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Blog del Sarto

i Contenuti che ti fanno Vendere – Intrattenere!

Puoi avere per le mani l’azienda migliore di tutto il tuo settore ma se non riesci ad avere l’attenzione del tuo potenziale Cliente, perdi le vendite e il fatturato non sale!

Parliamone assieme…

 

 

Ciao imprenditore! Ciao Imprenditrice… io sono Enrico Cecchini, responsabile dei Sarti del Web. Il mio lavoro è portare clienti alle attività tramite la gestione delle loro pagine social aziendali grazie al Metodo Comunicazione su Misura!

 

 

In questa era digitale che ha introdotto grandissimi cambiamenti, poche cose sono così preziose come l’attenzione delle persone

 

L’obiettivo dei Contenuti che pubblichi sui Social è di Educare il potenziale compratore sino a che non diventa un Cliente perfetto

 

Ma se i tuoi contenuti non vengono letti, non vengono guardati, non vengono consumati dalle persone, la tua sarà tutta fatica sprecata

 

Le aziende di successo hanno capito perfettamente questa regola e infatti utilizzano delle strategie molto precise per calamitare l’attenzione del loro pubblico!

 

Nell’articolo di oggi vediamo quali sono gli stratagemmi più efficaci per tenere incollate le persone alla tua Comunicazione Online

 

Vedremo quali sono gli ingredienti da aggiungere ai tuoi contenuti per renderli irresistibili e perché no, alle volte addirittura virali!

 

Ho per te tre punti da tenere sempre a mente e quattro tipi di contenuti irresistibili da utilizzare sulla tua pagina social aziendale

 

È una puntata da prendere con le pinze perché la maggior parte delle persone confonde la fama con la ricchezza e va totalmente fuori strada

 

Ricorda sempre che siamo qui per fare i soldi, non per fare i like!

 

Oggi capiremo perché Jean-Jacques Rousseau diceva:

“Vale molto di più avere la costante attenzione degli uomini invece che la loro occasionale ammirazione”

 

Ne ho parlato anche in questo video!

 

 

I Social sono l’enorme opportunità per tutte le piccole e medie imprese che vogliono lasciare il segno e raggiungere i propri obiettivi

 

Con la Comunicazione Online anche un’azienda che non dispone di enormi capitali può crearsi un canale per attirare clienti ed aumentare costantemente il proprio fatturato!

 

Vai su www.isartidelweb.it/newsletter e iscriviti! Ti invieremo ogni settimana i consigli più utili per comprendere come il digitale può farti arrivare là dove hai sempre desiderato essere

 

Detto questo, procediamo con la puntata di oggi che come spesso succede nasce dalle domande che mi fate ogni giorno

 

È ormai chiaro che puoi attirare clienti con la tua pagina Social aziendale e per ottenere questo risultato devi riempirla di contenuti efficaci

 

E qua la domanda sorge spontanea… come fai a capire se un contenuto è efficace oppure no? Fra le domande che mi sono arrivate te ne mostro due

 

Giulia scrive:

“Sarto, in una puntata hai spiegato che non esiste il post che fa vendere perché deve essere un processo graduale di avvicinamento del potenziale cliente alla vendita ma in questo modo come faccio a sapere se un singolo contenuto di tutto il percorso è efficace oppure no?”

 

ed ancora Enrico, un mio omonimo, racconta:

“Ho applicato i tuoi consigli alla mia pagina Social Aziendale e finalmente stanno arrivando vendite e richieste di contatto ma a volte il flusso si interrompe. Come faccio a capire dove si è inceppato il meccanismo?”

 

Sono tutte domande molto pertinenti e per rispondere in maniera efficace aggiungiamo un tassello alla tua strategia dei Contenuti!

 

La Comunicazione Online deve alleggerire il tuo lavoro, non appesantirlo, quindi dobbiamo ridurre i punti di controllo

 

Una Campagna di Comunicazione Online funziona sia di giorno che di notte, non fa pause per il caffè, per pranzare o per andare in bagno

 

Non puoi monitorarla di continuo, ci perdi la vita e poi non sarebbe neanche utile… devi concentrarti nei punti focali!

