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Chi è il più bello del reame? Sito o Landing Page?

Cos’è una landing page e perché può far schizzare in alto le tue vendite

Bentornato/a sulla rubrica del Fabbro!

Prima di capire cos’è una landing page e a cosa ti serve devo fare un po’ di chiarezza sui siti web!

Molti imprenditori fanno realizzare alle agenzie il proprio sito web aziendale senza avere bene in mente il perché. Spesso le motivazioni che li spingono a volere un sito sono:

  • ce l’hanno tutti;
  • il mio business non decolla, forse perché non ho un sito web;
  • se non ho un sito web non riesco a trovare clienti in internet;
  • meglio avere un sito che non averlo.
donna con punti interrogativi
Tipica imprenditrice che non legge la rubrica del Fabbro

Se adesso stai pensando:
“Vabbè, Fabbro. L’importante è avere un sito, no? Non importa la motivazione per cui lo fai.”

sappi che questo ragionamento contiene un rischio ed è la causa principale per cui la maggior parte dei siti web non vendono, non ricevono visite e restano lì a marcire.

Ma perché succede questo? E come evitarlo?

Hai già afferrato una tazza del tuo caffè preferito? È il momento di farlo!

Perché tantissimi siti non vendono

Inizio di una breve storia triste:

  • un imprenditore che non legge la rubrica del Fabbro vuole realizzare il sito internet della propria attività perché sa che ne ha bisogno ma non sa esattamente perché.
  • L’imprenditore, non sapendo da dove iniziare, si affida a un’agenzia.
  • L’agenzia realizza il sito per l’imprenditore. Il sito è bellissimo, con grafiche curate e bottoni sgargianti. PS: se il risultato è brutto diventa una “breve storia horror”. Spesso accade.
  • L’imprenditore ha pagato, l’agenzia ha incassato, il sito è online. Passano i mesi…
  • … e tutto resta com’è. Nessuna visita sul sito (parenti e amici dell’imprenditore non contano), nessun acquisto tramite il sito, nessuna telefonata tramite il sito.
  • Morale della storia: l’imprenditore poteva usare meglio quei soldi.

Ti spiego perché è accaduto ciò: perché la maggior parte delle webbagency là fuorì sono paracule!

Si approfittano dell’imprenditore che non sa come inserire il sito internet all’interno della strategia comunicativa della sua attività. Non si ritengono responsabili se il sito non vende o se non genera contatti, ti vendono il sito e basta! Per farti comprendere al massimo la gravità della cosa ti faccio un esempio:
è come se un’agenzia ti chiedesse dei soldi soltanto per aprire una pagina Facebook. Solo per aprirla e basta, non per farla funzionare. Te la apre e ti dice: sei a posto così, va e incassa.

risata joker
Fai attenzione alle webbagency malefiche!

Ti sentiresti preso in giro? Credo proprio di sì (se non è il tuo caso allora sappi che sei un tipo strano)!

Il concetto qui è lo stesso.

Se vuoi realizzare un sito internet carino:

  • senza pubblicare articoli di blog che spiegano chi sei e come risolvi i problemi dei tuoi clienti;
  • senza condividere gli articoli del tuo blog sui canali social;
  • senza caricarci sopra un podcast o dei video;
  • senza un invito all’azione (o call to action, ne ho parlato in questo articolo) ben definito e semplice da attivare;
  • senza collegarlo a Google My Business;
  • senza raccogliere dati con Analytics, Search Console e compagnia cantante;
  • senza collegare il sito ad un CRM;
  • senza inviare una newsletter settimanale ai tuoi lettori;
  • senza una landing page (ne parlo in modo approfondito più in basso, continua a leggere);

allora fattell tu e non pagare un’agenzia! È una rapina legalizzata. Non serve a niente.

ciro che dice fattel tu

Anzi non lo fare proprio: il web è già pieno zeppo di siti inutili, smettiamola di inquinarlo.

Se invece vuoi realizzare un sito che vende… iscriviti subito alla newsletter del Fabbro perché pubblicherò ogni settimana una guida per aiutarti a realizzarlo da solo!

