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Blog del Sarto

PRIMA POSIZIONE SU GOOGLE A 300 €uri ALL’ANNO!

…ed altre clamorose balle

 

Dice il Saggio: “Quando vuoi nascondere un cadavere, il posto migliore è la seconda pagina di Google!”

 

Per questo TUTTI vogliono il primo posto su Google. Lo vuoi anche tu vero?

Quanto è bello immaginare il tuo sito in prima posizione con appena pochi click, bello visibile e fiammante a sfoggiare la sua coda di pavone!

 

E che ci vuole? Un po’ di SEO, qualche spicciolo versato…

 

O forse non è tutto così rose e fiori?

 

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Ho deciso di scrivere questo articolo perché mi trovo spesso con clienti che chiamano il loro Tutor, a metà tra l’eccitato e l’arrabbiato, perché hanno ricevuto una telefonata fantastica proprio da Google in cui gli hanno detto che, con soli 300 euro all’anno, (in alcuni casi ben 700!) possono avere la PRIMA posizione assicurata su Google!

 

Ora tu immagina la scena:

 

“Tutor, ma perché questa cosa a me non l’hai detta?”

 

“Perché ho il vizio di non truffare i miei clienti”

 

“ma mi ha chiamato proprio Google per dirmi che è possibile!

 

“non è vero, non è Google, è una truffa”

 

“Ma che dici Tutor! È una grande occasione!”


“è una truffa”

 

“si ma io…”

 

“è una truffa, una cazzo di truffa!”

 

Ok, la ricostruzione è romanzata. Ma non si discosta troppo dalla realtà.

 

Sai a quando risale l’ultimo tentativo di frode ad un mio cliente? Meno di un mese fa…

 

Esistono agenzie di TRUFFATORI DA GALERA che, sfruttando la scarsissima conoscenza che c’è in giro sui costi della Comunicazione Web, si spaccia per Google e fa proposte indecenti (e insensate) per prendere qualche spicciolo e poi… non dare nulla in cambio.

 

Non starò qui ora a spiegarti i meccanismi di questa truffa. Ma è una roba che va avanti da molto, usa nomi importanti ed ha fregato una marea di persone (tra cui alcuni miei clienti, naturalmente PRIMA di essere miei clienti).

 

Perché questi banditi riescono così bene in questa truffa?

 

Molto semplice: sfruttano il senso di sicurezza e familiarità che ci da Google. Tutti lo conosciamo, lo usiamo tutti i giorni, ci è utilissimo… e sembra molto facile.

Per cui la bellissima idea di essere “i primi della classe” ci fa venire le farfalle nello stomaco in un attimo… e per due spicci ne vale la pena no?

 

Guardiamo insieme qualche numero di Mister G. (amorevole nomignolo che affibbiamo a quel mostro che è Google) giusto per faci un’idea.

 

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Non esiste al mondo uno strumento di ricerca più diffusamente e massicciamente usato.

Nel solo 2019 la piattaforma Google è stata visitata 62,19 miliardi di volte, rendendola leader mondiale indiscussa.

 

Se li mangia tutti, senza esclusione di colpi.

 

Non sono chiacchiere, i dati parlano chiaro: Mister G. si accaparra il 92,18% delle ricerche totali, agli altri rimangono le briciole… ad esempio Bing detiene il 2,23% delle ricerche, mentre Yahoo! l’1,6%.

 

La cifra di ricerche effettuate su Mister G. è sbalorditiva: il motore di ricerca elabora 3,5 miliardi di ricerche ogni giorno per un totale di ben 40.000 domande al secondo. Un dato che è cresciuto in modo impressionante se pensiamo che nel 1998 Google elaborava solamente ¼ delle query di ricerca che elabora oggi…

 

La mole di richieste è quindi spaventosa… e oltremodo interessante se pensiamo che alle ricerche per scopo “informativo” si sono aggiunte le ricerche per scopo “di acquisto”!

 

Online si combatte una guerra di posizione che ricorda molto le battaglie in trincea, dove schieramenti nemici si contendevano il campo di battaglia un metro alla volta.

La posizione è TUTTO se consideriamo che il primo risultato su Google ottiene il 31,7% dei click sul link mentre già il secondo posto “solo” il 24,7%.