 

Facciamo la conoscenza dei KPI

 

KPI è un acronimo e sta per Key Performance Indicator, cioè Indicatore Chiave di Prestazione, è uno strumento che serve a misurare in maniera precisa e rapida i tuoi obiettivi! Esistono kpi aziendali, kpi commerciali, kpi economici e finanziari ed è grazie a questo trucco che ad esempio un amministratore delegato può manovrare una grande azienda come la coca cola senza impazzire…

 

I kpi sono semplicemente dati, ma posizionati nel luogo e nel momento giusto! Vengono prefissati da un’azienda in un’ottica strategica e di sviluppo quindi per diverse imprese ci possono essere diversi kpi più importanti di altri, come dico spesso quando faccio formazione ai dipendenti delle aziende: “Ricorda che tutti i kpi sono metriche e dati utili per la Comunicazione Online, ma non tutte le metriche e i dati della Comunicazione Online sono kpi!”

 

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Vedremo dopo quali sono i kpi su cui devi concentrarti per avere la certezza che la tua strategia dei contenuti abbia successo

 

Ora concentriamoci sulla griglia dei contenuti e scopriamo cosa ci riserva il secondo quadrante!

 

Prendi un bel foglio bianco e traccia una riga orizzontale dividendolo a metà. A sinistra di questa riga abbiamo l’Attenzione, a destra abbiamo l’Azione! Ora traccia una nuova riga, questa volta verticale, dividendo sempre il foglio a metà, in alto abbiamo l’Emozione, l’irrazionalità, in basso abbiamo la Logica, il pensiero critico, la razionalità… molto bene, abbiamo suddiviso la nostra tabella degli Argomenti in quattro quadranti… a sinistra avremo i contenuti che attirano l’attenzione del pubblico, che provocano in lui un coinvolgimento, a destra avremo i contenuti che lo spingono al movimento, a compiere l’azione che ci interessa. In alto avremo contenuti che fanno leva sui sentimenti, sulla parte irrazionale delle persone e in basso quelli che fanno leva sul loro ragionamento tramite dati, fatti e argomenti concreti! Posso già anticiparti che queste 4 sezioni rispondono a problemi innati di tutte le persone presenti sul pianeta terra, è per questo che la griglia degli argomenti ti garantisce una grande efficacia a prescindere da quale sia il tuo settore, a prescindere da quale sia il prodotto o servizio che offri!

 

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Nella puntata precedente ci siamo concentrati sul quadrante in basso a sinistra, quello che provoca attenzione e fa leva sulla razionalità. Il ruolo di questo settore è Educare ed i problemi che risolve sono l’ignoranza e la curiosità. Se non hai seguito la puntata precedente della serie “Contenuti che ti fanno vendere” corri a rimediare, la trovi sul nostro sito.

Oggi ci concentriamo sul secondo quadrante, quello in alto a sinistra, che provoca attenzione e fa leva sull’emozione del tuo pubblico… il ruolo di questo settore è Intrattenere ed ora approfondiamo il discorso perché c’è davvero tanto, tantissimo da dire!

 

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Prima di parlare del tuo caso specifico, quindi l’intrattenimento nel contesto delle piccole e medie imprese, allarghiamo il discorso per contestualizzarlo…

 

L’industria dell’intrattenimento è vastissima, variegata, diffusa in tutto il mondo e soprattutto estremamente ricca!