Fine del preambolo. Adesso invece ti spiego perché devi affiancare per forza una landing page al tuo sito web se vuoi acquisire tantissimi clienti su misura dal web.

Genera una valanga di clienti su misura con la Landing page

Che cos’è una landing page? Si tratta di una pagina di atterraggio (da qui il corrispettivo inglese “landing page”), o solitamente sugli altri blog ti dicono così.

Ma da dove parte il volo? Cioè: come fanno i tuoi utenti ad atterrarci sopra? Questo non te lo spiegano mai con chiarezza, ma il Fabbro tivvibì.

Per far arrivare i tuoi utenti sulla landing page devi:

  • avere dominio e hosting. Ma non devono essere gli stessi del tuo sito! Compra un dominio e un hosting a parte e tieni landing page e sito separati.
  • Installare WordPress. E in realtà puoi saltare questo passaggio se compri un hosting su OVH, se ne occuperà il sistema in automatico e gratuitamente.
  • Realizzare un sito monopagina. Proprio così! Non hai bisogno di aggiungere altri contenuti qui, dopo ti spiego il perché.
  • Avere un CRM. Perché? Perché ti serve per creare un modulo di contatto e immagazzinare i dati dei tuoi utenti.
  • Avere delle pagine social. Perché? Perché devi creare degli annunci pubblicitari sui social per far spiccare il volo ai tuoi utenti e farli atterrare sulla tua landing page. Non sai da dove iniziare? Allora consulta il blog del Sarto, è una miniera d’oro!

“Ma Fabbro, allora devo creare un altro sito?”

Sì e no. Nel senso che la struttura della landing page è diversa da quella di un sito, e anche il suo scopo!

A cosa serve la landing page?

esempi landing page

Come avevo scritto nel titolo sopra, la landing page serve a generare una valanga di clienti su misura. In parole povere: ad attirare velocemente l’attenzione di tanti utenti che non hanno mai sentito parlare di te e a prendere i loro dati (nome, cognome, indirizzo email, ecc).

Perché devi raccogliere i loro dati? Per potergli inviare delle comunicazioni mail nel tempo come:

  • notifiche sugli articoli di blog che pubblichi;
  • nuovi prodotti/servizi della tua attività disponibili;
  • comunicazioni urgenti (tipo variazione di orari d’apertura in un dato periodo ecc.).

In questo modo sarai sempre presente nelle loro caselle di posta elettronica e non si dimenticheranno mai di te (se però pubblichi contenuti poco interessanti vorranno dimenticarti al più presto).

Avranno modo di conoscere meglio la tua attività attraverso il blog e le mail e impareranno a fidarsi di te se sarai in grado di offrirgli dei contenuti utili.

Vendergli i tuoi prodotti/servizi sarà più facile e redditizio!

Ok, tutto bellissimo e tutti tivvibì, ma come puoi fare in modo che gli utenti ti lascino i loro dati?

Devi costruire una landing page che spacca, e adesso ti spiego come.

Come funziona una landing page che spacca

Una landing page che spacca è anzitutto una pagina che mira a risolvere un problema molto comune che affligge la maggior parte dei tuoi clienti.

Identifica quel problema e regala una guida su come risolverlo. La guida può essere un video o un file PDF che invierai via mail ai tuoi utenti.

E… indovina? Per ricevere la guida nella loro casella di posta i tuoi utenti devono lasciarti il loro indirizzo email all’interno del form di contatto.

Qui entra in gioco il CRM. Se è la prima volta che ne senti parlare leggi prima questo articolo e poi torna qui. Non puoi eseguire questo passaggio senza un CRM, perché non potresti inviare in automatico la guida ai tuoi utenti quando lasciano i dati nel form di contatto.

Questi sono gli ingredienti di base per realizzare una landing page che spacca.

Ma non è tutto!

Le landing page più efficaci hanno una struttura molto diversa rispetto a quella di un sito web normale.