 

In altre parole, uno su tre clicca sul primo sito presentato da Google.

Mica male eh?

Ci credo che lo vogliono tutti!

 

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Quindi quanto è difficile essere al primo posto? Quanto costa? 300 euro?

 

Il traffico a pagamento ha ottenuto un’importanza sempre più incisiva. Se un decennio fa i risultati di traffico derivanti dalle ADS potevano sembrare marginali, oggi determinano ben il 65% delle visite sui siti più visitati del web.

 

E fin qui sono numeri, importantissimi numeri che devono farci riflettere. Ora andiamo un pochino più a fondo.

Ci facciamo delle domande!

 

Abbiamo appena visto una serie di dati impressionanti che possono far sgranare gli occhi, ma vanno analizzati a dovere con la domanda che il Sarto si pone sempre:

 

“Dov’è la ciccia?”

 

Perché possiamo fare anche i sapientoni con i numeri, fare gli schemini, i grafici a torta… tutte cose utilissime. Ma alla fine conta quello che hai in cassa, no?

 

– Alla fine di tutto questo discorso, c’è un ritorno per l’azienda?

– Per ogni €uro investito, quanti ne torneranno indietro?

– Il gioco vale la candela economicamente parlando o è semplicemente “visibilità” fine a sé stessa?

 

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Qui entriamo nell’intricato mondo dell’analisi dei dati perché se è vero che Mister G. processa tutte quelle ricerche, per poterne trarre vantaggio bisogna impostare le ADS in maniera da scremare tutta l’attenzione “inutile” che non porterebbe guadagno all’azienda.

 

Allontani quelli che non saranno mai clienti e, se sei bravo, i terribili clienti a caso, attirando solo Clienti Su Misura!

 

L’algoritmo è talmente “intelligente” da capire se la ricerca è scaturita da semplice curiosità o dall’intenzione di acquistare un prodotto.

Lui sa se vuoi comprare o no. Assurdo, vero?

 

Per questo dall’altra parte (cioè fra te e Mister G.) servono esperti di ADS che sappiano dialogare correttamente con questo intelligentissimo algoritmo. Dargli una mano a metterti sotto gli occhi dei tuoi Clienti Su Misura.

 

Su Mister G. troveremo le “ricerche intenzionali” cioè quelle richieste derivate da un bisogno.

È un campo differente dal Social, dove si cerca di solleticare una necessità, di farla nascere.

 

Beh ce ne sarebbero da dire molte anche sui Social… facciamo così: te ne parlo giovedì prossimo. Clicca qui ed iscriviti alla mia Newsletter per scoprire cosa c’è dietro un’inserzione su Facebook!

 

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Se sui Social possiamo dire che sia più “semplice” (perdonami il virgolettato, ma devo rendere l’idea della scala) perché possiamo attirare l’attenzione con creatività e lunghi testi ben scritti, su Google ci troviamo di fronte alla richiesta implacabile di titoli stretti e query precise.

 

Scusa, ho usato per ben due volte una parola incomprensibile. Continua a seguire l’articolo, ti spiego cosa è una Query in fondo!

 

Dicevamo

 

La battaglia si combatte su un terreno strettissimo!

Poche righe di testo, poche parole, la cui efficacia decreta la vittoria o la sconfitta, perché non è solo una questione di quanto si è disposti a spendere per una parola di ricerca.

 

Se l’annuncio non piace, Mister G. lo declassa relegandolo in quelle famose ultime pagine in cui non va nessuno!

Non importa quanto tu stia spendendo. Mister G. non ha certo bisogno dei tuoi soldi e non ha alcun motivo per rendertela troppo facile.

 

Lui è l’arbitro di una gara mondiale, una sfida senza sosta.

Deve essere severissimo!

 

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E nel malaugurato caso che la ADS fosse impostata molto bene, ma non cogliesse il pubblico giusto, ecco che avremmo una grande affluenza di pubblico ma una bassa conversione. Questo perché abbiamo attirato tutti invece di dare la priorità a chi era davvero interessato al prodotto/servizio.

 

I Sarti del Web monitorano giornalmente l’andamento di ogni ADS migliorandone la performance sino a trovare il migliore assetto, per poi aggiustarlo ad ogni variazione del mercato!