 

Non importa quale sia la fascia di età, la classe sociale o il luogo di provenienza geografica… lo svago è un bisogno sempre presente

 

Questo perché ogni essere umano ha dentro di se un bisogno innato di stimoli! Il nostro cervello senza impulsi rischia letteralmente di impazzire

 

Ed ecco quindi fiumi di soldi che scorrono nell’industria dell’intrattenimento! Sto parlando ovviamente dei film, ma anche dei libri, della musica, del teatro e di tutto quello che rientra nella categoria “passatempo”. Le persone in grado di attirare e trattenere l’attenzione delle persone sono molto ricercate e soprattutto sono pagate tantissimo! Che sia lo spettacolo, lo sport, il giornalismo o quel che vuoi, la gente ha un disperato bisogno di intrattenimento e paga con la sua attenzione chi è in grado di darglielo.

 

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Questa necessità degli esseri umani non è passata inosservata dalle grandi aziende, basta pensare alle serie tv o di cartoni animati che vengono lanciate per vendere un prodotto! Per fare un esempio tutto orientale era il 30 settembre 1996 quando uscì il primo capitolo del manga Yu-Gi-Oh! sulla rivista Weekly Shonen Jump, a 26 anni di distanza, Yu-Gi-Oh! è diventato un media franchise che vale circa 17 miliardi di dollari: di questi, 9,6 miliardi sono dovuti alla vendita di carte, di proprietà dell’azienda Konami, 5,9 miliardi per la vendita dei prodotti di merchandise, 964 milioni per la vendita dei manga, 377 milioni per i videogiochi, 152 milioni per le serie anime televisive e 42 milioni per i film usciti al cinema.

 

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Per farti un esempio occidentale pensa al film del 2014 “The Lego Movie”, uno dei migliori casi di Branded Entertainment:come lo chiamano i miei colleghi d’oltreoceano, un prodotto davvero ben fatto con il doppiaggio di star molto conosciute e seguite dal pubblico come Liam Neeson, Will Ferrell, Morgan Freeman, Channing Tatum e molti altri. La produzione è stata un successo sia dal punto di vista dell’intrattenimento che da quello delle vendite, il film ha incassato quasi 500 milioni di dollari al botteghino a fronte di una spesa di appena 60 milioni e nel frattempo la Lego ha visto aumentare le sue vendite del 25%! Visto che già prima non se la passava male è un grande risultato, mica bubbole…

 

Queste aziende hanno capito una regola di cui ti parlo molto spesso! Il cervello delle persone ha imparato ad alzare le barriere contro la pubblicità

 

Ma se questa viene nascosta all’interno di un prodotto di intrattenimento, se viene mischiata allo svago, allora aggira le difese!

 

E qua arriviamo alla prima regola di questa puntata, davvero importantissima

 

Punto numero uno : l’intrattenimento è un ingrediente, non è l’obiettivo

 

O per meglio dire, non è IL TUO obiettivo! Imprenditore o imprenditrice alla guida di una piccola o media impresa…

 

Dobbiamo fare un distinguo molto importante perché questo è il punto in cui cascano la maggior parte delle persone

 

Ad esempio se dico “intrattenimento” la prima cosa a cui pensa la gente è “umorismo” e già stai tagliando una fetta enorme del mondo dello svago!

 

E comunque no, non ti sto dicendo che devi far ridere

 

Il succo di questo primo punto è che l’intrattenimento non paga, l’intrattenimento difficilmente converte a meno di rarissimi casi

 

Per tornare all’esempio dell’umorismo, quanti comici esistono al mondo? E di questi quanti se la passano bene e quanti fanno la fame?

 

Stesso discorso per la musica, stesso discorso per l’arte, per il teatro o per la cinematografia! A fronte di tantissimi che tentano sono davvero pochi quelli che ce la fanno

 

Ora ti faccio un esempio economico e tutto italiano di cosa intendo, numeri alla mano ti sarà molto più chiaro

 

Mettiamo a confronto due donne imprenditrici dei nostri tempi: la prima è Chiara Ferragni che da poco ha annunciato di essere alla ricerca di un investitore per sostenere la crescita della sua azienda. La sua azienda vale tra i 50 ed i 70 milioni di euro ma questi sono numeri gonfiati dal giochino delle valutazioni aziendali… la realtà è che tra tutte e tre le aziende non è arrivata a fatturare 25 milioni di euro. Allo stato attuale il suo profilo social principale, instagram, conta 27 milioni di followers.