Ecco le differenze principali:

  • non c’è un menù di navigazione. Ti fa strano, vero? Però come ti avevo anticipato è una sorta di sito monopagina. Il motivo è semplice. Devi dare all’utente che atterra due opzioni: 1) ricevi la guida inserendo i tuoi dati nel form; 2) esci dalla pagina e bye bye. Nessuna distrazione! L’utente ha un problema specifico e devi tracciare il suo percorso lungo la soluzione.
  • Non ci sono bottoni social, da nessuna parte! Non vuoi rischiare che il tuo cliente atterri su Facebook e si faccia distrarre da notifiche, messaggi e video di gattini.
  • Tanto testo e poche immagini. Devi descrivere in che modo hai risolto lo stesso identico problema che affliggeva i tuoi clienti in modo approfondito. Oh, l’utente deve capire che sei un professionista! Perché poche immagini? Perché la pagina dev’essere una scheggia a caricarsi, o altrimenti farai scappare tutti altrove. Puoi anche utilizzare dei video, però ti consiglio di caricarli su YouTube e incorporarli nella pagina, non caricarli direttamente sull’hosting del tuo sito o rallenterai tutto.
  • La SEO è meno importante. E la ragione è molto più semplice di ciò che sembra: la SEO si basa tantissimo sulla produzione di contenuti ma la landing page per sua natura è monopagina. Questo non vuol dire che devi trascurarla, però non ti aspettare che gli utenti piovano sulla landing autonomamente da Google: devi andare a prenderteli con le inserzioni a pagamento. Sul sito il discorso è diverso perché hai a disposizione nel tuo arsenale il blog.
  • Non c’è un blog. Perché? Perché il blog l’hai già messo sul tuo sito (l’hai fatto, vero?)!

Conclusioni
Wow! Abbiamo visto davvero tante cose oggi. Quante tazzine di caffè hai bevuto durante la lettura? Fammelo sapere nei commenti!

La landing page è uno strumento in grado di farti acquisire tantissimi dati e clienti su misura e spesso viene confusa con il sito web.

La buona notizia è che la maggior parte delle aziende italiane non le usa, ragion per cui si tratta davvero di un’opportunità incredibile per differenziare la tua e dimostrare al web che sei un esperto del tuo settore.

A tal proposito ti regalo un ultimo suggerimento: non tutti sono esperti quanto te!

Anzi, nessun tuo cliente (o potenziale cliente) è esperto quanto te, perciò scrivi dei contenuti molto semplici sulla tua landing page. Non dare per scontata nessuna informazione e aiuta davvero gli utenti a risolvere i loro problemi, ti ringrazieranno e acquisteranno soltanto da te! Non usare la landing page per darti delle arie e scrivere tecnicismi incomprensibili solo per apparire figo/a.

…che poi in fondo non ne hai bisogno: se mi stai leggendo sappi che sei figo/a, te l’assicuro!

gatto figo
Anche se non sarai mai figo/a come questo gatto

Iscriviti alla rubrica del Fabbro per imparare ogni settimana come digitalizzare la tua azienda e… presto per te sarà facilissimo usare il martello per spaccare il web!

A martedì prossimo,
Il Fabbro

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Commenti

3 ommenti

  • Caro Manuel,
    Mi sa che allora devo mettere il mio eBook su una landing page! Mi sa che si lavora di notte, appena divento ricca con i tuoi consigli queste cose le lascio a te!
    Visto che lo chiedi, ti dirò che… io non bevo caffè e mi sono mangiata tanta frutta mentre leggevo! Spero che lo stesso civibbì a noi lettori strani!
    Buona giornata!
    Vera

    • Il Fabbro

      Ciao Vera, mi sembra un’ottima idea! 🙂
      Caffè o frutta non importa, l’importante è che l’articolo sia stato utile!
      Tvb!

      • Vera

        Certo, utilissimo! Mi ha comunque aperto alcune domande:
        come mai ovh mi dice che l’hosting può ospitare 3 siti web? – lo scrive nelle informazioni generali –
        tu dici che meglio prendere un hosting per ciascun dominio, io per ora ho acquistato 4 domini, di cui solo uno per il momento associato ad un hosting. Gli altri sono: uno per fermare anche il .it del mio sito principale e gli altri 2 sono lo stesso dominio (.com e .it), li pensavo per la landing page. però da quel che capisco sarebbe più opportuna una landing page per ogni prodotto, giusto?

        Ma quant amm a lavorà?

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