 

Questo perché, ed ecco la rivelazione del giorno:

 

NON ESISTONO INSERZIONI PERFETTE.

 

Quindi

 

Non esistono Google Ads perfette.

 

Al massimo puoi avere degli annunci altamente performanti “ora” o “in questo periodo”.

Il Web cambia in continuazione. Il mercato è un Blob mutaforma. Per stargli dietro devi essere presente, attento e controllare con costanza i NUMERI.

 

Tutto quello che conta sono i DATI che riesci a raccogliere e come li utilizzi per migliorare costantemente il tiro. Non esiste la perfezione, esiste il duro lavoro e lo studio costante degli strumenti che hai a disposizione.

 

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Come potrai immaginare, non basterà certo un articolo di Blog a permetterti di fare Google ADS performanti. Non ti basterà studiare un paio di libri per essere al primo posto su Google.

 

Dovrai fare tutto questo, sempre meglio, in maniera costante e per lungo tempo… senza cadere in trappole travestite da scorciatoie facili.

Sono sicuro che a questo punto dell’articolo ti sarà chiaro che non ti basteranno 300 euro l’anno ad essere il primo su Google.

Nemmeno 700.

E nemmeno 100 volte tanto.

 

A questo punto, credo di poterti parlare in maniera molto chiara: la Comunicazione Web non è un gioco da ragazzi.

È un lavoro meticoloso, duro e complesso.

 

Può sembrare estremamente facile (come da titolo dell’articolo), ma non lo è. Ti serve conoscenza e ti serve energia.

Se pensi che questo sia il momento giusto per prendere in mano le redini della tua Comunicazione Aziendale, sei nel posto giusto.

 

Qui trovi tutto quello che ti serve per iniziare!

 

Ti basta cliccare qui e acquistare il mio primo libro – VESTITI BENE E PRENDI I WEB A MAZZATE – un vero e proprio Manuale Pratico che ti permetterà di capire i princìpi della Comunicazione e applicarli, fin da subito, per attrarre a te sempre più Clienti Su Misura.

 

373 pagine in cui ho riversato tutto il mio sapere e l’ho messo a disposizione – ad un prezzo irrisorio! – per tutti quegli imprenditori e quelle imprenditrici che non vogliono rimanere indietro in un mercato in corsa!

 

Acquista la tua copia, studia, applica e nel frattempo…

 

VESTITI BENE E PRENDI IL WEB A MAZZATE

 

Il Sarto

 

p.s.

LA PAROLA STRANA DELLA SETTIMANA : Query

 

La traduzione più diretta di query in italiano è: domanda, interrogazione, richiesta.

Sostanzialmente una query di ricerca è un insieme di parole chiave con cui un utente esprime il motivo per cui sta facendo la sua ricerca.

 

Per spiegarmi meglio ti farò un esempio pratico.

 

Mettiamo il caso che tu abbia un’attività di ristorazione con cucina bolognese, un potenziale cliente affamato potrebbe scrivere nel motore di ricerca di Google “ristorante bolognese”.

 

OPPURE

 

Potrebbe specificare la città usando “ristorante bolognese Bologna” che si, lo so, può sembrare una ripetizione ma ho visto ben di peggio nei risultati di ricerca… fidati!

 

OPPURE

 

Potrebbe inserire una richiesta specifica come “ristorante bolognese Bologna con parcheggio” il che fa tutta la differenza del mondo!

 

A quel punto Google scandaglia il web cercando di restituire i risultati corrispondenti a ciò che l’utente ha cercato, e se pensi che questo procedimento viene fatto in una frazione di secondo, diventa pioù chiaro quali prodigi riesce a fare la tecnologia oggi…

 

Quando fai o commissioni una Google ADS oppure quando prepari i contenuti del tuo sito devi sempre tener presente l’intenzione di ricerca dell’utente e soddisfarla tramite quello che scrivi sulle tue pagine. In sostanza, quando un potenziale cliente digita sulla barra di ricerca di Google sta scrivendo una query database, ossia un’interrogazione che viene fatta ad un database di contenuti conservati nella pancia di Mister G.

 

 

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