 

La seconda donna di cui ti voglio parlare è Cristina Fogazzi, meglio conosciuta come L’estetista Cinica che a dispetto dei sui neanche 1 milione di followers su instagram è arrivata a fatturare ben 60 milioni di euro! Ecco, siamo di fronte ad una differenza impossibile da non notare… la prima fattura meno della metà della seconda, eppure ha 27 volte i suoi seguaci! Questo è esattamente quello che intendo quando dico che l’intrattenimento puro non converte

 

Chiara Ferragni non punta a costruire un’azienda nel senso più comune del termine, lei sta costruendo un’immagine

 

Questo è un modello di business a basso tasso di conversione, quindi produce meno soldi e ne brucia davvero tantissimi

 

Tanto è vero che fattura “poco” (tra virgolette ovviamente perché fattura più di me) ma come vedi è alla ricerca di un investitore

 

Se non dovesse trovarlo, il suo progetto si bloccherebbe

 

L’Estetista Cinica invece è esattamente quello che dovresti fare tu! È un’azienda focalizzata sull’attirare clienti e vendere i suoi prodotti

 

Se osservi come lavora e ti riguardi tutte le mie puntate ti renderai conto che sta utilizzando ogni mio consiglio su come si fa comunicazione online

 

Sia chiaro, entrambe hanno ragione! Non sto dicendo che una fa bene ed una fa male… ti sto spiegando che sono due tipi di azienda molto differenti

 

Uno è totalmente l’opposto rispetto al tuo modello di impresa, Chiara Ferragni, l’altro è un perfetto esempio di quello che dovresti fare tu, l’Estetista Cinica

 

Ed ora approfondiamo il discorso e vediamo come puoi fare!

 

Punto numero due : Tieni sotto controllo i tuoi dati

 

Torniamo alle KPI! Le chiavi di controllo delle tue performance, dei tuoi risultati, che non devi mai perdere di vista

 

Si fa presto a dire “tieni sotto controllo i dati” perché l’errore è sempre dietro l’angolo, soprattutto se ti concentri sulle cose sbagliate

 

Non ti ho mai nascosto che sono un acerrimo nemico dell’ossessione per i LIKE, non tanto perché sono malvagi o peggio dannosi ma perché ti portano facilmente fuori strada

 

Per farti un esempio, qualche tempo fa un utente che segue i Sarti del Web mi scrive

“Ho appena finito il video in cui parli dei like e dei followers comprati e in neppure 5 minuti mi sono accorto di questa cosa, mi hai davvero acceso la testa! Non mi farò mai più fregare da questi fenomeni da baraccone!”

e mi manda due screen presi col suo cellulare.

Nel primo vediamo quel personaggio bislacco di nome Gianluca Vacchi mentre fa un balletto, un video con ben più di 1 milione e 400 mila cuoricini. Un numero sicuramente esorbitante ma nel secondo screen vediamo una realtà ben diversa: una sfilza di commenti generati da utenti BOT, profili finti, c’è la foto ed il nome ma dietro non c’è nessuno! Una cosa davvero misera mi vien da dire, e se guardo il suo profilo instagram al momento trovo ben 22 milioni di follower… ma di questi in quanti sono veri e in quanti sono semplicemente dei dati finti?

 

Questa è la quint’essenza della fuffa, letteralmente fumo gettato in faccia alle persone, un modo per urlare “guarda quanto sono figo!”

 

La prima reazione può essere quella di mettersi a ridere ma io penso a quest’uomo ormai di una certa età che per darsi un tono deve comprare i like in Pakistan

 

E mi viene solo una gran tristezza…

 

Torniamo a noi e alle cose serie: l’obiettivo dell’intrattenimento è tenere incollati gli utenti ai tuoi contenuti sin che non gli penetrano in testa!

