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NOMI DI ALBERO E NOMI DI FRUTTA

La lingua italiana è interessantissima da studiare perché presenta un’enorme varietà. 

 

In questo articolo andiamo a toccare un argomento di cui abbiamo in parte già parlato nell’articolo Arancio, arancia o arancione? (<u>se vuoi rileggerlo, CLICCA QUI</u>), ovvero dell’alternanza di genere nei nomi di alberi e frutti.

 

In questo specifico frangente, questa alternanza di genere dà origine a significati diversi: nello specifico, come regola generale, osserviamo che la forma maschile indica il nome dell’albero, la forma femminile quello del frutto.

 

Esempi: melo/mela
Pesco/pesca
Albicocco/albicocca
Banano/banana
Pero/pera

 

Tuttavia…

ci sono ovviamente delle eccezioni.

 

Per fare un esempio, pensa ai nomi degli agrumi: in questo caso, anche il nome del frutto ha forma maschile.

 

Esempi: limone
Bergamotto
Cedro

 

E per quanto riguarda il nostro melograno?

 

Sicuramente, l’albero ha la forma maschile: melograno.

 

Ma per quanto riguarda il frutto?

 

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UNA LUNGA STORIA

Come ti ho anticipato, il frutto del melograno ha una lunga, lunghissima storia.

Partiamo come sempre dal dizionario:

 

melograno: (tosc. melagrano) s. m. [der. di melagrana]. – Altro nome del granato, pianta della famiglia punicacee, e più frequente di questo nell’uso com.: Il verde melograno Da’ bei vermigli fior (Carducci).

In questo caso, il dizionario riporta tre varianti: ma in realtà, ce ne sono molte di più!

 

Il suo nome scientifico è Punica granatum, derivato da punicus, poiché Plinio il Vecchio lo chiamò in questo modo, ritenendolo originario dell’Africa settentrionale.

 

Nei secoli, sin da subito (parliamo del 1200 circa) si affermano una marea di varietà di stampo dialettale: pomo granato in Piemonte e Lombardia, pomoingranato e meloingranato nel nord-est, ma anche gramagno e magragno nel veronese, pomo granero e melagrano spostandosi in Emilia; arrivando in Romagna compare il femminile con melaingranata, melagranara e mela granera.

L’elenco continua a lungo; in generale, andando verso sud troviamo una prevalenza femminile.

 

Con il passare del tempo, lentamente alcune forme cadono in disuso: per quanto riguarda il frutto, fino al XX secolo resistono melagrana (Toscana), melagranata (centro-sud), pomo granato (settentrione) e granato (Veneto e meridione).

Inoltre, dal XVI secolo si affermano, in particolare al centro-nord, melagrano (che poi diventa melograno), melagranato e melogranato.

 

I dizionari nei secoli hanno registrato questa varietà, con l’aggiunta di mela punica; in generale, fino alla sua quinta edizione il Vocabolario della Crusca ha per frutto melagrana e melagrano per l’albero, introducendo melograno nella quinta insieme alla specifica che può valere anche per il frutto.

 

E oggi?

 

Oggi, secondo i dizionari l’albero si indica con melograno; rimangono segnalate semplicemente come regionalismi melagrano, ma anche pomo granato, granato e melogranato.

 

Il frutto viene indicato “ufficialmente” come melagrana o in forma desueta melagranata; granata viene considerato termine tecnico dell’agricoltura e pomogranato come regionalismo.

Tuttavia… anche la forma melograno è considerata corretta per indicare il nome del frutto.

 

Non solo: nell’uso, la forma maschile per il frutto sta prendendo sempre più piede, soprattutto quando si parla del succo: basta cercare su Google per scoprire che “succo di melograno” compare il doppio di “succo di melagrana”.

 

E per il plurale?

 

Qui, per fortuna, la risposta è semplice: per quanto riguarda melograno e melagrana, ovvero le due forme attualmente in uso, si considerano inscindibili e non composte, perciò abbiamo:

  • melograni
  • melagrane

 

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QUINDI…

A questo punto, mi rendo conto che potresti avere le idee un po’ confuse.

Perciò, semplifichiamo la faccenda!

A meno che tu, a seconda dei clienti a cui ti rivolgi, non abbia bisogno di usare parole desuete o regionalismi, le forme dell’italiano standard di oggi sono:

 

Albero: melograno
Plurale: melograni

Frutto: melagrana/melograno (con la forma maschile che tende a essere sempre più usata)
Plurale: melagrane/melograni

 

Visto? Siamo passati verso secoli di varianti… per approdare finalmente a sole due parole!

 

Ora tocca a te.

 

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… ci vediamo lunedì prossimo!

 

La Penna Rossa

 

BIBLIOGRAFIA

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SITOGRAFIA

Accademia della Crusca – accademiadellacrusca.it

Campagna a sostegno dell’uso corretto di Piuttosto che – piuttostoche.com

Treccani online – treccani.it

Zanichelli online – dizionaripiu.zanichelli.it

Paoli M., Melagrana, melograno, mela granata, melo granato, pomo granato…: il frutto dell’abbondanza sovrabbonda di nomi, Redazione Consulenza Linguistica Accademia della Crusca, 13 maggio 2016

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