 

Quindi i KPI che devi tenere sotto controllo sono per quanto leggono i tuoi articolo, quanto interagiscono coi tuoi post e per quanto guardano i tuoi video

 

Coi Social è molto semplice monitorare quello che fanno i tuoi utenti, ogni pagina ha un pulsante chiamato “insight”, la traduzione letterale è “intuizioni” ma non farti confondere! Lì puoi vedere quante persone interagiscono col post, quanto guardano in media il video e molto altro, ma già sotto ai post ci sono dei dati utili come numero di interazioni e persone raggiunte

 

Anche su youtube hai tutta una serie di parametri facili da trovare che ti dicono quanti utenti ha attirato il tuo video, per quanto rimangono a guardarlo in media e persino in quale punto la maggior parte delle persone abbandona la visione! Grazie a questo puoi facilmente mettere in confronto i tuoi contenuti e capire quale funziona di più e quale di meno

 

Se segui i Social dei Sarti del Web è palese che puntiamo molto sugli articoli blog! Pubblichiamo fra i 5 e i 6 articoli a settimana

 

Ma questo sarebbe del tutto inutile se la gente non li leggesse, ti pare? Anche questo è un dato che devi tenere sotto controllo!

 

Un sito internet ha un parametro chiamato “bounce rate” cioè frequenza di rimbalzo

 

Per sapere quale sia il tuo “bounce rate” devi attivare google analytics, uno strumento gratuito fornito da google che ti offre un sacco di dati su come si muovono gli utenti sul tuo sito! Se non sai come si fa non preoccuparti, ti basta andare su www.sartoteca.it, cliccare su “risorse gratuite” e troverai il video “Scopri chi guarda il tuo sito”, un contenuto gratuito che ti offre Manuel de Toma, il Fabbro forgiatore di siti.

 

Sempre lui mi ha riferito che un “bounce rate” fino al 60% (massimo 65%) è tollerabile, nel caso il tuo sito abbia tantissimo traffico anche fino al 75% è tollerabile, quindi detta in maniera grossolana se 6 persone su 10 rimbalzano via è ancora un buon risultato

 

Ed ora veniamo al terzo punto, quello più corposo che ti darà parecchio da pensare ma soprattutto da lavorare!

 

Punto numero 3 : smuovi le emozioni giuste nel tuo pubblico

 

Sempre più ricerche affermano che lo span di attenzione delle persone si fa sempre più ridotto, ora è tipo a 5 secondi…

 

Meno di un pesce rosso!

 

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In parole povere, hai sempre meno tempo per attirare l’attenzione di un potenziale cliente perché dopo 5 secondi viene distratto da altro

 

Eppure… eppure… ci sono realtà in grado di calamitare le persone e trattenerle per ore ed ore! Un esempio fra tanti è Netflix

 

Immagina milioni di utenti che guardano una serie tv su questa piattaforma, ore ed ore di visualizzazione… e quando finisce?

 

Ne vogliono ancora!

 

Questo succede perché Netflix offre alle persone quello che il loro cervello brama ardentemente:

 

Per esprimermi al meglio userò le parole dell’immenso Piero Angela: “Il nostro cervello è fatto in modo che l’attenzione sia tanto più alta quanto più un avvenimento suscita emozioni” e dobbiamo sempre tenere a mente questa regola

 

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Prima ti ho detto che l’intrattenimento deve essere un ingrediente e non un obiettivo!

 

Questo perché è estremamente difficile produrre un contenuto di intrattenimento puro in grado di vendere ma puoi usare l’intrattenimento per potenziare i contenuti degli altri quadranti

 

Ad esempio un bravo insegnante sa benissimo che i suoi studenti impareranno meglio e prima se li coinvolge emotivamente nell’apprendimento

 

Ma questa cosa è difficile e quindi la maggior parte della scuola fa cagare

 

Quindi le emozioni che provocano intrattenimento vanno usate come un condimento, come se fossero sale e pepe, per rendere più saporito il tuo contenuto!

 

Ma quali sono queste emozioni? Eh! Bella domanda!

 

Il giusto tono di voce e mix di emozioni dipendono da:

  • Chi sei tu
  • In che settore del mercato lavori
  • Quale è il tuo cliente su misura
  • Quali sono i clienti che vuoi allontanare

 

Questi sono solo alcuni elementi che noi Sarti del Web valutiamo per creare una Strategia di Comunicazione Online ma se già rispondi a queste quattro domande puoi farti un’idea di quale clima creare sulla tua pagina social aziendale… e possiamo fare degli esempi basandoci su quello che abbiamo già visto!

La Ferragni comunica invidia perché mostra in maniera ostentata la perfezione in ogni aspetto della sua vita: la famiglia, la prole, i vestiti, la serata, il make up e così via

 

L’estetista cinica invece condisce ogni sua Comunicazione con l’ironia, e in maniera decisamente abbondante, a partire dal modo in cui chiama le sue clienti: le “fagiane”

 

Ora che hai letto questo articolo potrai guardare con occhio critico la Comunicazione online delle aziende attorno a te

 

Cerca di percepirne il filo conduttore, osserva quale emozione stanno cercando di provocare

 

Però mi raccomando, cerca una linea editoriale, uno stile che si adatta bene alla tua persona perché fingere di essere qualcun altro alla fine ti si ritorce contro

 

Giusto per fare un altro esempio, la politica punta sempre su due fattori: paura e rabbia in maniera martellante e ridondante

 

Sono entrambe emozioni potenti, forti, in grado di smuovere le masse e provocare tantissima energia in poco tempo

 

Fai solo attenzione perché usare la rabbia può darti risultati nel breve periodo ma la storia insegna che se nutri i tuoi seguaci con la rabbia, prima o poi quelli ti si rivoltano contro!

 

Ultimo appunto e poi vediamo i contenuti che attirano di più l’attenzione: c’è una domanda che tutti mi fanno sempre prima o poi:

 

“Sarto, ma non possiamo variare argomento? Poi la gente si annoia!”

 

Ecco, questa è un’illusione che puoi farti perché non riesci a metterti nei panni del cliente… la gente solo di rado guarda tutti i tuoi contenuti, in genere non legge tutti i tuoi post e di sicuro non vive la tua vita dentro la tua attività. L’argomento che tratti può annoiare te, può sembrare ripetitivo a te ma non ad una persona che vive la sua vita e solo di tanto in tanto ti incrocia sui social!

 

E poi credimi… la gente vuole sicurezza, se guardo un film con Chuck Norris mi aspetto che prenda tutti i cattivi a calci in faccia, non che sia una struggente storia d’amore fra lui ed una tizia a caso… nel primo caso sarò soddisfatto perché ho ottenuto quello che volevo, nel secondo caso proverò smarrimentoe chiederò i soldi del biglietto indietro. Per farti un altro esempio mi sono imbattuto nel profilo tik toc di Kathleen Cameron, una ragazza che fa video col flauto, sempre con lo stesso flauto giallo e quasi sempre con gli stessi abiti, e macina sempre migliaia di visualizzazioni!

 

Quindi non strafare, non perdere la testa e soprattutto non perdere la tua identità. Trova il tuo filo conduttore e seguilo senza paura e soprattutto con costanza!

 

Molto bene! Se la gente su Google cerca soluzioni, sui social si aspetta idee, provocazioni e stimoli.

 

E di sicuro il contenuto che stimola di più le persone è la controversia!

La disputa, il dibattito, lo scambio acceso fra due o più persone

 

La gente non vede l’ora che venga fuori una controversia, che due persone litighino in maniera pesante!

 

Più la discussione è cattiva, gretta, più i colpi sono bassi e luridi e maggiore sarà l’attenzione scatenata nel pubblico!

 

Per questo gli attori, gli sportivi, chi lavora nello spettacolo finge di litigare, finge di mettersi con qualcuno per poi tradirlo o essere tradito

 

Ogni occasione è buona per tirare su una controversia che può essere utile per portare attenzione sul tuo business o ingrandire il tuo personaggio

 

Un esempio molto recente è il tennista serbo Djokovic che è stato respinto dall’Australia per le sue posizioni no vax perdendo l’opportunità di gareggiare e ora rischia di perdere altri tornei. A te che segui la puntata dico “non strafare!”

 

Ti porto un altro esempio, quello del povero Adinolfi che coglie la palla al balzo per elogiare Djokovic dicendo “Io e lui siamo uguali: non ci pieghiamo” con l’ovvio effetto di risultare più che ridicolo! Meno che una macchietta…

 

Il primo è un campione riconosciuto nonostante le sue posizioni, il secondo è un poveretto disposto a tutto per elemosinare un grammo di attenzione

 

Il secondo contenuto più efficace di cui ti voglio parlare è l’Opinione!

 

Non hai assolutamente idea di quanta gente è disposta ad ascoltare la tua opinione in merito a qualsiasi cosa!

 

Ho due cose ovvie da sottolineare: la prima è “ovvio! È meglio se l’opinione è in merito al tuo lavoro, a quello che fai per mestiere”

 

Se già stai costruendo una figura di autorità, di esperto o esperta nel tuo settore, l’opinione va sicuramente a valorizzarla

 

Ma ti stupirà sapere che la gente si affeziona a te al di fuori del tuo lavoro, il rapporto inizia lì ma poi si estende anche al di fuori

 

Quindi nella tua Comunicazione Online c’è spazio anche per opinioni esterne al tuo lavoro, mi raccomando non andare in contrasto col personaggio

 

La seconda ovvietà che devo sottolineare è: “ovvio! L’opinione deve generare attenzione, non può essere qualcosa all’acqua di rose…”

 

Per fare un esempio stupido, se dici “Il succo di frutta alla pera è buono”, al massimo puoi generare qualche espressione di simpatia, qualche commento blando ma la cosa muore lì ed avrai ottenuto un risultato pari a zero.

 

Se invece dici “Il succo di frutta alla pera è buono mentre quello alla pesca è uno schifo assurdo! Ma come vi viene in mente alla gente di comprarlo? Chi beve succo alla pesca è figlio del demonio e dovrebbero levargli la patente” ecco che tiri su un putiferio perché le persone che adorano la pesca si sentiranno attaccate e partiranno all’attacco, quelle che adorano la pera si sentiranno dalla tua parte e correranno a supportarti e difenderti, quelle che odiano chi ama la pesca coglieranno la palla al balzo per aggregarsi alla discussione e così via

 

Un suggerimento sempre valido è: se picchi contro la normalità e ti metti a fianco del tuo cliente su misura, avrai la sua gratitudine oltre che la sua attenzione…

 

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Il terzo contenuto più efficace di cui ti voglio parlare è la Domanda!

 

La gente non vede l’ora di dire la sua in merito a qualcosa o qualcuno e se glielo chiedi correranno prontamente a rispondere

 

Ovviamente le domande migliori sono quelle che fanno partire una discussione, uno scambio di opinioni che possa durare nel tempo

 

Ho giusto fatto un giretto sulla mia bacheca di Facebook ed ho trovato la domanda di una pagina che chiede “Quale professione una volta era altamente rispettata mentre ora è uno scherzo totale?”

 

Essendo una pagina che professa l’ateismo in regioni dove è un crimine, l’intento è ovviamente quello di screditare le organizzazioni religiose ed i suoi fan si sono scatenati! Ben 832 commenti.

 

Per fare un esempio più in piccolo ho trovato un’altra domanda di una pagina più piccolina, Adrian Fartade che chiede “Qual è il cliché cinematografico che siete più stanchi di continuare a vedere?” e qui otteniamo 182 commenti in 42 minuti, il che è sempre un ottimo risultato

 

Un consiglio spassionato: non ti aspettare per forza grandi risultati da subito, specialmente se il tuo pubblico non è caldo

 

Certi risultati richiedono pratica e costanza quindi dacci dentro

 

Il quarto contenuto più efficace di cui ti voglio parlare è la Novità!

O meglio, la spiegazione e l’elaborazione della novità

 

Succedono cose nuove in continuazione in ogni settore del mercato, su questo non ci piove, questo come fa sentire il tuo potenziale cliente?

 

In genere è confuso, è dubbioso, vorrebbe capirci di più ma non ha né il tempo né l’accesso alle informazioni né la competenza per capire

 

È quindi importante prenderlo per la manina e condurlo in una direzione utile per istruirlo ed acquisire ancora più influenza su di lui

 

Un esempio semplice semplice è il mio video di qualche mese fa intitolato “Ma è vedo che i Social fanno male e Facebook ti mangia i bambini?” in cui spiegavo la natura e la portata degli scandali nati attorno alla piattaforma. Forse era il momento giusto, forse l’argomento è stato di gradimento, fatto sta che il video solo su facebook è stato condiviso 30 volte ed ha raggiunto 20’911 persone

 

Colgo l’occasione per spiegarti una pratica che in molti non comprendono

 

Qualche tempo fa c’è stato il festival di san remo ed in quel periodo tutte le pagine corrono a commentarne ogni passaggio

 

Il motivo è molto semplice: commentare san remo porta follower alla pagina, è automatico a prescindere da quale sia l’argomento di cui tratta normalmente la pagina

 

È una pratica utile solo per fare numeri, per alzare momentaneamente le statistiche, infatti mi son tenuto ben lontano dalla cosa

 

Il quarto contenuto più efficace di cui ti voglio parlare è lo spacchettamento!

 

Lo so, è una cosa strana ma seguimi sino in fondo che merita

 

La gente adora le sorprese, possiamo quasi dire che l’emozione di aprire un regalo ben impacchettato sia maggiore del ricevere il regalo stesso

 

Sto notando numeri veramente alti nelle visualizzazioni dei video che cominciano con lo spacchettamento di qualcosa quindi ti lascio con questo consiglio

 

Dai modo al cliente di divertirsi nello spacchettare il tuo prodotto e anche nel caso tu venda un servizio poco importa!

 

Dai al cliente qualcosa di fisico da spacchettare con dentro la conferma cartacea o comunque fisica del suo acquisto

 

Il non plus ultra sarà di farti dare dal cliente la testimonianza dell’acquisto a partire dallo spacchettamento di quello che ha comprato

 

Lo so, l’idea è complicata ma uno: se fosse semplice fare soldi allora saremmo tutti ricchi, due: fai qualcosa che non hai mai fatto per ottenere qualcosa che non hai mai ottenuto!

 

Ho tenuto per ultimo l’elemento più potente di tutti, il racconto della storia, qualcosa di così atavico, così profondamente inciso nella nostra mente da risultare irresistibile

 

Ma meriterebbe da sola una serie di puntate quindi magari me ne occuperò più avanti

 

Cosa ne pensi della puntata di oggi? Quali di queste strategie stai già utilizzando e quali non useresti neppure sotto tortura?

 

E se ti sembra che manchi qualcosa, è ovvio! Siamo solo al secondo quadrante e ne mancano ancora due, quindi non perderti la prossima puntata

 

 

Detto questo, detto tutto per oggi! Io sono Enrico Cecchini ed ho fondato i Sarti del Web! Un’azienda che si occupa di portare clienti alle attività tramite la comunicazione su misura online.

 

Pubblicherò un contenuto ogni settimana, ogni domenica, su come il digitale fa prosperare le aziende in tutto il mondo!

 

Se vuoi saperne di più o hai bisogno del nostro aiuto ci trovi su www.isartidelweb.it ma anche sulla piattaforma Social che usi più spesso e sui principali canali di podcast…

A presto! E non dimenticare mai… VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE!

Il Sarto

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